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(1)

FISICA GENERALE

MODULO A

CORSO H – BARI

CINEMATICA DEL PUNTO

Dott. Giannuzzi Giuseppe

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Problema 1

Una nave Γ¨ posta a 560 m dal forte che difende il porto di un’isola. Il forte Γ¨ dotato di un cannone che lancia proiettili alla velocitΓ  𝑣𝑣0 = 82 m/s. Con quale angolo di elevazione (o alzo) si devono lanciare i proiettili per colpire la nave?

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Problema 1

Una nave Γ¨ posta a 560 m dal forte che difende il porto di un’isola. Il forte Γ¨ dotato di un cannone che lancia proiettili alla velocitΓ  𝑣𝑣0 = 82 m/s. Con quale angolo di elevazione (o alzo) si devono lanciare i proiettili per colpire la nave?

Il problema si risolve in 1 passaggio se applichiamo la formula della gittata:

𝑅𝑅 = 𝑣𝑣02

𝑔𝑔 sin 2Θ risolvendo si ottiene Θ = 27Β° oppure Θ = 63Β°

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Problema 1

Tuttavia Γ¨ bene ricavarla direttamente dalla cinematica:

Lungo x abbiamo un moto rettilineo uniforme 1) π‘₯π‘₯ = 𝑣𝑣0 cos Θ 𝑑𝑑

Lungo y un moto uniformemente accelerato 2) 𝑦𝑦 = 𝑣𝑣0 sin Θ 𝑑𝑑 βˆ’ 12𝑔𝑔 𝑑𝑑2

avendo riferito l’isola e la nave alla stessa quota iniziale 𝑦𝑦0 = 0. Quando il proiettile raggiunge

la nave le coordinate saranno: π‘₯π‘₯ = R (gittata), 𝑦𝑦 =0. Risolviamo il sistema:

1) 𝑅𝑅 = 𝑣𝑣0 cos Θ 𝑑𝑑

2) 0 = 𝑣𝑣0 sin Θ 𝑑𝑑 βˆ’ 12𝑔𝑔 𝑑𝑑2

Ricaviamo 𝑑𝑑 dalla prima equazione: 𝑑𝑑 = 𝑣𝑣 𝑅𝑅

0 cos Θ

che mettiamo nella seconda equazione (raccogliamo a fattor comune e semplifichiamo una t). Risolvendo si ottiene:

0 = 𝑣𝑣0 sin Θ βˆ’ 12 𝑔𝑔 𝑣𝑣 𝑅𝑅

0cos Θ

𝑣𝑣0 sin Θ = 𝑔𝑔2 𝑣𝑣 𝑅𝑅

0 cos Θ ⟹ 𝑅𝑅 = 2𝑣𝑣𝑔𝑔02 sin Θ cos Θ = 𝑣𝑣𝑔𝑔02sin 2Θ

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Problema 2

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Problema 3

Un aereo, in picchiata a velocitΓ  costante con angolo di 37Β° rispetto l’orizz., sgancia un proiettile alla quota 730 m dal suolo.

Il proiettile colpisce il terreno dopo 5 s. Qual Γ¨ la velocitΓ  dell’aereo?

Soluzione: In questo caso abbiamo

𝑣𝑣0π‘₯π‘₯ = 𝑣𝑣0cos Θ 𝑣𝑣0𝑦𝑦 = βˆ’π‘£π‘£0 sin Θ (verso il basso) Per cui l’equazione del moto del proiettile Γ¨

x οΏ½π‘Žπ‘Žπ‘₯π‘₯ = 0

𝑣𝑣π‘₯π‘₯ = 𝑣𝑣0 cos Θ

π‘₯π‘₯ = π‘₯π‘₯0 + 𝑣𝑣0 cos Θ 𝑑𝑑 π‘šπ‘šπ‘šπ‘šπ‘‘π‘‘π‘šπ‘š π‘Ÿπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘‘π‘‘π‘‘π‘‘. π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘šπ‘šπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘šπ‘šπ‘Ÿπ‘Ÿ y οΏ½

π‘Žπ‘Žπ‘¦π‘¦ = βˆ’π‘”π‘”

𝑣𝑣𝑦𝑦 = βˆ’π‘£π‘£0 sin Θ βˆ’ 𝑔𝑔 𝑑𝑑

𝑦𝑦 = 𝑦𝑦0 βˆ’ 𝑣𝑣0 sin Θ 𝑑𝑑 βˆ’ 12𝑔𝑔 𝑑𝑑2 π‘šπ‘šπ‘šπ‘šπ‘‘π‘‘π‘šπ‘š π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘’π‘šπ‘šπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘šπ‘š. π‘Žπ‘Žπ‘Žπ‘Žπ‘Žπ‘Žπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Žπ‘Žπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Ÿπ‘Žπ‘Žπ‘‘π‘‘π‘šπ‘š

Di queste equazioni inserendo 𝑑𝑑 = 5 𝑠𝑠 nell’ultima equazione con la condizione 𝑦𝑦 = 0 si ha

0 = 𝑦𝑦0 βˆ’ 𝑣𝑣0 sin Θ 𝑑𝑑 βˆ’ 12𝑔𝑔 𝑑𝑑2 β‡’ 𝑣𝑣0 = 𝑦𝑦𝑑𝑑 sin Θ0βˆ’12𝑔𝑔 𝑑𝑑2 = 202 π‘šπ‘š/𝑠𝑠

(7)

Problema 4

In un bar, l’avventore lancia il boccale della birra lungo il banco. Il barista non si accorge del lancio e il boccale cade verso il suolo. Se il banco Γ¨ alto 0.86m e il boccale cade a 1.4m dalla base del banco, determinare la velocitΓ  iniziale del boccale e la velocitΓ  nel momento in cui tocca il suolo.

Il problema sarΓ  descritto dalle equazioni:

π‘₯π‘₯ = π‘₯π‘₯0 + 𝑣𝑣0 𝑑𝑑 𝑦𝑦 = 𝑦𝑦0 βˆ’ 12𝑔𝑔 𝑑𝑑2

Imponiamo che π‘₯π‘₯𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 = 1.4 π‘šπ‘š e 𝑦𝑦𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 = 0 π‘šπ‘š e 𝑦𝑦0 = 0.86 π‘šπ‘š Ricaviamo il tempo dalla y:

𝑑𝑑2 = 2 𝑦𝑦0

𝑔𝑔 β‡’ 𝑑𝑑 = 0.419 𝑠𝑠 che sostituito in x da 𝑣𝑣0 = 3.34 π‘šπ‘š/𝑠𝑠

Per le velocitΓ  finali usiamo:

𝑣𝑣π‘₯π‘₯ = 𝑣𝑣0 𝑣𝑣𝑦𝑦 = βˆ’π‘”π‘” 𝑑𝑑

Per cui al momento in cui arriva a terra si trova (per 𝑑𝑑 = 0.419 𝑠𝑠):

𝑣𝑣π‘₯π‘₯ = 3.34 π‘šπ‘š/𝑠𝑠 𝑣𝑣𝑦𝑦 = βˆ’4.11 π‘šπ‘š/𝑠𝑠

𝑣𝑣 = 𝑣𝑣π‘₯π‘₯2 + 𝑣𝑣𝑦𝑦2 = 5.3π‘šπ‘šπ‘ π‘  con un angolo Θ = arctan𝑣𝑣𝑣𝑣𝑦𝑦

π‘₯π‘₯ = βˆ’50.9Β°

(8)

Problema 5

Un calciatore lancia il pallone ad una distanza di 36m dalla porta. Il pallone deve evitare la traversa che Γ¨ alta 3.05 m. Sapendo che il pallone parte con angolo 53Β° e velocitΓ  20 m/s, determinare se il pallone passa sopra o sotto la traversa.

Impostiamo il moto del proiettile e verifichiamo qual Γ¨ la y quando x=36m.

𝑦𝑦 = 3.93π‘šπ‘š

quindi passa sopra la traversa

(9)

Problema 6

Un proiettile viene lanciato verso l’alto da un balcone posto ad altezza 47.3 m con inclinazione 40.0Β° rispetto l’orizzontale e velocitΓ  iniziale 𝑣𝑣0.

Determinare dove cade nel suolo, sapendo che 𝑣𝑣0 = 3.0 π‘šπ‘š/𝑠𝑠.

Risultato: 7.6 m

(10)

Moti su traiettoria curvilinea

Accelerazione nel moto piano: componenti intrinseche dell’accelerazione

Scriviamo l’accelerazione π‘Žπ‘Ž nelle sue componenti partendo dalle coordinate intrinseche (cosa utile per i moti circolari e curvilinei).

In un moto curvilineo qualunque, la velocitΓ  (istantanea) Γ¨ sempre tangente alla traiettoria, quindi se chiamiamo �𝑒𝑒𝑇𝑇 il versore tangente alla traiettoria, allora possiamo scrivere 𝑣𝑣 = 𝑣𝑣 �𝑒𝑒𝑇𝑇 e l’acc. (derivata della velocitΓ ) sarΓ :

β‡’ π‘Žπ‘Ž = 𝑑𝑑 ⃗𝑣𝑣 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑 𝑣𝑣 �𝑒𝑒𝑇𝑇 = 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 + 𝑣𝑣 π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑁𝑁 (dalla scorsa lezione: derivata di un vettore ed un versore)

(11)

Moti su traiettoria curvilinea

π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

1 𝑅𝑅

𝑑𝑑𝑠𝑠 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

1

𝑅𝑅 𝑣𝑣 = 𝑣𝑣 𝑅𝑅 per cui si ottiene

π‘Žπ‘Ž = 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 + 𝑣𝑣 π‘‘π‘‘Ξ˜

𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑁𝑁 =

= 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 + 𝑣𝑣 𝑣𝑣

𝑅𝑅 �𝑒𝑒𝑁𝑁 = 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 + 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 �𝑒𝑒𝑁𝑁 = βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ + βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ Le due componenti sono

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 accelerazione tangenziale

βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2 �𝑒𝑒𝑁𝑁 accelerazione centripeta

Abbiamo che l’arco di circonferenza 𝑑𝑑𝑠𝑠 (in rosso in figura) Γ¨ uguale a 𝑑𝑑𝑠𝑠 = 𝑅𝑅 π‘‘π‘‘πœ™πœ™ (nei nostri calcoli, π‘‘π‘‘πœ™πœ™ Γ¨ chiamato π‘‘π‘‘Ξ˜=ds/R) con 𝑅𝑅 = 𝑂𝑂𝐢𝐢 raggio di curvatura della traiettoria (β‰  dal raggio vettore). Quindi:

(12)

Moti su traiettoria curvilinea

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 accelerazione tangenziale (modulo π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑)

βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2 �𝑒𝑒𝑁𝑁 accelerazione centripeta (modulo π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2)

La rappresentazione si puΓ² usare anche quando la traiettoria non Γ¨ circolare ed in tal caso il raggio descritto Γ¨ quello di una circonferenza tangente alla traiettoria nel punto P (circonferenza osculatrice) e il raggio viene detto raggio di curvatura.

π‘Žπ‘Ž = βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ + βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ In modulo: π‘Žπ‘Ž = π‘Žπ‘Ž2𝑇𝑇 + π‘Žπ‘ŽπΆπΆ2 = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 2 + 𝑣𝑣𝑅𝑅2 2 (regola del parallelogramma) (Teorema di Pitagora)

(13)

Moti su traiettoria curvilinea

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 accelerazione tangenziale (modulo π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑)

βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2 �𝑒𝑒𝑁𝑁 accelerazione centripeta (modulo π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2)

βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ Γ¨ detta acc. normale ( βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘) o centripeta (perchΓ© diretta verso il centro di curvatura).

In un moto curvilineo qualsiasi βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ e βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ sono diverse da zero.

Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 0 ? Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 0 ?

Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 0 e βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 0 ?

(14)

Moti su traiettoria curvilinea

L’accelerazione non Γ¨ parallela alla velocitΓ  ed Γ¨ diretta verso la concavitΓ  della curva che rappresenta la traiettoria.

Se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ β‰  0 il moto Γ¨ sempre curvilineo Se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ β‰  0 il moto Γ¨ sempre vario

Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 0 ? Moto curvilineo uniforme Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 0 ? Moto rettilineo (vario)

Cosa succede se βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 0 e βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 0 ? Moto rettilineo uniforme

(15)

Moti su traiettoria curvilinea

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 �𝑒𝑒𝑇𝑇 accelerazione tangenziale (modulo π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑)

βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2 �𝑒𝑒𝑁𝑁 accelerazione centripeta (modulo π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣𝑅𝑅2)

Abbiamo ottenuto queste equazioni senza l’uso di un sistema di riferimento. Se invece usiamo un sistema di riferimento cartesiano xy allora possiamo scomporre le accelerazioni lungo gli assi cartesiani (sia πœ™πœ™ l’angolo in verde tra l’asse x e βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡)

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡π‘₯π‘₯ �𝑒𝑒 + π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡π‘¦π‘¦ �𝑗𝑗

βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = βˆ’π‘Žπ‘Žπ‘π‘π‘₯π‘₯ �𝑒𝑒 + π‘Žπ‘Žπ‘π‘π‘¦π‘¦ �𝑗𝑗 Asse x: π‘Žπ‘Žπ‘₯π‘₯ = π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡π‘₯π‘₯ βˆ’ π‘Žπ‘Žπ‘π‘π‘₯π‘₯ =

= π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ cos πœ™πœ™ βˆ’ π‘Žπ‘Žπ‘π‘ sin πœ™πœ™ =

= 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 cos πœ™πœ™ βˆ’ 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 sin πœ™πœ™ Asse y: π‘Žπ‘Žπ‘¦π‘¦ = π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡π‘¦π‘¦ + π‘Žπ‘Žπ‘π‘π‘¦π‘¦ =

= π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ sin πœ™πœ™ + π‘Žπ‘Žπ‘π‘ cos πœ™πœ™ =

= 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 sin πœ™πœ™ + 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 cos πœ™πœ™

x

y

(16)

Moto circolare uniforme

Una particella la cui traiettoria Γ¨ una circonferenza o un arco di circonferenza si dice essere in moto circolare.

La velocitΓ  cambia direzione punto per punto (il vettore velocitΓ  Γ¨ sempre tangente alla traiettoria) mentre l’accelerazione centripeta β‰  0.

Se nel moto circolare la velocitΓ  Γ¨ costante in modulo, allora il moto Γ¨ detto moto circolare uniforme

Dalla precedente dimostrazione, se il modulo di 𝑣𝑣 Γ¨ costante π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣𝑑𝑑𝑑𝑑 = 0 allora l’accelerazione di questo moto Γ¨

π‘Žπ‘Ž = βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ + βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ solo centripeta, quindi sempre diretta radialmente e verso il centro della circonferenza.

Ricorda che vettorialmente l’accelerazione Γ¨ definita a partire dalla variazione Ξ” ⃗𝑣𝑣 di velocitΓ  nel tempo Δ𝑑𝑑: nonostante la velocitΓ  sia costante in modulo, Ξ” ⃗𝑣𝑣 β‰  0.

Quando il moto circolare non Γ¨ uniforme, l’acc. non passa dal centro della circonf.

(17)

Moto circolare

Il moto circolare puΓ² essere descritto sia tramite la descrizione dello spazio percorso lungo la circonferenza, ascissa curvilinea 𝑠𝑠(𝑑𝑑), sia tramite gli angoli percorsi.

A tal fine occorre ricordarsi che 𝑠𝑠 = 𝑅𝑅 Θ

Per cui per variazioni infinitesime si ha d𝑠𝑠 = 𝑅𝑅 π‘‘π‘‘Ξ˜ e possiamo introdurre anche per le grandezze angolari velocitΓ  ed accelerazione:

velocitΓ  angolare πœ”πœ” = π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑠𝑠

𝑑𝑑𝑠𝑠 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

1

𝑅𝑅 𝑣𝑣 = 𝑣𝑣 𝑅𝑅 accelerazione angolare 𝛼𝛼 = π‘‘π‘‘πœ”πœ”

𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝑑𝑑2Θ 𝑑𝑑𝑑𝑑2

Le grandezze sopra, sono grandezze istantanee…

La πœ”πœ” Γ¨ la derivata rispetto al tempo dell’angolo Θ(𝑑𝑑) che descrive la posizione angolare del punto. L’acc.angolare Γ¨ la derivata della v.angolare, nonchΓ© la derivata seconda rispetto al tempo dell’angolo Θ 𝑑𝑑 .

Vantaggio: nel sistema di coordinate polari (le coordinate sono angolo Θ(𝑑𝑑) e raggio di curvatura π‘Ÿπ‘Ÿ(𝑑𝑑) ) il moto avviene con π‘Ÿπ‘Ÿ 𝑑𝑑 = 𝑅𝑅 = π‘Žπ‘Žπ‘šπ‘šπ‘ π‘ π‘‘π‘‘π‘Žπ‘Žπ‘’π‘’π‘‘π‘‘π‘Ÿπ‘Ÿ e solo Θ(𝑑𝑑) Γ¨ variabile.

(18)

Moto circolare

velocitΓ  angolare πœ”πœ” = π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

π‘‘π‘‘Ξ˜ 𝑑𝑑𝑠𝑠

𝑑𝑑𝑠𝑠 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

1

𝑅𝑅 𝑣𝑣 = 𝑣𝑣 𝑅𝑅 accelerazione angolare 𝛼𝛼 = π‘‘π‘‘πœ”πœ”

𝑑𝑑𝑑𝑑

Nel moto circolare uniforme la velocitΓ  𝑣𝑣 Γ¨ costante, 𝑅𝑅 pure, allora la velocitΓ  angolare πœ”πœ” = 𝑅𝑅𝑣𝑣 Γ¨ costante. Da cui 𝑣𝑣 = 𝑅𝑅 πœ”πœ”

Segue che l’accelerazione angolare Γ¨ nulla (c’è perΓ² una accelerazione centripeta)

Moto circolare uniforme 𝝎𝝎 = 𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄𝒄 𝜢𝜢 = 𝟎𝟎

Leggi orarie

𝛩𝛩 𝑑𝑑 = 𝛩𝛩0 + πœ”πœ” 𝑑𝑑 𝛩𝛩0 = 𝛩𝛩 𝑑𝑑 = 0 [ 𝑠𝑠 𝑑𝑑 = 𝑠𝑠0 + 𝑣𝑣 𝑑𝑑 𝑠𝑠0 = 𝑠𝑠 𝑑𝑑 = 0 ]

π‘Žπ‘Ž = π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 = πœ”πœ”2𝑅𝑅

(19)

Moto circolare

Vediamo nel moto circolare vario che succede:

𝛼𝛼 = π‘‘π‘‘πœ”πœ” 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

𝑑𝑑2Θ

𝑑𝑑𝑑𝑑2 = 𝑑𝑑 𝑑𝑑𝑑𝑑

𝑣𝑣 𝑅𝑅 =

1 𝑅𝑅

𝑑𝑑𝑣𝑣 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ 𝑅𝑅 π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝑑𝑑𝑣𝑣

𝑑𝑑𝑑𝑑 =

𝑑𝑑 πœ”πœ”π‘…π‘… 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

π‘‘π‘‘πœ”πœ”

𝑑𝑑𝑑𝑑 𝑅𝑅 = 𝛼𝛼 𝑅𝑅

Nota la funzione 𝛼𝛼(𝑑𝑑) si possono ottenere le descrizioni cinematiche angolari:

πœ”πœ” 𝑑𝑑 = πœ”πœ”0 + οΏ½

𝑑𝑑0

𝑑𝑑𝛼𝛼 𝑑𝑑 𝑑𝑑𝑑𝑑

Θ 𝑑𝑑 = Θ0 + οΏ½

𝑑𝑑0

π‘‘π‘‘πœ”πœ” 𝑑𝑑 𝑑𝑑𝑑𝑑

e nel caso di moto circolare uniformemente accelerato si ha (per 𝑑𝑑0 = 0 ) 𝛼𝛼 = π‘Žπ‘Žπ‘šπ‘šπ‘ π‘ π‘‘π‘‘π‘Žπ‘Žπ‘’π‘’π‘‘π‘‘π‘Ÿπ‘Ÿ (π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = π‘Žπ‘Žπ‘šπ‘šπ‘ π‘ π‘‘π‘‘π‘Žπ‘Žπ‘’π‘’π‘‘π‘‘π‘Ÿπ‘Ÿ)

πœ”πœ” 𝑑𝑑 = πœ”πœ”0 + 𝛼𝛼 𝑑𝑑 Θ 𝑑𝑑 = Θ0 + πœ”πœ”0 𝑑𝑑 + 1

2 𝛼𝛼 𝑑𝑑2 π‘Žπ‘ŽπΆπΆ = 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 = πœ”πœ”2𝑅𝑅 = πœ”πœ”0 + 𝛼𝛼 𝑑𝑑 2𝑅𝑅

π‘Ÿπ‘Ÿπ‘Žπ‘Žπ‘‘π‘‘ 𝑠𝑠2

π‘Ÿπ‘Ÿπ‘“π‘“π‘‘π‘‘

𝑠𝑠 unitΓ  di misura π‘Ÿπ‘Ÿπ‘Žπ‘Žπ‘‘π‘‘

π‘šπ‘š 𝑠𝑠2

(20)

Notazione vettoriale nel moto circolare

La velocitΓ  angolare ha caratteristiche vettoriali: il vettore viene definito attribuendo come modulo l’espressione di πœ”πœ” calcolata in precedenza, la direzione perpendicolare al piano su cui si trova la circonferenza ed un verso tale che dalla punta del vettore πœ”πœ” il moto appaia antiorario.

Da questa definizione quindi risulta che 𝑣𝑣 = πœ”πœ” Γ— π‘Ÿπ‘Ÿ

(𝑣𝑣 = 𝑅𝑅 πœ”πœ”).

𝛼𝛼 = π‘‘π‘‘πœ”πœ”π‘‘π‘‘π‘‘π‘‘ risulta parallelo a πœ”πœ”, ottenuto per derivazione della v.angolare rispetto al tempo.

(21)

Notazione vettoriale nel moto circolare

𝑣𝑣 = πœ”πœ” Γ— π‘Ÿπ‘Ÿ

Tramite le grandezze angolari si puΓ² indicare l’accelerazione del moto circolare:

π‘Žπ‘Ž = 𝑑𝑑𝑣𝑣 𝑑𝑑𝑑𝑑 =

𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑 πœ”πœ” Γ— βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿ

= π‘‘π‘‘πœ”πœ”

𝑑𝑑𝑑𝑑 Γ— π‘Ÿπ‘Ÿ + πœ”πœ” Γ— π‘‘π‘‘π‘Ÿπ‘Ÿ

𝑑𝑑𝑑𝑑

= 𝛼𝛼 Γ— π‘Ÿπ‘Ÿ + πœ”πœ” Γ— 𝑣𝑣 π‘Žπ‘Ž = βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ + βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ

Il primo termine Γ¨ l’accelerazione tangenziale βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ il secondo Γ¨ invece l’accelerazione centripeta βƒ—π‘Žπ‘ŽπΆπΆ

Modulo: π‘Žπ‘Žπ‘‡π‘‡ = 𝛼𝛼𝑅𝑅 π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = πœ”πœ”2𝑅𝑅

(22)

Periodo nel moto circolare uniforme

Il tempo necessario a compiere un giro sulla circonferenza viene definito Periodo 𝑇𝑇. Nel moto circolare uniforme vengono percorsi (a causa della costanza in modulo della velocitΓ ) archi uguali in tempi uguali per cui possiamo scrivere che (considerando una intera circonferenza lunga 2πœ‹πœ‹π‘…π‘… percorsa in un periodo T):

𝑠𝑠 = 𝑣𝑣 Β· 𝑑𝑑 β‡’ 2πœ‹πœ‹π‘…π‘… = 𝑣𝑣 Β· 𝑇𝑇 β‡’ 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹π‘…π‘… 𝑣𝑣

sostituendo l’espressione della velocitΓ  𝑣𝑣 = πœ”πœ” 𝑅𝑅 nell’equazione del periodo 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹π‘…π‘…

πœ”πœ” 𝑅𝑅 = 2πœ‹πœ‹

πœ”πœ” ⇔ πœ”πœ” = 2πœ‹πœ‹

𝑇𝑇

con la quale abbiamo il legame tra il periodo e la velocitΓ  angolare.

(23)

Moto armonico semplice

Nel moto armonico semplice, un punto oscilla intorno una posizione media con una legge del tipo

π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = 𝐴𝐴 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™

con 𝐴𝐴 ampiezza e πœ™πœ™ la fase iniziale ed πœ”πœ” la pulsazione, grandezze costanti.

(πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™ ) Γ¨ detta fase del moto. Quindi il punto si muove lungo un segmento di retta tra le posizioni –A e +A, pertanto Γ¨ un moto rettilineo vario, in cui le grandezze cinematiche variano nel tempo.

Tale moto Γ¨ ad esempio quello che appare come moto delle proiezioni sugli assi cartesiani del moto

circolare uniforme di un punto sulla circonferenza.

(Il moto armonico semplice Γ¨ la proiezione di un moto circolare uniforme su un diametro dello stesso cerchio su cui si svolge il moto)

Il moto circolare proiettato sugli assi cartesiani sono:

π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = 𝑅𝑅 π‘Žπ‘Žπ‘šπ‘šπ‘ π‘  πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™ y 𝑑𝑑 = 𝑅𝑅 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™

stessa ampiezza, sfasati di πœ‹πœ‹/2, con periodo del moto armonico coincidente con quello del moto circolare uniforme (moto periodico) di periodo 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹πœ”πœ”

(24)

Moto armonico semplice

Infatti: π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 + 𝑇𝑇 β‡’

𝐴𝐴 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™ = 𝐴𝐴 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ” 𝑑𝑑 + 𝑇𝑇 + πœ™πœ™ β‡’ 𝐴𝐴 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™ = 𝐴𝐴 𝑠𝑠𝑒𝑒𝑒𝑒 πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ”πœ”π‘‡π‘‡ + πœ™πœ™ β‡’

e poichΓ© la funzione sin assume gli stessi valori ogni 2πœ‹πœ‹ allora si deve avere che πœ”πœ”π‘‡π‘‡ = 2πœ‹πœ‹ β‡’ 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹πœ”πœ” e 𝜈𝜈 = 2πœ‹πœ‹πœ”πœ” e la πœ™πœ™ Γ¨ la fase quando 𝑑𝑑 = 0.

Infine si definisce frequenza 𝜈𝜈 = 1𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹πœ”πœ” il numero di oscillazioni in un secondo.

Periodo e frequenza di un moto armonico semplice sono indipendenti dall’ampiezza del moto.

(25)

Moto armonico semplice

Il moto armonico semplice Γ¨ un moto accelerato:

𝑣𝑣π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = 𝑑𝑑π‘₯π‘₯

𝑑𝑑𝑑𝑑 = 𝐴𝐴 πœ”πœ” cos πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™ e derivando ancora:

π‘Žπ‘Žπ‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = 𝑑𝑑𝑣𝑣π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑 = βˆ’π΄π΄ πœ”πœ”2 sin πœ”πœ”π‘‘π‘‘ + πœ™πœ™

= βˆ’πœ”πœ”2 π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑

In sostanza la velocitΓ  risulta avere un massimo in corrispondenza del centro di oscillazione e si annulla agli estremi del moto, l’accelerazione Γ¨ invece sempre opposta allo spostamento e quindi nulla al centro di oscillazione e massima agli estremi. Si puΓ² dimostrare che condizione necessaria e sufficiente affinchΓ© il moto sia armonico Γ¨ che sia soddisfatta l’equazione (differenziale) del moto armonico:

𝑑𝑑2π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑2 + πœ”πœ”2 π‘₯π‘₯ 𝑑𝑑 = 0

(26)

Moti relativi

Sappiamo che la velocitΓ  di un corpo dipende dal sistema di riferimento (sinora considerato fermo). Prima di considerare gli effetti del movimento dobbiamo vedere come si cambia sistema di riferimento.

Dalla figura scegliamo un qualunque punto P nello spazio; indicando con O l’origine del sistema di riferimento fisso, con O’ quello mobile, otteniamo:

βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒ = βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘‚π‘‚β€² + βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒβ€² con le seguenti notazioni:

- βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒ Γ¨ il raggio vettore che individua P rispetto ad O - βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘‚π‘‚β€² Γ¨ il vettore che individua O’ rispetto ad O

- βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒβ€² Γ¨ il vettore che individua P rispetto ad O’

(27)

Moti relativi

Questi vettori variano nel tempo ma istante per istante mantengono questa relazione. Se la deriviamo per il tempo si ottiene che

𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑 βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒ = 𝑑𝑑

𝑑𝑑𝑑𝑑 βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘‚π‘‚β€² + 𝑑𝑑 𝑑𝑑𝑑𝑑 βƒ—π‘Ÿπ‘Ÿπ‘ƒπ‘ƒβ€²

Ovvero la relazione tra la posizione e la velocitΓ  del punto P: ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃 = ⃗𝑣𝑣𝑂𝑂′ + ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃′

(la velocitΓ  nel sistema fisso Γ¨ data dalla somma vettoriale della velocitΓ  del sistema mobile ⃗𝑣𝑣𝑂𝑂′ con la velocitΓ  del punto rispetto al sistema mobile ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃′ ).

Nel caso in cui O’ si muove di moto rettilineo uniforme rispetto ad O (si parla di moto relativo traslatorio tra i due sistemi) allora l’equazione appena trovata (che vale in generale) implica che per le accelerazioni si avrΓ  βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘ƒπ‘ƒ = βƒ—π‘Žπ‘Žπ‘ƒπ‘ƒβ€² ovvero che le acc. nei due sistemi di rif. sono le stesse.

(28)

Problema 7

Un pilota di caccia vola ad una velocitΓ  di 694 π‘šπ‘š/𝑠𝑠. Qual Γ¨ l’accelerazione di cui risente se percorre una traiettoria circolare di raggio 𝑅𝑅 = 5.8 πΎπΎπ‘šπ‘š ?

π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 𝑣𝑣2 𝑅𝑅 π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 694 π‘šπ‘š/𝑠𝑠 2

5800 π‘šπ‘š = 83 π‘šπ‘š

𝑠𝑠2 β‰… 8.5𝑔𝑔

(29)

Problema 8

Un satellite terrestre si muove con orbita circolare alla quota di 640 πΎπΎπ‘šπ‘š sopra la Terra, con un periodo di rotazione di 98 min. Qual Γ¨ la velocitΓ  del satellite? Qual Γ¨ la sua accelerazione centripeta ?

𝑇𝑇 = 98 π‘šπ‘šπ‘’π‘’π‘’π‘’ 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹π‘…π‘…

𝑣𝑣 β‡’ 𝑣𝑣 = 2πœ‹πœ‹π‘…π‘… 𝑇𝑇 𝑣𝑣 = 2πœ‹πœ‹ 640 + 6371 103π‘šπ‘š

98 οΏ½ 60 𝑠𝑠 = 7487.94π‘šπ‘š

𝑠𝑠 β‰ˆ 27000 π‘˜π‘˜π‘šπ‘š

β„Ž π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 = 7487.94 π‘šπ‘šπ‘ π‘  2

640 + 6371 103π‘šπ‘š = 8 π‘šπ‘š 𝑠𝑠2

(30)

Problema 9

La ruota del luna park ha raggio 𝑅𝑅 = 15 π‘šπ‘š e compie 5 giri in 1 minuto.

1. Qual Γ¨ il periodo?

2. Qual Γ¨ l’accelerazione centripeta nel punto piΓΉ in alto?

3. Qual Γ¨ l’accelerazione centripeta nel punto piΓΉ basso?

𝑇𝑇 = 1 π‘šπ‘šπ‘’π‘’π‘’π‘’ 5 =

60 𝑠𝑠

5 = 12 𝑠𝑠 Il periodo Γ¨ il tempo impiegato a compiere un giro.

L’accelerazione centripeta non cambia ed Γ¨ Dal periodo 𝑇𝑇 = 2πœ‹πœ‹π‘…π‘…

𝑣𝑣 calcolo la velocitΓ  𝑣𝑣 =

2πœ‹πœ‹π‘…π‘… 𝑇𝑇 π‘Žπ‘Žπ‘π‘ = 𝑣𝑣2

𝑅𝑅 =

2πœ‹πœ‹π‘…π‘… 𝑇𝑇

2

𝑅𝑅 = 4πœ‹πœ‹2𝑅𝑅

𝑇𝑇2 = 4πœ‹πœ‹215 π‘šπ‘š

12 𝑠𝑠 2 = 4.11 π‘šπ‘š 𝑠𝑠2

(31)

Problema 10

Un aereo si muove verso EST ma la sua prora Γ¨ orientata come in figura.

L’aereo ha una velocitΓ  relativa all’aria 𝑣𝑣𝑓𝑓 = 215 π‘˜π‘˜π‘šπ‘š/β„Ž con angolo Θ verso SUD rispetto EST. Vi Γ¨ un vento con velocitΓ  𝑣𝑣𝑉𝑉 = 65 π‘˜π‘˜π‘šπ‘š/β„Ž che forma un angolo di 20Β° a EST rispetto NORD.

Qual Γ¨ la velocitΓ  dell’aereo rispetto al suolo?

⃗𝑣𝑣𝑃𝑃𝑇𝑇 = ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃𝐴𝐴 + ⃗𝑣𝑣𝐴𝐴′𝑇𝑇

con ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃𝑇𝑇 la velocitΓ  dell’aereo rispetto al terreno, ⃗𝑣𝑣𝑃𝑃𝐴𝐴 la velocitΓ  dell’aereo rispetto al vento e l’ultima Γ¨ la velocitΓ  del vento rispetto terra.

Scomponiamo l’equazione vettoriale sugli assi cartesiani:

𝑣𝑣π‘₯π‘₯,𝑃𝑃𝑇𝑇 = 𝑣𝑣π‘₯π‘₯,𝑃𝑃𝐴𝐴 + 𝑣𝑣π‘₯π‘₯,𝐴𝐴𝑇𝑇

𝑣𝑣𝑦𝑦,𝑃𝑃𝑇𝑇 = 𝑣𝑣𝑦𝑦,𝑃𝑃𝐴𝐴 + 𝑣𝑣𝑦𝑦,𝐴𝐴𝑇𝑇, da quest’ultima si ottiene:

0 = βˆ’ 215π‘˜π‘˜π‘šπ‘š

β„Ž sin Θ + 65 π‘˜π‘˜π‘šπ‘š

β„Ž cos 20Β°

da cui Θ = 16.5Β°. Per la componente x si ottiene l’equazione

𝑣𝑣𝑃𝑃𝑇𝑇 = 215π‘˜π‘˜π‘šπ‘šβ„Ž cos 16.5Β° + 65 π‘˜π‘˜π‘šπ‘šβ„Ž sin 20Β° = 228 π‘˜π‘˜π‘šπ‘šβ„Ž

(32)

Problema 11

Un fiume largo 200m ha una corrente che scende a velocitΓ  uniforme di 1.1 m/s verso est. Un uomo vuole attraversare da sud verso nord il fiume col suo motoscafo capace di navigare alla velocitΓ  di 4m/s rispetto l’acqua.

Sapendo che il punto di approdo della parte opposta si trova 82m piΓΉ a monte del punto esattamente di fronte a dove parte l’uomo, determinare qual Γ¨ la direzione cui occorre puntare la barca per arrivare all’approdo in linea retta.

⃗𝑣𝑣𝑅𝑅 = βƒ—π‘£π‘£π‘šπ‘š + ⃗𝑣𝑣𝑓𝑓 (equazione vettoriale, βƒ—π‘£π‘£π‘šπ‘š v.motoscafo, ⃗𝑣𝑣𝑅𝑅 v.risultante, ⃗𝑣𝑣𝑓𝑓 v.fiume) La retta che dobbiamo seguire Γ¨ parallela alla velocitΓ  risultante ⃗𝑣𝑣𝑅𝑅 per cui l’angolo Θ tra ⃗𝑣𝑣𝑅𝑅 e l’asse x (fiume) [asse y orientato da Sud a Nord]

tan Θ = βˆ’200 π‘šπ‘š

82 π‘šπ‘š = βˆ’2.43 β‡’ Θ = 180Β° βˆ’ 67.7Β° = 112.3Β°

x: 𝑣𝑣𝑅𝑅 cos Θ = π‘£π‘£π‘šπ‘š cos πœ™πœ™ + 𝑣𝑣𝑓𝑓 y: 𝑣𝑣𝑅𝑅 sin Θ = π‘£π‘£π‘šπ‘š sin πœ™πœ™

Con πœ™πœ™ l’angolo della βƒ—π‘£π‘£π‘šπ‘š rispetto al fiume (asse x)

Devo risolvere il sistema delle due equazioni sopra nelle incognite 𝑣𝑣𝑅𝑅 e πœ™πœ™ Per la risoluzione possiamo procedere facendo il rapporto tra le eq.

𝑣𝑣𝑅𝑅 sin Θ 𝑣𝑣𝑅𝑅 cos Θ =

𝑣𝑣𝑏𝑏 sin πœ™πœ™

𝑣𝑣𝑏𝑏 cos πœ™πœ™ + 𝑣𝑣𝑓𝑓 β‡’ tan Θ = π‘£π‘£π‘šπ‘š sin πœ™πœ™ π‘£π‘£π‘šπ‘š cos πœ™πœ™ + 𝑣𝑣𝑓𝑓

(33)

Ricevimento ogni mercoledì h15.00 →17.00 (modalità remota). É necessario prenotare il ricevimento inviando una mail.

βˆ’2.43 = tan Θ = π‘£π‘£π‘šπ‘š sin πœ™πœ™ π‘£π‘£π‘šπ‘š cos πœ™πœ™ + 𝑣𝑣𝑓𝑓

nella sola incognita πœ™πœ™ (direzione cui occorre puntare la barca per arrivare all’approdo in linea retta)

Si risolve con le formule parametriche trigonometriche riportate a fianco:

Soluzione: πœ™πœ™ = 126.9Β°

Esercizio alternativo: attraversamento risultante frontale da Sud a Nord (lungo l’asse y). Sol: Θ = 105.4Β°

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