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Le relazioni etniche nell’epoca della democrazia parlamentare

2. La crescita del Movimento nazionalista delle minoranze

3.2 la nascita dello scissionismo in Birmania

3.2.1 la scissione dell’AFPFL e lo scoppio dei conflitti armati all’interno della Birmania

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. la scissione dell’AFPFL

L’Unione birmana fu fondata il 4 gennaio 1948 però la strada della costruzione nazionale era irta di ostacoli per questo Stato appena nato. Come già detto in precedenza, dopo che l’Accordo Aung San – Attlee fu firmato fra l’AFPFL e il Governo britannico il 27 gennaio 1947, vi furono notevoli differenze all’interno della Birmania sull’interpretazione di questo accordo.

Naturalmente l’AFPFL non era un partito politico, ma un’unione composta da circa 20 organizzazioni diversi che comprendevano l’Esercito Nazionale della Birmania, (BNA), il Partito Rivoluzionario del Popolo (PRP), il Partito Comunista della Birmania (CPB) e alcune organizzazioni delle minoranze. Dal 1946 erano già emerse differenze all’interno dell’AFPFL sul come ottenere l’indipendenza. La frangia sinistra, guidata del CPB, influenzata del pensiero maoista cinese, voleva creare una repubblica indipendente attraverso il movimento dei lavoratori e contadini e con la lotta armata contro i dominatori coloniali occidentali. La scissione dell’AFPFL ebbe inizio dall’interno del CPB. Nel febbraio 1946, nella Conferenza centrale del CPB, la parte radicale guidata da Thakin Soe dichiarò di separarsi dal CPB e si riorganizzò col nome di Partito Comunista Birmano della Bandiera Rossa (Red Flag Communist Party of Burma, CPB Red Flag). Dopo la scissione, il Comitato centrale del CPB nominò Thakin Than Tun come nuovo presidente, quindi il CPB guidato da Thakin Than Tun fu chiamato il Partito Comunista della Birmania (CPB o CPB White Flag). Dal luglio 1946, il CPB Red Flag si diede alla clandestinità. Poiché il CPB White Flag (la parte

del CPB rimasta nell’AFPFL) si era opposto alla repressione del Movimento dei lavoratori, il CPB White Flag fu espulso dall’AFPFL nel novembre 1946. Contemporaneamente tutti i leaders della frangia comunista furono esclusi dal Consiglio Esecutivo Birmano (GEC).

Nel gennaio 1947, quando i rappresentanti dell’AFPFL guidato da Aung San era a Londra per i negoziati col Governo britannico, un’ondata di scioperi dei lavoratori e degli studenti investì tutta la Birmania, il popolo chiedeva un governo nazionale di transizione per realizzare la piena indipendenza della Birmania attraverso l’elezione di una assemblea costituente. Sotto la guida di Thakin Soe, 850 membri del CPB Red Flag occuparono l’Edificio dell’AFPFL (noto come l’Edificio del Secretariat)68. Dopo la

firma dell’Accordo Aung San – Attlee, la situazione in Birmania era molto tesa. Il CPB White Flag prese una posizione critica sull’Accordo Aung San – Attlee e sulla posizione di compromesso di Aung San. Thakin Than Tun ritenne che l’Accordo Aung San – Attlee fosse una capitolazione all’imperialismo. Sotto la forte pressione popolare, Aung San adottare alcuni slogan radicali per rendere più facile la situazione.

Dopo che la Costituzione dell’Unione birmana fu adottata il 7 ottobre 1947, U Nu firmò l’Accordo anglo-birmano col Governo britannico. Secondo quest’accordo, il Governo britannico riconosceva che “l’Unione birmana è uno Stato dalla piena sovranità”, di conseguenza U Nu consentì di trattare l’Accordo di Difesa anglo-birmano come una parte dell’Accordo anglo-birmano. Secondo l’Accordo di Difesa anglo-birmano, dopo l’Indipendenza, il governo birmano dovrà accettare una delegazione britannica militare.

I formatori britannici opereranno nel Tatmadaw e saranno responsabili della formazione dell’esercito birmano. La marina e le forze aeree britanniche godranno del

diritto di entrare nelle acque territoriali e nello spazio aereo birmano previo avviso al Governo birmano da parte del Comando britannico di stanza in Birmania. Oltre ciò, l’Accordo anglo-britannico individuò, prima ancora di definirne il corrispettivo, tutti i cespiti in Birmania non suscettibili di nazionalizzazione. La procedura di nazionalizzazione dei cespiti avrebbe dovuto essere eseguita dopo aver concordato col Governo britannico il risarcimento. Entro 20 anni, la Birmania dovrebbe rimborsare al Governo britannico un debito del valore complessivo di 37.000.000 sterline britanniche e il Governo birmano dovrebbe impegnarsi per tutte le obbligazioni contrattuali fra il governo birmano precedente e le compagnie ed i cittadini britannici.69

Anche se l’Accordo anglo-birmano ricevette il sostegno della maggior parte dei deputati di Parlamento Birmano, entrambe le due fazioni del CPB ritennero che, attraverso l’Accordo anglo-birmano, la Birmania non aveva spezzato il controllo dell’imperialismo, di conseguenze, non aveva realizzato la vera indipendenza. Di seguito, al fine di ottenere la vera indipendenza nazionale, tutte le due fazioni del CPB diedero vita a delle lotte popolari per opporsi al controllo dell’imperialismo.

Sotto la guida del CPB, nel marzo del 1948 vi fu lo sciopero generale dei lavoratori dell’industria petrolifera a Yangoon, le cui rivendicazioni consistevano nell’aumento degli stipendi e nella nazionalizzazione della Compagnia Petrolifera Britannica. Nello stesso mese, ebbe luogo la Conferenza nazionale dei contadini a Pyinmana70, a cui

parteciparono più di 70,000 persone. Thakin Than Tun fece un discorso chiedendo di sostenere la lotta dei lavoratori di petrolio. Egli pose anche la questione della riforma fondiaria, e la conferenza approvò la Risoluzione Land-to-the-Tiller71/ii.

69 He Shengda, History of Myanmar, Beijing: People’s Press 1992, p.456

70 Pyinmana è la terza grande città della Birmania, si trova nella distretto di Mandalay, 320 chilometri a nord di

Yangoon. Questa città è diventata la capitale della Birmania del 6 novembre 2005 e ribattezzata Naypyidaw.

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. lo scoppio dei conflitti armati

Affrontando le opposizioni di CPB e il movimento della collaborazione dei lavoratori e dei contadini, i socialisti che sostenevano il Governo birmano, si riunirono in assemblea nella Piazza di Bandula a Yangoon il 12 marzo 1948. Dopo questo manifesto di opposizione al partito comunista, il popolo distrusse l’ufficio della rivista “People’s Forum”, una rivista che sosteneva il CPB. Successivamente i socialisti minacciarono di attaccare la sede centrale del CPB a Yangoon, così fra le masse pro-comunista ed anti-comunista venne a formarsi una relazione stretta. Il 25 marzo 1948, U Nu, il primo ministro, fece emettere un mandato di arresto nei confronti di Thakin Than Tun, il leader del CPB, ma senza successo. Il giorno 27, U Nu inviò un nuovo l’ultimatum al CPB, chiedendo una risposta al governo entro le ore 16 dello stesso giorno e la cessazione di tutte le attività illegali, ma dai comunisti non vi fu risposta. La mattina del giorno successivo, quando i comunisti inviati da Thakin Ba Thein Tin (un leader del CPB) giunsero al numero 130 della Via Phakka per verificare la situazione della sede centrale del CPB, furono attaccati dalla polizia. Verso mezzogiorno Thakin Than Tun, Thakin Ba Thein Tin e Guo Shan72 si riunirono per discutere la situazione. Dopo

la riunione, Thakin Than Tun ordinò che, oltre al personale delle organizzazioni clandestine (CPB Red Flag), tutti i membri del CPB dovevano trasferirsi nelle aree rurali73. Dall’aprile 1948, tutti i leader del CPB di Yangoon si trasferirono nelle aree

rurali, il 2 aprile, vi fu un conflitto armato fra CPB e la polizia a Paukkongyi (nel Distretto di Pegu). La Guerra civile che andò avanti fino ad anni recenti, ebbe iniziò da quel avvenimento.

72 Guo Shan, era un rappresentante inviato dal Partito Comunista Cinese. Lui insegnò il pensiero strategico maoista

al Partito comunista della Birmania; l’essenza del pensiero strategico maoista per la guerra era “circondare le città dalle zone rurali”.

73 Bertil Lintner, The Rise and Fall of the Communist Party of Burma (CPB), New York: Cornell Southeast Asia

Dopo lo scoppio della guerra civile, Pyithu yèbaw tat (People's Volunteer Organisation o PVO) che faceva parte dell’AFPFL presse una posizione contraria alle politiche del CPB. Il PVO si divise in due fazioni, una guidata da Bo Mwu Aung, prese il nome di Yellow-band PVO e assunse un atteggiamento di compromesso nei confronti delle politiche del CPB mentre l’altra parte, guidato da Bo La Yaung, prese il nome di White-band PVO, assunse un atteggiamento decisamente contrario alla guerra civile, chiedendo la cessazione delle azioni militari contro il CPB organizzando un negoziato di pace. Dopo aver espresso critiche nei confronti del governo, il 29 luglio 1948 il White-band PVO iniziò la lotta armate contro il Governo birmano74.

Le ribellioni del CPB ebbero una forte influenza in tutta la Birmania, in un anno la dimensione dell’Esercito Popolare Birmano di Liberazione (Burmese People’s Liberation Army (BPLA) guidato da Thakin Zin arrivò a più di 15.000 soldati. Alcuni birmani famosi fecero parte delle organizzazioni clandestine del BPLA, in cui vi erano due personalità dei Trenta Commilitoni, Bo Ye Htu e Bo Yan Aung (Thakin Hla Myaing).

A causa del fallimento della collaborazione fra il ministro della difesa, Bo Zaya, uno dei Trenta Commilitoni dichiarò a Mingalartaung75 la separazione dei suoi soldati dal

Tatmadaw, dopodichè, organizzò l’Armata Rivoluzionaria Birmana (Revolutionary Burma Army, RBA), che si alleò con il Partito Comunista della Birmania (CPB White Flag)76.

74 Richard Butwell, U Nu of Burma, Stanford: Stanford University Press 1963, p.101

75 Mingalartaung, un distretto della Divisione di Yangoon, era la sede di stanza della 3° Divisione militare del

Tatmadaw.

76 Bertil Lintner, The Rise and Fall of the Communist Party of Burma (CPB), New York: Cornell Southeast Asia

In quel periodo, l’unica forza militare sotto il controllo del Governo era il 4° Battaglione birmano guidato da Ne Win.

3.2.2 Le ribellioni dei vari popoli delle minoranze