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POESIE INEDITE DI FILIPPO, E DI DOMENICO ROSA MORANDO. Filippo Rosa Morando. lì? Digitized by Google

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(1)

POESIE INEDITE

DI FILIPPO, E DI

DOMENICO ROSA

MORANDO

Filippo Rosa Morando

lì?

Digitizedby

Google

(2)

POESIE

INEDITE

DI FILIPPO, E DI DOMENICO

ROSA MORANDO.

VERONA

DALLATIPOGRAFIATOJWASIED.

x8 » 7.

(3)
(4)

CIACOMO BERINI

A CUI LEGGE

Per

compiere le brame de' colti ingegni lio la compiacenza di pubblicare calle Stampe unaFavola Boschereccia ineditadi Filippo Morando Veronese,

V

Autore del rinomato Cantoniere

Dopo la sua immatura morte, trovandosi que- st'Opera incompleta,eneglettamentedispersainfo- gli volanti,econaggiunte nonacconcie eche sem- bravanodaaltriarbitrate,venne dal non mendotto fratello diLui,Domenico,riordinata, e coltitolo di NozzeBoscherecceecon brievededicatoria apprestata pelMatrimonio Muselli ed Orti,

Nomi

per produzio»

niscientifiche epoetiche chiarissimi nella repubblica letteraria.Spicca inessainmodoparticolare' lagra-

va

poetica, e lapiùvagaimitazionedei greci, la*

lini,editalianiautori.

Ottenutonedunquedallagenerosità de' suoi otti-

mi

Erediil manoscritto,lapresento al pubblico con alcuniCapitoli berneschi, e Sonetti di diverso genere di Domenico,giànonpubblicati nellaEdizione Giu- liaridel 1814.promettendo,doveiovenga incoraggiato dall'accoglienzadi questo lavoro,di dareallastam-

pa

anche alcunepoche Eroidi

da

Filippo con singo*

lareeleganza tradottedal Testo latinoemendatoda Nicolò Einsio: queste esistono scrittedi proprio suo pugno, e postillate dall' eruditissimopadresuo, il

quale compì in seguito la versione delle altre con, qualche però sensibilediversitàdipemello

.

(5)

LE

NOZZE BOSCHERECCE

FILIPPO ROSA MORANDO.

PERSONAGGI.

ERGASTO

DORI

MIRTILLO

AMARILLI

ORILIO

ORMINO

SERPILLO

MIRINDO

TIRSI

ELISA

(6)

6

ATTO PRIMO

SCENA

1.

ERGASTO E DORI

Erg.

Ve*

,Dorimia,ve*come Ridenteoltre ilcostume

Fa pompa il bosco disue verdichiome.

Mira suI*Aurora Com'è lucida e bella:

Odi cho dolceauretta!..

Non

parchein suo linguaggio Parli ale fogliee mormorid*

Amore

? Dor.Èver. Erg.Sì: d*amorparla;

Pirli dellemie nozze.

Dice,cheinquesto giorno Sarà DoridiErgasto.

A

le miegioje Sembra gioireinsiem laterra, eilCielo.

Oggi potròmia Sposa

Chiamarti alfin.

Tu

cherispondi? Dot.

È

vero Erg.Ohy carissima Dori,

Tu

che nesenti P Inquel tao cornonodi D*amorlevociPDor.Iononconosco Amore*

E/-£.Mache vuol dirP superba Ilumi volgi? Iovenni

Ier sera a te;em'accogliesti appunto

Come

straniercon unsorriso,incui

Non

era amor.Dicesti

Con

bassavoce,econ severociglio (

sopur seildicesti,

)

Ben venga Ergasto.Oggi sdegnosa e torva

O

corto parli,otaci

.

Che

vuoldirciò?Deh piùcorteseunguardo Volgiad Ergasto, efaeh' egliodailcaro Suonodellatua voce:

Ma

non midir,miaVita

,

Che non conosciAmore.Dor.Ionoiconosco.

Non

intendo suoimoti, Le vocisuenon odo.

(7)

50 benchesemiguati

Bevo daglioochituoi giojailmio core;

Su che datelontana

Pacenonho; chespessoa te presente Mancatimileparole.

JSrg.Equestoè

Amor

.Dor.DunqueioeonoscoAmore.

Sullobeneilmiocapro,

Ilmiocaprogentil,che èlamiagioja, Cuipiòvolte lasciai

Perseguir te. Erg.

Ma

dunque Se m'ami,ond*èquel tuo Tantorigida accormi?

JDor.Manonconviensiadonna Di graverigidezza Vestirgliatti,e lafaccia?

L'altr'jer,poiché noi

fummo

Fattimogliee marito,

La madremia per

man

miprese,eduie;

Figlia,oggi, cheil destino Ti congiunge ad Ergaato Cessidf esserfanciulla e donnasei

.

51 addiceallefanciulle Fanciullesco sembiante:

Ma

aiaddice alleDonne Gravitate e decoro.

Lasciagli scherzi di fanciulla,e prendi

Ilcontegno didonna

.

So d'esserdonna ealle altremie compagne,

Perchè apprendano anch'essead onorarmi

,

Se nonlo sanno,iolodirò.

-Tu

ridi?

Sembra cheilrisotuo deridervoglia La maestàdidonna

.

Ridi pureatuo senno:

Io

me

neandrò. Erg.Dehl Vita mia,nonturbi Sdegno quel volto.

É

vero:

Cominciad esserdonna

E

sarai donnaintutto, Priachetornil'AurorainOriente;

E

priache riedaornata p

Questa vagaatagion d'erbe,c di

non

(8)

7

Non

por donna sarai,inasaraimadre

.

Anzi perchèdi donna

Oltre ildecoro,ondetuvestiilviso, Abbia pur1*ornamento,

Questibeifioriindontireco;lasoia Cheilbiondocrinne cinga.Dot.Oimè!fapiano;

Mi scomporrailachioma.

.Er^.Deh!nontemer.

Tu

sembriPrimavera:

Guardachela tua Flora Zcffìronon ticreda:

Chesenoi saitsonpurrapacii venti

.

/ KIioti recoindonquestobeli'arco;

:ilferroèaontoe terso:

1/ astaè ornatad'argento.

Or orail padre miochiamommi e disse

,

Ne

faraidono altuo novel marito.

Erg.W

ècaro il dondel padre tuo:più caro

,

Perchè datemi viene.

ZJor.Orvo girmeneal tempio, Che hotardatoanche troppo

.

SCENA

li.

ERCASTO.

Anima mia,tu parti Pergirnealtempio; e teco

Parteilmiocor,chein quelbel visoadora

W

idoldella Beltà quasi in suo tempio.

Oh me

beato! Questo di, ch'or sorge

Mi

vedrà tramontando

A

costeidi marito

Darla mano,e lafede.Oratu,Febo, Più ratto inmart*ascondi

.

D* innamorato core Oiài caldivoti intendi: S*èver,cheun dit'accese Sulbel PeneodibeilaNinfaAmore,

Ilmioricco tesoro

Stringeran queste braccia.Altripurabbia D'illegittimoamordonifurtivi;

(9)

5

Lieve fronda, che cada, Picriolaura,che spire Glifa provar tormento Io mezzodelgioire.

Amor

che non è poro Donar non puòdiletto

,

Che

stansemprealsnofianco L*aflanno,edil sospetto.

SCENA

III.

ORMINO,ORILIO,ERGASTO-

Or».

Come

quisolo,Ergastor*

Dov'è la sposa tua?Erg. Volse orail piede PergirnealTempio.Ori.

A

leitu vanne,e dille,

Che

suamadre1'attende

.

SCENA

IV.

ORMINO,ORILIO.

Orm. Haibenragione

Oriliomio,d'essernelieto.

Amore Non

congiunsegiammaicoppia più bella

.

Amansientrambiesono D'età conforme;tutto Concorrea rendertecoessifelici

.

On.Si,caroOrmino:ilcredi:

Tuttocon capeil miocontentoil core.

In questitempi,incoi Tuttoil

mondo

è intristito,

Gentilfauciullaègran periglio.Orm. Amico.

Quantoil

mondo

più invecchia ,

Tantopeggi ordiviene.

Che nonci vafurando

Col suoprestovolarnocevoltempo?

L'etàdepadri nostri

Noi dièpiùtristi:inostrifigliancora Daranprogenieassai peggior:nelbreve

Cono

dinostra vita

Quanto mai non

perdemmo

/Digitizedby

Gpogle

(10)

Dell'ionocenza aviu!

Ori.Cerio chea'dosiritempi Altri viventi costumi.

Alloralefanciulle

Non

uscialiche dirado

Deiloro alberghi:era vietato allora Il conversarfincoicongiunti.Orni.

0

come Volgendonel pensiero

Delsecol nostrola tristezza,egl'usi, Meravigliaisovente,

Checoeì beneillesa Dal contagio comune La tuafigliaserbassi

.

Talmicred'iocheun tempo, Quandocorrean dipurolatteifonti#

E

sudavanleqnercie

Perla neracorteccia etereomele, Tal micred'io,chepure ledonzelle, Nell'innocenzaloro

I beglianni traesserodell*oro

.

Ed

io perciòsonlieto

Di queste nozze, cheilrigorpaterno

Non

èscudo bastante

Per guardargiovindonna Daiscaltri vezzidiUscivoamante.

Come

tenerarosa, Mentrechiusain se stessa

AICielnon mostrail suo vermiglio seno,

E

dentro verdeammanto Della porpora suacela itesori;

' Tralesuespine ascosa Sconosciuta verdeggia,

quindi preda odori La vaga auraamorosa,

quindi Apeingegnosa Suggedolcezza ai mattutinialbori:

Ma

s'ellaapre ilsuo grembo,

E

spiegaal nuovogiorno La pompadi suefoglie

,

V

Ape,VAuretule suaurraintorno,

(11)

lo

E

1'odor carocilcaro mei netoglie: Cosìgentildonzella,

Mentre tenera ancora Suabeltàpargoleggia, Inosservata incolta

Serba nelpuro senoil coreilleso .

Ma

seinLei crescalabeltà coglianni

,

Schierad'amanti intorno alei »aggira ,

Checon lascivisguardi La vagheggiaelamira,

£

con accortoamore L'innocenza ne invola,

E

fad'un vandesio predailsuo core. Orche Fortunaeil Cielo

I

Fan dono aDori didegnosposo; Ragione èbench'iopensi

A

provederneElisa

La mia nipote,che restòbambina

,

I

l

Come

bensai,perimmatura morie

» I

, Priva digenitori, a cui successi

Seco usandolorveci

.

Giovineè Elisa,e sedebbo purdirlo Dibel sembiantee d'animogentile.

Orni.Oh!quanto volentier, se atepiacesse;

Seal figlio miononispiacesseElisa

,

Riunireicon più tenace nodo

' ,; QuestanostraAmistà.Ori. Sariaventura

) PerElisa,e per

me

troppofelice...

Ma

eeguiamnostra via. Orni.Questecolline Questicipressi,questo

Di froodie fruttaefiorlnngoviale

Ne

traggedolcemente ilpiedeegì'occhi

.

Mira appunto cheil sole Dalla cimadelmonte Mostra

V

auratafronte.

SCENA

V.

>

AMAR1LLI, ELISA

Jm.Eh

vià!non meicelar.£Z.Taci./4m.Che temi?

(12)

El.

Non

vediII mioZio.

Am.VÀ

volpe ipatri altrove,

puòudir lamia voce

.

Eh

via! nonmei celar,miabella Elisa}

Sdegnitu forte di trovartiamante?

li'aver nel senoun Dio,

Che èlavita dell'alme,

L*ornamentomigliorde' nostrioorif Sdegnar deesolo di trovarsi amante

Di trovarchiriami.

Dorilatna cugina

Non

isdegnbd' essere amante,eamore Opgileponein grembo

Etgasto suo:s'ellacelava amore, Ogginonlavedresti

Sì felice inamor.

EL Me

sventurata!

jirnM*tu sospiri?

E

questo Sospiro appunto èil

fummo

Del foco tuo.

Tu

di rossor gentile Oraspargi legotef

E

unsaggio èquelrossore Della fiamma delcore*

Mi

scopristi l'amor:1*amatoorscopri.

Certo,senonloscopri,

Non

puoi sanarlatua ferita. El.Oimè!

Cheè già fattainsanabilee mortale

.

Am.

Queste sonvoci appunto Di disperataamante.

Dimmi

:parla:onde nasce Laeagiondeltuo male?

In tuofavormi adoprerò:giàsai Ch'iovolgo a vogliamia

TuttoilRegnodi

Amor:

maltu conosci

11poterdi mia lingua

.

Parlerò, sforzerò, faròche venga

11tuopastore apiedi tuoi;sed'uopo Saràd inganni,adoprerò gl'inganni, Pregherò, mentirò. El. Vintami chiamo, Chi per soverchia etade

*

(13)

l'i

Io fonoamanteèvero.

A

che miadduci, Lusinghiera speranza?

A

palesarquel chefinora iotacqui;

Ma

purdirollo; io

amo

;ed è Mirindo Quellochedel miocorlassa1fepreda

.

Am.

Parlo dicesti!Or dimmi

Con

cenni o con parole Gli svelastigiammai

Questoamortuo? El. Finorpugnò mìocort Indolorosocampo

Travergognae desio.

Pensa Amarilli, pensa

Come

iomiserafui.Tutto bramai.

Nulla chiesi, esperai

.

Am.Oh\

questo è ben un male Minorciriononpensava.

Gredea chetidolesse

La crudeltàd'uninfedeleamore;

0

eh'altrid'altra dorma innamorato Sprezzasse l'amor tuo. Sciocca;nonvedi

Che

il fartilieta è agevolcosar'El.

Come

?

E

per qual via? Ani.

Con

lo scoprirtiamante.

El. Oimè! ChediciP Iovergine,iofanciulla Avròcordiscoprirmi,avrò parole Perdir ciòchefinora aipiù secreti Boschidirnonosai?

Tu

di

me

gioco Prendertivuoi.

Am. Non

acherzo:a questigiorni

Han

perduto ledonneancheil diritto D'esser pregate;enonson più que' tempi.

Chi si vuol provederdi amante,o sposo

Or

d'uopoèchePacquisti

Con

lusingheeconprieghi

.

1 prieghi elelusinghe

Sonbell'armid'Amore. Iochemaisemprsj Ebbi tantiamatori,

Como

pensiche predaiofatto n'abbia?

Sospirando tacendo?

Lusingando pregando.

El. Iotantononpotrei:

Lusingare e pregar? Priegolaterra

(14)

Che

priami siapra equeste

membra

ingoi

Am.Se

non lusinghi e prieghi ,

Bastache tutiscopra;

Sfosi scoprirtitu,Mirindoè tuo

.

Amore

a nulloamato amarperdona.

Quaudosapràche agliocchisuoitu ardi, Arderà anch'egli all'amortuo.Chifia

Che

sprezzituabeltate,

E

che lasprezziinnamorata.Forse Mirindo arde fors'anco

Al soave splendordegl'occhituoi:

E

telocela forse

Timidoanch'eiperlo suopocoardire

.

El. Dovrò dunqueaMirindo Direcheio1'

amo

F

E

questa

Boccadirlo saprà?

Am.

Se conla bocca Dirnonlo sai, dillocongli occhiPEl.

Come?

jim.E tuamie nonsai

E

nonintendi ilfavellarde gliocchi?

Oh

quantevolteil tuo Mirindoistesso T'avràeoo gliocchi 1'ardor suo narrato,

E

tu sciocca e tu cieca Leggernonvi haisaputo

.

El. Iononintendonulla

Di codestoparlar.

Ma

noncifora Altroscampoper

mef

Mipromettesti Pur Untecose.

Am.

Iostessa

Ne

avreicon arteparlato aMirindo,

Ma

nonbocci amistà.Taci:

nn

pensiero

Mi

vieneinquestopunto.

Conosci tuSerpillor Egliè opportuno Per questoaffar.Farò chegliene parli.

Che

tene sembraPDi Mirindoè amico

.

El. Serpillo?Oimè?Serpillo Risaprà questa cosa?

Am. Non

titnrbar.Serpillo

É

di tal sennoch'egli ème' che sappia Anzi chenodell*amortuo:nèalcuno FuorcheSerpilloilrisapràgiammai.

El.

Ma

se,poiche aMirindo

(15)

Ftascoperto ilmìo amor, Eì noi curasse, Foranpalesii miei secreti allora.

Am.

Lasciaguidarealia MaestrailBallo:

SeTocchio non m*inganna,

Lui colà veggo:aquesta parteei viene:

Lasciamiseco.Vanne ( Il Cielm*aiti

Con

questapazzarella.)Ioquiben tosto D'unalieta novellaapportatrice Ritornoa te.El.Nelle tue

man

m'affido.

Siati acor V onormio

.

Ahiqual mifan dura battagliain seno

La

vergogna eildesio

.

SCENA

VI.

AMAR1LL1, E SERPILLO.

Am.

Al finpartii...DoveSerpilloe d'onde?

Ser. Dalle miecase a te. Am.

Tu

scherzimeco Di favoroosì granJe iudegnaiosono

.

&r.CoinèPSaibeneh1io t*

amo

»

Graziosa

Ama

ri Ili .

Ani. Graziosabenfui, Allorché nonti prese

Piùalto affetto, sememoria alcuna Sorbidi

me;

qnandofedele amante

Tu

miseguisti,ediotecoa diporto

Me

negià perleselve:

E

cosìbene io maneggiavaildardo,

Che

piùvolte giurasti

Non

avermaitrovata

Cacciatrice miglior:tene sovviene?

Orami guardiappena Perchè d*unaltrovolto

Senti Pardore,eperchèliparforse, Chetroppo mal convenga

L'età mia conlatua,

Che

soldipochi giorni Passa iltrentesim'anno.

Ma

tu scioccononsai,

Che

didonnagentile

(16)

M

Coti belloèl'Autun come

V

Aprile*.

Ser. BelloèP Autun,nonilGennajo.Ant.ìn

lomma

Se* scioccoinsieme e tristo

.

Ser.

Ma

pur gran cosa è questa Chetidolesti sempre

D'un

che sempre t'amò,nèmiricorda.

Che

da techiesto io ricusassimai D'ireinsiemealacaccia

.

Oradiversi affari

Mi

vietan conmiadoglia

Lostarconteco.

Am.

AffariconRoailva!. .

Dolci affariamorosi

.

Ser. Vxxoi che tidicailverP Cangian sovente GliAmorosileAmanti,

E

il nnovo

Amor

riesceognor più dolce

.

Appuntoè

Amor come

quel vin, cui dotta

Man

didottocultore

Facon estrema cura,, Igrappipriascegliendo Piùdolcie più maturi,

E

passandoglipoi Pervincigliintessnti;

Chè

mentre ènuovoancora, Seinbellatassa di cristallo ilchiudi

,

Gli occhit*alletta,epar ridenteeparo Nobil rubinooliquidopiropo,

E

con soave odore,

Che

vinceil grato delcecropiotimo, L'almatisvegliae ticonfortailcore:

Sepoi vi appressiillabbro, Cedeallasua doloesza IImei d' Ibi a, ed'Imetto:

Perchènonsoloamabileebenigno T' invaghisceilpalato:

Ma

dolcepur mordendo

E

mordendo addolcendo Eitifacaro misto Didolce edimordente,

Che

dagli occhititrae piantodi gioja:

E

cosiappuntoèAmore;

(17)

«6

Mentrein uncoredirecenteènato,

Belio gentil, cortese Diletiziaticolma

,

L'alma disetiaddolce, Qualchebrieveamarezza

Solperchè nontiannoi,mesce altno dolce.

Ma

sequel vinoil terbi

Siche per troppaetàvecchiodivenga, Quel dolce,chedolce

Nella sna giovinezza Par cheti baci emorda

,

Simataalfineinruvido sapore

,

Cheaspro epungenteil tuopalatoassorda:

Ned

altrimentiAmore,

Che

s'invecchi in un core.

Uu

vizzoamortitraedi male inp**e?io,

Un

frescoamortitraedi benein meglio:

E

perciò lo chiamaro

Mansuetofanciullo,e fiero veglio.

Jm.

Pazza Dottrina.Serr.Taci:

Non

fiatare. AmariIli

;

Questa pazza dottrina Mirabilmentegiova

Alla perfidia Irrumini!; chè quella CIj' altri in voi chiamerebbe mfedeltade A<-qui«tarquindi puote

Di sennoedi saper

nome

e sembiante.

Am.

Dunque date Rosilva Lungo amor nou isperi.

Ma

parliam d'altro.Io tiverreiministro D'unaltro

Amore

:iobramo

Da

te,da tua prudenza La vitadi una ninfa

Cheper certomorrà, senon1'aiti

.

Str.Peramorche a

me

portii*

Jtm

No;

chenon nesè degno:

Peramoreh'ellaporta ad untuo amico

.

Str.AhIAh!intendo, e tu, chesèsidotta Negli affariamorosi,

Tu

che nesaiquantialtri maine seppe,

(18)

»7 Dappoi cheamar seppe

Tu

ricorri aSerpillo?

La famosa Amarill't,

Ch'è propriamenteilfocolardi

Amore

,

Con

più ragionpnò ministrarneilfoco:

Ma

non voglio negarti Cosa che tu mi chiegga.

Parla, che vuoi?

Am.

Conoscerai tu Elisa; Di Orilio lanipote

Che

hasibei crini? Ser.

E

benleggiadre

membra

.

Am.

Arde costei (

ma

vedi

IoVarrido al tuo senno

)

Di Mirindo tuoamico:

ma

percerto Riguardo da fanciulla

r>un ardimai scoprirlo.Ser.

Ed

io! Ani,

E

tu Deiscoprirlo aMirindo,e farlo in guisa..

.

Ser...

Eh

?giàtuttocomprendo. L'altr'jer parti.Dee ritornai frapoco;

Forsestamane; eappunto

M*accingo dibuon gradoaquesta impresa:

PerchèElisasarebbe

Moglie perlui:par che Mirindosenta Focod'amor,se perlungo uso io pure Degli affari d'amornulla m'intendo.

Ma

dirnon tisaprei Per qual Ninfasospiri.

Am.

Credereiforse perElisa.Elisa Ogn'altrafuorcho Doriinbeltà vince.

Ser.

O

tut'infingi osai

Poco d'amor;perchèveggiam sovente Essere ancorlebrutte

Delizia degli amanti-

Amore

èappunto unvelo,

Che

benda gliocchi,echedifetto asconde;

E

perciò forse

Amore

Bindatosidipinge.

Quella cheènera si, chetoglieil pregio

A

negra uva matura

,

Perlorsomiglia albelcolor di neve} Quellacb* è immondaesozza,

b

(19)

È

tutta schiettae pura,*

Ed

i vani ornamentiodia enon cura:

La piceiolettad'ogni partespira G'-iziaebeltà:la smisuratae lunga

É

unantica eroina: ,

Se scime ha lenarici,

È

gentil satireita,

£

se tumido haillabbro,

Fadolcissimo invitoacaribaci;

£

che soio:cosi lorvizjiciechi Vestondi ieggiadiia;così fecJio

Quandoamaite,chemiparevi appunto La Dea delterzoCielo

Permia felicità discesa in terra.

Ani.Pungipure atuo senno,

Che

speroun dì vederrottee spuntate Quest'armi tue.Ser.

Ma

a tenondee avvenire Dispuntarle più mai;

Anziognorlevedrai, Per tuo tormento eterno Piùpungenti e piùforti.

Ani.

Oh

tuse'tristo!Ser.In

somma

IoparleròcTElisa

Con

Mirindo.Convien cheintantoio vada Percertamiabisogna.

Am.Và

:

ma

parlacon senno.

Ser.

Non

ne temer:

Tu

ilvalormioconosci.

SCENA

VII.

AMARILLI Lafaccenda d'Elisa

Fidata è a

uom

,chelasaprà condurre.

Semplicettafanciulla!

S'io non movevain suo favormiapossa, Morta sariapria chescoprirsuo foco.

Oh

!Quantofe'Natura

Negliafiarid'

Amor

molleilmio coreI

fin* dell'AttoPrimo.

(20)

ATTO SECONDO

SCENA

I.

dorisola

diceErgnsto, eh' ioconosco

Amore

;

Mi

dice,s io favello,

L'haisulle labbra;sealaivolgo ilguardo,

Tu V

hai ne' tuoi begliocchi:

Ma

ionon giànegliocchi»

Noa

sullelabbra,in mezzoal coreil sento:

Ivi sentoil gioir, sea luison presso, Se daluison lontana, iviiltormento

.

Mi

dicechenel seno

Ha

questo

Amore

anch'esso.

Ed

iolo credoa'suoi caldi sospiri:

Ma

se credoa mieilumi,

Glie!veggo anch'io negl'occhi,esullelabbra

Deh

!dimmi,

Amor

,deh!

come

I^Vsuoi,negli occhimiei

A

un tempo stesso,aun sol

momento

sei?

Ben

la tuaDeità veggoinErgano,

Benla sento in

me

stessa:

Ma

nonintendo poi Qualmirabil valore

Tifacciaoprar sigranportenti in noi.

SCENA

IL AMARILLl E DORI Am.Qoxichi favelli,

Amica?

Dor.

Oimè

che m'hascoperta!

Tutti avrà forseimiei segreti intesi.

Am

.Sei piùmeco adirata?Oggi sdegnosa

Mi

scacciasti date,cbè

me

nedolse.

Dor.

Ma

nonn'ebbi cagion?Ridermiin faccia.

Motteggiareuna

Donna

t

Am.

Conosco Terrormio:

E

nechieggomercè,bellamiaDori

.

(21)

Jtor.Non son tua:sond*Ergasto;

Am.Dico mia, perchet'amo.Dar.Erg-iato solo

Amar

midebbe:io l'amortuo nouvoglio.

Am.Tu

I intendiassai bene:

L'amord'Ergusio puògiovare:il mio

0

nulla,o poco.Eccolo, chevolge Il passoalle lue case -Dar.Addio:Seudisti Furtivai dettimiei ,

Non

liridir.

Am. Non

dubitarne,o Dori.

SCENA

IH.

MIRTILLO; AMARILLI

Mir

.BellissimaAmarilli,

Arn. Bellissima nonsono:

Ma

tal perònon sono Ch'altri deggia sprezzarmi.

1/inesorabil tempo

Non

mi dièbando ancora

Dal bel regnod'amor:viposso ancora Farlamia parie;ancor non fugge

Amore

Que«t' occhi miei,che con unguardosolo Qualche novoamator sannoacquistarsi;

£

senonfosseio oggi

Colpa evergogna delle umanevoglie»

li.imi nome ilsenno Solofora Amarilli

I/ardor dell'Alme,el'idolo de* cori.

Giovinetta donzella

Semplice percostume,o per etade

Od

ignorainesperta,osciocca fugge 1dilettid'amor.Donna matura Saloropregi,cquandoferirdebba,

E

sanarleferite:

E

sa in

modo

temprar1'amaro,eildolce

Che

non t'annoi dolcezza,

Ne

tiscacci amarezza.

JVf/r.Lodalecaccioil cacciatoi-,le greggi Lodasempre ilpastor,

ma

l*etàtua Mezza è, nonchematura.

Diqitizedby

Google

(22)

ai Jm.Var siacomea tepiace;

Non

son,benché sien mezze>

Talorgratelefrutta P

Deh

! la»ciam questi soherzi Ornai troppo nojosied importuni. -V.-r.É ver;terrihil male

É

il vernoai fiori, il «ole estivoaironde,

Terrihil maleagli augellettiilvisco,

A

ledonne mature

Degl' annilor la rimembranza.Allora ChevarcaVetàvostra oltrei teilustri Sacra cosa diviene,

Cui non liceaccostarsi a

uom

profano,

Ed

è

sommo

delitto L' appressarvi lamano

Am. Con questo tuo scherzar ra*haiquasi stanna,

Mir.Nontadirar.

Am. Tu

ch'hai,senon m'inganno, ConMirindo amistà,dirmi sapresti

S'egli ami ono?Mir.Che ti giovail saperlo P

Am.

Forse più chenonpensi.Mir.

Ama. Am.

Chi ami,

Non

lo saidirP Mir.

Tu

V apponesti:in lui Scopersi amor,non l'amorsuo:nelchiesi Alcunavolta:Ein'ebbesdegno, etacque

,

Am.In

somma

èver:cotestigiovinotti Hanno selvaggioilcore:

E

se amor visiannida,

Sente anch'ei del selvaggio.

Mir.AIPalbergod1Orilio irmiconviene.

Se verrai, cirivedremo.Addio.

SCENA

IV.

AMAR1LLI,TIRSI

^m.

Tirsidovesi ratto ? Tir.

A

lecasedi Dori.

Am.E

cosifrettolosoPEccidinuovo?

Tir.Nulla;

ma

quel diletto.

Cheil serenodelCiclo

L' allegrezzadi campiintornospira,

Lusingandomiil cor»

(23)

li

Vv

ai

Delodevamiilpie.Giàtu saprai DelleNozze di Ergasto.

Quesi'oggisifaranno,

E

trovar viaidebboogoi congiunto:

Ed

io perciò

men

giva

Al Albergod'Orilio.

Oh

quantolieto Son io diqueste nozze!

Am.

Ergaato,e Dori Son bentaliche ilmertano.

Ma

dimmi Puoi credertu.che questa semplicetta

Ami

davvero? Tir. Io lo micredo.^/n.Intendi;

Ch' amidiquell'amore

Oude

le giovinetteamangliamanti.

Tir.Qual dubbio aver ne puoit*

Am.

Sembramiche inquelcore, Ovenon puòdesio, nonpossaamore.

Tir,

Ma

chi vuoitiaffermar eh' ellanonbramif

Jm.hà

sua semplicìtade Tir.Lasua semplicitade.

Non

escludeun desìo.

Am. Ma

non fia tale,

Che anutrirvaglia amore.

Tir.

Non

pernn sol sentier,pernnsol

modo

Sa penetrar nelPalme nostre

Amore

.

Come

accorto cultore,

Che

nonignoraditerren diverso

La

diversa virtude, eilvariosito;

QuilepallideOlive

Fache spieghiooalsoleiverdi rami:

fache mostriilmoro

Le

preziose foglie;

Quidelle torteviti Ifruttiferitralci

Accoppiae legaagi'arbori mariti:

Così losoaltro

Amore

,

Che

lavarietàconosce evede

De

gli umani pensieri,e de'costumi Fache germogliesorga

Queldesio nelcor nostro,equellaspene,

Che

coicostumi nostri ,

Checoi nostri pensierpiù liconviene.

Anv

Tu

fosti sempre in

somma

(24)

IIpiù dotto amatore.

Tir. Infeliceluisempre:

L' esser dotto inamornullami valse.

Sallobene Amarilli.

Am.

Io non l'intendo

.

Tir.

m'intendestimai.

Felice te,se m' intendeviallora,

Ch1iotidiceva,Amica,

Prestoprestos'invecchia:

Della tua giovinezza usa il tesoro.

Tu

sprezzasti i mieidetti:

Con

pièfurtivo intanto Soppraggiuuse vecchiezza:

richiamar t'èdato

Igiorni,chefuggirò; ed oraduolti Dinonavereil volto,

Cheaccese a

me

dicalda bramail seno.

Am.Ta

seisu loscherzar:

ma

perchè ognora

Non

tilagnidi

me

,voche facciamo L*amord'accordo.Tir. Allorch'iole lochiesi

Tu

lonegasti;or che tuilchiedi, ioil nego.

Am.

Sciocca vendetta;in questo amortuavresti Sopradi

me

vantaggio:

Però ch'ioamar dovrei

Quel che mai non mi piacque,e tu ameresti Se non quel cheti piace,

Almen quel,cheti piacque.

Tir.Amarti ornonpotrei, s'ancoil volessi.

Inquesta etade,incui ragione appreso

A

sommettersi ilsenso,

Cosìfinoho ilpalato

,

Che a

men

di perfettissimavivanda

Non

reggerla

Am. Ma

qual vorrestiamante? Tir.Qual tu certononsei:giovane,ebelu.

/4m.Ma comfatta amante

Ad

altro

uom

converrebbe

Che nonse'tu.

Non

vedi tueh*OUItti Incanutiiquelle tue tempia il tempo,

Chegiàvittorioso a pocoapoco Tiserpeggia allegote?

Ma

lasciamciò\tu vedi

(25)

M

Giungeredne pastori.

Girmiconvienealtrove:

Ioti lascio.Tir.

Ed

io pure AH*albergodiDoriil pierivolgo.

SCENA

V.

MIRINDO,ORMINO.

Or.Figlio: giàche ti veggo,unmiopensiero Ti vosvolar.Mir.Chesaràmai?.Or.Sei giunto

A

quel etàeh'

uom

puote Unirsia donna:

Oh

quanto Veder misariacaro

Scherzarmi intornounpargolettoOrmino,

Che

con linguadi latte

Sciogliendoincerte voci

Mi

facesse

men

grave Lamia stanca vecchiezza!

Ahi nonvoler negarmi

Ciò eh*io tichieggo,e nonvolercheal giorno Chiodailassiocchimiei

Senzail confortodi vedernipoti

.

Tn

che nedici?

Non

rispondi?Mir.Padre;

Che

maidirò? sonpronto

Ad

obbedir.

Ma

giovintroppoiotono

.

Vedi che 1*etàmia

Non

passa diun solannoil quartolustro

Lostatodi marito Vuole etàpiùmatura

.

Orm.Figlio, t'inganni:almatrimonio èadatta L*età frescaefiorita:

Del matrimonio ilprimotempoèsacro

A

legioje,aidiletti,

Con

cui latarda etade

Mal siconvii-m,la tarda età,che ha seco

Non

legioje, eidiletti,

Ma

Tagghiacciatosenno, Iconsigli severi.

Mir. Questoèben ver:

Ma

eglièbenvero ancora

Che

l'educarlaprole

(26)

Opra non è digiovanileetade.

Orm.

Allorche tusiagiunto

Ad

aver proleche discernerpossa La virtùdaldifetto,echeatta aia Aipaterni precetti,

Se'-già maturo.

Oh

!Quantocortovede Chi pensa che1'

uom

debba Accoppiartialta donna,

Quand'egliuscì digiovinezza.Breve

È

nostravita:inunbalen s*invecchia;

Troppo rapidamente Ci appressiamoallamorte:

Quindichi s'ammogliòtardiècostretto Lasciarmorendoitìglisuoi d'etado Ancor debile, e inferma

.

Miseri1

Che

non hanno Chi gliregga,egliguidi.

Crediloa

me

:

ma

oederantuoiduhbj

,

Come

a raggio di solnebbialeggiera, Tosto che tusaprai

Qualeatesidestina

Donna,ecompagna.Mir.

Oh

iosaeElisa?Or.Orvia Pensaci, ofiglio:iospero

Favorevolrisposta

.

Mir.SeElisa ellanonèflosperiindarno.

SCENA

VI.

SERPILLO,MIRINDO.

Ser.Mirimio,amico mio, deltuoritorno Teco ni'allegro. Iotiriveggoinpunto Che dite già pensando. Mir.

O

mioSerpillo, Entroil tuo core alberga

Lacortesia. Ser.

Tu

se'bentalcheilmorti(

Ma

dimmi:inquesta brieve Assenza tuacome ti afflisse

Amore

f Conquel piacere, ond'egli Nel guatarci riempie, Trapassando per gliocchi

Fonnelmezzo delcorseggio,,e traendo

(27)

*6

Per temprea le la desiataimago,

Nello specchio dell'alma

Dolcemente Paccoglie,elarinnova.

10 lo tobenperprova:

£

piùdi quel che neta dirmialingua

,

Ne

taintendermiocore, Cui de* misteri suoi Fé' partecipe

Amore

.

Jtfi'r.Mache?sai tuch'ioami?

Ser.

Amore

ètal eh'ovunquesia siscopre.

In vancelasiilfoco, Ghèsipalesa altrui

Con

la luce,e colfumo.

Amore

è unfanciulletto Cheinmezzoalcoroi nasce:

Suacullaèil nostropetto

.

Ivi talor vagisce

Puerilmente:ifervidisospiri Sonoivagiti suoi:

Da

sestessos'accusa.

Ho

giàscoperto 11furtodeltuo cor,benchédi furto N'abbiataloraudito

Solo qualchevagito

.Mir.

Come

se'grazioso?

Str.

Ma

di:ohi mait'aocese

Di suabeltà?Chivinsemaiquelpetto Pria u amor si nemico

r

Non

meicelar.Mir.

Tu

vuoi tentarmi.Ser.Ioleggo Leggo nel voltotuo, negliocchituoi Note d'amor.

Tu

ami:

vergognartenedovresti.Certo

E

villanoquel core,

Cuinon degnòdi sua presenza

Amore

.

Entro l'animeviliei nonsiannida:

Ed

ècom*ape che aviifiore ingtembo

Non

ferma Pali; edegli èunapeappunto,

Che

fralefrescherose,e fra, ligustri

,

Volad'amabilvolto.

Mir. Miserochi quest'ape Accoglie sei ino core:

(28)

•7

Amor,

Apecrudele

Civuol primaallettarconpoco mei*;

Ma

poscia adopra1'ago

E

netrafigge il seno,

£

quel poco suo mei cangiainveleno.

Ionon loso,chè nulla so d'

Amore

;

Ma

aobenche giiAmanti

Parlancosì.Ser.

Tu

port'infingi;e note

Non

eramisol che tu d'amorsospiri

Ma

fincolei percui sospiri;or vedi Seiosodell'amortuo più chenonpensi.

Lànelpratodelfonte, Làdovevediappunto

Ondeggiardi granrami olmofrondoso, Albergail tuobelsol»-Tu arrossisciP

Ah

!ticonsola,amico,

Chè

seil tuo coreè da granfiammaacceso

,

Non

èdi gel della tuaniufailcore Mir.

Tu

mibeffi,Serpillo:

Ser.Sente pertesoavefoco inseno;

E

setinor se*visso

Dilei, dite,della tnaspemeincerto

,

N'accusa lavergogna

,

Che

tu bensaiquantoèpossente freno Agli ardenti desir dellefanciulle.

Mir.Vorrai conquesti scherzi....

Ser.Nonscherzo,no: chèchi d'amors'intende,

Con

nn servo

a

amorson questi scherzi

.

Me

V ha detto Araarilli ,

Cuituttisonpalesi

Isegretipensier dellatuaninfa

,

Perchè a te lo dicessi.Mir.

E

fiach'ioilcreda!

Pria crederei questastagion fiorita Senzacantod'augelli,

E

lafervida state

Senzailgarrir diqnerulecicale

Ch*ioper

me

creda entro quel petto

Amore

.

Ser.

Ma

creder

me

lodei.Mir. Se questo è vero,

Uom

di

me

piùfeliceilSolnonvide

.

(29)

*8

O

dolce amico!

Oh

quale

Soavespe<ne in cor midestiIIoardo,

Forzaè purche ilconfessi, Per I*amabileElisa:

E

da grantempo ardendo D'undesio sema speme

Pa-coil miocore.

Or

eoco che inunpunto

Da

minerò sialo

S' alza il mio core al piùfelicestato;

E

m'ama Elisaaduuque?

E

favorisceAmore Lemie fervide brame?

Ah

!che ne temo,eil core

Non

siassicura atanta speme

Oh

DioI

Qualche picciolaprova

Dell'amorsuo misaria cara,Amico;

Perdona,se soverchio Diffidisono a crederti.Chi mai Nulla sperò difficilmentecrede.

Ser.

A

lei tu vanue,ene vedrai1'effetto jtfo. Elisa

m'ama

eil dici,

Serpillo, tu;

ma

ilcor questo nondict Cheparlaquel linguaggio,

Cuitu non parli.Ser. Taci.

\eggio da quelcolle Scender Elisa.*verso noicantando Par che s'avvi);s'ellatiscopre,altrove Per vergognapotriavolgereipassi.

Asconditidove

Distoppia, edi cortecce

Eremo

s'erge ,

E

quandoa'avvicinaesci,e le parla.

jtfir.Piacemi il tuo pensiero.Iovado-

Amore

, Del miotimormi scusa:

Chedi lei purtemendo

SaiLen chenout'offendo.Ser.EccoAmarilli.

SCENA

VII.

AMARILLI EDETTO.

Jm.Di

:tornato è Mirindo?

(30)

Ser.Purorail vidi:e gliparlai d'Elisa:

Vedi,cor mio,se si poteanpiù tosto Ituoi cenni eseguir. Arti.

Ma

che n'avvenne, Dolce

Amor

mio,Vezzo miocaro! Serp.Adagio»

Non

m'inondardi tante grazieil seno,

Che

a vastadolcezza ilcornon regge

.

Se tu vuoiche non mora Dell'ambrosia amorosa

L'anima amante alentestilleirrora. Mirin.Io amagià Elisa.

Am.ìote Io dissiappunto .

Ser.

E

mal nont apponesti.

Hai lo spirtoe l'età delle Sibille.

Arri.Con questalinguatua

IVI'haigià stanca abbastanza. Ser.Ah! nonsdegnarti o cara.

Mirindoin

somma

E'iiaadora,etonto

Che

I*amordella ninfaio gliscopersi Restò qual

uom

,cui,mentre Disperatosiduol della fortuna Giungenon aspettata altaventura; Chea disperarsoluso

A

sestesso non crede

E

de! propriogioirnons*assicura:

E

perciò vuol da Elisa

Una

prova d'amor.

Am.

Vuole unaprova.

Ser. Sì.

Am. Ma

qual provar" Ser.

Uu

bacio.

Am.Ta

vuoi scherzar.Ser.

E

chef Certaesoave Prova d'amoreè un bacio:

Sela donnaè ritrosa,èuncotal priego,

Che

può farlainuu punto umile e pia,

E

unatacita inchiesta.

Che

non I*offende:

Tu

ohedonnasei ,

E

due secolifafosti fanoiulla,

Tu

sapraibenche questegiovinette, Benché desiolepunga

Di amorosodiletto,

Odino peròd'udir quel eh* essefanno,

E

credonoesserposta ognivergogna

Ne

leparole.Allor esse disdegno

(31)

/

li

1

r

k^

i

»-. i

vs

:

1 1 .

list So

Avvamparle vedrai: Ilchiamerao nemico;

Glidiranvilla ni a.

Am.Y, ver:queste fanciulle

Lo

si recano a sdegno:

Ma

le donne mature

Anconelle parolehanno diletto;

Ed

eccoun dique' pregi,onde sovrasta Età maturaa fanciullescaetade

.

Ma

più tardarnon voglio:

Vadasi a consolarla

.

Str.Forteglisposi altempio Fienoavviati-

Or

quas*appressa

È

d'uopoche aMirindo Lasci liberoilcampo

,

Onde non abbiaa dubitardel vero.

SCENA

Vili.

ELBA cantando

Amor

miocaro, all'amor mio fedele.

Amo

te solo,a tesoldonoilcore.

Sì dolcese*,cheassai

men

dolceèilmele.

Sìbello se',cheansai

men

bello èunfiore:

Deh

!mai rea stellaofascino crudele

Non

sciolgailnodo,onde

m>

strinse

Amore

:

E

midifenda Egli,che èarmatoeDio:

O

fedelealmioamor,caro

Amor

miol

SCENA

IX.

MIRINDOEDETTA jtftr.Solati trovo alfine, anima mia.

Eli.

Che

dici,oimèIche pensiP jtfir.Nontismarrir; qui testimonio estrano

Giànonciscopre:nnsol

momento

iochiedo Per palesartiVamorosoaffanno,

Che

pertrediciluneilcor m' opprime.

Elisa mia,ben potrei dirtiingrata,

Senon amichit*

ama

.

(32)

Eli.Cessino5dubbj:chè«ea

me

Naturi Dièbeltà per piacerli, a

me

pur diede Corper amarti,esevergognailfreno Aidesirnonponea, certosvelato T'avreiqueleh'ortisvelo.

Mir.E a

me

ilcontegno tuo1'ardirmitolie.

Quantepertevegliai Notti oscure e gelate:

Quantiper temirai Giornitorbidiefoschi!

Un

non soche par anche

Mi

parlaali1alma,edice, Ch'Eli sanonèmia:

Ohimè

!che dalmio core Tutte ancornon partirò

Le

larve deltimore.Eli.Ancor difidi P Io t'

amo

e t'amerò,finchélo spirto Reggerà queste

membra

.

Ah

!perchèagi1occhiè tolto Mirareilcor,

come

simirailvolto1

Mìr.

Dunque

sperar potrò.. Eli.Taci:mioZio

E

quel che viene.

O me

infeliceIeseco

V

èpureilpadre tuo.Lassa!ohefìa ?

SCENA

X.

orilio, oiiMi.No, edetti Ort.

Non

vismarrite:entrambi

.

Noi qua venghiamo per saper,se liete D' accoppiarvi contenti

.

Mir.

Oh

,

me

beato! Ori.Elisa,

VuoiMirindoin isposoi*El.Ionulla dico.

Orni. Ma. lodiceil tuo core.

Ori.Tiscriveil nel volto

Un

loquacerossore

LI. Io lo diròper obbedirti.Orm.Antica Dellefemmineèusanza

Coprir più chesipuoteillordesio:

E

cederpoi:stabene:inquesto

modo

Rendonpiùcariidonilor:tetroppo

(33)

li

Fosierfacili efronte Pressogli nominiornai

Forao lor pregiin minorpregioassai.

HIirA)Elisa,ed è pur vero

Che

tuse'miaf Chelatna

mano

iostringoi*

Che

felicemifai?Sembrami un sogno:

£

tantaèla miagioja,

Che

allostessomiocorl'almanoncrede.

Orm.

Oh

Iecco Ergasto,e Dori,

Chedagli amiciaccompagnati orvanno

A

farsolenni lelornozzeal tempio.

Ori.Ergasto,Ergastovieni:

Vien qnì.Orm. V'haegliinteso:a questai«rie Ei coglialtri s'avvia.Ori. Ionon

meu

lieto Sono dite.Migliorpartitoa Elisa

Non

potea dar Fortuna.

SCENA

XI.

ERGASTO, DORI,GIULIO,ORMINO, MIRINDO, SERPILLO Erg.D&

me

Orilio,che vuoi? Ori.Vèche s'aggiunge

AllatuacompagniaMirindo e Elisa:

E' sonfattigià sposi.

Erg.hu cuginadi Dori

,

Labella Elisadi Mirindo sposa?

Jtfir.Haibenragion di meraviglia.Dor.Io pure Bramar non giàpotea cosa migliore.

Ser.Se piùtardate, o sposi, Troverete rinchiuse

Or

deltempio leporte.

Non

vedete, cheilSole

L'occaso accenna. Erg.AndiamMirindo,andiamo

.

Ser.Secondi i vostri voti.

Amore

edImeneo;Venere asperga

11lettonuziale D'ognicara dolcezza, D'ogni raro diletto,

E

legrazieamorose

Versinvi alarga

man

ligustri e rose

,

(34)

33 Indi agliSpettatori.

Gli«posial«acrotempio

Vau

per compiereilrito: Voi gitealvostro albergo,

Doline leggiadre, egiovanetti amanti,

Cheaqueste nozze boschereccc deste Si corteseudienza.

Già poco tarderanno I Satiri selvaggi

Ad

uscir delle grotte;

Chè

pocoornaipotrà tardarlanotte. Pervoiperiglio fora,

Belle donneleggiadre,

Oguicortadimora. Potresteesserrapite DaiSatiri villani: Aivostri alberghi gite,

E

secotesta favola vipiacque Tutti insieme applaudite.

>

4

FinedelleNozze Boscherecee.

(35)
(36)

CAPITOLI E SONETTI

DI

VARIO GENERE DI

DOMENICO ROSA MORANDO

Non*già»tilda maneggiarloognuno

j

Perché ehiDonadopra gran dettraua D'aomelarancio farà spettoun prono.

SimeoniC

AlSig.GaetanoCavalli Novarino

.

0

mio Gaetan,che Diovibenedica,

E

vifaccia maggiordiquanti furo Uomini saggi nell'etadeantica:

Se voi sapesteil casoacerbo edoro L'altr'jerdi buonmattino chem'avvenne Voi vidaresteper larabbiaal

maro

.

Àveatempratealmen cinqne osei penne:

D'inchiostroneroempiuto il calamajo Fattodi carta provvisionsolenne;

E

m' avea datoin predaapiùd'un pajo Di que' pensier,chesan di poesia,

Perfareinvostra lodeun librogajo:

Chiamaicon 1'altre Suorein compagnia, Che m'accordassel'apollinea cetera,

Sulcavai Pegaseola musa mia:

Scritto aveagià questoprincipio:

A

1'etera,

Superba Dea,con glioricalchituoi

Manda

diGaetanoipregi:etcetera..

(37)

36

E

con liscieparoleavea dappoi

Dettoaltecose; infinoi'v'avea messo

IlfaretratoOronte,eiLidiEoi.

Io vipingeva onordelbel Permesso,

Anzi lagloria de lalingua etrusca:

E

diceaquel chenon sodireadesso.

Tuttelevoci v'eran dellacrusca,

E

tantoaffaticai sutal pensiero,

Cheporto ancorla facciaumidae fosca Quandocon voltominacciosoe fiero

VidiapparirVoricrinito Dio,

Che midisseintuon superbo ealtero Mostrantiquesto foglio.

-

equal desio

Cieco ti spingea dispiegarlelodi Di chiinvolossi aidenti deI'oblio ? Io stessoancor nonhotrovato i modi

Degnia innalzarspirto vivo e chiaro:

E

tugliaccenti temerario snodi?

Guarda istrutti dalui quanti cantaro QuidelAdige

ameno

insu lerive

E nome

al

mondo

hangradito ecaro.

E

guarda

me

chein sue leggiadreevive Cartequeiraltecose apprendo ornai

Che

nè Platonfilosofando scrive;

E

tucornacchia bestemmiarvorrai Diquesto alunnole mirabilgeste

E

tantalucenon t'abbagliai rai P Si stracciquestofoglio, esicalpeste

E

siaognipezzosotterrato echiuso In un bordel traillezzoetra lapeste;

E

se porrai più latuacetrainuso

E

cercheraicosipor beccoinmolle Ti schiaccitricome focacciail muso.

Malmenar tuttiimieiversi Eivolle; Poi se ne uscìdallamia stanza ratto Borbottando qual pentola chebolle.

Intal guisarestai dasensi astratto,

Che

mi parevanon aver cervello

O

seraveva, non

P

avevaaffatto.

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