SUL COMMERCIO
DEI PRODOTTI DELLE
INDIE ORIENTALI
LETTERA
INFORMATIVA DI...
Luigi Vezato
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SUL
COMMERCIO DEI PRODOTTI
DELLE INDIE ORIENTALI
LETTERA INFORIUTITÀ
DI LUIGI VEZATO DA LISBONA
AL CONSOLE
«
DILU UPDBBUCA
VIHKTA AIAINU0V MAGGIO MDLXZZIV.
VENEZIA,
STABIUMENTO DI G.
ANTOMELU
1873
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ALCHIARISSIMO
SIGNOfi GAY. ALESSANDfiO PALAZZI
VICB-PIIE81DBNTBDELLA CAMBRADICOHMERCIO DI VENKZIA.
Prbg."* Signore
F$$teggiarein questogiorno,meglio che per
me
8ipotessejilbene auspicato connubiodell'egregiodi
leiNipotecolla gentileSig.''
Emma
JANSEN,ct(^ifM diAmburgo,mi
parvoofficioopportunoa
dimoatnh renellietoanfvenimentolaviva parte che personal^mente ioprendoall'allegrezza della diLeifamiyliay eadareaLeiy Onorevoli'"*Sig.% nellafortunataoo- eationo^piubblicaUetimonia^wadietimo, di riepetto edianimograioparlanobiU deferemà,
em
chea
Lai piaceonorarmisenzamiomeritoalcuno.iVéaU'uo2)o trovaispedientemigliorechedi
pu^
bUeare,eeeondola bellaeo»t»mani9adel giorno,
un
* documento ineditoreUUivoaUa
etoria del patrio commerciodelleDroghe
Indiane,trattodal Codice N. 9iy all'ArchivioGenerale di Venezia restituito dal GovernòAusMaeù
nel Ì8tì9,Osoquindivmirìe innanzi, PregJ^,Sig.% con questo documentoecogliaccennistoricicheloprò»
cedono^ nellalusinga che gentilmenteLepiaccia ac- coglierlo,nellalietaricorrenza domestica,col solito di suasquisita bontà e cortesia,e perchèsi rifo^
risce alle ragionidel Commercio di VeneziUf che daLeiè sì onorevolmente rappresentato^ e per ri^
guardo a queldi più che, selemieforzemei con- sentissero,vorreiofferirle,per porgere
a
Lei ed al Nipote il devoto omaggio dellamia
odiernaestil- tanza edistinta considerazione.VeneUa, i5
Mano
1819,DiLei,EgrtgiùSignore, Obb. Detì. Servitore
GENNARO
MALVEZZI.i_-iyuu.udbyGoogle
Finodaitempidelie crociate,quando iVene- ziani nella seconda guerra di Siriacondottidal doge Ordelafo Falieroes[)iignaronoSidoneeTo- lemaide, sottomisero Joppe e Tiro e conquista- rono la Santa Città, si aperse loro il
campo
alcommercio
neli'Oriente e nel mezzogiorno delmondo
antico, cpiùancora dopole feliciimprese e conquiste dei dogiDomenico
Micheli, Pietro Polani e di altri.Non
minoreinfluenza all'incrementodei traf- fici di Venezia ebbero altresì l'industria e ilsingolare genio delle scoperte dei nobili vene- ziani Nicolò, Mafiio e
Marco
Polo, che versoil
1250
dell'èra nostraprimi viaggiarono inGina e Tartaria, pei mari indiani, alKamtchatka
eal Giappone; non
meno
che quelle dei nobili Nicolò ed Antonio Zeno pervenuti al nord-est dell'America nel 1300, cento anni prima, cioè, chevi arrivasse il genovese Colombo.Anche
i—
il—
PopolatissiiDO eralo Stato; prospere emol-
teplici le industrie; frequente sempre di navi mercantili nazionali e forestiere l'ampio e sicu- rissimo porto; la metropoli del dominio, Vene-
zia,
una
dellepiùbeile, riccheemagnifìchecittà diEuropa;
il principale mercantile convégno.Rialto, formicolante di commercianti a tutte le ore; le dogane edifondachi insufficienti
a
con- tenore la stragrande quantità di merci di ogni genere che dagli emporei principali del globo qua,come
ademporeo
mondiale, erano tratte;cosi che di Venezia poteanoripetersi i vantidi Tiro, Cartagine
ed
Alessandria antiche, essendo pervenuta al grado di meritarsi V ammirazione ed il rispetto di tutti i popoli e dei sovrani.A
questo centro di mondiale mercato conve- nivano costantemente e vi si stabiliron dappoi commerciantid'ogni paese.Araiù eMorì, Turchi, Greci,Armeni,Tedeschi,Grigioni, Bfilanesi,Fio- rentini, Lucchesi ed Israelitiviavevanospeciali privilegi e fondachi, doveeraammirando
ilmo-
vimento dimerci infinite.Là
gli scialli dicasci- mir; i diamantidiGolconda;leperlediOrmus;
leseteriedi Persia;lemussolined'India;learmi di
Damasco;
ilsaledelMar
Nero; la canapa, le pelliccie, i cuoi,le pellicrudeeimetalli preziosi di Russia; iciambellotti,lelaneriedell'Armenia;le granagliediBarberia,Siciliaed Egitto;lozuc-
—
12—
chero di Madeira; il pepe dell'Indostan;lacan- nella di Ceylan; i garofani di Ternate; la noce moscadadiMalacca;lozenzeverodelMalabar;la paglia dellaMecca;lacanforadiBorneoedelGiap- pone; ilrabarbaro della Siberia meridionale; il cisto di Greta;la
gomma
diArabia; lasandracca d'Africa; Vambra
del Baltico;ilsanguedidrago delleCanarie; lacurcuma
tintoria, il verzino, ilgalangal, il nardo, il gàlhano, i cotoni ed izuc- cheridelleIndie;l'assenzioedilboracediPersia;
isandalidiTanasarim;ilmastice elatrementina di Scio; l'aloe di Socotora; ilmuschio d'Asia;
lo storacediSiria,etutte le altresortadispecie e
DROGHE
dell'India edi Egitto, costituenti uno dei j)iù ricchi articoli del commercio dei Vene- ziani che con fortunaimmensa ne
esercitarono persecoli il monopolio in Europa.Coi
commerci
erancresciutele venete indù*strie.
AUa
pesca,allacaccia, alla coltivazione dei lidi erano venute appresso le industrie delsale, quella dei fabbriferraie dei legnajuoli (che atanti crebbero da riportare vittoria eglinosolisoprai Triestini rapitori delle loro spose).Gollanifici fio- rivanoleartideiciambellotU edellerasciedispu- tateagli Orientali; le fabbriche di cordami edi istrumenti musicali; lemanifatturedipanni d'oro e zendadi,di seterie,di velluti, di ricami,di veli, merlettie trinea punto in aria; l'arte tintoria.DigitizedbyGoogle
— 13-
die dì
somma fama
godeva i suoi brillanti cremisi e scarlatto; le fabbriche di marocchini, di cuoi semplici odoratiper tappezzorio; le pre- parazioni di borace, lacca, biacca,colori,allume dirocca,soiimato,edicremordi tartaroimparate dai Saraceni; lefabbrichediceramica; quelledi sapone &vorìte dalcommercio
vivissimo degli olii e deUa soda; le fabbriche dicera, diamito e cipria, le rafUnerie dizuccheri, e soprattutto rarte dellemanifatturedi vetri, specchi,cristalli, [)erlelavoratealume, margheritiue, filigrane,ve- tri colorati,insomma
delle conterie, di cui ilpa- trìzioManni
aveva esposto ìmetodi giàfinodal secoloXin.Nellafloridezzacommerciale edindustriale di alloralaNobiltà Veneta,
come
lafiorentina,non credettegiàitiafiiciindegnidi sè,ma
lifeceanzi stromento di suagrandezza. Igiovaninobili,ab- bandonato lo splendore dei superbi palagi e lepompe
speciose delle feste patriee domestiche,montavano
sui mercantili navigli per correre imari al traflico in regioni lontane, donde redi- vanocarichi di ricchezze, colla conoscenza delle altrenazioni, spertidegUall'ari,fortideliapratica di
mare
e del coraggiodi guerra,ondenon
ème-
ravigliaseabbondassero alloraicapitani valorosi.
I Nobili, unitiai popolani nella comunione positiva dellespeculazionidicommercio,nonabor-
—
44—
rivano di amalgamarsiad ogni ordinedi persone nazionali oforastiereanchenell'eserciziopratico di esso,sedendoneiloro respettìvìbanchidiRialto dappresso a quelli dei popolani;néla
mano
usa a soscriver leggi edasguainarelaspada temeva puntolordarsi ove bisognassenumerar
lemoneteo
segnarecontrattidi tra£Qco, perchènon
lasu- perbiaspagnuolaod
il fumosofostofrancese ave- va ancoravarcatoilimitidellelagune.Toccandodellecommerciali risorseonde Ve- nezia prosperò
un
tompo, innalzandosi potente e riverita soprale altre nazioni, primeggiando fra loroper civiltàemagnificenza, cipiacque digre- direinlode deigloriosiantenatidei nostripatrizi,sperandoche questi,nel miglioramento progre- diente dell'attuale nostro commercio, sappiano profittar dell'occasione per fareammutireipiù, che in generale li dicono degeneri dagli avi ed oggi accreditano le invettive satiriche di che in altrotempolicolpivala
Musa
sdegnosadeilom- bardo Parini.Abbiamo
dettouno
dei principali articoli di commercioperiVeneziani esserestato ilPepe
ele Df\oghe delle Indie Orientali, che correvano generalmente in Venezia sotto la denominazione di Spezie
Grosse
e Spezie Sottili, ecompren- devanotuttiquei prodottiche abbiamopiùsopradistintiedaltri
non
pochi analoghidanoi sotta-DigitizedbyGoogle
cinti por lirevità. Questi pnxlutti '^a^nonilmento esclusivi dell'India pervenivano inOccidente |)er r Egitto ela Sìria,viaadettemerciindicata dalla tradizione storicaedallasituazionegeogralica,e divenuta poi
Punica da
percorrere allorquandoi Turchi, impadronitisi di Costantinopoli, TrdDi- sonda e Gaffa,impedivanolanavigazionenel
Mar
Nero.Icommercianti venezianiavevanogiàdatem- po piantate colonie a Damasco» Beruti, Tripoli, Laodicea, Alessandria, dove mettevano capo le carovane cheperiodicamenteconducevanoil
Pepe
ele Droghe. Giài soldanidi Egittose ne erano appropriato il monopolio, e comperandole dalle carovane aprezzibassi,lefacevanodai loroagenti rivendereassai care,permodo
cheuna
tonnellata di pepenon mondato
costavada
ottantaa
centoe
finoacentoventizecchini.Tuttavia i commercianti di Venezia tollera- rono (jucsto etanti altri mali trattamentidaparte dei soldani mamelucchi in Egitto, a motivo dei pingui lucriche loro derivavano dal ricco
com-
merciodelPepe
edelleDroghe
cheessiimpor- tavanoin Venezia per rivenderli con esuberanti prc^tti ai popoli di Occidente^versoiquali essi per questoarticoloesercitavano allalor voltaun
monopolio importante.Ma
lascoperta fatta nelI486
dal portoghese—
10-
BartolomeoDiazallapunta meridionaledell'Afri- cadelCapodelle Tempeste oCapodi
Buona
Spe- ranza doveva portare più tardi la sua funesta influenzasulcommercio
delPepe
edelleDroghe
a danno dei Veneziani. Infatti undici anni dopo perordinediEmmanuele
redi PortogalloVascodi
Gama,
contediVidìgueyra, celebre navigatore portoghese, giravail Capoe nelmaggio 1498get- tava l'ancora aCalcutta, ritornandoin patria nel- l'anno appresso.Ammiraglio delleIndie nel1502, sottomise partedelle coste dell'Africa orientale, piantò coloniedicommercio
aMozambicco ed
a Sofala,e, fatti trattaticolredìCananor,penetrò finoa Cochin;onde i Portoghesi,comperando
a mite prezzo leDroche
di primamano
alle Indie orientah ne recavano una dopo 1'altra le flotte cariche nel portodi Lisbona generandoun
rivol- gimento decisivo nelcommercio
venezianodegli indiani prodotti, che a Venezia facendosi sem- pre più rari, orano sahti ad altissimi prezzi.Di questa guisaiPortoghesis'im[)ossessarono del nionopolio dei trafQco diretto Ira l'India e rEuropa,
massime
dopo che, occupato il golfo Persico el'isoladiOrmus,
chene guardaval'en- trata,siresero padroni dituttoilcommercio
chegli Arabi ed i Persiani facevano da molti secoli per questavia; e lino a Costantinopoli e laBu- cariaebh»ero tuttoT occidentedell'Asiatributario
pei ricchi prodotti dello Indie. Così quel
commer-
ciopeiVenezianigradatamentediminuì, aciònon poco influendo pure la scoperta di Colombo, la
Lega
di Gambray,la battaglia di Pavia colle fu- neste sue conseguenze, nonchéla conquista del Portogallo fatra dal duca d'Alba colle armi di Filippo II,per cui anchela Spagna cominciò ad avere possedimenti nello Indie.Forse cheidanniderivati aVenezia dallari-
voluzione del
commercio
indiano potevanoinparte almenoesserescongiurati,selaRepubblicaaves- se accettatol'offerta fattaledaEmmanuele
redi Portogallo difornirle aprezzo convenevoletutte le Spezie eDroghe
chesbarcassero a Lisbona, concheavrebbero potutoriguadagnareilperduto monopolio di quelcommercio
in Europa.Ma
la Signoria
non
fece uso dell'invito, aborrendo probabilmentedirecarsi nelpaesedellafortunata rivaleall'acquisto delle Droghe, che fino allora Venezia sola aveva fornito a tutto Occidente.Alquanto tempo appresso,disperando la Re- pubblicadi poterd'altra guisa portarrimedioal suodefinitivamente deperitocommercio,offrialla sua volta ella stessa di acquistare in appalto i
prodotti indiani che sulle flotte portoghesi per- venivano ai regi fondachidiLisbona.
Ma
nonfu accettata la tarda esibizione, perciocché ormai quasi tuttele merciindianepervenivanoaipaesid'Occidente direttamente dal Portogallo, e l'a- zione commerciale per questi prodotti sispense quasi alTatto presso i Veiiezi;iiii, ai quali ragioni politichedi
non
pocorilievoerano d'impedimento amandar
pel capo diBuona
Speranza anche le loro navialleIndieafondarviempord
erelazioni dirette di commercio.Arrogi inoltre che per tenere sempre in ri-
spetto il Turco, suo capitale nemico, premeva alla Repubblica di tenerenelle acque del Medi- terraneolasuafiotta,d'altrondeassai indebolita, nè poteva quindi avventurarla inlontaniparaggi, che la
fama
diceva assai pericolosi ed avevano costatoingentisacrifici aiPortoghesi,quantunquesoliconoscessero esaltamente laviamarittimaalle Indie, di cui tennerogelosamenteperassaitempo
il segreto.
.
Oggidì, mutate lecondizioni politiche dìVe- nezia,ecol tagliodell'IstmodiSnezriapertaalei lagrandestradadell*asiaticocontinente, inesausta fontedi traflìci edigrandiosi profitti,ciconforta la dolcesperanza che ilcommerciodei Veneziani grandemente se ne avvantaggi e gradualmente progredendo possa riguadagnare l'antico splen- dore,
sempre
più sviluppando ancora il genionon
ispento delle proprie industrie.Animati da questo vivissimodesiderio, cuiog- gimai veggiam corrispondere ilconfortevolemi-
.kju,^jdbyGoogle
glioramerito dellecommercialiedindustriali con- dizioni del nostro paese,nonciparveinopportuno 0affatto disutile pubììlicare
una
fralepiù impor- tanti lettere ineditechesuU'argomentodelcom-
mercio delleDroghe
indiane dirìgevaun
tale LuigiVezato
da Lisbona adAntonio Maria
Ra-GONA
Console per la repubblica aMadrid, a cuifacemmo
precedere la Parte in proposito presa e contraddetta nel Veneto Senato il 10marzo
1584.E, quantunque trepidassimo dellanostra co- nosciuta pochezza in fatto di studi storicielet- terari, tuttavia intesi semplicemente a chiarire, per quanto era da noi,la storia dellecosenella lettera citatadiscorse, abbiamo premessoinoltre questi umili accenni, dopo averconsultatoleau- torità storiche a nostra disposizione, e quindi senzaalcun* altranostra pretensione allMnfuorìdi quella di onorarecon essi, meglio che conviete canzoni, il beneaugurato connubioditali che ap- partengono a due delle più riputate edoperose Ditte di
commercio
dì Venezia e diAmburgo.
Marzo MDLXXXIV.
DallelettereescrittureoralettequestoConsiglio ha inteso le replicato istanze fatte dal Dilettissimo
Re
Cattolico per viadelSig/Don
GiovanniIdiuches, diDon
CristoforodeMoraedeiRev>
FraMariano Azaro con quell'Ambasdator nostro,per averdalle Sif,morie Nostre la risoluzioneintomoalpartitodei p£VEKi; ed ha insieme inteso gì'importantissimi beneiici che da quello potrebberonascercoelalpu-blico
come
al privato.Intornoalqual partitoéslatoancomaturatamen-
teconsigliato dai Savi del Collegio nostrocoli'inter- ventodeidilettissiminobili nostriVincenzo Morosini Cavaliere Procuratore, Antonio Bragadìn e Gian- francesco diFriuli,edeiCinqueSavinostrisoprala Mercanzia.
E
perchéa volerrispondereinIspagnaconcerio foDdameniP,come
siricerca inmateriaditantorilie- vo,énecessario primaveder sesipuòimw modo
conveniente dieffettuar talpartito, senza peròin- teressar per alcunavia la Signoria Nostra, eccetto che nel prestar il suo favore,come è statasempre
solitadifareperaumentodeiNegoziomercantile;
L'anderàpartechesiaoonmiessoaiCinqueSavi nostrisopra la Mercanzia chedebbanovederese in (|ucsta Città vi sarà unnumero convenientedipri- vati 0 Nobili, o cittadini, o mercanti,perfacoltàe condizione a questo atti; i quali,persuasi dalpro- prio loro beneficio, vogliano abbracciar il suddetto partito da essertrattato econcluso con.S." M.'* per loro medesimi o per loro Agenticoifavore,com'è
detto, della Signoria Nostra, senza che ella siinte- ressi in questopartitoinalcunmodo,néper alcuna maniera. Avendo liberUi i dettiCinque Savi di far sapere a (|uesti tali le particolari condizioni delia proposta fattadal Re, secondo chea loro parerà meglio, per invitarli maggiormentea dar orecchie al detto partito. E, trovatiche gliavranno,debbano venire a riferir il tutto nel Collegio nostro, acciòsi
possa poi in tal materia far con questo Gonsiglio quella deliberazionechesiconverràalservizio delle cose nostre.
Proposta inSenato, questa parte vennecontraddettadal Chiarissimo Giustinian, Savio Ordini,insejjuitoache fu deliberato ordinare:
All'AmbasciatoreinSpalma(')perchè colmezzo
delConsoleinLisbona(*)eper
o^i
altraviaconve- nienteprenda informazionesele cose di queipaesi sonoin istatochevi siaopportunaoccasionediman- dar l'anno venturo le galee grosse; e che sortedi robe si potrebbero aver di là per caricarle, e spe- cialmente di Spezierie ed altre mercisottili ed in che quantità e con che fondamento di speranza; e quali mercanzie all'incontrosi potrebbero mandar, e quali scali potrebbero essere più accomodati in quelle marine.E
che vedadisaper,ragionando con quei mini-stri,comedalui,secredesserocheciòdovesse esser caroaS.M., echefacessea quelleaverquellecomo-
ditàequeifavorichealtrevollesisolevanoavere.
E
commessodiquaaicinqueSaviche prendano informazione in quesUi materia.(')ViNCKNZO riRADESIGO.
(*)Giovanni Dall'Olmo.
—
L'InformnzinnrAaiadidettn Console tiii questoargomento all'Ambasciatore delia Repubblica in Ispagna, è statapubblicata nel 18G9 dal chiariss. sig.''cav.B.Cccchetti, dallasquisita gentilezza delqualequestidocumenti ci furono favoriti.
Capitolo dì una lettera del Sig. LUIGI
VEZATO
da Lisbona.Illustrissimo emio Signore Osseruandissimo.
Coirordinario passalo scrissi a Vosh'a Signoria Illustrissima unaultima rispostadi sue,elepromisi mandarle conquestolaInformazione cheellamiri-
cercava circa ai trafGchichesipossono fare di qui a Venezia e da Venezia aquacollegaleazze, ecosì avendo fatta quella maggior diligenzache il tempo mi ha concesso, hopostonellainclusainformazione quel tanto cheho giudicatoesserea proposito. V. S.
Illustr. lopotrà discorrere,e, trovandosiaasuopia- cere,servirsenealbisogno;econoscendo chevifosse necessitàdiqualchealtragiunta, avvisandomelo,su- bito sarà servita; anzimiperdoni se nonècosi co- piosa e compendiosa comerichiederebbeilnegozio, ché per oranonhopotuto più,
ma
credo bene vada fondata sopra il certo,sopralaquantiUi»jprezzicheDigitizedbyGoogle
/
— au-
sipuòSperare.Restasolo diquiavvertire esseremio parere che nonvarràlaspesa dinijìie^^artre ixalcazze a questo viaggio, senzaclielaSerenissima Signoria procuridi contrattareiPepid'India inqua, del
modo
chetieneilcontrattoGiambattistaRovellascoedaltri compagni, che quest'anno si finieda S. M. éstato prolungato perilseguente, neiqualterminesidovrà contrattsùre dinuovo con luì o con altri, e con tal contrattola Ser."*" Signoriapotrà dare ai Pepi che starannoinloromanil'espedientecheletornerà più comodo.E
molteragioni rnimuovonoadirlequesto, perchòquando ella giudicassechedetta Signoriaci avessequalcheinclinazione,glieneapporterebbealcu- nedelle condizioni del detto contratto; cquandotalnegoziononfacesseper loro, determinando pure di dovermandaredettegaleazzeal trailico,converrebbe almeno chefacessero contrattariPepicoimedesimi contrattatori,chelifacesserovenired'India, dovesi obbligasserodi pigliarli,o dar lorounacertaquantità di detti Pepi al prezzo pattuito d'accordo; perché
mandando
le galeejszesenzaun
taleobbligo, costoro sialtererebbero tantocollacertezzadell'arrivodiesse, che chi volesse com])erare iPepi dovrebbe pagarli amodo
loro, il chenon porterebbe forse la spesa.Sicchéin tutto si deve a
dò
aver considerazione,come
pure alla poca quantitàdette robe òhequasiDigitizoobyGoogle
I
—
27—
possono condurre da Venezia con poca o nessuna speranzadipoterlefar servij-e allecomperedellespe- ziERiE»vendendosiapersonedidifferenteprofessione di quelle che vendonodettespezierie;e quinonsi
costuma far Bazari, come si costuma in Turchia^ e checiòlesiaperavviso, lostaròattendendodisapere lasuavolontà,econoscendoeh' io siabuonoperser- virla inqualsivogliacosa, ellamifaràsingolai^egrazia di comandarmi, chein tuttomitroveràprontissimo, con che
me
le olfero ete.Illustrissimo Signor mio
Appressosidarà a V. S. 111."* quellapiù parti- colareedistintainformazione chea
me
sarà possibile sopra i traffichie negozi dell'India di Portogallo e di altrepartiaquestacittà diLisbona,conformealla richiesta fattami, ed inoltrel'opinione che sopradi essi si tiene rispetto ali*avvenire.E
primieramentediròche S.M. tienpartitocon particolari chesiobbligano per cinque aimi appron- tare,e mettere in ordine di tutto punto per far ilviaggio delle Indie cinque navi grosse ed una per
il viaggio di Malacca, onde su di esse caricartutte lemercanziee contanti dei mercatanti e deicontrat-
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— 28-
tatori, non
meno
che genti ed altreprovvigioni ed appodi cheaS.M. occorremandarogniannoaquelle parti; le quali navi partono ognianno nel mesediMarzo esonodi ritornoqua
0
mesediAgosto eSetr tembre deU'altro anno seguente colle spezierib e coirinvestita dei capitali che di là ritornano.Detta Maestàtienemedesimamentecontrattocon altrimercatantiforestierieterrieri,iqualisiobbliga- nodi mandarogniannotantirealicontantiinIndia colle dette navi che suppliscono perlacompera di cantara trentamiladiPepida comperarsilàognianno per venire colle medesime navi che diquapartono a tutticosti e spese, cosidinoli,
come
dialtro dei detti contrattatori; e die dettiPepi siano condotti dentro di queste dogane di Lisbona per essere poi divisi inmodo
che la giusta metà di essi integrisi agliagenti di S. M.,netti diogni spesa, equantoadetti contrattatori, per la metà chelororesta, non sono obbligatia pagar altro dazio.
V
ultimocapitale di questo contratto fumandatocolle navi che partirono questo Marzo passato; e perché eranecessario,fooendonuovoarrendamento, ossiacontratto, firmarloprimadella ])artenza di dette navi, per potere a chi toccassedaregliordini con- venienti, e desiderando S. M.averprimanuovare- lazione ed informazione delle cose di là da nuovi
DigitizotìLyCìoo^le
ministri, che
mandò
1'anno i)assalo, laquali;inlur-mazione dovrà venire con quelle navi chesiaspet- tavano ad Agosto e Settembre prossimo, ebbe per benediprorogareaimedesimi contrattatori
un
altro anno di più il conlratlo coimedesimipatti econdi- zioniallequalilotenevano senza veruna innovazione;per potere con sao maggiorgusto, ricevuticbe ab- bia gli avvisi cbedesidera,contrattare dinuovodie
il medesimo dovrà seguire a questi contrattatori co- gliavvisi dei suoi ministri.
E
nonostante che,come
sidice, detti contrattatori siano obbligati afar ve- nire fino alla
somma
dicantara trentamila di pepiall'anno, tuttavia fino ad ora nonsi é veduto che sienomaiarrivati se non alla
somma
didodicimila, quindicimila o tutt'al piùdi diciottomilacantaraal- l'anno,per.quanta diligenzaessiabbiano potutofare;sperasi ora che in avvenire, coi nuovi e buoni or- dini dati da S. M. a quelleparti,ed anco perquelli deglistessicontrattatori,iqualinuoviministrihanno . mandato per questoeffetto, abbiaa venire maggior
somma
e colle navi che questo mese di Agosto e Settembre si aspettano d'Indiae Malacca (cbe do- vranno esseresei, oforsecinque,mentrediunachemancò
1*annopassatononsiebbe piùnuovaalcuna) potrebbe venirnefino allasomma
di ventimila can- tala, poco più, pocomeno
;die sebbene non venis-— 30-
sero pili di cinquunavi, luttaviaseneaspettaegual- mente ladetta somma, checosìseguendosigiudica varrà Du&*'40 ilcantarodilibbreli2diquesteche sonodi oncie12 per libbra; se ne venissero quat- tro o cinquemilacantaradi più,uncantaropotrebbe valere dueo tre ducati meno';evenendonequattro 0 cinquemila cantara
meno
di dettasomma^
aigiu- dica che il prestosarebbe diDue.**45
epiùflcan- taro, e questo per 1*alto prezzo in che Io troverà posto,che oraé diDue."(K)ilcantaro,perilman->camentoche se nesente in tutti i paesi;
ma
ve*nendo la detta
somma
di cantara yenticinquemOa, e cunlinuando colle susseguenti navi adandar ogni voltapiùmoltiplicando,comesispera,dovràilprez- zo discenderedi nuovo a Dac.^36 e35
e liorse34il cantaro,
doé
ai limitiordinarli dell'anno passato; 1qualiPepinon possono capitare inaltre maniche inquelle diessi contrattatori.
* Garofani eolie navi suddette in quest'anno si fo giudizio ne abbiano a venire da 3000 a 3500 cantara, e, così seguendo, si stima che abliiauo a valere
Due"
UO ilcantarodilibbre128; eseneve- nissemaggiorsomma,varrebberosemprepocomeno;perché il costoè caro, esi tratta dimercanzia che può essere conservata e non tienecorruzione;e se nevenisseminorsomma,vaircbbedavaataggio,con-
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-3i —
forme al mancamento di detta
somma; ma
si giu- dica sarà più presto di più che di meno, ed oggi vale D\xc^ 100 e più il cantaro.Gammblle
vengono qua insorte,e potrebbees- sere che con dette navi ne venissero1000cantare;ma
questa mercanzia è più incerta che le due di sopra, che sono più ordinarie, e venendone dettasomma
o poco meno, si giudica che il prezzosarà egualeaquello deiGarofani, che édiDue.**90epiùil cantiiro di libljre 128, e ciòperlareputazionein cui oggi sono di Due.''130; ché altrimenti varreb- bero
Due"
80; equando nevenissemeno
assai,po- trebbe fare molta variazione,che se fosse la metà meno,come
potrebb' essere che si mantengano ai prezzi d'oggi. Tuttavia, intendendosi chel'IsolaSa- cfaen stain pace coiMori,si spera ne debbacapi-tare la detta somma.
Macis condettenavi se neaspettacantara 300 e più,ed oggi vale qui Duo." 150 ilcantaro di lib- bre 128, estainonestarichiesta;giudicasiche poco possa abbassare per il molto ohe costaed i grandi dazt che paga; e venendone minor quantità, varrà davantaggio.
Noci in sorte costano oggi Due."40 il cantaro di libbre ii2, ed è prezzotanto basso,chesiperde molto del capitale; costando tanto quasi di dazii
—
32—
e noli; per cui ne verranno poche o nessuna;non potendosene far venire, se non quando valessero Due.'' 00 e più il cantaro.
Zenzeri di ordinario sono di quella specieche a Venezia diconoMordassi, edoggi valgonoDucar
ti25ilcantarodilibbre 112,prezzo egualmentetanto basso, che per lesuddette cause nonse nepuò far venire; equestodeprezzamento dipendedallaquan*
tità che da pochianni in quane viene in Siviglia dalle Indiedi Spagna, chevalemoltominor prezzo.
Nè
da queste parti ne verrà quantità, se non vale da Due.'*45 a 40 il cantaro.Endaghiseneaspettano circa2000cantara, forse piùchemeno,edoggivalgono Duc.^ 139ilcantarodi libbre 112,e stimasicheil perfettovarràDue." 120, mentrenevienediun'altra sorte,che secondolasua qualità e bontàcosta meno.
Capitandotutta la
somma
diSpbzieriesopraddette (come si giudica chedebba sef^uirc), sLiinasi chese nepossanosmaltireledue terze parti in Inghilterra, Alemagna, Fiandra, Francia, Spagna ePortogallo, e che raltroterzo possaservireper YItalia.E
per r avvenire, vedendosi le dih^^enzeclie si fanno perle Indieed i grandicapitali chevisi
mandano
più dell'ordinario,puossi credere chene possa capitare quantità anco maggiore, per cui si potrebbe intalDigitizedbyGoogle
—
33-
caso sUibilireche unametàtoccassepei consumi di Italia, se questa ne abbisognasse.
Le
Droghe
poichesoglionovenirecondettenavi sono leseguenti; sopralaquantità e prezzidi esse, stantela lorosomma
variabilità,non se nepuò dar più precisa indicazione.Galanga
ne può venire da bO ad 80 cantara.PerlamoltarichiestavaleDuo.'* 125ilcantaro; eve- nendonequest'anno, sigiudicachecosterà Ducati50
il cantaro.
Aloe
soccotrinoda800a1000libbre all'anno.Vale Reali 400 e più la libbra.
Mirabolani chebuli e cecot.'" secchi da 15 a 20 cantara. Valgono da R. 100 a R. 180 la libbra.
Mirabolanicanditicantara10.ValgonoR.240
la libbra.
Noci in conserva da 6 ad 8cantara,che valgono Reali 650 la libbra.
Pastadi boracenevienemoltopoca,evale«la R.» 160 a 200 il cantaro da libbre 112.
Spiconardo ne viene egualmente poco, e vale R.' 300 la libbra.
Calamo
aromatico vale R.' 80 la libbra.Cassia ne viene poca, e valeDue." 60il cantaro da libbre 128.
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Sandalibianchi domestici da 15 a20cantara, e valgono il.' 300 la libbra.
Sandali rossisiaapeitanodaMalaccainbuona quantità,e valgono R.* 50la libbra.
Salvatico bianco che vale 11.' 100 la libbra.
Canfora
che da tre, r^uattr'anni in qua é ad assai basso prezzo e vale R.* 184il cantaro.La
ai trovò valere financo R.*60, enevienesecondoclié è addimandaLa.Legno
aloenevieneda100a300libbre l'anno, evale5,4
efinoa3
D." laliblNra,secondola bontà.Zenzeriinconservada90 a
25
cantara ali*anno e valgono R.* 80la libbra.Tamarindida8a10cantara e valgonodaR' 40 a 50 lalibbra.
Legno
della china ne vieneda SOO a 400 lib- breV
annoe vale da4
a5
Due.** la libbra.Belzoino mandolato neviene poco, essendovi guerra là nel sitoonde si trae,e valeda
Due"
2a2 V4 lalibbra.
Belzoino di
bennena
neviene da 200 a900caiiUira all'anno.Oggi é amoltobuonmercato,cioè dai30 ai00 Ducatiil cantaro; eper ilmolto capi- tale andato (secondo cbe si dice) inIndia,* sperasi che di tutto debbaarrivare quantità maggiore del-
l'ordinario.
— 36-
Tei.k d'india di cotone di diverse sorti. No suol venire ordinariamenteper un valoredi Duca-
ti300,000 epiùyedilprezzovarianaturalmente se- condolaqualità,bonti esorti; equest'annosigiu- dica che abbia a venirne maggior quantità, bieche dovranno valere un prezzo onesto.
Sete
della chinacrude ordinariamenteneven- gonolibb.20,000circa all'anno,edalgiungeredelle navivalgono Due." 3allalibbradaoncie16.Adesso avendosenedomanda
valgonoDua"
3 ^4.Muschio si stima ne debba venire
un
carico dalle 10,000 alle 12,000onde, chiuso in vesdcfae,come
diordinario. Se negiungerà laquantità sud- detta,costeràDuo." 3 1'oncia,come 1'annopassato;ma
se nevenisse meno, come puòsucceder benis- simo, potràalloravalere4,5
efino6
Due.** Toncia.Zibettopuò
venime
quantità di oncie100 epiùall'anno, e vale dai 10 ai 12 Due." 1'oncia.
Ambra
gris ne viene di solito poca quantità, cioè dalle150 alle200 onde, evale dai 23ai 25Due.**
r
onda.Porcellane in diverse sorti. Vasi e piatti per Due.*'5000ali'anno, e costano secondo i pezzie la loro finezza.
Diamantidi ognisorte egrandezzane vengono ordinariamente sempre, 0 poclii 0 molti, e non si
DigitizeuLy C-jUv.'^^il
-
36-
poò fai* giudizio della ifuantità; ché atte volte ne viene per D.'' 40,000ed allevolte più e
meno
lino allasomma
diD.^' 120,000all'anno.Ilpdrezao varia secondo laloro bontàela quantità che neviene.Rubiniseneaspettano pocbi,avendosisoritloche qua sono a molto hasso prezzo.
Peale
grossedi K.*' 1 finoa K.u 4 ne ven- gono poche, essendo ingrande rqmtanondpresso quegrindigeni che le tengono per loro oso.Da
K.*' 4
%
^ìiio ^ grano ne vengono in grandequantità, cioè per un valore dai25,000ai 30,000 DncatL
—
Perlopiùsonoboonee costano quelleda i grano R.'28
l'nna, quelleda2
grani R.* iOO, (pialle da3 graniR.' '250; da 4 grani R.' 450, e di ìL"^ 1 a R.' 1200 r una<e iieaU400 fannoun
Ducato).
Perle dalavorarene vengonoinquantità discreta
. e valgono da900 finoa 1600Reali V oncia,seoondo la quantità che ne viene e la bontà rispettiva.
Perle
dapestarene vengonoegualmente in di- screta quantitàe valgono R.' 200 Voncia, epiù o meno, come di sopra.Coltrida lettodi diversequalità,di telaedi seta alavori diversi, piccolee grandi aipresso di D.«*
4
fino a D.<*100 e più l'una.Tappeti grandi e mezzani finissimi coi capi di
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setaedaltie sorlipiù grossolani delregno del
Cam-
bara.
Damaschileggeri colorati edaltrilavoriin seta nellaChinaper
un
Talinreda8000a10^
D.^Cera
ne Tiene da 150 a200cantaraV anno, e valeD/^ 25ilcantaro di libbre 128.BoBii (chesonoboTolettipiccoli,che servono per denari ad
akone
di qodleconquiste di Negri) ne vengonoda800 a 1000cantaraali*anno e valgono da 15a 18D.tiilcantaro.Ebano.
Quando
le navi andando o ritornando dall'IndiatoccanoIfozambicoo, caricanocolàda100 a200cantaradiEbanoper ogninave, che quicosta da 80a100D.tiU
cantaro.Tutte queste mercanzied'Indiasicompranospso- cialedidogana,pernavigarleperqualsivoglia parte, epagasisolamente
Vmo
percento diuscita,piùilpor- iaggiodiRJ
9 ilcantaro(ad eccezionedelleGioje e Perlechepaganoil3
p.%); lespeseminuteor- dinarie per' fiicchiniedaltro.E
questoétulioquello die si puòdirlesoprail Negoziod* India.NeiReali chesi mandanodiquaalà siguadagnadai25ai27DelTeriinoeS.
Tomé
fral'anno sogliono capitar Zuccheriinpolveredelle tre sorti,cioèbianchi,me- schiati epanelliin quantiiiidicantara150,000e piùairanno,chesi smaltisconoperFiandra,Ingliilterra, Francia,Spagna,Portogallo edItalia.Per Veneziase nepotrannocaricare Gantara154e più; e sogliono valere gli
Zueehmi
bianchi da 1500 a 1600reali, imeBehiaiidaR.*950a 1000,edipanelH daR.850 aUGOpercantaro dalibbre 32.Vienedadettoluogo
Legno
Verzino da tingere inquantità da 43 a 44cantara V anno, ed oravale D."3epiùilcantarodilibbre112;e giàvifatempo in cui valseda 3a4D." emeno, intendendosidipar- lar diquello che si trae di Fernambuco,perchè di quellochesicavadaalireparti ne vengono da 800 a 1000cantaraevaleD.**2ilcantaroali*incirca.Di S. Tornò, «jiiando quest' isola dava il solito prodotto^solevano venire da 250 a 200 cantara di quegli Zuccheri, dei qualiaVenezia senesmalti- vano da40 a
50
cantara,doó
moltomeno
in allora diquellodel Brasile.Adesso Zuccherodi S.Tome
ne viene molto meno,nonraccogliendosene;mentreper eerte malattie nellepiantesonosiperdutelecanne edicoltivatoriduranofoticaarimetterle.Tuttaviague-
st'annoseneas{)ottiinoda40a50cantara,e valgono da 700ad800reali il cantaro,essendo già stato in passatoilprezzodiquestoZuccherodaOOO a 700reali.
Dentidi Elefante.
Da
S. Tornò e dalla Mina ne venjj'ono cantara200epiùali*anno, ed ora (es-sendovimancamento del genere alle richieste) val-
gonoD." 40ilcantaro di 4 dentiilcantaro. Quelli di minor peso si cedono a minor prezzo.
I dazi di uscita sono qui, comesiódetto, del-
l'1p.
%
eR.' 2%
percantaro;piùleminutespeseordinarie.
Sullemercanzie cheda Venezia sogliono venire perqua,essendodipocasostanza,mipare che poco mirestidadire, non credendo chefra 1'anno pos- sano importarein tuttoD."50,000edelle sortiche a bassosiandràdicendo,chétuttesiveggonocoitempi e comodità.
CiAMBELLOTTi MAREZZATI neri edin colori da 8 a10tavole;siricercanofinissimie sivendono da7 ad 8D."lapezza, pagamento a 6 fino ad 8 mesi in tre e quattrorate.
CiAMBELLOTTiSENZAMAREZZO SOnesmaltiscono da25a 30 tavoleall'anno;sivoglionobuonietinti inFiandra,ed essendotalivalgonoD." 14, 15 o 10 lapezza,buonaqualità. Diquelli poidi costì,cioèdi Venezia, ne bastano4 o5tavoleVanno,i quali, se sonobuoni,sivendonoD." 11e12lapezza.
Tabini d'oro stretti e larghi da 15 a20 pezze l'anno,esivendono atempo,glistrettiaR.* 800ed
i larghi a R.* 1100 il conodo (misura che eccede del3p.
%
ilbraccio veneziano).—
40—
Tabini
m
setaaltisenesmaltisconoda 15 a 30 pezze, evalgono gli strettiIV
350ed i larghida R.' 450a500U
coQodo.Tappetimoedietti egialliordinaria»
ne
posaono consumare900 Y annoe Tidgonoigiallida5
a6
D.'»i moschetti da7 a
8
D.*', pagamento ai medesimi tempicomesopra.Risida 2000a2500cantaraTanno, quandoparò sienoacquistatiad
un preao
cheeonTcnga darli qui a4
05
D.^alcantarodalibbre 128.VinimoscatidiCandia, sene possono smaltire da300a400bottiall'annoe valgonoordinariamente
da d4 a 35
D."labotte, di qiMllamisura di Porto- gallochelevaalcuna onta piùdiun
^uato ordinario diCaudia.Scamonea
fino a libbre200, dievale D.^' 3, 4^5 o 6
la libbra, aeoondo labontà.Non
esMadovene quiadesso,valeD."25.RABAunERo
di qualsiasi qualità da25a30lib- breall'anno,chevaie6,10,15D.^' lalibbra.Rosette
o Gomterieditetroperun
valore di D.><4000 a 5000 r anno^ma
lericerchesono vana*biliquasiogniannorispetto allesorti equalità; do- vendosiavvertire, che,
non
essendovilequalità ricer- cate dai Negri, la merce resta in magazzino per sempre.DigitizedbyGoogle
—
41—
Specchi e vetri per D."3000all'anno.
AcciAJO della miglior qualità e non altrimenti per D.'» 2000,Valgono da 10a12 D.«' al cantaro di libbre 128.
Storace calamita, essendobuona, perD.^' 300
l'anno.ValeU.' 500a700lalibbra,secondolabonUì e quantità.
Biacca, Spade edaltre minuterie per D." 2000
1'anno.
GlAMBELLOTTI, TaBINIDISETA,SETE edOROpa- ganoquiildaziodientratainragionedel10pery^.
Libri e Spade nonpaganonulla. Tutto il resto diqualsiasisorte o condizione pagail20per
%
delvaloredistima;e questestimeoggidì sono più alte diquellochesienomaistate,conpoca o niuna cor- tesiain esse.
Questi dazi si pagano come appresso. Finoalla
somma
diD." 50 bisogna pagar a pronti contanti;oltrei50efinoaD.''100sihannotremesiditempo, edaD." 100insusihanno sei mesi indue rate. 1
pagamentisifanno adazieriche arrendono {assumo- noin appalto) dettedogane. **
Quanto ai portia cuipossonofarscalo i vascelli chevenisserodaVenezia,ioper
me
credosienoquelli di Sicilia, Maiorica, Alicante, Cartagcna, Malaga, e Cadice, nonché questodiLisbona,benché creda cheDigitizedbyGoogle
-.42 —
sia di pocorilievo; potendosi dire insomma che e per gli scali suddetti e per questa piazzasia affare piùdimarinariepasseggierìdiedi mercadantì.Dei medesimi scali si potranno avere Informazioni
mag-
giori in Venezia dagli stessi padroni dei vascelli e daimarinari,chenon diqua danoichenon nesen- tiamo utile alcuno.
n
tempo appropriatopercontrattar quie com- prare ogni sorte dimercanziaè dei mesidiAgosto, Settembre ed Ottobre; nel qual tempo sitrovano qua le navid*India, e siha semprenelcomperare miglior condizione cheInaltritempiIn&ttiquandolerobesipongonoinmagazzino, vanno sempreau- mentandodiprezzo; percuibisognafar leprovviste appenasono quigiuntelenavi
— E
quando lain- vestita avesse ad essereimportante,non potendosi,come
si disse, far^segnamento nésopralaquantità, né sopralaqualità dellerobe chesi porUissero per venderlequi,nédeltrattodiesse,poichéquasicom- pralamaggio!^ partepercontanti(nè per Spezierib terrebberoneppure unducatodi roba,ma
nettida- nari),bisognerebbe provvedersi del contante o per lettera dicambio o per buoni creditisopra tutte le piazzedellaSpagna, Ànvorsa edaltre,colquale po-tersiprovvedere poi di quellochebisognasse.
Queste sonoquelleinformazionichemiparve ne-
yu,^ jdbyGoogle
cessanodidare aV.S. 111."""conformealricercatomi.
Trovandovimancarecosa alcuna, Ellapotrà dirmelo, ond'io possa soddisfareinquanto potrò al suo de- siderio.
Lisbona, adi 5 di Maggio i584.
Di V.S.IHmaServitore
Aloyse Vezato.