• Non ci sono risultati.

L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.25 (1898) n.1235, 2 gennaio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "L'economista: gazzetta settimanale di scienza economica, finanza, commercio, banchi, ferrovie e degli interessi privati - A.25 (1898) n.1235, 2 gennaio"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

L'ECONOMISTA

GAZZETTA SETTIMANALE

SCIENZA ECONOMICA, FINANZA, COMMERCIO, BANCHI, FERROVIE, INTERESSI PRIVATI

Anno XXV - Voi. XXIX

Domenica 2 Gennaio 1898

N. 1285

F IN A N Z A R IV O L U Z IO N A R IA

« La linea da voi indicata n e ll’ u ltim a esposizione « finanziaria, segna, a m io parere, una tendenza « assolutamente rivo lu zio n a ria e in contraddizione « con quei concetti tem perati e lib e ra li, di prudente « e costante progresso, che dite di v o le r ra p p re - « sentore e patrocinare. »

Con queste testuali parole Fon. S onnino n e ll’ u l­ tim a breve discussione che ebbe luogo alla Camera elettiva sulle com unicazioni del G overno, ha m a n i­ festato il suo g iu d izio in to rn o al tim id o program m a di rifo rm e che F o n. Luzzatti ha esposto, c irc o n d a n ­ dolo di tante cautele e di tan ti condizionali.

E siamo lie ti che Fon deputato per San Casciano abbia m anifestato il suo pensiero con una frase così in cisiva , poiché speriam o che F on L uzzatti ac­ cetterà il g iu d izio e ne tra rrà argom ento per accre­ scere il p ro p rio a rdim en to e dar mano a p iù ra d i­ cali e p iù profonde rifo rm e .

Finanza rivo lu zio n a ria ; — è appunto di questo che l ’ Ita lia ha bisogno, se riv o lu z io n e vu o l d ire m utam ento, m agari rapido e v iole nto , dei sistem i v i­ genti.

F in o a q ui i M in is tri delle finanze, fossero di de­ stra o di sinistro, non hanno avuto che due con­ cetti fon da m e ntali p e r guida della loro politica fi­ nanziaria ; alzare le aliq u ote, cercare nuova materia im p o n ib ile .

E n e ll’ alzare le aliquote siamo a rriv a ti fin o alle m ostruosità ; — fino a tassare del 2 5 0 per cento del suo valore il p etro lio ; — fino a portare il sale al prezzo d i 20 volte il suo costo ; — fino ad a r­ restare il consumo dei tabacchi peggiorandone la qualità ed alzandone il prezzo; — fino ad in a rid ire una buona fonte di entrata, portando la tassa s u ll’ al­ cool a 1 4 0 lir e ; — fino a spingere al 20 per cento l ’ aliquota della ricchezza m obile. Nessun c rite rio fina nzia rio, nè econom ico ha m ai presieduto n e ll’ a u ­ m ento di queste aliquote ; nessuna considerazione sulle influenze che F aum ento poteva portare nella economia del paese ; unico c rite rio fu q uello di tas­ sare ciecam ente, nella santa ignoranza d i ogni a ltro concetto.

Nè diversa via venne seguita nella rice rca della m ateria im p o n ib ile . Basti vedere come, per avere sei m ilio n i di entrate lorde è stata applicata la tassa sui fia m m ife ri, distu rba n do una ind u stria fiorente e fa­ cendo sem brare lo Stato com plice delle fro d i dei p ro d u tto ri che sono costretti di vendere la lo ro m erce in modo che il consum atore non possa nem m eno v e rific a re se essa esiste, per form arsi u n ’ idea della sa­

pienza finanziaria degli u o m in i di Stato che hanno fin q u i governato la finanza.

E si sono create, per conseguenza del sistema, le fro d i dei co n trib u e n ti elevate a d ig n ità d i difesa contro le invadenze prepotenti del fisco ; il co n tra b ­ bando costitu ì una in d u stria sicuram ente rim u n e ra ­ tric e ; si determ inò una tendenza continua alla r i ­ bellione, non solo per la e no rm ità delle gravezze, ma, e forse p iù ancora, per le angherie che il fisco re ­ gala ai lib e ri c itta d in i.

Se pertanto è vero - e p u r troppo tem iam o che non lo sia - che F on. Luzzatti intende ina u gu ra re una finanza riv o lu z io n a ria , ben ve n g a ; che nessuna rivo luzion e può essere p iù le g ittim a , p iù g iu stifica ta , più benedetta.

Da una parte si sch ierino coloro, i q ua li, come l’ on. Sonnino, scagliano fu lm in i di pensata e v ig o ­ rosa c ritic a alla imposta che colpisce la re nd ita pub­ blica e la giudicano come una macchia che pesa sul paese, e subito dopo per lava re la macchia ne portano la aliquota d a l 1 3,20 al 20 per cento; - coloro che altam ente deplorano il dazio sui cereali e lo giudicano la tassa sulla fame e appena a rriv a ti al potere ne au ­ mentano F a liq u o ta ; - che prom ettono economie ed accrescono la spesa, che sospendono le costruzioni fe rro v ia rie , come spèse che rite n g o n o ù io n p ro d u ttiv e e sperperano duecento m ilio n i per una campagna guerresca, a cui negano i mezzi necessari, e che viene condotta da pito cch i.

E d a ll’ a ltra si schierino i riv o lu z io n a ri, che v o ­ g liono assolutamente m utata la tendenza finanziaria che sino a q ui ha im perato, ro vina nd o lo Stato ed i l paese ; che trovano in g iu sto che un operaio che guadagna m ille lire l’ anno ne debba pagare q u a ttro ­ cento allo S ta to ; - che n o n am m ettono che lo Stato sia costretto a desiderare i c a ttiv i ra c co lti ed a spe­ culare sui disastri d e ll’ a g ric o ltu ra ; - che vog lion o un piede di casa conform e a lla potenzialità del paese; — che non am m ettono che lo Stato possa, m utando ad u n tra tto la p ro p ria condotta, sospendere la esecuzione di leggi nella fidu cia delle q ua li i c itta d in i avevano F in v e s titi i loro capitali ; — e sopratutto si schie­ rin o coloro che sono c o n v in ti essere lo Stato una is titu zio ne che deve v iv e re per il bene dei c itta d in i che lo com pongono, e non già che i c itta d in i debbano essere v ittim e destinate a fa r v iv e re co­ m unque le is titu zio n i.

E s p lic h i in tu tti i suoi p a rtic o la ri il suo p ro ­ gram m a, l ’ on. S onnino ; n oi abbiam o m olta fede sul suo valo re e nella sua tenacia; ma appunto per q u e ­ sto rite n ia m o che quando il fo rm id a b ile avversario farà conoscere i suoi in te n d im e n ti, i l paese saprà o rd in a rs i solidam ente in m odo da evitarne il trio n fo .

3

NDA

3

Ì

10

NE f

EINAUDI i

(2)

-L’ E C O N O M I S T A 2 gennaio 1898

UNI LECCE FRANCESE SOL CATENACCIO

Il 15 d icem bre u. s. è stata prom ulgata in F ra n ­ cia una legge che ha lo scopo di regolare in de­ te rm in a ti casi I’ applicazione del catenaccio. Essa fi il fru tto — pessimo fru tto in verità — d i una agi­ tazione che durava già da a lcu ni anni^ e di una discussione che ha avuto luogo alla Camera nel giugno e nel lu g lio u ltim o scorso e successi­ vam ente al Senato. D ire che essa costituisce un nuovo passo sulla via del protezionism o a g ra rio è d ire poco; bisogna aggiungere che si tra tta anche di una in ­ frazione gravissim a ai p rin c ip i del d iritto costitu ­ zionale e alle regole del d iritto pubblico fra n ­ cese, nonché alla sana pratica del regim e parlam en­ tare. Infrazione a cui si è v o lu to dare una lega­ lizzazione colla legge in discorso, ma in realtà non si è fatto a ltro che sta b ilire un precedente p e ric o ­ loso e a prire la porta a nuove m isure protezioniste che non m ancheranno di certo quando suonerà l ’ ora anche per esse. Pel m om ento la legge sul catenaccio pone le basi di un regim e che avrà poi il suo svolgim ento.

L a legge del 15 dicem bre consta d i tre a rtico li. I l p rim o ‘stabilisce che « qualsiasi disegno di legge presentato dal G overno e avente lo scopo di e le ­ vare i dazi di dogana sui cereali o lo ro d e riv a ti, i v in i, i l bestiam e o le carni fresche sarà seguito da u n decreto, di cui una disposizione speciale o rdin erà la im m ediata esecuzione. Il G overno prenderà le m is u re necessarie affinchè questo decreto, l’ indo­ m ani della presentazione del progetto d i legge, sia in s e rito nel G io rn ale u ffic ia le e affisso prim a del­ l’ apertura d e g li u ffic i di dogana. S ub ito dopo la pubblicazione e l’ affissione sopra prescritte i n uovi dazi saranno a p p lica b ili a tito lo p ro vviso rio ». E que­ sto l’ a rtico lo p iù im p orta nte , g li a ltri due che com ­ pletano la legge ne sono la conseguenza più o meno logica e opportuna.

L e ragioni che hanno ind o tto i p arla m e ntari francesi ad accettare questa disposizione sono pa­ re cch ie, ma in fondo se ne trova una che ha agito più efficacem ente; e con m olta franchezza l ’ ha esposta il presidente del consiglio dei m in is tri, sig. M eline. E g li ha detto testualm ente « ogni volta che abbiam o discusso una legge sui cereali abbiam o constatato i l medesimo ris u lta lo : le le g g i che noi avevamo approvato per ria lza re i prezzi dei p rod o tti a g ric o li e che dove­ vano p ro fitta re a ll’ a g ric o ltu ra giungevano a u n r i­ sultato del tu tto c o n tra rio . Quando la legge era votala si vedevano i p ro d o tti abbassare di prezzo, invece di ria lzarsi.

Y o i ind o vin ate lo stupore e i d isin g a n n i del mondo a grico lo, al quale si era fatto sperare l’ aum ento dei prezzi e che invece li vedeva scendere a vista d’ o c ­ chio . G li a g ric o lto ri che non capivano niente si r i ­ volsero a llora verso i poteri p u b b lic i e chiesero loro di prendere delle m isure per im p e d ire il rito rn o di s im ili abusi. È da questo m ovim ento che è nata la legge detta del catenaccio». — La m e ra vig lia del m ondo a gricolo si può spiegare, ma i buoni a g ric o lto ri francesi avrebbero dovuto rifle tte re che il rim e d io del catenaccio era ed è la p iù sfacciata form a d i protezionism o e che praticam ente può anche es­ sere inefficace a ria lzare i prezzi. D ifa tti, sta bene che col nuo vo sistema il dazio sui cereali, ad esempio,

potrà andare in vigo re subito, non appena presen­ tato il disegno di legge re lativo, ma evidentem ente questo disegno di legge non scenderà dal cielo da un m in u to a ll’ a ltro ; esso sar-à invocato dagli in te ­ ressati, propugnato e com battuto dalla stampa, p re ­ parato negli u ffic i, ossia darà luogo a dispute, a p revision i, a tim o ri e a speranze p rim a che venga presentato alla Camera e q u in d i la speculazione avra agio di fare col telegrafo e m agari col telefono tutte quelle operazioni che tro ve rà conveniente in vista del probabile aum ento del dazio. Così I’ effetto del dazio p iù alto potrà essere, in parte alm eno, d is tru tto ; le im p o rta z io n i abbondanti di grano estero peseranno tosto sul mercato e im pediranno che il m aggior dazio esplichi tutta la sua azione p ro te ttiv a . Disse benissimo il p iù valente fra g li avversari della legge sul cadenas, I’ on. C h a rle s-R o u x : c h i sono q u e lli che ign o reran no il nuovi) p rovvedim ento legislativo che sta per essere presentato alla Camera ? Sono ì piccoli in d u s tria li di p ro v in cia , i p icco li c o m m e r­ cian ti, quei modesti lavo ra to ri che non hanno per in fo rm a rs i alcuno dei mezzi di cui dispongono g li a ltri ; ma i grossi speculatori, q u e lli della capitale o dei c e n tri m a gg iori sapranno a tempo debito la condotta da seguire e il catenaccio non li coglierà a ll’ impensata. Del resto, la speculazione odierna, egli aggiungeva, si svolge alla luce del sole ; d u ­ rante una discussione doganale q u e lli che credono ai dazi acquistano, q u e lli che non c i credono ve n ­ dono. Si fa ven ire del grano, lo si accum ula nei depositi. Che cosa potete rim p ro v e ra re a queste operazioni? Forse che tu tti non sono messi nella identica condizione? Ma col catenaccio che cosa a vve rrà ? Y i sarà allora una serie d’ in d iv id u i che saranno sem pre in fo rm a ti, m entre g li a ltri non lo saranno. — E 1’ esperienza italiana conferm a queste p revision i.

L ’ a rtico lo p rim o della legge, sopra cita lo, lim ita adunque ai cereali e loro d e riv a ti, ai v in i, al^ be­ stiame e alle carni fresche m acellate la facoltà del governo di applicare in via p ro vviso ria im m e dia ta ­ mente il nuovo dazio. Questa lim itazio ne indica chiaram ente lo scopo al quale si m ira con la legge sul catenaccio, che è q uello di proteggere l ’ a g ri­ coltura nei suoi p rin c ip a li prod o tti. Ma è chiaro che quella lim itazione ha u n valo re assai re la tivo , per­ chè una volta ammesso il p rin c ip io potrà essere facilm ente dim ostra to che a rig ore di logica se esso è u tile pei p rodotti già contem plati dalla legge lo sarà anche per g li a ltri. E in tal caso non sarebbe im possibile che col tempo tutta la parte p iù im p o r­ tante della ta riffa doganale venisse ad essere in balia del potere esecutivo, che potrebbe rim a n eg gia rla a suo piacere e in pari tempo m andarla subito in v ig o re , pregiudicando così la questione.

Nè va dim en tica to che in Francia per una legge del 27 dicem bre 1 8 1 4 il governo ha la facoltà di aum entare i dazi d i dogane, sia pure in via p ro v ­ visoria e in caso di urgenza ; sicché la legge recente del dicem bre scorso ridà vigo re in form a nuova a ll’ art. 54 della legge del 1814 che era stato a b ro ­ gato per la m aggior parte delle derrate a lim entarie é specialm ente pei g ran i e le farine. È un rito rn o adunque al vecchio sistema p o litico -e con om ico del p rin c ip io del secolo e in v e rità sta perfettam ente in arm onia con le idee protezioniste oggidì dom in an ti.

(3)

L’ E C O N O M I S T A

7

2 gennaio 1898

tuttavia il beneficio d e ll’ antica tariffa quando sarà g iu s tific a to che a una data anteriore alla presenta­ zione del disegno di legge sono state im barcate d i­ rettam ente per un porto francese o invia te d ire tta ­ mente d a ll’ E uropa a destinazione della F ra n cia . Quanto facilm ente sarà causa di questioni questo a rtico lo nella pratica è facile im m a gin are, tra tta n ­ dosi di sta b ilire se l’ epoca d e ll’ in v io delle m erci è anteriore oppure no alla data della presentazione del progetto. I m in u ti acquisteranno un valore non in d iffe re n te e g li inganni a questo rig u a rd o non sa­ ranno certo im possibili.

L ’ u ltim o articolo stabilisce poi che il supplem ento di tassa p rovvisoriam ente percetto e consegnato alla Dogana non sarà d e fin itiva m e n te acquisito al Tesoro pubblico che dopo il voto della legge. Se il progetto del governo fosse ritira to o respinto dalle Camere o adottato soltanto in parte, la differenza tra il dazio riscosso e q uello che sarebbe legalm ente m antenuto o stabilito dovrà essere rim b o rsato ai d ic h ia ra n ti. Nella discussione fatta alla Camera a lcu ni o rato ri dim ostrarono, e la cosa era inve ro assai facile, l’ in ­ giustizia di una restituzione d i dazio operata a solo vantaggio d i chi forse non ha sopportato effettiva­ mente il m aggiore aggravio. E nei casi di vendita im m ediata della m erce sulla quale si è pagato il dazio nuovo chi ria v rà il m aggior dazio pagato non sarà realm ente colui che l’ ha pagato. A lc u n i depu­ tati dim ostrarono la im m o ra lità della legge, e come essa d ive n ti un prem io alla speculazione e si riso lva in un ’ aperta ing iu stizia, perchè m e ntre l'a c q u ire n te del prodotto grano potrà con una clausola speciale assicurarsi la restituzione del dazio che non fosse approvato dal Parlam ento, il consum atore spicciolo dovrà pagarlo senza avere la possibilità di g a ra n tirsi con clausole di tal genere. Con ciò non vogliam o d ire che la non restituzione eventuale del d i p iù pagato sia p re fe rib ile ; legalm ente anzi non lo è ; ma q u e ll’ inconveniente dim ostra chiaram ente come il ■ sistema d e ll’ applicazione p rovvisoria dei dazi prim a d e ll’ approvüzione d e fin itiv a del P arlam ento sia fonte di g ra v i danni e in co n v e n ie n ti, E non è in Ita lia che occorre dare, ai n o s tri g io rn i, una m in uta d i­ mostrazione di questo fatto. In F ra n cia se ne co n ­ vinceranno in avvenire.

M A R I N A M E R C A N T IL E

È stata pubblicata la relazione annuale sulle con­ dizioni della Marina Mercantile com pilata a cura del suo D ire tto re Generale l ’ on. G. C om andò ’ ).

R iassum iam o, come abbiam o fatto Io scorso anno, e g li anni precedenti, le notizie più rile v a n ti del­ l ’ anno 1896 * *).

Gente di mare. Il n um ero totale della gente di mare iscritta :

nel 1895 era di N. 235,249 persone nel 1896 » » 248,368 »

Tonnellaggio. Il num ero ed il tonnellaggio dei ba ­ s tim e n ti a vela in s c ritti:

nel 1895 era bastimenti 6166 con Tonn. 555,569 nei 1896 » » 6002 » » 527,554 *) Roma, Tip. Elzeviriana, 1897.

*) L'Economista, 1896, pag. 819.

Il n um ero ed il tonnellaggio dei bastim enti a va­ pore is c ritti :

nel 1895 era 345 con Tonn. 220,580 nel 1896 » 351 » » 237,727

Movimento. Il m ovim ento totale delle operazioni di com m ercio si riassum e in : Approdi a porti dello Stato :

ne\1895 N.navi 121,004 che sbarcaronoTon. 9,863,767 nel 1896 » » 114,287 » . » 9,666,532

Partenze dai porti dello Stato:

nel 1895 N. navi 120,418 che imbarcarono To».4,588,596 » 1896 » » 113,830 » » » 4,828,088

La bandiera Ita lia n a sulle a ltre bandiere ebbe la seguente percentuale :

1895 N. di navi il 90 °/0 ; quantità di merci il 47,3 % 1896 » » » 89,2 °/„; » 47,1 % Premi. I prem i pagati dallo Stato alla Marina Mer­ cantile furono, com presi i rim b o rs i di tasse, dal 1° gen­ naio 1896 al 31 dicem bre 1896 L. 6 ,9 3 6 ,3 9 3 .9 6 .

Tasse marittime. Il rica vo com plessivo fu : nel 1895 di L. 5,739,102.74 nel 1896 » » 6,311,357.90

Diserzioni. Le d ise rzion i m a rittim e sono in d im i­ nuzione :

nel 1895 disertarono N. 341 persone nel 1896 » » 233 » Naufraghi :

nel 1895 perirono N. 116 individui nel 1896 » » 87 »

I predetti in d iv id u i erano tu tti is c ritti alla gente di mare.

Pesca. E rano destinati alla pesca :

nel 1895 N. barche 22,611 con Tonn. 62,517 nel 1896 » » 22,598 » » — B acini: Nei 21 bacini e scali di alaggio furono uel 189 5 im m e ss i:

N. 456 Velieri con Ton. 107,344 » 688 Piroscafi » » 901,880 Nel 1896 immessi :

N. 487 Velieri con Ton. 99,032 » 655 Piroscafi » » 967,924

Utili. Dai b ila n ci p ub blicati dalle varie società di N avigazione si rile v a che su ll’ esercizio 1896 furon o d is trib u iti i seguenti d iv id e n d i :

La Navigazione Generale Italiana

con capitale d i ... L. it. 22,000,000. — ha distribuito utili per . . . » 7, 50 °/o La Veloce con capitale di. . . » 13,000,000.—

ha distribuito utili per . . . » 7. 50 % La Paglia con capitale di. . . » 1,000,000.—

ha dato utili p e r ... » 10 °/0 Il Lloyd austriaco con capilale di Fiorini 12,000,000

ha distribuito utili per . . . » 10 °/o Messagerie maritlim.es con capit. di Fr. 60,000,000. —

ha distribuito utile per . . . » 27. 50 per azione Chargenrs reunis con capitale di » 12,500,000,—

ha distribuito utili per . . . » 12 °/0 Général Transatlantique con ca­

(4)

L’ E C O N O M I S T A

2 gennaio 1898

La Nordeutsche ha distribuito

utili p e r ...Fiorini 4 »/„ b ’Hambourg Amerilcanischen ha

distribuito utili dell’ . . . . » 8 % La Peninsular con capitale di . L. st. 2, 320, 000. —

ha distribuito utili per . . . » 7 1/2 °|0 The Canard con capitale . . . » 1,600,600.—

ha distribuito utili per . . . » 2 1/2 “/„ The Orient. con capitale . . . » 466,420. —

ha distribuito utili per . . . » 2 1 /2 °/o

L’unificazione dei debiti delle isole

È stata d is trib u ita la relazione, presentata alla C a­ m era d a ll’ on. m in is tro del Tesoro, sulla unifica zion e dei d ebiti delle isole m a gg iori: S ic ilia , Sardegna, E lba .

N e riassum iam o le p rin c ip a li risultanze.

Sicilia. — Il debito com plessivo dei com uni e d e lle p ro vin cie , accertalo in 85 m ilio n i e mezzo (c ifra ton da ), era gravato da un interesse che variava dal 3 fino al IO per cento — e più precisam ente, ad un saggio di interesse non superiore al 3 per cento L . 1 0 ,5 8 5 ,5 0 4 .7 7 , fra il 3 ed il 5 % L . 4 0 ,8 1 5 ,3 1 6 .4 1 , fra il 5 ed il 10 ° /0 L . 3 1 ,1 4 4 ,1 2 4 .5 9 .

E rano collocate ad un interesse in fe rio re al 4 per cento, epperciò n o n sottoposte a conversione ed u n i­ ficazione, L . 8 ,8 4 4 ,1 3 8 .8 5 presso la Cassa di soc­ corso per le opere p ub bliche di S ic ilia e L . 1 3 ,4 4 4 ,7 6 0 presso la Cassa dei depositi e p re s titi; in totale 22 m ilio n i e frazione.

R im aneva tra i 62 ed i 63 m ilio n i il debito cha avrebbe dovuto u n ific a rs i — ossia occorreva creare u n nuovo debito dai 62 ai 63 m ilio n i per estinguere le vecchio passività ; più occorreva un’ altra somma, prevista in 15 m ilio n i dal R . C om m issario c ivile , per estinguere le passività flu ttu a n ti dei b ila n ci ed assi­ c u ra re il com pim ento di alcune opere p ubbliche di vera u tilità , già in corso di esecuzione od im pegnate.

A ccertato il fabisogno, restava a tro va re i mezzi p e r p rovved e rvi e tro v a rli nella form a p iù economica possibile per il debitore.

Così nacque l’ idea di q uella Cassa di C redito c o ­ m u n a le e p ro v in cia le , di c u i il progetto sta dinanzi alla Camera.

Inta n to , in vìa p ro vviso ria , alla Cassa di cre dito com unale e p ro vin cia le si è sostituita q u e lla dei de­ p o s iti e si è ra gg iun to u n doppio scopo: di m ig lio ­ ra re sollecitam ente le condizioni econom iche delle is o le ; di fare, in scala abbastanza larga un p rim o esperim ento della Cassa in progetto ; esperim ento

— d iciam olo s ub ito — intie ra m en te riu s cito . Oggi com e oggi si sono com piute operazioni per un a m m ontare capitale com plessivo d i L . 3 3 ,5 4 7 ,2 1 2 .3 6 con il beneficio d i L . 8 2 6 ,9 4 9 .3 4 annue a favore d e g li enti interessali, che per il servizio del debito spendevano annualm ente L . 2,345,880.51 e ne spen­ dono presentem ente sole L . 1 ,5 1 8 ,9 3 1 .1 7 .

I l beneficio d i L . 8 26 ,9 4 9 .3 4 predetto è andato a sg ra vio della sovrim posta e di a ltre tasse lo c a li; cioè, in a ltri te rm in i, del contribuente.

E cco il d ettag lio per p rovin cia :

Palermo — 2 3 operazioni. D e b iti u n ific a li e tra ­ sfo rm ati : c a p i t a l e ... L . 1 6 ,9 0 1 ,9 9 3 .7 5 con beneficio annuo di . . . » 3 0 0 ,6 0 4 .5 4 corrispo nd en te in con fron to d e ll’ onere p rim itiv o a lla d im in u zio n e del 29,24 p e r cento.

Messina — 17 operazioni. D e b iti u n ific a ti e t r a ­ sform ati : c a p i t a l e ... L . 8 4 2 ,3 6 8 .0 0 con beneficio annuo d i... » 2 2,78 3.8 3 corrispondente alla d im inu zio ne del 35,92 per cento.

Catania — 32 operazioni. D e b iti u n ific a ti e tra ­ sform ali : c a p ita le ... L . 5 ,1 4 9 ,2 5 5 .6 7 con beneficio annuo di . . . . » 1 4 4 ,9 57 .60 corrispondente alla dim inu zio ne del 29,48 per cento. Girgenti — 21 operazioni. D e b iti u n ifica ti e tra ­ s fo rm a ti: c a p i t a l e ... L . 2 ,6 1 4 ,0 6 5 .1 9 con beneficio annuo d i . . . . » 1 0 1 ,4 7 1 .0 6 corrispondente alla d im inu zio ne d e l 44,68 per cento. Caltanissetta — 11 operazioni. D eb iti u n ific a ti e tra s fo rm a ti: c a p ita le ... L . 3 ,5 1 6 ,1 2 0 .7 9 con beneficio annuo d i . . . . » 8 3,60 8.9 7 corrispondente alla dim inuzione del 33,28 per cento.

Trapani — 13 operazioni. D eb iti u n ifica ti o t r a ­ s fo rm a ti: c a p ita le ... L . 1 ,1 3 6 ,1 9 4 .5 6 con beneficio annno di . . . . » 7 4 ,5 9 9 .2 3 corrispondente alla d im inu zio ne del 57,60 per cento. Siracusa — 25 operazioni. D e b iti u n ific a ti o tra ­ sform ati : c a p ita le ... L . 3 ,3 86 ,91 4.2 1 con beneficio annuo di . . . . » 9 8 ,9 2 4 .1 0 corrispondente alla d im inu zio ne del 38,19 per cento.

D im inu zio ne m edia degli oneri 32,70 per cento. S arde gn a — I l fa bisogno per la Sardegna fu accertato in 30 m ilio n i circa, si è provveduto finora ad u nifica re un capitale d i L . 1 9 .9 1 9 .9 4 6 con il beneficio di L . 9 5 0 .7 7 3 0 9, p ari alla percentuale del 49.27.

Cagliari — O perazioni 75 — D e b iti u n ifica ti o tra sfo rm a ti; capitale L . 12.506.670.71 con beneficio annuo di L . 5 5 9 .6 1 6 .5 8 corrispondente alla d im inu zio ne del 49.01 p. cento.

Sassari — O perazioni 74 — D eb iti u n ifica ti o tra sfo rm a ti; capitale L . 7 .6 8 3 .2 7 5 .5 5 con beneficio annuo d i L . 3 9 0 .8 5 7 .4 7 . corrispondente alla d im inu zio ne del 51.15 p. cento.

E lb a — D ebito accertato 1 m ilio n e c irc a ; ope­ razioni com piute alla data d’ oggi 5 per un aum en­ to capitale di L . 4 4 7 .6 1 6 .2 8 con beneficio annuo d i L . 1 4.634.77 p ari alla d im inu zio ne del 40.62 p. cento. Com plessivam ente, adunque, si sono fatte o p e ra ­ zioni per una somm a capitale di L . 5 8 .2 1 4 .7 7 5 dalle q u a li i b ila n ci loca li hanno avuto un benefi­ cio annuo di L . 1 .7 9 2 .3 5 7 .1 6 , che rappresenta un alleviam ento del 41.57 per cento, in con form ità del carico p rim itiv o .

Onde ben a ragione ha p otuto scrivere l’ on. L uzzatti nella sua relazione che « non mancano « più né pratica e p rivata u tilità d i sistema, né « copia d i mezzi, perchè il beneficio promesso « dalla legge a lle tre isole sia com pletam ente at-

« tuato. »

E ' bene aggiungere, prim a d i fin ire , che in parte p er concordati a vve nu ti circa a lcu ni d e b iti s tip u la ti a condizioni soverchiam ente onerose ed in parte per il m a gg ior prezzo, al quale poterono essere collocate le nuove carte lle, si sono ris p a r­ m iati 13 m ilio n i di lire per la S ic ilia ed 1 m ilio n e e mezzo per la Sardegna, di guisa che il p rim itiv o fabisogno, preveduto in 102 o 103 m ilio n i discende ad 88, dei q u a li, ben 5 8 m ilio n i sono d e fin itiv a ­ mente sistem ati e collo ca ti.

(5)

2 gennaio 1898

L’ E C O N O M I S T A

9

« V i è noto che il debito del com une di Roma verso la Cassa dei depositi e p restiti in dipendenza dei v a ri m u tu i concessi ed in corso di concessione, congiunto a quello verso la Banca d’ Ita lia , residuo del prestito di 30 m ilio n i dei -1871, ascende a lire 4 8 .8 2 0 .6 6 3 .8 5 ,come venne dim ostrato nella relazio­ ne m in iste riale alla legge; che il fabbisogno per sistem arlo con emissione di carte lle, meno che pel debito di lire 9 7 7 .0 1 6 .4 7 c o n ta tto già ad un sag­ gio in fe rio re al 4 per cento rile v a , questa somma campresa, a lire 5 1 .8 7 4 .6 1 6 .4 7 ; che l’ a lle g g e ri­ m ento di cui il Comune viene a fru ire è di annue lire 1 .64 5.7 11 .6 0 .

« P er quanto splendido il ris u lta to io non ces­ sai, sospinto dal desiderio d ’ in g ra n d irle ancora, di studiare il modo perchè l ’ operazione riu s c ir doves­ se ancor p iù proficua agli interessi di Rom a.

« Sono lieto di poter d ich iarare che al m io de­ siderio ha corrisposto il fatto, perchè la Banca di Ita lia ha accettato pel riscatto del suo cre d ito in lire !3 -3 0 9 .0 0 0 di rice ve re le cartelle di credito per il valore nom inale, ciò che si riso lve nel be ­ n eficio di a ltre annue lire 4 6 .5 3 8 .3 1 , portando così l’ alleggerim ento ottenuto da lire 1 .6 4 5 .7 4 1 .6 0 a lire 1 .6 92 .24 9.9 1.

« Né q u i è tu tto : il M u n ic ip io ha già deliberato la sistemazione del debito verso la Banca, ris e rv a n ­ dosi di d elib era re quella del debito verso la Cassa depositi nella speranza d i potere collocare a un un prezzo anche p iù alto del corrente le cartelle che debbono fare il servizio della sistemazione.

« Non è una previsione a rrischia ta il pensare a prezzo anche superiore al 97 per cento ; ma dato pure che solamente a questo saggio si potesse operare, il nuovo benefìcio rile v e rà ad annue lire 5 4 .7 1 4 .3 5 e l ’ alleggerim ento salirà da L . 1.692 .24 9.9 1 a lire 1 .7 4 6 .9 6 4 .2 5 ».

« Questi ris u lta ti confortano il G overno e lo compensano delle cure spese al p ro v v id o fine di re car sollievo a C om uni e a P ro v in c ie , che sono tanta parte della forza e del decoro dello Stato ».

Rivista Economica

I I r is p a rm io d e g li e m ig r a n t iS o c ie tà d i m utuo so c­ co rsoLa r ifo r m a m o n e ta ria in R u s s ia — / ta p ­

p e t i d e l Giappone.

Il risparmio degli emigranti. — Ecco il testo

del progetto di legge presentato dal G overno per dare ai n ostri e m ig ra n ti u n modo econom ico e s i­ cu ro di rim e tte re alla m adre patria i lo ro ris p a rm i.

A rt. 1. — È data facoltà al Banco di N apoli di provvedere, m ercè appositi accordi con case ban­ carie estere corrispo nd en ti d ire tte del Tesoro, e di concerto col M in iste ro delle poste e dei tele grafi, al servizio dei ris p a rm i e delle rimesse dalle due A m e ­ rich e nel Regno per conto degli e m ig ra n ti ita lia n i. I l Banco è autorizzato a im piegare sino a due m ilio n i della p rop ria massa d i rispetto n ella costi­ tuzione del fondo di dotazione per il servizio stesso. È vietato a! Banco di fare qualsiasi operazione d i sconto o di sovvenzione agli e m ig ra n ti.

Gli utili saranno devoluti per u n terzo alla m assa

di rispetto del Banco per re in te g ra rla del fondo di dotazione fo rn ito , e per due terzi a una Cassa di sussidio per l’ em igrazione.

A rt. 2. — I pagam enti nel Régno potranno essere effettuati dagli u ffic i postali. 11 d iritto da percepirsi per tal tito lo sarà uguale a q uello per i vaglia a l­ l’ inte rn o.

I tito li da pagarsi e le re la tive quitanze sono esenti da tasse di bollo.

A rt. 3. — Le norm e per I’ attuazione della p re ­ sente legge saranno approvate per decreti re a li, sen­ tita la Com m issione perm anente dì vigilanza sulla circolazione e sugli is titu ti di emissione, e sentito il C onsiglio di Stato. —

Per dare un’ idea d e ll’ im portanza del risp a rm io dei n ostri e m ig ra n ti a ll’ estero la relazione, che ac­ compagna il progetto, opportunam ente nota che in Buenos A y re s soltanto ben otto banche, giudicate fra le p iù solide, con un capitale versato di parecchi m ilio n i di scudi, si occupano delle rimesse in Italia per grosse e piccole somme. A queste Banche, le quali, g io rn o per giorno, affìggono al p ub blico in appositi tab ella ri i prezzi del cam bio, fìssati secondo le g io rn a lie re variazioni della carta a rgentina in confronto con l’ oro, soglionsi rivo lg e re i n ostri e m ig ra ti.

Non poche ditte genovesi, aventi filia li e c o r r i­ spondenze in B ue n os-A yre s, ed alcune dello società di navigazione attendono al servizio delle rim esse. Così fatta concorrenza o ffre su fficie n ti guarentigie con tro g li abusi e g li a rb itri.

N eg li Stati platensi hanno corso, e sono anzi am ­ b iti, i n ostri b ig lie tti d i Stato di banca. Non grande uso, per le accennate ra gio ni, sem bra ne facciano, per l’ in v io dei loro ris p a rm i nel Regno, i nostri e m ig ra ti residenti a B u e n o s -A y re s : v iv a , invece, ne è la ricerca n e ll’in te rn o d e ll’ A rg en tina , ove meno abbondanti sono i tra m iti per ta li in v ii, e dove le cose non sempre procedono così bene come nella capitale. Specialm ente per le spedizioni di somme in fe rio ri a 2 0 lire , il nostro em igrato preferisce va le rsi dei n o s tri b ig lie tti o dei nostri buoni di cassa ra cch iusi in lettere raccomandate, incontrando così una spesa d i o ltre mezza lira nostra : metodo non econom 'co, nè sicuro, perocché, se egli risparm ia le spese del vaglia, deve pagare i nostri b ig lie tti come oro, talvolta anche con un forte p rem io, e d a ll’altra parte, ove la raccomandata vada sottratta o s m a rrita , l’ am m inistrazione postale non è tenuta a corrispondere alcun indennizzo.

N e ll’ esercizio fina nzia rio 188 7-88 , i vaglia postali d a ll’ A rg e n tin a per Italia ascesero a 7913, per un am m ontare di lire 1 ,2 4 6 ,4 7 5 , cui vanno a g g iu n ti i vaglia consolari, ancora ammessi in quel tem po, in num ero di 5937 per un totale di L . 6 0 7 ,3 7 9 si ave­ vano, adunque, in tutto 1 3 ,8 4 0 vaglia per un totale di L . 1 ,8 53 ,85 4. N on occorrono parole per fa r r ile ­ vare l ’ esiguità di tal somma di fronte al m ovim ento di denaro verso il nostro paese, m ovim ento che in ­ dubbiam ente ascende ad alcune decine di m ilio n i al- 1’ anno : la differenza sta a d im ostra re T a ttiv ità delle banche p riva te , delle case di com m ercio e delle so­ cietà di navigazione.

In condizioni poco diverse da quelle di Buenos- A yre s tro va nsi, per le rim esse, i nostri connazionali nella R epubblica O rientale d e ll’ U ru g u a y.

(6)

10

L’ E C O N O M I S T A

2 gennaio 1898

p iù ampio a vve nire , noi non abbiam o un servizio di vaglia postali.

A quanto am m ontino le somme c lic annualm ente vengono dal B rasile spedite in Ita lia , con precisione non si conosce. Sono state indicate, approssim ativa­ mente, in 1 0 m ilio n i di lire : non m ancherebbero però argom enti per credere tale cifra in fe rio re a l­ la vera.

Peggiore è la condizione dei nostri e m ig ra ti ne­ g li S tali U n iti del N ord, ove appunto p iù si eser­ citano le m ale a rti dei psendo bauchieri. Ben ha l’ Italia concluso speciali accordi con quella vasta R epubblica per le rimesse di denaro col mezzo delle poste: p u r troppo i fru tti ne sono m in im i. N e ll’ e­ sercizio 1 89 2-93 le posm federali ci invia ro no -40,111 vaglia per un valore di lire 6 ,6 3 7 ,3 7 9 ; n e ll’ eser­ cizio 1896-97 ce re m andarono soli 26,231 per l i ­ re 3 ,5 9 4 ,0 17, dopo essere scese, n e ll’esercizio 18 94 -9 3, a soli 22,82-4 vaglia per lire 2,985 ,11 2. V a rie le ra g io n i per le q u a li l’ em igrato si allontana da q u e ­ sto mezzo di trasm issione: m olte sono le form alità im poste: l’ im piegato postale am ericano parla soltanto l'in g le s e , ed in inglese esige che si diano tutte le ind icazion i, m entre, di solito, l’ e m igralo a mala pe­ na sa e sp rim e rsi in un corretto italia no , onde ne seguono co n tin u i e rro ri, g ra v i dispersioni. A g g iu n ­ gasi, in fin e , la guerra incessante che il piccolo ban­ chiere muo- e 'die poste.

La conclusione ne è che il risp arm io dei nostri connazionali a ll’ estero non è g arantito, sia che r i ­ manga in paese, sia che venga spedito in patria.

Società di mutuo soccorso. — Il M inistero di

A g ric o ltu ra , Ind ustria e C om m ercio ha testé p ub bli­ cato le n orm e che, in sostituzione di q uelle stabilite nel 1886, debbono essere osservate dalla Società d i m u tu o soccorso che arpirano a conseguire la per­ sonalità g iu rid ic a m ediante Regio D ecreto. Ha p u b ­ b li c a i in o 'tre giovandosi degli a u to re v o li studi fatti in a rgo rren o dal C onsiglio della Presidenza un mo- d el'o di S a lu .o che la Società di m rtu o soccorso, siano o ro n siano operaie, potranno tenere a guida r e l l ’ o 'd in a m e n .o tecnico ed a m m in is tra tiv o dei ser­ v izi s e c a li.

Da queste due pub blicazio ni le società predette e le a ltre co n s im ili i fin iz io n i di previdenza tra rra n no u tilis s im i ammaest am enti per dare alla lo ro azienda un più stabi'e e razionale assetto.

Ta riforma monetaria in Rnss n I g io rn a li russi hanno pubblicato due ukase ¡retti d al'T m p e- ra to re al m in is tro delle finanze, i enenti disposi­ zioni rig u a rd a n ti l’ attuazione dei lo piano di r i ­ form a mone aria.

P er fa c ilita re i pagam enti in moneta di oro è approvata la proposta del m in is tro delle finanze, esaminata già da un C om itato speciale, concernente la coniazione e la messa in circolazione, o ltre che delle im p e ria li e mezze im p e ria li, di una moneta d’ oro del valo re di cinque ru b li, ossia il terzo di una im p e ria le , la quale moneta avrà le seguenti caratteristiche :

Il suo peso di oro fino sarà di 8 7,12 doli-, con­ te rrà 900 p a rti di oro fino e cento parti d i bronzo. U na libbra di oro monetato al detto tito lo deve rappresentare 95 pezzi di oro del valore di 5 r u ­ b li, 1 ru b lo è 3 d i copec. Il diam etro del pezzo da 5 ru b li è fissato a 72 pu iti. Il peso lordo d i questo pezzo è di un zolotnik e 8/ 10 d i dalia.

N ella coniazione dei pezzi d’ oro da cinque ru b li

la tolleranza del tito lo sarà di un m ille sim o e la tolleranza del peso di s/ 10 di dàlia. Il peso m in im o che questa moneta deve avere per essere accettata alla pari dalle casse pubbliche, non deve essere in ­ fe rio re a 1 zolotnik (e qu ivale a g ram m i 4 ,2 6 6 ). Il pezzo da 5 ru b li il cui peso sia in fe rio re a tale m in im u m non sarà accettato che d ie tro pagamento d i un supplem ento di valo re .

Con l’ a ltro ukase si ric o rd a che venne fissato nel gennaio scorso il valo re della im p e ria le d’ oro a 15 ru b li e a ru b li 7 ,5 0 q uello della mezza im ­ p e ria le ; fu stabilita sopra una base u n ifo rm e la circolazione dei b ig lie tti d i cre dito dello Stato e della moneta d’ oro ed id e n tific a to così il ru b lo a l­ la quindicesim a parte di un im p eriale , donde r i contenuto di 1 7 ,4 1 2 doli d’ oro lin o nel ru blo . In seguito con a ltro decreto del 29 agosto d i questo anno furon o fissate le basi per la emissione dei b i­ g lie tti di credito dello Stato, g ara n titi da o ro, e questa garanzia venne s ta b ilita io ragione di una im p eriale per 15 ru b li.

T rovan do ora u tile di fa r concordare il testo delle iscrizio n i che figu ra no sui b ig lie tti di cre dito d el'o Stato con le disposizioni dei decreti suac­ cennati, si stabilisce che il testo stam pato dei b i­ g lie tti da em ettersi da ora innanzi, sia conveniente­ mente m odificato.

I tappeti d e l Giappone. — U no dei Consoli in ­ glesi al Giappone segnala in un suo ra p p o rto -i p ro ­ gressi s tra o rd in a ri d e ll’ in d u stria dei tappeti — ciò che connesso a llo s vilu pp o in tutte le a ltre branche d e ll’ a ttiv ità um ana, prova sempre più che il G ia p ­ pone avrà in breve il pred o m inio in te lle ttu a le ed econom ico su tu tti i paesi d e ll’ Estrem o O rien te.

V eniam o ai tappeti. Il centro di questa ind u stria è a S oka i, una città di 5 0 ,0 0 0 ab. presso Osaka. V i sono im piegate 1 0 ,0 0 0 persone, in gran parte fa n c iu lli d’ amho i sessi dai 7 ai 16 anni.

I disegni sono im itazione dei tappati di Persia e T u rc h ia : g li a ntichi m o de lli giapponesi sono poco rip ro d o tti. Questi tappeti che sono di ¡uta, si v e n ­ dono da 3 0 a 55 cent, il m etro quadrato e se ne fabbricano 4 3 0 0 m q. al g io rn o.

O ltre la ju ta , che viene d a ll’ Ind ia si com incia a lavorare anche la lana.

II Console poi nota che i progressi nella tin tu ra dei fila ti — avendo i giapponesi grande gusto pei c o lo ri — sono s tra o rd in a ri.

L’assemblea della Navigazioiie Generale Italiana

l i 18 D icem bre la N avigazione generale tenne l ’ assemblea o rd in a ria per la discussione del resoconto sulla gestione d e ll’ u ltim o esercizio. F ra presenti e rappresentati e ra n v i 7 2 0 46 azioni.

Le risultanze del b ila n cio furon o a p p ro va te ^n e lle c ifre seguenti :

E n tra te L . 3 9 .5 9 0 ,1 8 8 94 Spese » 3 6 ,8 9 8 ,8 1 2 08

Venne fissato il divid en do a L . 2 2 ,5 0 per azio­ ne, di cui L . 10 già pagate e 1 2,50 saranno esigi­ b ili dal 31 co rre n te .

(7)

2 gennaio 1898

L’ E C O N O M I S T A

11 R iassum iam o i dati più salienti della detta re la ­

zione e d e ll' annesso bilancio, che segue lo stesso periodo del bilancio dello Stato, e cioè 4. lu g lio 4 896 a tu tto giugno 4897.

Sebbene siano venuti a mancare i proventi stra ­ o rd in a ri realizzati n e ll’ esercizio precedente per i viaggi d’ A fric a e del B rasile, si ottenne in questo esercizio un complesso d i u tili netti di L . 2,74 7 ,6 0 5 ,2 2 , superiore agli u tili realizzali nel 4 8 9 6 -9 6 .

Tale im p orta nte risu lta to si deve in gran parte a ll’ assestato bilancio, depuralo oram ai da perdite e residui passivi, cosicché, anche essendo m ancati, come si è detto, i proventi s tra o rd in a ri, la Società ha potuto c o p rire il deperim ento annuale del navt g lio , mantenendo salda una delle precipue basi d e i- I’ attuale a m m inistrazione, ebe consiste appunto n e l- l’ assegnare annualm ente la quota di dep erim en to , in guisa che al fin ire delle convenzioni, la flo tta della N. G, I. si tro v i rid otta al suo giusto valore venale.

In o ltre , nello scorso esercizio, la Società ha p o ­ tuto sostenere una spesa, per m anutenzioni e rip a ­ razioni, m olto rile v a n te , allo scopo di conservare in ottim e condizioni il m ateriale nautico.

Il dividendo degli u tili n e tti, che viene a toccare agli azionisti, è pari a quello d is trib u ito sul b ila n ­ cio 4 8 9 3-96 .

A ttu a lm en te le azioni della N . G. I. del valo re nom inale di L . 300, sono quotate sul m ercato a L . 353 circa ed a tale prezzo vengono a fru tta re il 6 ,30 per cento netto.

11 servizio degli Chèques in Francia

L ’ uso degli ehèques ha preso in Francia un rile v a n ­ te svilu pp o e tende sempre p iù a generalizzarsi, grazie alla facilità con la quale essi circolano, e ai servizi incontestabili che rendono. Il Bullettin de statistique du Ministère des finances ha pubblicato uno studio che perm ette d i seguire il m ovim ento degli ehèques dal 4880 in poi, derivandolo dai dettagli dei d ir itti percetti su di essi in v irtù della legge d e l 4874 che stabiliva un d iritto fisso di 40 centesim i sugli ehèques tra tti sulla p;azza e di 20 centesim i su q u e lli da piazza a piazza. Ecco il num ero, degli ehèques tra tti in ciascuna delle due categorie dalO O a

C 00 g iù A n n i S u lla p ia z z a D a p ia z z a a T o ta le 1880 . . . 2,758,100 1,638,830p ia z z a 4,396,930 1885 . . . 3,175,350 1,549,105 4,624,455 1890 . . . 3,747,090 1,615,625 5,362,715 1895 . . . 4,926,350 1,637,575 6,563,925 1896 . . . 5,328,030 1,689,545 7,017,575 Si scorge da questo prospetto che dal 1880 al 4896 l’ emissione totale è aumentata del 59. 6 per cento. D urante Io stesso periodo il progresso degli ehèques sulla piazza è stato del 9 3 0 |o m entre quello da piazza a piazza è stato appena del 3 0|0- Per a ltro questa proporzione non significa gran cosa per la ragione che uno chèque stilla piazza tim b ra to a 40 centesim i può doventare uno chèque da piaz­ za a piazza con la sem plice addizione di un bollo m obile da 40 centesim i. Come si vede le s ta tistiche sono com pletam ente false.

Sarebbe anche interessante il conoscere il valore delle somm e messe in m ovim ento dagli ehèques, ma la cosa è im possibile perchè il d iritto di bollo è fisso. Se fosse proporzionale la cosa sarebbe fa­ cile, ma rig u a rd o ai ehèques ne com plicherebbe la m anipolazione, togliendo anche, o ltre al re n d e rli più onerosi per il p ub blico, la loro p rincip ale q u a ­ lità e la lo ro ragione di essere che è la sem p liciz- zazione del m ovim ento dei capitali.

Il d iritto proporzionale esiste per a ltro per g li ef­ fetti di com m ercio, essendo tu tti g li effetti francesi sottoposti ad un d iritto di bollo proporzionale di 5 centesim i per ogni 100 Ir. o frazione di 400 fr. e ciò perm ette di conoscerne il valore. Nel 1896, astra­ zione fatta d ig li effetti e da b ig lie tti della Banca di Francia sono, stati emessi 73 m ilio n i di effetti per un valore totale di 27 m ilia rd i e 9 17 m ilio n i di fra n ch i, ossia una media di fra n ch i 3 8 2 - 42 per e f­ fetto.

Il seguente prospetto rie pilo ga g li effetti francesi negoziabili e non negoziabili col loro respettivo v a ­ lore, astrazione fatta dagli effetti e b ig lie tti della B an­ ca di F ran cia . quantità 1856 1869 1881 1896 da 100 fr e al disot. . 27-4 31-9 37-8 55-7 100 a 200 fi-, . . . . 20-5 22-4 21-8 17-9 200 a 300 id. . . . . 13 9 12-6 11-0 7-8 300 a 400 id. . . . 8-4 7-1 6-0 4-3 400 a 500 id. . . . . 9-4 7-3 5-1 3-4 500 a 1,000 id. . . . . 10-5 9-8 11-2 8-3 1,000 a 5,000 id. . . . . 8-3 7-0 5-0 1-9 5,000 e al disotto . . . 1-6 1-9 5-1 0-7 Totale . . 100-0 100-0 luo-o 100-0 Da 300 fr. e al disotto 61-8 66-9 70-6 81-4 500 fr. id. 79-6 81-3 81-7 89-1 1,000 fr. id. 90-1 91-1 92-8 97-4 Al disotto di 1,000 fi . 9-9 8-9 7-1 2-6 Oiò che colpisce in questo prospetto è I’ im p o r­ tanza che hanno preso i p icco li effetti cioè al d i­ sotto di 1 0 0 fra nchi, i q u a li m entre nel 485 6 non figu ra va n o che per il 2 7 -7 0 |0 dei totale, oggi raggiungono invece il 5 5 -7 . A l con trario la p ro ­ porzione degli effetti ài di sopra di 100 0 fr. che nel 4 856 era del 9 -9 0 |o sono caduti a 2 -6 nel 4896. Oueste c ifre ..ono conferm ate dalle operazio­ n i di sconto della Banca di F ran cia . Nel 1896 la Banca ha ammesso allo sconto 4 4,498,820 e ffe tti rappresentanti una somma di 9 ,9 2 4 m ilio n i, che corrisponde a una media p e r effetti di 698 fra n ch i contro 737 fr. nel 4 8 9 5 ; 793 nel 4 8 8 5 e 4 ,0 83 nel 4881. A P arigi soltanto sopra un totale di 5,805,401 effetti scontati nel 4 89 6 ve ne erano 2 ,0 7 4 ,5 4 4 , ossia p iù del 35 0 [o in fe rio ri a 100 fr. Questo dim ostra come lo sconto siasi volgarizza­ to in F ran cia e quanto im m e nsi sieno i servizi che rende lo chèque ciascun g io rn o al piccolo com m er­ cio, e alla piccola in d u s tria .

La produzione dell’oro in Siberia

(8)

'.'-V v-.'-r

• ■■"V- ,7' ■ ■

12

L’ E C O N O M I S T A 2 gennaio 1898

de Botz ingegnere c iv ile , dà degli interessantissim i ragguagli sulla costituzione geologica e sulle condi­ zioni d e ll’ esercizio delle m in ie re d ’oro russe.

L ’ in d u stria d e ll’ oro n e ll’ Im p e ro degli Czar ha tracciato u n cam m ino curiosissim o. Sorta nel 1 7 4 4 n e g li U ra li guadagnò nel 1 8 1 4 il d istre tto di B e - rezovvsk estendendosi nel 1831 ai co n tra ffo rti del - l ’ A l la i fra le riv ie re T o m e Tenessei. Nel 1 8 7 0 -7 9 si scoprirono dei fila ri nel T ra n sb a ik a l e in a ltri paesi. La S ibe ria , sarebbe traversata da O ccidente a O riente da una c in tu ra di te rre n i a u rife ri, e le sue m in ie re sono facilm ente escavatoli.

La S ibe ria è uu im m ensa pianura piuttosto aspra che inospitale. L ’ inverno v i è m olto crudo, ma g li abitanti sanno preservarsi dal freddo. N e ll’ estate la tem peratura ò caldissim a, quasi to rrid a , e il c iclo della vegetazione v i si com pie con estrema ra pid ità. N ella regione c o ltiv a b ile che com incia dal 5 0° o 35° grado di la titu d in e v i si coltivano con successo i cereali e v i si alleva il bestiame.

Il p rin c ip a le ostacolo alla colonizzazione è il cat­ tiv o stato o la mancanza di strade, ma questa d if­ fico ltà non tarderà a sparire, o alm eno ad essere fortem ente d im in u ita dalla costruzione della ferro via transiberiana.

L e m in ie re d ’ oro si presentano specialm ente sotto form a di g ia cim e n ti a llu v io n a li, e occupano in ge­ nerale delle vallate a debole pendenza. F in ora non sono stali esplorati che i te rre n i a llu v io n a li, ma la natura dei filo n i non è sconosciuta, giacché si sa che sono com posti di p ir iti, e se finora non sono stati esplorati è d eriva lo da mancanza di cognizioni tecniche, e dalla d iffic o ltà d i p ro c u ra rs i un m ate­ ria le appropriato.

I l rin v e n im e n to di una m in ie ra è tutta opera del caso. A lc u n i u o m in i p ra tic i dei luo g hi fanno scavare a caso dei pozzi trovando o no d e ll’ oro. Se i re ­ sulta ti sono stati fa v o re v o li, si scava una serie di pozzi, si analizza i l m in erale e si traccia i lim iti del terreno escavabile. 11 grande affare è di tog liere la parte ste rile sup eriore del terreno. Si abbattono g li a lb e ri si tolgono le ra d ic i delle piante e poi la zappa, e la pala hanno presto ragione della terra vegetale, che vie n trasportata su di una parte ste rile del terreno, ovvero già esplorato. Il tra sp orto è fatto p e r mezzo di ca va lli e ciò viene ad aum entare le spese già elevate della escavazione.

Fatte tu tte queste operazioni si com incia a la v o ­ ra re in quella parte del suolo che è re m u ne ra tiva . L a sabbia a u rife ra v ie n portata in un lavatoio, che si compone d i apparecchi u gu a li alla sluice a m e ri­ cana, che è posta In m ovim ento da una rota id ra u ­ lica. L ’ oro separato dalla rena è raccolto, asciugato e versto in una cassa che vie n portata a ll’ u ffic io della m in ie ra da un agente di polizia. A ll’ u ffic io l ’ oro è pesato e racchiuso in u n ’ a ltra cassa chiusa con tre c h ia v i, una delle q u a li è consegnata al Capo della polizia.

O gni tanto una carovana arm ata trasporta 1’ oro al lab o ra to rio di T rk o u s tk ove è fuso in verghe d i cui il peso non deve eccedere i due p ud i e mezzo, cioè K g . 4 0 ,9 3 . A llo rc h é è com piuta questa operazione il p ro p rie ta rio d e ll’ oro rice ve in cam bio dei b on i a 6 mesi e p iù da pagarsi d a ll’ u ffic io della Moneta a P ietrob urgo .

I benefizi n e tti sono m olto v a ria b ili. Nel 1 8 9 1 -9 2 sono stati d e ll’ 82 3 |4 0 |0 per la Società delle m i­ n ie re d i N im a m m e n tre nel 1 8 9 3 -9 6 q u e lli della

Società delle m in ie re d e ll’ H a u t-A m o u r non furon o che del 13 0 |o, ma da uno specchio che fig u ra n e ll’ opera sovraccennata, qnella c ifra non è che u n m in im u m eccezionale. La stessa opera contiene n u ­ m erosi d e tta g ili sulla m ano d ’ opera, sugli apparec­ chi usati e in fin e delle interessantissim e statistiche, che per mancanza di spazio dobbiam o lim ita rc i sol­ tanto a segnalare.

I D IA M A N T I D E L CAPO

L e re cen ti scoperte d i g ia cim e n ti d ia m a n tife ri presso P re to ria m ettono di nuo vo in a ttu alità le m in iere dei d ia m a nti del Capo, che occuparono la pubblica attenzione dal 1 8 7 0 al 1 89 0, anno in cui si stip u lò la fusione di tutte le società diam antifere in una sola. A questo proposito è stata pubblicata un opera che è comparsa sotto i l tito lo d i: 1 dia­ manti del Capo nella quale il suo autore l ’ In g . L a u n a y professore alla scuola superiore delle m i­ n ie re , succintam ente rin tra c c ia la storia della o rg a ­ nizzazione fina nzia ria e com m ercia le e il modo di esercizio e d i trattam ento dei dia m a nti n e ll’ A fric a del Sud.

L ’ opera di M. L a u n a y contiene in o ltre una q u a n ­ tità di dati sta tistici im p o rta n tis s im i dal punto di vista s c ie n tific o , come anche dal punto di vista c o m ­ m erciale e in d u s tria le .

Ecco adesso alcune c ifre re la tiv e alla produzione dei d ia m a n ti nel m ondo inte ro , ai prezzi di vendita e ai p ro fitti :

Produzione totale.

I n d i a ... 10,000,000 Brasile... 12,000,000 Africa del Sud . 57,000,000

(9)

2 gennaio 1808

L’ E C O N O M I S T A

13

I prezzi dei d ia m a nti varian o a seconda del peso e della q ualità. N el 1 89 6 i prezzi a ll’ingrosso dei c ris ta lli b ia n ch i d i 1° qua lità fu ro n o i seguenti :

di 4 ca ra ti... fr. 125 per carato » 2 » ... » 9 4 » » » 1 » ... » 75 » » » lj2 » ... » 56 » »

P e r i cristalli detti : Capo prim ’ acqua :

8 c a ra ti... fr. 112 per carato

4 » » 106 » »

2 » » 90 » »

1 » , . . . , » 67 » » lj2 » » 56 » »

Capo second’ acqua leggerm ente gialli :

8 c a r a t i ... fr. 94 per carato 4 » ... » 84 » » 2 » ... » 78 » » 1 » ... » 62,50 » » 1\2 » ... » 52,50 » »

P e r acqua gialla molto c h ia ra :

10 a 50 carati . . . fr. 88 a 94 per carato 2 » » . . . » 72 » » 1 » » . . . » 60 » » 1[2 » » . . . » 50 » » L e a ltre q ua lità p iù giallognole valgono meno e i prezzi dim inu isco no dal 5 al 10 per cento quanto p iù il g ia llo va prendendo una tinta p iù forte.

Camera di Commercio di Roma.

— N ella se­

duta del 19 c o rr. fu approvato il b ila n cio preven­ tiv o 1 89 6 e si conferì un p rem io d’ incoraggiam ento per la pubblicazione di una carta topografica dei

c e n tri a b ita b ili d e ll’ A g ro Romano.

N on essendo pervenuto ancora il parere di tutte le G iu n te com unali sulla com pilazione del ru o lo dei c u ra to ri nei fa llim e n ti pel trie n n io 1 8 9 8 -1 9 0 0 , si sta b ilì d i soprassedere da o gn i deliberazione in p ro ­ posito.

Presentata da un gruppo di c on sig lieri una Me­ m oria sulla re visio ne delle liste e le ttora li in risposta alle proposte della presidenza, la Camera decise di d is trib u irla per le stampe a tu tti i C o n sig lie ri, r i ­ m andando ad a ltra seduta ogni altra discussione al rig u a rd o .

In fin e decise in massima d i fa cilita re il concorso dei n o s tri espositori alla M ostra di T o rin o , ed in ­ caricò la presidenza e la Com m issione speciale di presentare in a ltra adunanza delle proposte concrete.

Gamera di Commercio di Mantova.

— Nella

tornata tenu a u l.in rm e n te , la Camera ebbe dalla Presidenza com unicazionne di una nota con la quale il m in iste ro del com m ercio partecipava che il d ica ­ stero dei L a v o ri P u b b lic i non può acconsentire alla attuazione dei v o ti espressi da quella Camera in rig u a rd o a lle sovratasse fe rro v ia rie , perchè si tratta d i disposizioni approvate con legge.

L a Camera però rin n o v ò v o ti per l ’ abolizione delle sovratasse suddette al te rm in e massimo co n ­ sentito colla legge 15 Agosto 1897 (cioè al 31 D i­ cem bre 1 8 9 8 ) e perchè a tu tti i p ro g e tti re la tiv i a

leggi d’ im posta, sotto qualunque form a vengano p re ­ sentati, sia data la m aggiore possibile p ub b licità per assicurare ai m edesim i un ’ esauriente discussione in P arlam ento, cosa che nel caso presente è assoluta- mente mancata.

Q u in d i, al rig u a rd o della form azione dei ru o li dei fa llim e n ti, i l C onsiglio, intesa lettu ra del rapporto del Presidente, e rich iam a ta la precedente delib era ­ zione in proposito, deliberò a maggioranza d i v o ti, astenutisi due C on sig lieri, di conferm arla nella sua sostanza e d i sospendere perciò, anche pel trie n n io 1 8 9 8 -9 9 -1 9 0 0 , la rinnovazione del ru olo dei cura­ to ri nei fa llim e n ti pe~ le g iu ris d izio n i dei T rib u n a li di M antova, Bozzolo e C astiglione delle S tivie re , fin ­ ché le s u p e rio ri a utorità legislative od a m m inistra ­ tive non avranno emanato dispos.zioni chiare, e s p li­ cite e generali per la form azione del ru o lo stesso, in arm onia coi v o ti mani." stati dalle Camere di C om ­ m ercio e da a ltri enti con su lta tivi.

Camera di Commercio di Cremona.

— A p ­

provati a lcu ni p rovved im e nti di im portanza secon­ daria la Camera prese cognizione di u n ricorso della Camera di C om m ercio di Pavia, col quale, ^ in base a re cla m i circa la sovratassa che applica l ’ A m m i­ nistrazione fe rro via ria per le operazioni di carico e scarico a favo le dejla Cassa Pensioni dei p rop ri Im p ie g a ti, osservava : a) che detta tassa riesce di aggravio ai C om m ercianti, poiché rappresenta in a lcuni casi persino il 40 per cento d ell’ u tile che il p ro d u tto rre dovrebbe ritr a rr e dal suo com m ercio; J )c h e dal punto di vista d e ll’ erario, solo apparente- menle torna d i vantaggio perchè esso pure viene a tro va rsi in concorrenza con non poche linee tra m ­ v ia rie ; c) che una delle cause delle deficienze del­ la Cassa Pensioni suddetta sarebbe la facilità dei collocam enti a rip o s o ; d) che i l recente aumento dei b ig lie tti dei v ia g g ia to ri non è g iu stifica to e si ris o lve in un danno econom ico ai m edesim i ed in un aum ento d i concorrenza d eg li a ltri mezzi di trasporto a scapito delle fe rro v ie : faceva q u in d i v o ti affinchè il G overno provvedesse a rim u o ve re g li in co nve nie nti s u in d ic a ti che danneggiano i l ceto com m erciale, il quale non ha responsabilità nelle defìcenze avvenute nelle Casse pensioni suddette, m entre è q uello che reca il m a gg ior con tribu to di a ttiv ità economica alle fe rro vie , ed in vita va le Rap­ presentanze C om m erciali del Regno ad assecondare presso il G overno d e tti v o ti.

11 C onsiglio Cam erale, esaminate le questioni s u ­ esposte, deliberò di appoggiare presso i M in is te ri dei L L . PP. e del C om m ercio le domande della Consorella di P avia, n e ll’ interesse generale del c o m ­ m ercio nazionale.

Camera di Commercio di Udine.

— Nella tornata

del 15 dicem bre dopo la lettu ra di varie com u ­ nicazioni approvava i l seguente o rdin e del g io rn o , concernente g li aum enti fa tti nelle tasse fe rro v ia rie : « La Camera d i C om m ercio di U dine, visto che la legge 15 agosto 1897, inopinatam ente votata dal P arlam ento, aggrava le tasse fe rro v ia rie per i v ia g ­ g ia to ri e per le m e rci, m entre era da tu tti ric o n o ­ sciuta la convenienza di d im in u irle , come fecero a ltri S tati, per dare increm e nto al tra ffic o n e ll’ interesse del p ub blico, delle società esercenti e d e ll’ e ra rio ;

(10)

14

L’ E C O N O M I S T A

2 gennaio 1898

che il danno riu s cirà p iù grave e generale quando, col 1° gennaio, ]’ imposta v e rrà applicata anche ai trasporti da e per l’ estero eseguiti in servizio in ­ ternazionale;

fa v o ti che G overno e P arlam ento, discutendo il disegno di legge per il d e fin itiv o rio rd ina m e nto delle Casse pensioni fe rro v ia rie , tro v in o p iù equo e ragionevole mezzo per colm are il disavanzo delle Casse e stabiliscano l’ im m ediata abrogazione degli a rtic o li 5 e 4 della legge 13 agosto 1897.

E sau rito questo argom ento discuteva sul m a rchio d e ll’ oro e d e ll’ argento approvando il seguente o rdin e del g io rn o :

« La Cam era, augurando che 1’ annunciato p ro ­ getto di re nd e re o bb liga to rio il m archio degli oggetti d 'o ro e d’ argento non venga abbandonato dal nuovo M in iste ro , ram m enta al G overno che g li o refici f r iu ­ la n i e la Camera nella seduta del 2 6 marzo 1 8 9 0 d ic h ia ra ro n o essere necessario, n e ll’ interesse della fede pubblica e in q u e llo d e ll’ in d u stria d e ll’ o re fi­ ceria, di ris ta b ilire un solo m a rchio o bb liga to rio di 7 5 0 m ille s im i per l ’ oro e di 8 0 0 m ille s im i per lo argento ».

Mercato monetario e Banche di emissione

Come di solito alla fine d’ anno le rich ieste di danaro sono ora p iù im p o rta n ti e fre qu en ti, sicché i saggi dei p re stiti e dello sconto hanno avuto un lie ve rin c a ro . Si aggiunga che la situazione p olitica internazionale suscita preoccupazioni nel mondo de­ g li affari p e r I’ a ttiv ità spiegata da a lcu ni G overni nella p olitica coloniale. T u tta via le d is p o n ib ilità es­ sendo abbondanti 1’ aum ento dello sconto sul m e r­ cato inglese non fu m olto fo rte , esso chiude a 2 1/2 e 2 3 /4 per cento, m entre il saggio m in im o u ffi­ ciale rim a n e al 3 per cento. A Lon dra i rip o rti si quotarono dal 5 al 6 per cento.

A Nuova Y o r k e sugli a ltri m ercati am ericani la situazione non appare ben chiara e i saggi dello sconto ebbero notevoli oscillazioni ; la media può calcolarsi al 4 per cento.

A P a rig i v i fu pure aum ento nel prezzo del de­ naro e i rip o r ti se non possono d irs i cari furon o però p iù a lti del mese scorso.

La Banca di F ran cia al 23 dicem bre aveva l ’ in ­ casso di 3 1 7 5 m ilio n i in aum ento di quasi 4 m i­ lio n i di fra n c h i, la circolazione era d i 3 68 9 m ilio n i in aum ento d i 2 m ilio n i.

S ul m ercato berlinese la situazione rim ane im ­ m utata, lo sconto è al 4 per cento circa.

Le m isu re prese dalla Banca A u s tro -U n g a ric a e dai p riv a ti (la prim a mise a disposizione del m e r­ cato o ltre a 10 m ilio n i di m a rchi di cam bi in una v o lta ), per fa r ribassare il cam bio austriaco su cui era com parso l’ aggio, ebbero un buon e ffe tto ; ma a ltro rim a n e a fare per fa r scom parire del tu ito il p re m io , senza c u i sarebbe compromessa la celebre rifo rm a m onetaria, la c u i attuazione com pleta si aspetta da tro pp o tem po o rm a i. D isgraziatam ente non è p ro p rio questo il m om ento più adatto per m i­ g lio ra re i cam bi. Anche sulla piazza di V ienna si soffre della m alattia com une, il tim o re del r is tr in ­ gim ento del denaro, ed in corrispondenza la moneta breve si elevò fino a 5 1 /4 0 /0 .

S ul m ercato italiano lo sconto libe ro è sempre

in to rn o al 4 per cento e q uello u fficia le al 5 per cento, i cam bi chiudono ai seguenti prezzi : a vista su P a rig i è a 1 0 4 ,8 5 ; su Londra a 2 6 ,4 6 ; su B e r­ lin o a 1 29,75.

Situazione degli Istituti di emissione italiani

Capitale nominale...

Capii, versato o patrimonio. Massa di rispetto...

B a nca l’ Ita lia B a rc o i l Napoli Banco i l S ic ilia

240 milioui 180 43.3 » 65 3.8 milioni > 12 milioni 5.0 » 30 differ 30 30 novem. novem. novem. Fondo d i cassa milioni 381.5+ - 1.4 76.6 + 0.3 37.6 - 0.2

Portafoglio...^ 225. 5 -1- 7 .4 ’ 46 9 - 0 09 23 5 -I- 2 .0 20 3 + 0 1 25.2 - 0 .0 1 5.2 + 0.005 P a rtite im m obilizz. o

non consentite dalla

legge 10 agosto 1 8 9 3 * 302 5 + 0.1 135 4 + 0 007 13 7 - 0 .0 0 7 Sofferenze

dell’esercì-zio in corso...» 2 0 + 0.03 3.1 + 0. 06 0.1 —

T i to li...» 115.1 + 0 .0 4 74.2 — 13.3

( per conto del

com-1 merclo...» 786 2 — 234 8 — 53.7 —

Circo- 'coperta da

altret-lattone 1 tanta riserva — — — — — —

f per conto del

Te-V s o r o ...» — — — .. ---- — —

Totale della circolaiione.. » 786.2 + 1 1 0 234.8 + 0 .0 5 53.7+ 1 3

Conti co rre n ti ed a ltri

debiti a v i s t a ...» 83.2 + 2.2 3S.1 +• 2 .7 23-0+ ■ 0.05

Conti co rre n ti ed a ltri

debiti a scadenza . » 129.7 - 2 7j 3 3 .0 |+ 1 0 14.«— 0.79 1

Situazioni delle Banche di emissione estere

23 d ic em b re d iffe re n z a - , ( I n c a s s o ...F io r in i 507, 978.000 — 7 , 418,000 * 00 itii j P o r t a f o g l i o . . . '174. 865.000 4- 10, 691,000 * 1,1,0 j A n tic ip a z io n i... .. '20. 174.000 — 1, 160,000 = ( P r e s t i t i ...» 137,862 000 +- 135,000 5 3 r a ( C ir c o la z io n e ...• 670. 291,000 + 4, 733,000 .E Passivo ! C o n ti c o r r e n t i , . . . » 28, 9 7 3.000 — 1 , 796,000 f C a r te lle f o n d ia r ie . » 133, 592,000 4- 592,000 _2> .2 21 dic em b re d iffe re n z a 2 c ...» ( I n c a s s o .. . . F r a n c h i 105, 906.000 — 358,000 = 2 5 AUiV0 i P o r ta f o g lio ...•• 435, 650,000 -b 7 , 782,000 S ” — n , ( C ir c o la z io n e ... - 477, 8 7 1 .(0 0 4 - 937,000 5 -g Passlvo [ C onti c o r r e n ti... » 94 537.000 4 - 5 , 4 2 2 ,0 0 0 24 d ic em b re d if f e re n z a ( , . I o ro 3 1 , 556.000 — 4,000 - 8 — In o as8 0 ' r i ° ' / a r g . 8 1 8 5 5 .0 0 0 4 - 118,000 o cd $ Attivo p o r ta fogi i0 ... , 70, 127. 0 0 ' 4 - 201.000 cd i ? A n tic ip a z io n i...» 47 596,000 4 - 33,000 ¿3 "33 , ( C irc o la z io n e ... •• 204, 912.000 4- 257,000 - a U 3sh0 l C o n ti c o r r e n ti... > 7 , 762,000 -f- 214,000 24 d ic em b re d iffe re n z a co -s* t In c a s s o m e ta l.D o li. 105, 400.000 4 - 130,000 2 a i o A ttivo P o r t a f. e a n t l c i p.» 610, 610.000 — 3, 930,000 o o — >■ 1V a lo r ile g a li . . . . * 7 4 ,400.000 — 4 ,530,00 • cd 5> ^ 5 . ( C ir c o la z io n e ...- 15, 730,000 — 20,000 c a c o ® Passl,0/C o n t ie o r .e d e p o s . » 669 140.000 — 760,000 23 d ic em b re d iffe re n z a

. —

2 , I n c a s s o . . M a r c i l i 888 343.000 — 599,000 3 -SS = .*tlvo P o r ta f o g lio ... 662 8 I9 .00 0 + 3 9 , 671,000 5 ® 3 I A n tic ip a z io n i . . . 9 6 . 133.000 -1- 2 , 408,000 o ? L . ( C i r c o l a z i o n e . . . . 1, 131. 974.000 +- 52. 253,000 S u Passivo ! C o n ti c o r r e n t i . . » 454. 206,000 - 3 8 , 755,000

RIVISTA DELLE BORSE

Riferimenti

Documenti correlati

— L ’andamento delle campagne in Italia prosegue eccellente e col sole di questi giorni i fru­ menti sono sensibilmente migliorati, essendosi anche potuti

Le cause della ostinata condotta della U nione dei meccanici vanno ricercale, com e già notam m o in altro articolo, nelle tendenze socialiste dallo quali i suoi

chiedeva maturità di studi e di meditazioni, e d’altronde urgendo di sistemare senza altri indugi i debiti degli enti locali delle isole, coronando e

« In m odo speciale essa poi ritiene che le pic­ cole potenze inferiori ai 2 0 0 cavalli le quali possono essere direttam ente concesse dai prefetti ed a cui

oliva sono sempre sostenuti nonostante i molti ar­ rivi dalla Spagna, e che ricercatissime sono le qua­ lità buone che scarseggiano assai e a cui non possono

Abbiamo voluto riferire largamente i vari punti del piano di riforma che il prof. Alessio ha studiato con cura il difficile e complesso problema ha trascurato

— Sull’andamento della coltivazione delle barbabietole troviamo le seguenti informazioni : In Francia le barbabietole seminate per tempo hanno un bell’ aspetto, ma

A questa doppia disam ina egli ha consacrato oltre duecento- cinquanta pagine della sua opera, ossia circa u n terzo di essa e il resto lo ha dedicato a