N. 227
NOVEMBRE 1961
COMITATO DI REDAZIONE:
Ono Doti. GIUSEPPE ALPINO Doti. AUGUSTO BARGONI Pro!. 0011. ARRIGO BORDIN 0011. CLEMENTE CELIDONIO Pro'. Dotl. GIOVANNI DAL MASSO Dott. GIACOMO FRISETTI Pro'. Doti. F. PALAZZI· TRIVELLI
Doti.
GIUSEPPE
FRANCO Dlrellore respons.blleM • • aIL • • CURA DELLA CAMERA DI COMMERCIO
I.DUaTRIA • A.RICOLTURA DI TORIND
FRANCESCO FORTE - Luigi Einaudi e le sue
balla-glie economiche
C. M. TURCHI - Tecniche e principi per l
'
interpreta-zione e l'analisi finanziaria di bilancio "Indici
finanziari del Conto Patrimoniale,. .
F. M. PASTORINI - Orientamenti economici
dell'agri-coltura torinese nel 1961 (Commentari della
agricoltura)
...
...
L'industria della carta in Italia (frllmmenti di
contabilità nazionale)
La regolamentazione delle inlese e posizioni
dom
:
nanti nel MEC (Cronache dell
'
integrazio-ne europea)
pagol
13
1710
Rassegna della tecnica a cura di G
.
F.
Mi-cheletti
17
CRONACHE CAMERALI:
1) Comunicazioni f.rrovia,ie ... 2) Conf.renza Permanente d.ll. Cam.,. di Commercio 1f"liane e Francesi di han· ti.,a .... 3) Comunicazioni f.rrovia,ie Torino ... Puglie . ... • ) Accademie Int.rnazional. per Pianisti. - 5) Commi, ... sione 'ermanente per l'agricoltur •• I. fare de e l'eco-nomi. montana.
Informazioni e notizie:
Comuni depressi: nuovi riconoscimenti nella provincia di Torino .. Agevolazioni per l'industria ... Costituzione
Gene,alcon.ull
l5
Congiuntura economica del mese di
olto-bre 1961
45
Rassegna del Commercio Estero torinese del
mese di ottobre 1961
51
Sinossi dell'Import-Export
55
Borsa Valori del mese di novembre 1961
59
Tra i libri (G. B.):
CALDERONI U.: I cenlo anni d.lla polilica doganale Il.Ii.na. _ SVIMEZ: Un •• colo di dall,liche lIalia No,d e Sud 1861-1961.
In Biblioteca
Il
Mondo offre e chiede
Fiere, Mostre, Congressi ed esposizioni
inter-nazionali
65
LUIGI EINAUDI
E LE SUE BATT AGLIE ECONOMICHE
I
FRANCESCO
FORTE
I
Il
:]0 o/lo!Jrr
1.961
l~ ~compa/')oLuigi
Ei/laudi.
Cronache
Eco/lomiche
ha particolare
moli!
o
di ";cordan1e l'alta
figura a/lche
pl'r la hl'/lc('ola
al/l'/1zio/lC CO/1 cui Egli
ha
srguilo fino
a/l'ullimo
/'atlir:ità
del/a Caml'ra di Commercio
l/l(lt/.~/riac
Agricol/ura
di Torino.
Stallno a d/lllostrarlo, fra
/'al/ro,
l'au/ografo che
riprodu-ciamu
c
il
fatto che, al1cora
rcce/llissimal/l(/l/e,
Egli lIccl'lIò di
presic-derc
il
Camila/o
d'O/1ore de'I
COTll'rg/1o delle Bow
'
Valori dci Pae.\/
drlla
C.E.E., orga/1izzoto
i/
2.5
c 26
O/fOhfl'dal/a /lastra Camera di
Commercio.
11
compito
di /rolleggiarne lo
dIa,
il
pc
nlicro
e l'opera
è~/a/uaffi-dato
a/
prof. Francesco [iorte,
che occupa al/ualll/{,l1/e
IIcl/'Ate/1cO
/ori-ne.\('
({uella
cal/edra
di
Scie/1ze
del/c
FinaTlze che Luigi Ei/1audi tr/1Tll'
COIl
al/lorila di :-'Jae.stro.
Economista
sommo, Ein<1udi è stato
~enza
dubbio
lino degli
studiosi più importanti di scienza delle
fi-nanze dell'ultimo
secolo.
OJ1è
qU('sto
il
momento
per esaminare
dettagliatamente
i suoi apporti a\l\
,
co-l10mia finanziaria.
Ci
basti qui
ricordare che e'isi i
compendiano
da
un
Ialo nE'i
tn'
\'olumi:
Saggi
.wl
risparmio
c
1'Imposta
,
Miti
e
Paradossi
della
Ciu-,I/izio
Tributaria
e
La terra
l'/'imposta .
che
rac-colgono
la
parte
più
origin<1le e più polemica dt'i suo
lavoro di ricE'rca
scientifica; e dall'altro nei
Pri/1cipi
di
Scie/1za
delle FiTlanze
e'
nei tre
studi
La gucrra
e
il
sistema
tributario i/aliallO
,
«La
condotta
eCO/1O-mica
(' gli effetti sociali
della
guerra ita/io/1(/
e
l/
.Iistellla
tributario italiano
•
che racchiudono
Tispet-tivamente la
sua opera
di
sistemazionE'
,
generale
della
teoria della finanza
pubblica
l'la
parte
più
viva delle'
SUE'
rict'rche di
storia e
di politica
finanziaria,
Basterebbero questi
contributi
per dare
fama
du-ratura ad
un uomo; per
collocarlo
in
quel manipolo
che. di
ogni
generazione. ha titolo per
es ere ricordato
con ammirazione
dalle
Sl1cces~i\e'.L
-
Olil'
retorica dire che
con
Luigi Einaudi
è
scomparsa l'ultima
grandl' figura del nostro
Risorgi-nwnto. In l,Hetti
l'
sotto questa luce
C!W
si può
inter-pretare
e
\".dutare
correttamente' il
grande contributo
dato da Einaudi alla cultura
ed
alla vita nazionale.
~1a
Einaudi
-
come
dicevamo in
principio -
è
stato anche
qualche
cosa
di più.
11
suo
nome
è
desti-nalo ad ssere ricordato non solo dagli specialisti di
economia
finanziaria
e
dalla
confraternita
degli
eco-nomisti in gl'nere; ma anche in
ambienti
più \ a.
ti,
così come
si
rammentano le figure
che
segnano la
storia di un
'epoca,
ne
sono
insieme
simbolo e
prota-gOl1Jsti.
I
può consentire
o
dissentire
-
ed anche
dissen-tire fortemente
-
dalle posizioni via da
as, unte da
Einaudi; da quello che
egli
scrisse, dalle grandi celte
culturali e
polit:che che egli operò. Ma non i può non
tenernc
conto
nel fare il punto
su
quello che
è
stato
l
'
ultimo mezzo
secolo
della nostra vita nazionale
e
nel riflettere u quello che
sso
può in
egnarci
per
l'an
'
enire.
2.
-
Di recente
sono stati editi,
in
cinque
grossi
vo-lumi
col
titolo di
«
Cronache
economiche e
politiche
di
Wltrentennio
,gli articoli che
dal
l 93
al
1920
Einaudi
andò
pubblicando dapprima
specialmente
ne
«
La Stampa
e
poi ne
Il
Corriere della
era
»
.
cl
1893,
anno
in
cui si
inizia la raccolta, Einaudi
era studente
del terzo
anno
di
giurisprudenza, all'D
ni-versità
di Torino.
Il
suo
primo
articolo,
dal titolo
«
La
distribuzione
clel/a
proprietà fondiaria
in
Dogliani
,
compan
'
e
ne
«
La Gazzetta di Dogliani
»
del
-1
no-vembre
1893.
Il
giovan
Einaudi in
esso
mostra
con
gran copia
di tatistiche
che
la grande proprietà a
Dogliani non
è
mai
esistita e che
ivi,
come
in gran
parte delle Langhe, predomina la piccola; che i
pro-prietari che avevano
più di
38
ettari erano
12
nel
1793
e
-1
nel
1893;
passando dal
23,3
Ofo
del territorio
agri-colo di
Dogliani
al
-1,96
0/0 .Le
conclusioni
di que ta
indagine spinsero
Einaudi
a scrivere
una lettera
a
,
Critica
ociale
>,la
rivista
socialista
diretta da
Fi-lippo Turati
invocando
l'ampliamento delle
attività
cooperative
nella
compra e
vendita dei prodotti da
parte dei
piccoli
proprietari
agricoli
e
le
estensioni
di
credito a
buone
condizioni all'agricoltura.
La
«Cri-tica
»
pubblicò la lettera del],
«
egregio e colto giovane
di
Dogliani, nostro abhonato
il 16 marzo 189-1.
:
3. -
Il
successivo gruppo
di
critti è
del
1897.
Ei-naudi
si andava allontanando sempre
più dalle iniziali
simpatie
per il
1110\imento
socialista
e
venÌ\
a
elabo-rando la
sua concezione
liberale. E' difficile però
indi-viduare il
momento di
svolta,
in gue ta
evoluzione.
Soffenniamoci
comunque sugli
scritti che Einaudi
de-dicò
,
in gue to torno di tempo,
agli scioperi
del
Biel-le~e.
La tesi dell'eguaglianza
eli
posizioni fra
impren-ditori
ed operai era ancora
largamente
combattuta
in
Italia
,
dalla
classe
dirigente. Einaudi prese netta
posi-zione
a
fa\ore di
libere contrattazioni
di
potenti,
ri-spettate
associazioni di operai
.
e
di fabbricanti, che
trattal10 da paro a paro
e
cercano di determinare quale
io, nelle condizioni momentanee di una industria, lo
partecipazione al prodotto totale spettante
ai
rari
fat-tori
che concorsero
alla produzione
'l .Il tema delle lotte del la\ oro domina gran parte
delle pagine successÌ\'e di questo primo volume di
cro-nache. Co
ì
Einaudi intetizzava, nel
1959,
approYan-dole, le idee che u\eva sviluppato allora:
Era chiara
lo fiducia nel/a drtti cducatrice della libertà di
aSSf)-ciazione;
e
.si
crcdeca fermamente che l'e perienza
41
CRONACHE ECONOMICHEat:rebbe
educato
le duc parli a disculere,
(lconoscerli.
ad apprezzare le opposte
esigcnze e
a SlIbordinarc
le
proprie aspirazioni al/a persistenza
ccl
al/'(J["(l/l;::alllcnt(l
dell'impresa:
a
COlli)renderc
che
prima la tO/ta don
l'ilcrescere
e
poi
Il'
parti di
essa
potct'{/no a loro t'o/ta
ingrossare
.
4, -
Prima di riporre questo primo volume'
,
dob-biamo
almeno soffennarci ancora su
due
articoli
l'hl'segnano una tappa particolarmente
interC'ssantl' m,Ila
elaborazione
del pensiero di Einaudi:
(
Il
p'ogra/1l/lw
economico
del partito liberale
>
pubblicato
nt'
La
Stampa
})
del
12
ottobre
]899
e
«
La politica
econo-mica del/c classi
operaie
italiane nel mO/lH'l1to pre
-sente
>
edito
nella
Critica Sociale
»
del
l
luglio drl
mede~imo
anno.
C<Il
partito liberale per attuare u/!
pro-gramma economico
facorCl
;
ole
alla prosperità
nazio-nale,
e soprattutto
al bene delle classi lacoratrici
11011ha bisogno
se
nOIldi
colere, e t;olerc
fortemente. tat
-tua:::iolle,
gradua/c
bensì, ma risoluta di (II/ci principi
di libertà
c
di lu/ela.
che
ne informarono l'esistcnza
fin
da quando il partito
si fermò
nel
nost
l'Opaese
»
.
I
sug-gerimenti
di politica
economica
face\
'
ano
perno
su
di
una
<riforma doganale in
senso
liberi,ta .
Di
CO!1Seguenza,
Einaudi
auspica\ a
(
una diminuzione dei
J)rc-mi
alla marina mercantile
e della
protezio/le doganale
dell'industria degli
zuccheri .
Inoltre,
suggeri\ a
di
ridurre l'ingerenza dello Stato a qucl/e funzioni
ocr-i
lo natura wa
specifica
lo
chiama,
lasciando libero
il
campo allo
st;iluppo
dell'iniziatica indiciduale nel/e
in
-dustrie
e
nei
commcrci
>.Infine
voleva «
con
un'adatta
lef!,islazione
sociale
pret;cnire il
sorgere
di
condizioni
che
in
qualunql/e modo impediscono all'indidduo di
\colgere liberamente tutte le
8ue
facoltà
.
i\el
ri\,(ll-gere
la
sua attenzione ai
problemi delle
classi operaie,
.
ulla
«Critica Sociale
,
Einaudi
soggiunge\ a:
Sr
l'I/olia ruolc dunque
crescere
la
sua
produzione
e
così
eleL'Ore
il liccllo del bcne,'isere materiale di tutte
le
classi
sociali,
la
via
da percorrere
è
nettamente
trac-ciata: inaugurare lino Jlolitica doganalc nUOl'a, la
qua-le
,
])('r me::;::;o di trattati di
commercio
accortameniC'
stipulati,
permetta alle' dcrrate agricole cii
grande
prc-!!,io di riconquistare gli sbocchi perduli
e
di
espandeni
trionfalmente
su
nuoci
e
ricchi mercati
»
.
In
questa
azione,
Einaudi vedeva anche uno
~trumento
fonda-mentale per il risveglio dell'economia meridionale':
La trasformazione dci latifondo
.siciliano
110n dipend('
da rimedi più
o
meno cc/cellotici
di
indole legale,
1)10da lilla politica doganalc lo ql/ale permetta al/a
Sici-lia di r:cndere
i
sLioi cini.
f!,li agli/mi, il sommacco,
lr
frutta, l'cc
..
alla Francia, alla Russia, agli tati Uniti,
all'Argentina, in cambio dci manufatti
e
del
grano cli
Cl/i essa ha bisognu. Al/ora certamente ulla parte
dei
SE Aro
or Lf,A REPrnULfC
A((
- v
i
);
V~
~
~~~~
1e
-
~~
/
4~
di \edere, un
'im<lsio-ne dello
tato
o
del-r
ente>
locale> in sfere
ad
esso estranee,
proprie
in\
l'ce
dell'iniziati\u
privata;
e
sia
i dazi di
la\
OH:'.le pratiche
mo-nopohtiche
e
di
car-tello. i pri\ilegi
che gli
industriali privati
si
as-sicurassero
in guisa
contraria alle
regole di
una
sana concorrenza.
Ebbe
cosi ampie
pole-miche con
gli
zucche-l'ieri. i produttori di
ferro
e acciaio,
i
coto-nieri, i procluttori di
concimi.
Per
il vero
le
tesi di Einaudi
posso-no, in più d'uposso-no, per
opposti
motivi,
suscita-re dissemi
o
perchè
sembrino valide in un
momento
particolare
-
quello forse in
cui
furono
s\iluppate
-ma non
applicabili
nel-le nuo\'t'
condiZIOni
prodottesi
con
r
e\
o]u-zionc cconomica; o
pel'cht" già per il
tem-po per il quale furono
presentate,
appaiano
inaclt'guate
a
tenere'
conto
della varia
com-plessità dei fatti. Ma
chiunque
dovrà
cOI1\'e-nire che
si
tratta di tesi
coerenti
e
di posizioni
fondamentali,
pre~en
tate
con
tanto aeUIT't'
e
tanta lucidità da
obbli-gare ciascuno di noi a
pesarle seriamente
ed
a rimeditare
sulla
\'ah-dità delle proprie
-eventualmente
d:\'er-genti
-
formulazioni.
A~
~
-
C/l
l
~
~
,
~~
-
-~
"'
f~~
d;
~~
-
~~
r1-~ ~
~k-~
~
proprie/ari,
ma
anche,
e
più,
dci contadini e dei
brac-ciallti
.
5.
-
La polemica contro il protezionismo costituirà,
d'ora in poi, uno dei ta. ti preferiti di Einaudi. Il
prin-cipio diretti\'() della concezione di Einaudi era sin da
allora quello della libera concorrenza:
e
in omaggio
a tale principio egli critica\ a sia le nazionalizzazioni
e
le mUllicipalizzazioni che rappresentassero, a suo modo
6.
-
Gli scritti di questo pnmo periodo
-
come
abbiamo già ricordato
-
e'rano compar i in prevalenza
~uLa tampa
di Torino. Lameatosi all'ateneo
to-rinese in
giuri~prudenza.nel 1895. con mas imi voti
e con un succes. o particolarmente lusinghiero
(la
sua
tesi di laurea sulle cau e. l'andamento
e
lo sviluppo
clelIa crisi agraria inglese fu pubblicata nel
Giornale
degli Economisti
del
l 96).
Einaudi era
entrato
quasi
subito a far parte della
tampa
come
redattore ver('l
e
proprio. Einaudi
così ricordò
ne11945, in un
articolo
sui
problemi d
e
l
giorna
li
smo
militante
,
quella
sua
pri-ma
esperie
nza:
« Chi scrive cominciò a collaboraTe su.i
fogli quotidiani, mezzo secolo
fa
,
n
e
l 1896,
e
peT
qual-che tempo attese umilmente e gioiosamente a
qu
e
lla
che un giomo si chiamava
la
cucina
d
e
i
giornali:
aTti
.
-colar dispacci, fabbTicar titoli
e
sottotitoli, sforbicia:re
e
d
aggiustm'e
notizi
e,
'/'iassumere commenti
altrui,
di-spO'
rr
e
all'ulti
·
mo mom
e
nto
,
dall''/./.Tl.a
alle
du
e,
all
e
tre
di nott
e,
l
e
'Ultim
e
noti
z'
i
e
sulla plancia
d
e
l bancone di
tipografia
,
misuraTe con
lo
spago
i
pezzi
tipogmfici p
e
r
vede
T
e
q'/./Onta
Toba
e
nt'/'Ova
e
quanta 1'oba dov
eva
es-sere
scorciata
o
scaTtata.
B
e
l lavoro
,
int
eressa
nte
,
che
nessuno al mondo
ha
mai insegnato
e
d
insegnerà
mai
,
mestier
e
che
,
al pari di ogni altro
la
voro
di intuizion
e,
si
impa'/'O
fac
en
dolo
»
.
Nel
1898
,
a soli 24 anni,
Einaudi
aveva conseguito
la lib
e
ra do
ce
nza in
economia politica,
nell'Università
di Torino. Nel 1902,
a 28, aveva vinto
il
concorso per
la
cattedra
di
scienza
d
e
lle finanz
e
dell
'
Univ
e
rsità di
Pisa
e,
con
il no
ve
mbre di tal
e
anno, era stato chiamato
a
ricoprire la
cattedra
d
e
lla
stessa
disciplina nella
fa-coltà
di
giurisprudenza
dell
'
Università di Torino.
7.
-
Nell
'
es
tat
e
del
1900, in
giovanissima età,
Luigi
A
lb
e
rtini,
che
era
stato compagno
di
studi
di Einaudi
n
e
lla
facoltà di
l
egge e
nel
l
aboratorio
di
eco
nomia
politica dell'Università di
Torino, divenne dir
e
ttor
e
del
«
Corriere
d
e
lla Sera
»
.
Einaudi iniziò
l
a sua
col-l
a
borazion
e
r
ego
lar
e
al
«
Corriere
»
nel 1904, dopo
aver
lasciato la
«
Stampa
»
.
Di questa
collaborazion
e
e
inaudiana
si
diss
e
poi
,
da
parte
di un illustr
e l
etterato:
«
L
'
Einaudi
è riuscito a
fare in pochi anni
,
attraverso
il
"
Corriere
d
e
lla S
e
ra
"
quello che
dicianno\'
e
Univer-sità
d
e
l R
egno
non
e
rano riuscite
a compiere
in
50 anni
di
vita
nazional
e
: fare legg
ere
Tagionamenti
appoggiati
da
cifre
e
cifre
illustrat
e
da ragionamenti
»
.
Il
primo gruppo di articoli
pubblicati nel
«
Corriere
»
copre
il
p
e
riodo 1904-1909
,
ed è
raccolto nell
e
830
pa-gine
d
e
l II
vo
lum
e
delle
«Cronach
e »
. E
'
l'
e
tà
giolit-tiana
.
L'
eco
nomia italiana
,
sull' onda
di una
congiun-tura mondial
e
fa\'or
evo
le
e
su
ll
a
base dei
grandi sforzi
e
d
e
i
duri sacrifici
del r
ece
nte
'
passato
,
si
pr
ese
nta in
condizioni
molto buone
e che
fanno bene
sperare
per il
futuro. Grandi
qu
es
tioni nuove
si vanno
tuttavia
pro-ponendo,
.
sotto
la
spinta
delle richieste
sociali
delle
mass
e
popolari
e
d
a cagione
dell
'evo
luzione
strutturale
d
e
ll
' econo
mia. D
'a
ltro
canto alcune grosse
questioni
già
maturate nel passato
,
sono
ancora da risolvere
e
l'affrontarle
non può
essere
più
o
ltr
e
differito. Giolitti
governa concedendo alle sinistre, via via,
qualche cosa.
8.
-
Einaudi
sviluppa
la
sua
polemica
su
due linee.
Da un lato
critica certi indirizzi,
di per
sè
medesimi,
parendogli
contrastanti con
i principi di una
economia
di m
e
rcato basata
su
lla
concorrenza.
Dall'
altro critica
61
CRONACHE ECONOMICHEil modo
come certe
misur
e,
che
in
lin
ea di principio
gli
sembrano accettabi
li,
vengono attuate: così per
l
a
imposta
sulle aree
fabbricabili introdotta
da Giolitti, di
cui
mette in luc
e
vari
dif
e
tti
e
per
la
nazionalizzazione
d
e
ll
e
ferrovi
e
che, anzichè accompagnarsi, come
se-condo
lui
sarebbe
n
ecessa
rio
,
ad
una
vigorosa politica
di inv
es
tim
e
nti
per
miglioram
en
ti
e
rammod
ernamenti,
è seguita
da una
gestione
s
tatal
e
di
corte vedute.
Aspr
e
critiche
Einaudi
rivolge anche contro
l
e
sovven-zioni a
lin
ee
di navigazion
e
marittima
eli
dubbio
inte-r
esse e
contro
i malanni
e
l
e
insuffici
enze
del porto
di Genova.
«
Con
qu.anta
scarsa
lungi.71
ti
'/'O
.nte visione
d
e
l probl
ema
si
sia provveduto a risolvere i problemi.
f
e
noviari
in
Italia
e
qu
e
lli
del massimo porto
s
e
tten-trional
e
-
annoterà poi nell'introduzione al volume
-lo
dicono
l
e
molte pagine, circa tlTl settimo del
volu-m
e
,
consac
r
ate alla discussione di quei problemi
».
A
ltr
e
vivid
e
pagine sono
d
e
dicat
e
alla riforma
tri-butaria
erariale.
«
Pr
e
f
er
ivo
i
perfezionamenti tecnici
b
e
n
s
tudiati
alle grandi riforme apparenti -
eg
li
com-ment
e
rà nella
citata
introduzion
e - .
Inutil
e
istituir
e
una
imposta
generale
prog1'
ess
iva
s
Ld
reddito che sa
r
eb-be stata
una
brutta
farsa
, se
prima
non fossero stati
per-fezionati
i
m
ezzi
di
accertamento
».9.
-
Il
t
e
rzo libro d
e
ll
e
«C
r
onache
»
rigu
arda
il
pe-riodo
1910-1914
ed
è
di
un
cen
tinaio
di pagine più
picco
l
o
del
precedente.
I
vari governi che
s
i
succe-dono
in
Italia
,
in qu
es
to periodo
,
sono alcuni
domin
ati
da
Giolitti, alcuni
dall
'
opposizione (Sonnino, Salandra)
e
alcuni
da Luzzatti. L'
even
to
politico nazionale più
sa
lie
nte di qu
es
t'epoca
è
la
conquista
d
e
ll
a
Libia.
Ei-naudi
vi
d
e
dica du
e
articoli:
uno
per auspicare
«
il
rispetto
d
eg
li
istituti
indig
eni,
la
collaborazione
con
e ssi,
l'esclusion
e
di qttal
sias
i
esc
lusività
di
mppresen-tanza ai
coloni italiani od assimilati ad essi;
la
creazione
di
tanti. statut
i
politici
quante sono
l
e
sezioni
d
e
lla
po-polaz
'
ion
e (i
ndig
e
ni
,
isra
e
liti
,
coloni italiani) in
guisa
che
nessuna di
esse
possa
opprim
ere
l
'a
ltra
»
;
ed
il
secondo
per m
e
tter
e
in
guardia contro
l
e
eccessive
il-lusioni
circa
la fertilità d
e
l
suolo
libico.
Una parte
considerevole
d
e
l
vo
lum
e è
imp
egna
t
a
da
alcune
battaglie
anti-nazionalizzatrici: in
partico-lar
e
quella
contro
il monopolio
di stato
dell'assicura-zion
e
su
ll
a vita, che era allora sostenuta
s
p
ec
ialm
en
t
e
da Francesco Sav
e
rio
Nitti, professore anch'
eg
li
di
scienza
delle finanz
e e
condirettore con Einaudi della
«