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Le relazioni etniche nell’epoca della democrazia parlamentare

2. La crescita del Movimento nazionalista delle minoranze

3.1.2 L’Aggressione giapponese e lo sviluppo del movimento nazionalista birmano

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. la Cooperazione birmano-giapponese e l’Occupazione giapponese in Birmania Dall’inizio della Seconda Guerra mondiale, i nazionalisti birmani hanno posto l’idea politica dell’indipendenza birmana attraverso un’alleanza con l’Impero britannico per difendere il paese dall’offensiva giapponese. Questa idea fu rifiutata dall’Autorità coloniale britannica, di conseguenza alcuni nazionalisti birmani rivolsero il loro orientamento verso il Giappone, col fine di ottenere l’indipendenza birmana con l’aiuto giapponese.

Nell’agosto del 1940, quando Aung San arrivò ad Amoi (città di Xiamen odierna, Provincia di Fujian, Cina) con una lettera di presentazione del Partito Comunista della Birmania (CPB) per chiedere il sostegno del Partito Comunista Cinese, fu individuato dagli agenti segreti giapponesi e mandato in Giappone. Successivamente Aung San decise di cooperare con il Giappone. Nel marzo del 1941, Aung San rientrò in Birmania per presentare una proposta nella riunione con i leader del Partito Rivoluzionario del Popolo (PRP), Aung San propose di allearsi col Giappone per attaccare i Britannici, questa idea fu approvata dalla maggior parte dei leader di PRP e, dieci giorni dopo, venne organizzato il gruppo dei Trenta Commilitoni11 per partecipare alla formazione

militare in Giappone12.

I Giapponesi organizzarono la formazione nell’Isola Hainan (Cina, odierna Provincia di Hainan) e promisero un supporto militare per l’indipendenza birmana. Dopo lo scoppio della Guerra del Pacifico nel dicembre 1941, i Giapponesi iniziarono subito l’attacco verso la Birmania dalla Tailandia ed i Trenta Commilitoni organizzarono

11 I Trenta Commilitoni, costituito l'embrione della militaria moderna birmana o chiamata Armata dell'Indipendenza

Birmana(BIA), che è stato formato per la lotta dell'indipendenza dalla Gran Bretagna.

l’Armata dell’Indipendenza Birmana (BIA) in Tailandia con l’aiuto di Phibul Songkhram (พิบูลสงคราม,14 luglio 1897-12 giugno 1964), il primo ministro tailandese dell’epoca. La missione che i Giapponesi avevano assegnato ai Trenta Commilitoni era di sostenere l’attacco giapponese in Birmania con l’aiuto della BIA. Yangoon fu occupata dalla milizia giapponese il 7 marzo 1942. Dopo l’occupazione di Yangoon, i Giapponesi non dichiararono l’indipendenza birmana, costituirono una giunta militare, ordinarono lo scioglimento dei diversi organi locali che la BIA aveva costituito, in più, i Giapponesi ridussero il numero dei membri della BIA, da 23.000 a 3.000 soldati.

La cooperazione fra nazionalisti birmani e Giapponesi fu causa di influenze negative sulle relazioni etniche in Birmania. Pochi mesi dopo l’occupazione a Yangoon, in una festa con i Giapponesi il 2 agosto 1942, Dr. Ba Maw, il politico birmano presentò uno slogan che recitava: “un legame di sangue, una voce, un leader e cooperare coi Giapponesi”13. Da questo slogan, si può vedere che lo sciovinismo birmano si era

rinforzato ulteriormente nelle teste dei politici birmani, portando, di conseguenza, sentimenti di disagio e tensione fra i popoli delle varie minoranze. Col sostegno degli Alleati, molti popoli delle minoranze parteciparono alla lotta contro i Giapponesi, entrando inevitabilmente in conflitto con i nazionalisti birmani. Nel periodo della regola giapponese in Birmania, si verificarono numerosi e sanguinosi conflitti armati fra BIA (composta principalmente dai Birmani, col sostegno giapponese) e le armate delle varie minoranze (col sostegno britannico), solo nella Tragedia di Myu-A del 1942, la BIA uccise più di 150 civili Karen14.

Dopo che i Giapponesi occuparono la Birmania, presero parte alla politica di partizione, applicando il controllo militare nelle aree dei Birmani, nello Stato Shan e nella Zona

13 U Maung Maung, Burmese Nationalist Movements 1940-1948, Scotland: Kiscadale 1989, p.50

dei Kayah, ma nello Stato Shan mantennero il sistema dei Saofa, quindi i Saofa di Shan poterono continuare a seguire le loro regole. Nel 1943, i Giapponesi cedettero due zone dello Stato Shan, Kengtung e Matman, alla Tailandia, contemporaneamente disposero che i Birmani non potevano andare nello Stato Shan portando armi. In Birmania, i Giapponesi istituirono molte organizzazioni pro-giapponesi, la più famosa fu l’Unione della Gioventù Sud-est Asiatica (Southeast Asian Youth Union, SAYU), guidata da U Ba Kyin15.

La SAYU si sviluppò ampiamente, non solo nella Bassa Birmania ma anche nello Stato Shan e nella Zona di Kayah però, la SAYU fu successivamente trasformata in un’organizzazione anti-giapponese sotto l’influenza del Partito Comunista della Birmania, e fece parte dell’Organizzazione Anti-Fascista (AFO) guidata da Aung San16.

Tramite l’attività della SAYU, i giovani patrioti di Kachin, Karen, Kayah, Chin, Birmani e Shan abbatterono i confini geografici e nazionali, dando vita a contatti e cooperazioni fra di loro.

Nel 1943, le forze alleate entrarono nella fase della contro-offensiva. I Giapponesi, al fine di facilitare i loro rapporti con le forze armate birmane e coi vari popoli birmani, dichiararono l’abolizione della legge marziale dall’agosto 1943 e riconobbero la Birmania come Stato indipendente. Il 1° agosto 1943, sotto la regia del Giappone, la Birmania guadagnò l’indipendenza formale divenne membro della Grande area di coprosperità dell'Asia orientale (大東亜共栄圏)17, i Giapponesi crearono un governo

15 John Frank Cady: A history of modern Burma. New York: The University of Cornell Press 1958, p.451

16 Dopo che i Giapponesi hanno occupato la Birmania e hanno stabilito la giunta militare, i nazionalisti birmani

hanno iniziato di perdere la fiduccia sul Giappone quindi, alcuni nazionalisti birmani hanno iniziato di prendere l’opinione anti-giapponese e hanno organizzato le diverse organizzazioni armati o semi-armati contro la militaria giapponese in cui l’Organizzazione anti-fascista (AFO) era la più famosa.

17 La Grande area di Coprosperità dell'Asia orientale fu un ambizioso progetto dell'impero giapponese di creare,

durante gli anni '40 del XX secolo, un'unione economica e politica con tutti i paesi compresi nell'area dell'oceano Pacifico, dell'Asia centrale e dell'oceano Indiano. L'impero giapponese avrebbe svolto il ruolo di leader dell'Unione

pro-giapponese guidato da Dott. Ba Maw (capo di Stato) e Aung San (primo ministro del primo governo) ma, le politiche interne ed esterne di questo governo erano sotto il controllo dei Giapponesi. L’Indipendenza birmana del 1943 apportò oggettivamente un’influenza positiva sullo sviluppo storico birmano e sulle lotte dell’indipendenza, attraverso quest’avvenimento, i Giapponesi dovettero riconoscere formalmente lo status giuridico della Birmania e la forza militare birmana. Nel periodo successivo all’Indipendenza birmana del 1943, le forze militare birmane si rinforzarono ulteriormente, in particolare i suoi eserciti ed i suoi generali ottennero ulteriori posizioni nel sistema militare del Paese.

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. I cambiamenti nelle posizioni dell’élite birmana ed il movimento anti-giapponese

Quando la Birmania fu attaccata dai Giapponesi l’Autorità coloniale della Birmania si trasferì a Simla, in India, ove si installò il governo in esilio della Birmania. Il governo in esilio dichiarò che dal 15 febbraio 1943, l’amministrazione delle zone non-cadute, cioè le montagne Chin e le montagne Kachin fossero trasferite sotto il controllo di Archibald Percival Wavell (primo conte di Wavell), generale e feldmaresciallo britannico, comandante della British Army durante la seconda guerra mondiale e governatore generale dell'India. Wavell creò il Servizio degli Affari Civili Birmani (Civil Affaires Service Burma, CASB) sotto la struttura militare del Governo dell’India britannica e nominò diverse personalità altamente qualificate delle minoranze birmane come responsabili di questo servizio, al fine di orientare la lotta anti-giapponese delle varie minoranze birmane. Questo sistema di guerra fu mantenuto fino al 1° gennaio 1946, quando il comandante supremo alleato in Oriente, Mountbatten annunciò l'abolizione della legge marziale.

Nelle aree dell’occupazione giapponese, le contraddizioni fra i leader politici birmani e gli aggressori giapponesi aumentarono. Il 1° agosto 1944, Aung San incontrò i leaders del Partito Comunista della Birmania, Thakin Than Tun e Thakin Soe in casa di U Nu (Thakin Nu) e decisero insieme di creare l’Organizzazione Anti-Fascista (AFO). L’AFO era un’ampia alleanza anti-giapponese i cui membri erano la forza armata birmana (Esercito Nazionale della Birmania, BNA), il Partito Rivoluzionario del Popolo (PRP), il Partito Comunista della Birmania (CPB), ed ecc. Le altre organizzazioni erano: l’Alleanza delle Gioventù Sud-est Asiatica (l’ex SAYU), l’Organizzazione della Gran Birmania (Great Burma Organisation, GBO) di Bhamo, l’Associazione Sangha (l’organizzazione dei monaci) e le organizzazioni anti-giapponesi delle minoranze (e.g. dei Karen, dei Kachin, degli Shan, dei Chin, dei Rakhine, ed ecc.)18.

Aung San fu nominato presidente e Thakin Than Tun fu nominato segretario generale; gli obiettivi dell’AFO erano di liberare il paese dagli aggressori giapponesi, di costituire il governo del popolo e di eliminare il fascismo. Nel dicembre dello stesso anno, l’AFO definì il progetto generale delle ribellioni armate e inviò dei rappresentanti in India per contattare le forze alleate al fine di ottenere sostegno militare19.

Tuttavia la dirigenza del CASB riteneva che Aung San e gli altri leaders della Birmania fossero dei traditori collaborazionisti dei Giapponesi, quindi venne rifiutato il sostegno all’AFO, ma il comandante Mountbatten riteneva che, dopo la guerra, il nazionalismo nelle colonie sarebbe aumentato e le colonie si sarebbero inevitabilmente indirizzate verso l’indipendenza ed il ritiro delle forze britanniche dalla Birmania sarebbe stato solo una questione di tempo20. Con quest’opinione, il comandante

Mountbatten acconsentì di offrire armi al BNA. Il comandante Mountbatten mostrò un

18 Richard Butwell, U Nu of Burma, Stanford: Stanford University Press 1963, p.44

19 Zhang Xizhen, Studies of the Modern Southeast Asian Politics, Nanning: Guangxi People’s Press 1995, p.53

atteggiamento accondiscendente riguardo alla collaborazione fra i nazionalisti birmani ed i Giapponesi, disse di comprendere appieno i motivi per cui i leaders della Birmania avevano collaborato col Giappone, la rivolta dell’AFO in momento cruciale doveva essere accolta dalla buona volontà dei Britannici21.

I cambiamenti nelle posizioni politiche di Aung San e dei suoi compagni costituirono un’opposizione unita delle varie minoranze all’invasione giapponese. Il 27 marzo 1945, Aung San comandò la marcia verso Pegu di una truppa di 10,000 soldati del BNA e sconfisse i Giapponesi di stanza in quella zona. Da quel momento, cominciarono una serie di guerre popolari anti-giapponesi di tutti popoli della Birmania, in breve, il BNA riconquistò Yangoon. Fino alla resa del Giappone, il BNA e le guerriglie delle minoranze uccisero in totale più di 20,000 militari giapponesi in Birmania.

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. la storia dell’Armata cinese inviata in Birmania e la riforma dell’orgoglio nazionale dei Cinesi in Alta Birmania

I Cinesi che vivono in Birmania, sono divisi in due gruppi, quelli discendenti dagli immigrati cinesi introdotti dall’Autorità coloniale in Bassa Birmania e quelli discendenti dei primi immigrati che giunsero in Alta Birmania negli ultimi anni della Dinastia Ming (dinastia feudale cinese). Questi ultimi vivono ancora oggi nelle zone montagnose dello Stato Shan e a loro sono state attribuite diverse identità secondo i cambiamenti della storia birmana; nell’epoca feudale birmana, gli antenati degli odierni Kokan erano riconosciuti dalle dinastie birmane come stranieri, mentre prima della riconciliazione fra la dittatura militare e le forze armate di Kokan negli anni ’80 del XX° secolo, loro erano apolidi; dopo la riconciliazione, sono diventati Kokan, una minoranza che fa parte degli Shan.

In realtà, molti nomi dei popoli sono denominazioni attribuite da altri, o da popoli numericamente più grandi. Il nome Kokan è il nome del bacino dove loro abitano, dal punto di vista etnico, loro sono Cinesi Han, cioè la popolazione maggioritaria in Cina. Nel 2° Capitolo di questo lavoro, l’autore ha descritto già la storia dei Kokan, ma una domanda importante è, perché la loro identità nazionale è nata così tardi? Perché nel secolo prima della Seconda Guerra mondiale, i Kokan non sono stati riconosciuti come Cinesi da loro stessi?

I Birmani ed i Cinesi, tutti i due popoli hanno una caratteristica unica del pensiero, che è “chi vince sarà principe; chi perde sarà bandito”22. La fonte di questa logica nasce da

Confucio, perché come un patrimonio comune fra studiosi cinesi, Confucio è il fondatore del pensiero di dualismo. Da questo punto di vista, i Birmani sono parzialmente uguali ai Cinesi, in particolare nel modo di pensare, in Birmania come in Cina, le influenze del Buddhismo sono limitate nella vita quotidiana civile. La tragedia dei Kokan è nata infatti da una serie di fallimenti nei processi di concorrere con i forti.

Per i Kokan, la costruzione dell’identità nazionale nella storia contemporanea è in realtà un processo di ricostruzione o di risveglio dell’identità nazionale, perché i Kokan erano Cinesi, erano nobili cinesi fuggiti; all’epoca del fallimento degli antenati Kokan, il

22 “chi vince sarà principe; chi perde sarà bandito”(成者王侯敗者賊寇) è la citazione detta la prima volta da Liu

Bang (257 a.C – 1° giugno 195 a.C), imperatore e fondatore della Dinastia Han (206 a.C – 220 d.C), oltre il primo imperatore della Dinastia Qin(221 a.C – 206 a.C), il Re Qin Shi Huang (259 a.C – 210 a.C), Liu Bang è il più importante imperatore della Storia cinese, perché lui fu il primo imperatore di nascita civile. Secondo la tradizione prima della Dinastia Han, solo coloro che erano nati da famiglie nobili potevano diventare nobili, cioè la classe dei nobili e la classe dei civili erano chiaramente separate; per coloro che volevano diventare nobili era impossibile a causa delle pressioni non solo dalla classe dei nobili (e.g minacce armate) ma anche la critica della stessa classe perché il concetto di origine del sangue è radicato profondamente nella società cinese e Liu Bang abbattè questa tradizione antica. Però, dopo Liu Bang, una volta che un civile è diventato nobile poi tutta le sua discendenza diventa nobile, vale a dire che il confine fra la classe dei nobili e la classe dei civili non è più fisso come un tempo. I Cinesi sono abituati di capire un tal argomento dal punto di vista del risultato, ad esempio si dice solo che Liu Bang nacque civile mentre la sua discendenza, gli imperatori successivi sono considerati dei nobili. Di fatto il concetto del legame di sangue esiste fino ad oggi, gli esempi famosi si trovano nella Rivoluzione culturale dopo la fondazione dello Stato attuale.

loro regno fu conquistato dai Manciuriani, secondo la logica storica tradizionale cinese, loro non furono eroi, furono banditi. Quando gli antenati Kokan arrivarono nell’odierna zona di Kokan, poiché i popoli locali erano tutti più numerosi di loro, per vivere tranquillamente, dovettero dimenticare la propria identità provando di abituarsi alla vita dei barbari. Dopo tanto tempo, hanno dimenticato la loro origine, quindi fra gli Kokan la Cina era un concetto molto ambiguo. Benché talvolta loro erano riconosciuti come stranieri dalle dinastie birmane e/o Shan, quel riconoscimento non era un fattore che potesse far nascere un sentimento nazionalista mentre era una definizione per far capire loro che non erano benvenuti nel territorio birmano, esattamente come successe ai loro antenati che furono rifiutati della Cina. Per spiegare come l’identità nazionale dei Kokan fu ricostruita, dobbiamo studiare la storia della riforma del loro orgoglio nazionale, quindi è necessario conoscere la storia dell’Armata cinese inviata in Birmania durante la Seconda Guerra mondiale.

In realtà questa storia è poco conosciuta in Cina, perché l’argomento classico delle lezioni di storia nelle scuole, dalla fondazione della Repubblica popolare cinese fino ad oggi ha diffuso una versione secondo la quale le forze principali della resistenza anti-giapponese nella Seconda Guerra mondiale nel territorio cinese venivano quasi tutte dal Partito comunista cinese mentre il Partito nazionalista cinese non era attivo contro gli aggressori giapponesi, perciò la storia dell’Armata inviata dal Governo nazionalista cinese è stata volutamente dimenticata. Stranamente, anche nelle lezioni di storia delle scuole di Taiwan, questa storia è raramente citata, forse perché, al Governo nazionalista cinese, benché si tratti di una storia gloriosa, il trattamento dei soldati ritornati dalla Birmania era fonte di una serie di brutti accadimenti successi in Cina, in Birmania e nella Penisola indocinese, ad esempio la questione della droga del Triangolo d’Oro in Birmania e il cambiamento delle posizioni politiche fra i soldati del

Governo nazionalista, ed ecc., quindi, attualmente nel mondo cinese , non vi è ancora una valutazione ufficiale di questa storia24, però quando la osserviamo da un’altro

punto di vista, ai Cinesi dell’Alta Birmania il significato di questa storia è un fattore che, di fatto, risveglia l’orgoglio nazionale degli Kokan, che hanno ritrovato la dignità di essere Cinesi.

La storia dell’Armata inviata dal Governo nazionalista cinese in Birmania non è una storia molto complicata. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, il Regno Unito essendo impegnato sul campo di battaglia in Europa, non poteva occuparsi delle sue colonie in Oriente. La priorità nelle strategie in Estremo Oriente del Regno Unito, era di difendere l’India perché con le sue risorse esportate, il Regno Unito poteva garantire la sua posizione di vantaggio in guerra. Seguendo questa strategia, tutte le restanti colonie divennero l’ultimo baluardo difensivo dell’India britannica, in particolare la Birmania, perché l’invasione dei Giapponesi veniva dall’est, cioè dall’Indocina e dalla Malaya. Per i Britannici, strategicamente la Birmania non era molto importante perché per arrivare in India dalla Birmania, i Giapponesi dovevano oltrepassare le montagne dell’ovest birmano. Per i Cinesi, poiché i Giapponesi avevano tagliato tutte le vie marittime di rifornimento e il Governo nazionalista cinese si era trasferito da Nanchino a Chongqing (al centro della Cina, si trova in una zona molto montagnosa), l’ultima via di rifornimento, la Strada sino-birmana25 rivestiva

23 Il mondo cinese è un concetto ambiguo, generalmente si riferisce a tutte le regioni, dove la lingua cinese si usa

ufficialmente o ufficiosamente o parzialmente. Oltre la Cina e Taiwan e Singapore ed ecc., le comunità dei cinesi d’oltremare sono considerate una parte del mondo cinese perché la lingua è sempre un legame con la Cina.

24 Maung Kuangjong, The history of Chinese in Burma, pubblicazione illegale, stampato dall’Armata popolare di

Kokan il 1992, p.9

25 La Strada sino-birmana, conosciuta anche come la Strada Dianmian, fu l’unica strada internazionale dello Yunnan,

collegava Kunming, capitale dalla Provincia dello Yunnan, in Cina e Mandalay, in Birmania. Dopo che il Governo nazionalista cinese si era trasferito a Chongqing, iniziò ad impegnarsi in battaglie anti-giapponesi, non solo nelle aree costiere cinesi ma, il capo di Stato Chiang Kai Shek pose la sua attenzione anche sui combattimenti nella Penisola indocinese, perché dopo che i Giapponesi avevano occupato le aree costiere all’est della Cina quasi tutte le vie di rifornimento dall’estero dovevano arrivare in Cina tramite l’Indocina o dall’India via la Strada Ledo (Strada

un’importanza particolare, perché se la Strada sino-birmana fosse stata bloccata allora tutta la Cina si sarebbe trovata in una situazione di isolamento, senza poter ricevere sostegno dall’estero. Per questi motivi il Governo nazionalista cinese si sforzò di trovare un’alleanza strategica sino-britannica. A tale scopo, nella primavera del 1941, il Regno Unito inviò una delegazione militare cinese a visitare la Birmania, l'India e la Malaya. Dopo questo incontro, nel corso dello stesso anno, il 23 dicembre, venne firmato l’Accordo sino-britannico per la Difesa Reciproca lunga la Strada sino-birmana, successivamente venne creata un’alleanza militare sino-britannica. La formazione dell’Armata cinese si basava sulla dichiarazione di quest’alleanza militare sino-britannica26.

In quel tempo la Birmania era una colonia britannica, compresa tra l’India ad ovest e l’Indocina francese ad est, mentre al nord/nord-est, era collegata con la Zona tibetana cinese e la Provincia dello Yunnan (Cina), quindi la sua importanza strategica era evidente. Per i Giapponesi, l’occupazione della Birmania aveva un significato ugualmente importante perché, oltre ad isolare la Cina, la Birmania poteva costituire la base per l’invasione verso l’India. Dopo lo scoppio della Guerra del Pacifico, in un breve periodo le forze giapponesi occuparono quasi tutto il Sud-est orientale dell’Asia, quindi il loro obiettivo successivo era la Birmania. Nel 1942, il Giappone mandò più di 60,000 soldati per invadere la Birmania, questa cifra superò di molto la forza militare britannica per la difesa in Birmania.

All’inizio del 1942, dopo che il Giappone occupò la Malaya, cominciò la conquista della Birmania. Il 30 gennaio i Giapponesi conquistarono Pegu, dopodiché l’armata

sino-indiana). Infatti la Strada Ledo e la Strada sino-birmana si collegavano nell’Alta Birmania, cioè gli odierni Stati