MEMORIA SULLA
COSÌ DETTA VESCICA CHE
IDROMEDARI
EMETTONO...
Paolo Savi
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oe?/àhlJ_ uktiiViaggiatori,etatti iNaturalistiche parlano
de Dromedari
,dicono chequesti a- nimali neltempo
degli amori,emettono
dal- la boccauna
vescica (equalcheduno
dicedue
),laquale rientrae sparisce, nell'atto dell'ispirazione.È
però cosa singolarechenessuno finora,
almeno
perquanto
io sap- pia, abbia fissata la suaattenzione sopraun
talfattoper
ben
conoscerlo,espiegarlo, senon
foss'altroipoteticamente.// leur sort
de
la bouche,diceTaver-
tiier,
une èmme
bianche avecdeux
vessiesdedeux
cotés,grossesetenfléescorameune
vessiede Pourceau
.Voyage
de TavernierT. i. p. 161.
£
Buffon, che sipuò
dir l'ha copiato,on
assure gii ilsecumene
continuellement,quando
sonoin amore,etqu
illeur sortde
i
4
8 A V Ilagueule une
ou deux
vessiesrougcs,de
la grosseur d'une
vessiede
cochon Buffon T.jj. p. a35.
Pendant quarante
joursilsnemangerà
prèsa uerien,etdeux
grosses vessies lem- sortenta chaque
instantde
labouche,avecun
ralementtròsdésagréable, Ménageriedu Museum
National parLa Cepede
etCuvier.p.a.
Aprono
sovente labocca, e cacciarifuo- riuna
vescicamembranosa
,rossa,cherien- tra nelV atto dell1ispirazione.Ha
nzani ele- mentidi Zoologia.T. a. parte3. p. 696.Questo
è tutto quelloche trovo scritto sù talsoggetto,cosiche iomi
sarei creduto inescusabile presso i Naturalisti, senon
essi procuratod'illustrarloe spiegarlo,col- locatocome
sono nella situazione pia op*.portuna per conoscerei costumi, 1' indole, e l'organizzazionediquesl'animale.
E
di fai*lo, prossi
ma
aPisa,abbiamo, come ognun
sa,laRazza dei
Cammelli
appartenente allaCorona,
stabilitanellaTenuta
di S. Rossore, in unavasta, e bella pianura, che difesa dai venti settentrionali dauna
catenadi monti,
code sempre
d'una temperatura assaidolce .Il suolo ai questa
Tenuta
è per lamassima
parte arenoso, e viabbondano
boschetti di piantesempre
verdi, di quelle specie chea preferenza son gradite aiCammelli; onde
siffatti animali trovandoci tutta la libertà, nutrimento adattato,e vivendo in
somma
in circostanze pressoa pocoegualia quelle del loro paese nativo, vi si sono perfettamenteacclimatati,ti
godono
disalute perfetta , ecompletamente
eseguiscono tutteleloro fun- zioni,circostanzein cuinon
sipossontrova- reiCammelli
conservati neiserragli inclima assai piùfreddo,i quali finadessosonosta- ) tiappunto
isolichei Naturalistiabbiano esa- minaticon
attenzione. Io cercaiadunque
di trarprofittoda questefavorevoli circostanze,quanto
seppi, e potei, cosicché spessissimotrovandomi
inmezzo
aiCammelli,tanto in estatequanto
ininverno,orafrallefemmine
allattanti i fjgliolini,orafra i maschi domati, liberi,e pascenti nei boschi,
o
guidati daiCammellai, quando
prestano i loro servigj all'agricoltura, ebbi tuttol'agio dibene
esa- minarli ,edistudiarne il naturale.E
quan-tunque
ilCammello
siauno
dì quellianima-li di cui moltoèstato scritto,purehotrova- to che qualche fatto era sfuggito a^li altri osservatori, eche qualchecosadi ciòche si
eraasserito,aveva bisognodicorrezione.
Ma prima
diprogredire, edientrare in materia,è necessario fissare a qualespecieappartengono
iCammelli
di S. Rossore. I migliori Naturalistinon ammettono
chedue
solespecie nel genereCamelus,
cioè ilCam-
melloadue gobbe Camelus
Bactrianus;ed
il
Cammello
ad unagobba
solaCamelus Dro*
medarius;
cosìche ilCammello
nostroche diuna gobba
sola è fornito, apparterrebbe a quest'ultima specie,ed ilProfessoreSanti inuna
suaMemoria
sur lesChameaux de
Pise,inserita nelTomo decimo
settimode-gliannali del
Museo
di Parigianno
1811. lo>
6
^siti
qualificò per
Camelus DromedariuS
.Ma
ilSìg.Luigi Porte chenel 1815. ha pare pub- blicata
una memoria
sulCammello
Toscano, è dell'opinione diValmont
diBomare
e dì diversi viaggiatori» i quali vogliono ohe le speciediCammello
sianotre,cioè1 .*ilCam-
melloBattriano che hadue gobbe
,a.ailZ>ro-
medavio
chehauna
solagobba
, latestapie
cola,legambe,
ed il collo sottile, ilcorpo
gracile, edotatodigranvelocità. 3.»il
Cam-
mello
comune
oArabo,
parimente conuna
solagobba,di
gambe,
collo,testa,ecorpo più grosso,e lento nelmoto
, eda questa specie referirsidovrebbe
ilCammello
Toscano.Ma
lenotatedifferenzefrail
Cammello comune,
e ilDromedario,
sonelleno poi talida
qua- lificarespeciediverse?Nò
certamente: nes- sunNaturalista accorderà- loro altro valore che quellodi distinguere delle varietà per-manenti
,0i-azze'.eForskalstessocome sem-
plicirazze della specie
medesima
mostra di considerarle, dicendo che ilDromedario a
C amelo
(vulvari)non
specie,sedpropaga- tone
differt. Forskal: Descriptiones anima- lium,etc.qua;initinereorientaliobservavit, etc.Haunia? 1775. p. 4.H Cammello
nostroadunque
è anche dame
riposto nella specieDromedario
,quantunque
ioconvenga
che questonome
specificonon
gli sia statobene
appropriato,perchèilnome
diDromedario non
appartienein realtàchealla razza cor- ridore, enon
indistintamentea tuttiiCam-
melli lYuna sola
gobba
.Ma
siccome Linneo, BulfonjCuvier,e tuttii Naturalisti piùclas-CAMMELLO
7Sici
hanno
adottata questa denominazione, sarebbeormar
cosadifficilissima,ed anchedi niunautilitàilcorreggere questopiccolo sba- glio.Non
erròdunque
il Professor Santi nel chiamarDromedario
ilCammello
unigibbo di S.Rossore;ma
volendopoideterminare a qualdelledue
varietà di talspecieegli ap- partenga,iosondel tutto d'accòrdocolStg*Portenel direchei nostrison
Cammelli
ara- bi,o
volgari, o veri,enon
Dromedàri, giac- ché ai primipienamente
s'assomigliano per leforme, eperleabitudini.Ma
èoramaitempo
ditrattare della ves- cica gutturaledeiDromedari, oggettoprima- rio di questaMemoria
, dalqualemi
eraal-quanto
deviato,per dar luogoad una
di- scussionenon
inutile,aparer mio,essendo- vifra iToscanimolti*che incertisOntutto- ra delnome
convenientealnostroCammel-
lo,
benché
dà qualchetempo
laquestionesia stata sciolta al di là delleAlpi.
Da quanto
ho potuto rilevare nei varj libri dame
consultati, iCammelli
Battriani0
bigibbi mai fanno Vedere questa vescica, che tantietantihanno
osservato neiDrome-
dari! n'ont point dette itessie,
que
lesDromedaires
font sortirde
leurbouche à
cette epoque
Lacepede
etCuvier,Menagerie du Museum
Art.Chameau
p.a.Ma
anchefra1
Dromedari,
isolimaschiadulti ne sono do- tati,ela fanno solamente vederenell'epoca degliAmori
,cioè nelFebbre
jo,e nel Marzo.È, come
già si sà,una
delle cose pitirimarchevolinellastoria deiCammelli,lo sta-
8
n .Sj av
itp particolare,edirò quasi violerò,nelqua-
lein tal'epocaessisitrovano.Pochissimoal- lora
mangiano
,edinconseguenzapoco
ciboavendo
nel loroRumine immenso,
chenegli altri tempine
è quasisempre
ripieno, ilventre loro èpiù piccolo, e più distante
da
terra,ossiahanno
lapancia
ritirata,come
diconoiCammellai.Lo
scolo dellaglandola occipitale (i) è assai più copioso, in guisa che nerestan macchiatiancoipeli dellapar-*te inferioredel collo.Piùdirado,epiùlen- tamente
ruminano,
e spessomuovendo una
mascella suiraltrasenzaavercosaalcunafra identi, questi insiemeconfricandosi produ-cono una
speciedi strido ingrato,edacuto.Orinano
lentamente,ene ricevono ilgetto sulla coda,con la quale poi siaspergono ildorso.
Sono
inquieti e spesso da n morsi e calci ai lorocompagni
, e qualche volta an cora aicustodi.E
finalmentemandano
fuo-ri dai Iatidella bocca,
un
corpomembrano-
so di color carneo acceso il piùdellevol- te:rigonfio,
come una
vescica.
Fra i diversi Autori che indicano que- sto fatto,alcuni,
come
si èveduto,dicono checontemporaneamente
le vesciche sonodue
,una
da ciascheduna parte della bocca;ma
questoèfalso.
Non emettono
iDromedari,
efi)Èquestaunaglandolaconglomeratadifigurarenifor- me,lungacircaduepollici,e largatre. Essa èsituatanella grossezza della pelle,inmanieracnela punta,o prieroton- datariguardalabase del collo, elasmarginaturalatesta. I lo- bulichelaformano hanno ciascuno uncanalettoescretore,che
siapreimmediatamenteallasuperfice della pelle,fraipelisen- za unirsiConquelli dei lobuli vicini
.
neppure
possono emettere, che una sola ve»scica alla volta.
La
vista di qualchefemmina,
il semplice
odore
di lei, la presenza di altri maschiincaldo, basta perprodur
lacompar-
sa della vescica. Sicominciadal sentire
un cupo
gorgoglio, e di poi ora daun
lato del- la bocca,ora dall'altro ,si vedeescir fuoriuna membrana
rossa,con
varie ramificazio- ni di vasi,piena d'aria, eben
turgidaallor- ché comparisce,ma
che prestosivuota eri*ducesi in
un
corpomembranoso,
floscio, grinzoso, e pendente.Ridotta chesiainque- sto stato»V
animalela ritira inbocca, e per facilitarequesta operazione,piegala testain dietro verso il tronco, abbassandone neltempo medesimo
Vestremità, verso il collo.La prima
volta che veddi questo corpo singolarissimo provaiuna
gran maraviglia, perchènon
sapevaimmaginarmi
da qual orga-no
fosse prodotto, eperquanto
mettessi ilmio
ingegnoa tortura,mai potei giungere a supporre qualche cosa di ragionevole . Fui obbligatoadunque,
persoddisfarelamia cu- riosità, d'aspettarV
occasione d'anatomizza- re qualcheDromedario:
e, questa essendo giuntanon molto
dopo, qual fula mìa sor- presa nelvedere chelavescica gutturale altronon
èchel'ugola straordinariamentesvilup- pata, queli'organo
stesso che negli altrimammiferi
è piccolissimo, e cheappena
giunge a toccare la parte sottoposta della lingua!Esaminando
allora l'ugola, e le al- tre parti della bocca delDromedario,
con gran facilità conobbi anche ilmeccanismo
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IO
SAVI
percui quest'organo
membranoso
compari- scealdifuora della bocca informa
di vesci- ca: equantunque un
talmeccanismo
siamolto
complicato,facilmenteanche senzaa- verletta questamemoria
da loro medesimi locomprenderanno
tuttiquellichepotranno
esaminareuna
testa diDromedario
adulto.
Ma dovendolo
poi farconoscerecon
solepa- role,medianteuna
semplice descrizione, e senzaavere avantiagli occhiilpezzo, o sen za l'ajuto d'un grannumero
di disegni, lacosa,
almeno
perme, non
è molto agevole,tantoessendo complicatele partidellabocca posteriore dei
Dromedari,
e molto varie es- sendolecircostanze, checoncorrono
a pro-dur
lacosidetta vescica.Con
tutto ciò, me- diante dettagliate descrizioni,e 1'ajuto della tavola unita a questamemoria
,ove
hocer- cato di rappresentare nel migliorpunto
le parti di cui parlo,faròtutti i mieisforziper essere intelligibile, e perfarben compren-
derel'origine dei curiosissimo sacco guttura- le deiDromedari
.
I grossidenti canini dei
Cammelli,
ed identi incisivi della loromascella superiore
,
organi che tantogli distinguono dagli altri
ruminanti, sono
ben
cogniti a tutti i Natu-ralisti;e parimenteatuttiè cognita1'ecces- siva durezzadelle lorogengive, e del pala- to,perlaquale possononutrirsi
impunemen-
tedei vegetabili più aridi epiù spinosi. Io
dunque
puntomi
tratterrò a parlaredique- steparti,tantopiù che nessun rapportoessehanno con
ciòcheèilsoggettoprimariodel-CAMMELLO
lilamia
Memoria
, e passeròimmediatamente
a trattare della parte posteriore dellabocca.Aldi là
appunto
degli ultimi dentimo-
larisonsituatiipilastri anteriori del palato;
i pilastri posteriori sono distanti da questi
cinque
pollici,nè si possono vedere apren-do
solo la bocca delDromedario, ma
è ne- cessario mettere intieramente allo scoperto la cavità delle fauci.Lo
spaziocompreso
fra l'arcatadei pilastrianteriori, equella deipo- steriori,è occupato dal Velo-penduto-pala- tino,o palatomolle,dalmezzo
del cuimar-
gine posterioreo libero, nell'uomo,
ed in quasi tutti gli altrimammiferi, pende
l'ugo- la.Non
cosièperò neiDromedari
adulti:in questi l'ugolanon pende
giàdal margine li-berodel palatomolle
ma
bensì dal suomar-
gine anteriore,o
aderente,dall'arcata cioè dei pilastrianteriori; e siccome quest'ugola e grandissima,avendo
ordinariamente quat- tordici,o quindici pollici dilunghezza,con
lasua base
occupa non
solo questa intiera arcata,ma
ancora il terzo superiore delmargine
interno deidue
pilastri anteriori; escendendo
avantialvelopendulopalatino, chiudeaguisa di tenda l'apertura delle fau- ci .La
sua faccia anteriore è libera,ma
laposteriore ècongiunta a tuttala porzione
media
longitudinale del velopendulo
pala- tino permezzo
diuna
ripiegaturamembra-
nosa formanteuna
speciedi frenulo.Questa ripiegatura,o frenulochegiunge6no
all'e- stremità dell'ugola daun
lato, e dall'altro lino all'estremità libera del palato molle, a11
SAVI
quel postocioè
ove
l'ugola suole essere or- dinariamente situataJ divide longitudinal-mente
indue
parti lacavità che ecompresa
fra ìpilastrianteriori,edi posteriori.
DietroT ugola trovasi ,
come ho
notatoprecedentemente
, il velopendolo palatino,il quale essendo pure molto grande,e ripo- sando colla suaestremità, o marginelibero, sulla base della lingua,avanti
appunto
al- l'epiglottide, nello stato di quiete obbliga l'ariacheesce dalla laringe a dirigersi peril canal nasale.
Nella parte superiore delle narici po«* steriori, viè
un
ristringimentoformato dauna
ripiegaturasemilunare dellamembrana
na- sale.Questa speciedi setto, èin talmaniera posto| checolla sua inclinazioneguarda
la laringe, e perciòforma
da questa parte fra esso,e la parete superiore del canal nasale,un
cui di sacco, di cui in seguitovedremo T
uffizio.
L' eccessiva grandezza di quest'ugola del
Dromedario
,ela suaattaccaturaalmar-
gineaderente, o anteriore del velopendulo
palatino, enon
al margineposteriore e libe- ro,come
è in tuttigli altrimammiferi,
po- trebbefarpensare ad alcuno che impropria-mente
iogli abbia dato ilnome
d'ugola, e che essasiaun
organo da questo affatto di- verso.Ma esaminandone
la strutturaester- na,ed interna, e laforma
esituazione che ha neiDromedari
d'età, esesso diverso, è facile ilconoscere lagiustezza della mia opi- nione.Una
epidermide grossa e biancastraCAMMELLO
l3ricopre la tunica
muccosa
di color giallo- gnolo, in cuisonosparse molte glandolette:sottoquestatunica vièdeltessuto- cellulare,
estremamente
rilasciato,che servead uniredebolmente una
parete dell'organocon
l'al- tra;nelqualetessuto cellularescorronoigros-sivasisanguigni, eviè
immersa una
grandissi-ma
quantitàdiglandole,dicuiilcanaleescre- tore attraversandoeli strati che gli son so- prapposti, s'apre alla superficie dell'ugo-la.
Ora
diqueste partimedesime
èformatalamembrana
del palato, di cuil'ugola,come
o-gnun
sa,non
è che una continuazióne* Ilmuscolo
Azzigos, in tutti imammiferi,
è ilmotor
principale dell'ugola;ed
ilmuscolo
AzzigosdelDromedario,
cheè grosso eforte, distribuisce tutte lesue fibre nell'interno di quest'organo,cheiochiamo
ugola,eIoritira, e solleva apiaceredell'animale.
Per
lastrutturaadunque,
similissimaè quest'ugola delDromedario
all'ugola del-1
uomo
e di altrimammiferi,
e solo per la grandezzae situazione,realmentene
differi-sce.
Ma anche
riguardo alla situazione di- spare ogni difficoltà,quando
s'esamini la bocca dei giovaniDromedari,
e dellefemmi-
ne,giacche inquesti,ove l'ugola èinfinita-mente
piùcorta, emeno
sviluppata, essa c posta molto più verso ilmargine
libero del palatomolle, versoilluogo cioè ove suole essereordinariamente,cosicché,perlasitua- zione formando,quasiiodirò,un
passaggio fra1' ugoladelDromedario
adulto,e l'ugo-)/}
SAVI
ladegli altri animali, fa sparire la diversità che
sembrava
distinguerle.£
finalmenteriguardoal suo gran volu-me, ben
siscorgecheneppur
questopuò
es- sereun
caratteresufficiente, pernon con-
siderarlacome una
vera ugola, giacche ilmaggiore,
o minore
sviluppo d'un organo
,mai cangiaa questo natura.
Ecco
tutto ciòche misembrava
piùne- cessariodidire riguardoalle partidellaboc- ca delDromedario
maschio, per quello al-meno
che ha rapporto colla vescica gut- turale, la quale adessovedremo come
siforma
.Quando
l'animale, essendo caldo d'amo- re, vuolmandar
fuorila vescica,egli allora solleva il velopenduto
palatino3 e cosi Io avvicina a quelsettoche è nella parte supe- riore del canal nasale , di cui poco faho
parlato,spingendonelmedesimo tempo con una
certa forza l'aria fuori del suo petto.Siccome
in tal circostanza il velopenduto
e sollevato, l'apertura perciò delle narici po- steriori èmolto ristretta,el'aria medesima, forzataaduscire,terminadi chiuderla affat- to,entrando nel cui di sacco prodotto dal suddettosetto;imperocché allora lodistendeed
applicandolo al palato molle, che è già sollevato, fa l'uffiziod'una
vera valvola, e chiude intieramente all'aria quel passaggio che viera rimasto.Non
potendo piùadunque
l'aria passare perlenarici,essa cercadipas- sarperla bocca,ecominciadall'entrar nel- lefauci:
ma
qui ecco cheun nuovo
ostacoloCAMMELLO
l5sipresenta al liberoegressodi essa, I"ugola cioè che
pende
all'apertura delle fauci, e appoggiasi allalingua,eche toccacon
isuoi latila facciaposteriore deipilastri anteriori.Or dunque
conviene, che Varia sforziuno
dei
due
indicati passaggi per uscir fuori; quello del canal nasale è insuperabile per-1 chèil palato molle ed il sacco nasale tanto più lo
chiudono quanto
maggiore è l'urto dell'aria: l'altro,cioèquellodelle fauci,seb-bene
(1lilialmente, tuttaviapuò
esser supe- rato,qualoralaforzadell'aria siasufficiente.L'aria
dunque
agiscesullaparete posteriore dell'ugola, e cerca di spingerla in avanti:ma
siccometuttalaparteestremadiquest'or-gano
riposasopra la lingua, edi lati si ap- poggiano ai pilastri, cosi l'azione dell'ariarò
avereeffetto solamentesu quella picco- parte dell'ugolacheèsituata fraipilastri, e presso il suo attaccoal palato,laqualea- vanti dise
non
haostacolo alcuno.Qu\
per tantosiconcentralo sforzodell'aria,eque- sto fasi che tuttala partemedia
dell'ugola scorrendo sopra se stessa, esca fuori dall'i-stmo
delle fauci;e stantecheisuoi margini contrastano, o colla linguaal disotto,o la- teralmentecon
i pilastri,forma
peròuna
specie disacco,gonfioe teso, ed e quello che comparisce all'esterno sotto laforma
diuna
vescica.Ma
sel'azione dell'aria conti-nua
,e seguita a spingere inavanti l'ugola,e
a gonfiare e adaccrescere il sacco, allafine qualche porzionedel
margine
dell'ugolasi li*boradall'appoggioche avevaconipilastri,
o
l6
SAVI
colla lingua,e di làescendonc liberamente
l'aria,la vescicacheerasiformata,echefino aquel
momento
eraturgidissima,ad un
trat- to si vuotae convertesi inun
corpomem-
branoso,grinzoso, rossastro,il quale,
come
hodetto di sopra,ilDromedario
subitoritira nell'interno della gola.Soltantonel
tempo
degli amori iDro-
medariemettono
lavescica. Neglialtritem- pi dell'anno,irritandoli molto, e facendoli gridare, vèdesi dal fondo della loro bocca sollevarl'ugola rigonfia,ma
allora essanon
siestende
giammai
tantodaescirealdifuora.In quel
tempo
l'ugola è corrugata e più corta, enon
ciondola floscia e rilasciata so*prala base della lingua, probabilmente in grazia dellacontrazionedel muscolo azzigos eforsediquellefibre deglielevatori del pa- latomolle chealei sidistribuiscono.
Ed an-
che nell'epoca degli amori,come
ho più in altoaccennato, solo nelmomento
dell estro venereo, compariscel'enorme
ugola fuor della bocca probabilmente perchè, solo in quelmomento,
l'ugola intieramentesi rila- scia,ediviencapace di chiudere afFattoIV
Iierturacheèfrai pilastrianteriori.
Eagevo»
e poiil persuadersiche temporariamente,
ed anche
perpoco,l'ugoladeve
restareinque- sto stato, considerando,che ancornel tem-po
degliamori iDromedari ruminano
,eche assolutamente è impossibilealcibo di passa- re nellaboccaanteriore, fintantoche l'ugola essendorilasciata e pendente,glie nechiude l'ingresso.DigitizedbyGoogle
CAMMELLO
17Vedesi
adunque
cheesistenelDromeda-
rio
un
gran rapporto fragliorgani dellage- nerazione,e l'ugola, e sene
ha ancorauna
piùchiara riprovaosservando che nellefem-mine,
e nei maschi tuttor'impuberi,non
hagiammai
luogo lacomparsa
della vescica.Hanno
lefemmine,
ed i giovani maschiun
ugolain proporzione piùgrande
di quella degli altrimammiferi, ma come
ancoraho
detto disopra essa è quasiun
nulla parago- nandola conT
ugola dei maschi adulti.È
strano,
non può
negarsi, questo gran rap- portofragliorganidella gola,ele partige- nitali;ma come
è notoai fisiologi einon
ènuovo
.Variemalattieche attaccanoigenita- li, attaccano anchelagola; frequentissimoé l'osservareuna
mutazione di voce nel tem-po
degliamori, edognuno
conoscela quasij[istantanea, e notabilemutazionedi voce che accade nell'uomoall'arrivo della pubertà .
In
non poche
specied'uccelli,gliorganidel- lavocedei maschi sono assolutamentediver-si daquelli delle
femmine;
in altre la gola interna dei maschi e le interne parti della bocca, acquistanoquando
sono incaldo,un
colore diversissimo da quello che
hanno
ne-gli altri tempi, e che
sempre
riscontrasinel- lefemmine:
e moltialtrisimiliesempj si pos- sonotrovare percorrendola storia delle va- rie famiglie degli animali.Ma
la causa di questi rapporti, di questa così detta simpa- tia, fino ad oranon
si conosce, e se vi è strada perarrivareaconoscerla, sarà proba- bilmentequella d'osservarbene
,ed attenta-i8 * A
M
•mente
la strttttcrra,ed
i fenomeni che pre-Semana
quelli animali in cui unaUt
simpa-tiasi trovain
massimo
grado. •Dalla presenza di quest'ugola così lun- ga efloscia
,
dipende
quella specie digorgo»glìo che
producono
i màschi adulti , e che rende sì strana la loro voce.E
facilmente intendesicome
l'aria nell' escire dalla larin- ge incontrandoun
corpo molle, e floscio"qualeèquest' ugola,e
dovendo
passare sot- to di essay e fralle sue ripiegature,debba
produrrelo stessorumore,
che attraversan-do un
liquido:edò«ina prora della miaas- serzione il vedere chelefemmine ed
ima-
schi perèlicheimpuberi,in cui l'ugola èpo- ehissi
mo
sviluppata,non producono
giam-mai un
gorgoglìo,cosi chiaro, e deciso,ma
la voce Toroè simile piuttosto al belar delle
Capre
. 'Terminerò
questamemoria
col fare os- servare ehe nei Dromedari,Y
ugola, il velopendulo
palatino, e tuttelemembrane
che tappezzano la bocca, e la prima parte del canal digerente, sono spesso la sede di gra- vi malattie,dalle quali difficilmentesisalva-no, almeno qua
nellarazzadiPisa.Ogni
an-no qualcuno
deiDromedari
neonati s'am- mala
per ulceri che attaccano tali parti, e questecon
tanta rapidità s estendono, cheben
prestoincomodandole
poi quasi affattoimpedendo
alpiccoloanimale il poppare,lo fan moriredistento,einanizione.NeiDro-
medariadulti poi, eparticolarmenteneima-
schi, e verso V epoca degli amori, queste
Djgiliz-edbyGoogle
CAMMELLO
- IO,partì
medesime non
di rado s'infiammano,eho
vedutidue
individui maschiuccisidauna
tal malattia*
»
SPIEGAZIONE DELLA
TAVOLA
Fig* I.»Testa di
Dromedario
maschio, rappresentatanelmomento
in cuipende
la vescica fuoradellabocca.
Fig. 2.aTesta scorticata,
ed
in parte scarnita, per far vedere in qual maniera siproduce
la vescica•a a a
Ugola un poco
rigonfia dall' aria4 e spinta verso l'apertura della bocca.
b
bSua
ripiegatura o frenulo,cheV
unisce almargine
libero del velopenduto pa- latino.c c Estremità dell'ugola
a a,ehe
ancorri-mane
aldi là dei pilastri anteriori.
i i Pilastroanteriore.
/ l Pilastro posteriore.
rn Setto del canal nasale.
eee
Laringe.//
Trachea.g g
Esofago,ec.h h
Parte dell'osso ioidetagliato, per poterben
vederel'internodella bocca.
L»ingua
.
À* k Mascella inferiore dicui
ne
è stata se- 5atauna
porzione.?ig. 3.aTesta di
Dromedario
maschio, priva della mascella inferiore, nella quale Tedesi, di faccia, l'ugolapendente.**
I
.•• • •
•
Soprauna nuovaspeciediSylvia.LetteraileiProfesso, rePaoloSavi,al Sig. Dott.CarioPasseriniConserva' toredelTI.eR.Museodì Firenze.
Pisa io.Aprile i8a4*
...
. >Virammentereteforseche nell'Autunnodel iBai»
viscrissid'avereaccisaunaspeciediSylvia palustre ,
nondescrìttaneilibriche possedevo.
Ma
siccomelede*scrizioni degli accelli diquesto genere, come voiben sapete,nonsono ancoracos'ichiareedesattequanto è necessario, col soloesamedi essenonpoteigiammaiper- fettamente determinarese lamiaSylvia appartenessein renilaad unanuovaspecie.
E
particolarmentemicon- fondevanoledescrizioni dellaSylviaflluviatilis, e del- laS.anindinacca, uccellidicuifinalloragiammaiaveva vedutoindividui,ofreschi,opreparati.Main quésl' ul- timitempiingrazia della cortesia del Sig. Prof. Bonelli di Torino,edel Sig. Schrcibers Direttore del Museoi.diVienna,avendo avute ambedueleSjlviecheca- gionavanoimieidubbi»misonoassicuralo chela mia èunaspecieassolutamentedistintada queste.
Se,coliletutto
me
lo fa credere,questa specie è nuova, io propongodi chiamarlaSjrlvìa Luscinioides,giacché somigliandopericolori,qualche poco il Ru-
signolo,moltidei nostricontadini,ecacciatoriconesso
laconfondano. i .
Eccoviladescrizione diquesto specie:ditemi ciò chedi essapensatejesalutandovi ec.
Sj-lvia Luscinioides.
T «
Descrizione.Beccosottile,un pococompresso verso lapunta.Mandibulasuperiorebrunonera,leggermente finitati. Mandibulainferiorediritta,nera nellacima.
Peli dellabasedelbeccosottili,ecorti»in modoche ap- penasivedono. Naricigrandi, ovate. Pennedelle parli superiori della testa» collo, dorso, groppone, ali,coda, dicolor grigio-bi nno-rossiccio, senzaalcuna macchia:
ma
ai
tulle,e particolarmente quelle dellacoda,egroppone, striatepertraverso,dafasceparalleledellostessocolore, quantunque unpoco più cupo. Questefascesonofugaci, epoco apparenti,bendiscernibilisolamente ad alcune particolaririflessionidi luce.Unalinea bianco-brunasi parte dalla base delbecco,passasopraall'occhio,es'e- stende finoaldisopra dell'orecchio.Pennedellegole, e delle oreccliie,bianco-sudice,conlostelobianco. Lati del collo,gozzo, partesuperiore del petto, bianco-sudicio- rossastri.Ilatidellagola, elapartesuperiore del goz- zo,ordinariamente hanno delle macchie brune piùo menoapparenti.Fianchidelmedesimocolore del petto,
ma
unpoco piùintenso.Sottogola,epartemedia del ventre d'un bianco leggermente sfumato di rossastro.
CuoprUriciinferiori dellacoda, larghemollo convesse
,
delicate, delmedesimocolore dei fianchi,maconloste- lobianco,el' estremilasfumatadibianco;sono ancora essestriatecomelepennedelle parti superiori:lepiù Junghearrivanoaicinquesestidellacoda. La CQda è grande,larga,graduata,e perfettamente rotonda,Le timonieresondodici, piane,larghe,molto rotondato.
Ali mediocri, rotondate;essendo chi usegiungonoap- penaadunterzo dellacoda.Laprima remiganteè pic- colissima:laseconda èlapiù lungaditutte, Piedi me- diocri: tarso,editi, piuttostodelicati,dicolor carnici- noscuroiditomedio,inlunghetaa quasi egualeal tar- so:ttnghiesottili,nerastre;quelladel dito posteriore inarcata,ed ugnale in lunghezza aldito stesso. Iride colorcastagnogiallognolo
.
Dimensioni, Lunghezzatotale Poli.6,Stesura(la distanzaTraileestremila delle ale aperte) Poli.7. «mez- zo.LunghezzadellacdoaPoli.a. elinee 5.Larghezza delletimoniere medie,linee 6.Tarso,linee9. Lunghez- zadel becco, linee 5. ,
Osservazione.Lemacchiedella parte anterioredel eolio variano moltoperl'intensità nei diversi indivi, dui.Alcuninehotrovati incui punto,o quasiputitp essesiscorgevano;altriincuierano mediocrementeap- parenti,edaltrifinalmentein cuierano benvisibili,ma
assaipiùpiccole,editormapressoa pocolanceolata, (o non hovedtuochePintensità diqueste macchie abbia rapportoveruno, uè conladifferenza di sesso,necon
ladiversità della stagione.
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