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Le relazioni etniche nell’epoca della democrazia parlamentare

2. La crescita del Movimento nazionalista delle minoranze

3.2 la nascita dello scissionismo in Birmania

3.2.3 La situazione della Birmania all’inizio dell’insurrezione armata Karen

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. la vittoria iniziale delle forze armate Karen

Dopo alcune settimane dall’inizio dell’attacco delle forze armate Karen, il conflitto si è esteso anche in altre aree della Birmania. Dal primo giorno dell’insurrezione Karen (il 31 gennaio 1949), Saw Ba U Kyi prese contatti col comandante del 2° Battaglione Karen del Tatmadaw. Il 5 febbraio, quando il 2° Battaglione Karen attaccò il CPB a Pyimyu, dichiarò improvvisamente la sua uscita dal Tatmadaw. Poi il 2° Battaglione Karen marciò verso Insein al fine di sostenere il KNDO, ma fu attaccato dalle forze aeree del Tatmadaw e sotto questo attacco dei Birmani, dovette ritirarsi95.

Anche se il Tatmadaw ebbe un successo iniziale sull’insurrezione Karen, la minaccia

93 Il Carcere di Insein, fu un carcere costruito dall’Autorità coloniale britannica utilizzato per imprigionare i Birmani

nazionalisti, prima della 2° Guerra mondiale questo carcere era già famoso come il carcere dei prigionieri politici, però questa storia è stata volutamente dimenticata nel mondo occidentale. Ora il carcere d’Insein è famoso nel mondo occidentale anche per questa caratteristica. L’unico cambiamento è che, il carcere d’Insein, creato all’inizio dai Britannici per imprigionare i nazionalisti birmani nell’epoca coloniale , attualmente viene utilizzato dai nazionalisti birmani per imprigionare i nazionalisti delle minoranze e anche i Birmani che prendono posizioni politiche anti-governative.

94 Bertil Lintner, Burma in Revolt: Opium and Insurgency Since 1948, Westview Press, 1994, p.13

delle forze insurrezionali non fu eliminata. Il 16 febbraio il Governo birmano ordinò al 1° Battaglione Kachin, che conduceva l’attacco contro il CPB a Pyinmana, di marciare verso Taungoo al fine di controllare i Karen nella zona, ma quest’ordine fu rifiutato da Naw Seng, comandante del 1° Battaglione Kachin. Perché, come tra i Karen, anche fra i Kachin c’era anche un gran numero di cristiani, Naw Seng pensava che l’intenzione reale del Governo birmano fosse di indebolire tutte le forze dei Karen e dei Kachin. Perciò Naw Seng decise di abbandonare il Tatmadaw col suo battaglione e di partecipare all’ammutinamento del 1° Battaglione Karen a Taunggyi (sud Shan).

Nel frattempo, i soldati del KNDO che si erano ritirati dall’Aeroporto di Mingalartaung occuparono Pyimyu, liberando i prigionieri del Carcere di Pyimyu e ingrossando ulteriormente le loro forze armate. La parte minore delle forze del KNDO rimase a Pyimyu, mentre gli altri si ritirarono nelle zone di pianura. A Taungoo, i leaders dei Karen e dei Kachin si riunirono per decidere le loro prossime attività militari. Da quell’incontro scaturirono due orientamenti: verso il sud attaccando Yangoon e verso nord attaccando Mandalay, la seconda grande città in Birmania. Secondo le stime, vi era la possibilità di occupare Yangoon, ma i leader degli Karen erano preoccupati per la sicurezza dei Karen di Mandalay che il Governo birmano aveva imprigionato nel carcere, perciò tutte e due le fazioni decisero di attaccare Mandalay, così l’insurrezione Karen perse l’occasione di occupare Yangoon. Il 20 febbraio, la Fortezza di Meitktila fu attaccata dalla forza congiunta Karen-Kachin e il 13 marzo, le forze Karen-Kachin conquistarono Mandalay.

Il giorno prima dell’attacco di Mandalay, circa 200 membri del PVO (in cui vi erano membri di entrambi le fazioni del PVO, ciò è White-band PVO e Yellow-band PVO) furono liberati dal Carcere di Mandalay e il Tatmadaw gli riconsegno le armi96.

Quando cominciò l’attacco del KNDO, il Tatmadaw aveva liberato anche i membri del CPB dal carcere97.

Il 24 marzo 1949, tutte le forze ribelli formarono un fronte unitario a Pyimyu, in cui erano presenti il Partito Comunista della Birmania (CPB), il Pyithu yèbaw tat (People's Volunteer Organisation o PVO, parte Yellow-band), l’Armata Rivoluzionaria Birmana (Revolutionary Burma Army, RBA) e le organizzazioni ribelli della Zona di Rakhine. Essi approvarono una dichiarazione congiunta chiedendo la dimissione e la messa sotto accusa di U Nu.

Da quando il KNDO conquistò Mandalay, la percezione da parte dei Birmani mutò in modo evidente, dopo che il Tatmadaw abbandonò Mandalay, vi erano contemporaneamente quattro forze armate diverse a Mandalay: il White-band PVO, il CPB, il CPB Bandiera rossa e la forza congiunta Karen-Kachin. Il White-band PVO occuparono il castello che si trova al centro di Mandalay, con l’aiuto dei monaci buddhisti il PVO prese contatto col Governo birmano, allora i nazionalisti birmani ricevettero da U Nu l’ordine di “dovete liberare questa città dei Birmani dalle mani dei cristiani Karen e Kachin”.

In tal senso, i membri dello White-band PVO trovarono una soluzione. I membri del White-band PVO sapevano che non c’era un efficace canale di comunicazione fra il CPB e il CPB Bandiera rossa, quindi iniziarono a creare il caos utilizzando questo punto debole; con l’aiuto dei monaci si fingevano membri del CPB e sparavano ai membri del CPB Bandiera rossa, il giorno successivo, si fingevano membri del CPB Bandiera rossa e sparavano ai membri del CPB. Come risultato, Mandalay era in preda al caos. Anche il KNDO non aveva il controllo della sicurezza in città, nessuno sapeva

chi era responsabile per il controllo di Mandalay, di conseguenza, grazie alla situazione caotica, i gangster saccheggiarono tutte le banche ed i negozi della città. Il 24 aprile, vi fu lo scontro fra il Tatmadaw e il KNDO, Mandalay fu riconquistata dal Governo di U Nu98.

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. il cambiamento della situazione

Dopo il ritiro da Mandalay, i leaders del KNDO decisero di porre una maggiore pressione nei confronti del Governo di Yangoon, quindi la forza congiunta Karen-Kachin inizio la sua marcia verso Pegu. U Nu, vista la gravità della situazione, richiamò in servizio Kyaw Zaw, il famoso ex generale del Tatmadaw in pensione, d’altra parte, il quale provò a contattare i leaders del KNDO.

Il 19 febbraio 1949, il Comitato degli Affari sull’Autonomia Locale (Committee for the Local Autonomous Affaires) pubblicò un rapporto interno in cui si decideva di amnistiare tutto il personale che aveva lasciato l’esercito, di dare parità di trattamento ai Karen e di reinserire le forze armate delle minoranze. A causa dell’insurrezione Karen, questo rapporto non fu adottato dal Governo di U Nu. Data l’ulteriore tensione della situazione, U Nu e Ne Win avrebbero voluto risolvere il problema attraverso un negoziato, almeno per poter guadagnare tempo. Il 5 aprile, la delegazione di U Nu, l’arcivescovo Karen a Yangoon ed i diplomatici indiani e pakistani giunsero a sud della città d’Insein in una macchina con una bandiera bianca appesa, portarono una lettera di U Nu a Saw Ba U Kyi e discussero circa due ore con lui. Nella lettera, U Nu lanciava un appello alla pace in tutta la Birmania e invitava Saw Ba U Kyi a Yangoon per un negoziato di pace. U Nu proponeva anche un cessate il fuoco per il periodo delle trattative.

Il giorno successivo, Saw Ba U Kyi giunse a Yangoon, dando inizio al negoziato con U Nu e Ne Win (leader del Tatmadaw). Durante i negoziati U Nu ribadì la sua simpatia personale per i Karen ma non fece concessioni importanti. Secondo quanto riportato dal Governo birmano, il 6 aprile Saw Ba U Kyi firmò un accordo ufficioso (non ufficiale) con Ne Win, i cui contenuti principali includevano, l’amnistia per tutti i Karen che avevano partecipato alle ribellioni e il diritto all’utilizzo delle armi da parte dei Karen per l’autodifesa99. Saw Ba U Kyi inviò questo accordo via telegramma alla sede centrale

del KNU, la sede centrale pose nella risposta la condizione che, ogni gruppo armato mantenesse le armi e il controllo dell’area, per tutto il periodo del cessate il fuoco. Queste condizioni furono rifiutate da U Nu, quindi Saw Ba U Kyi rientrò ad Insein e il primo negoziato fallì.

Durante il periodo di negoziato, il Tatmadaw rinforzò la difesa nell’Alta Birmania e sotto il comando di Kyaw Zaw, il Tatmadaw effettuò efficaci attacchi con le forze aeree nei confronti della forza congiunta Karen-Kachin. Dopo un conflitto armato di quattro mesi, le forze militari di entrambi le parti subirono grandi perdite, il Tatmadaw controllava solo le città grandi mentre le ampie aree rurali erano controllate da CPB, CPB Bandiera rossa, RBA, PVO e le varie organizzazioni armate delle minoranze.

Il 21 maggio, ebbe luogo la riunione dei leaders del KNDO ad Insein per discutere sulle strategie delle lotte armate Karen. Dato che erano accerchiati ad Insein e non potevano ricevere rinforzi, durante il periodo del cessate il fuoco, il Tatmadaw aveva rinforzato le proprie forze militari, non era possibile svolgere un attacco contro Yangoon. I leader di KNDO decisero di ritirarsi da Insein. Nella notte del 21 maggio, la sede centrale del KNDO fu spostata, le forze armate furono divise in due parti, una si ritirò verso il Delta dell’Irrawaddy dove vi era una forte concentrazione di abitanti

Karen, l’altra si ritirò verso Taungoo e Pegu, con lo scopo di passare la frontiera fra la Birmania e la Tailandia.

Il giorno 22 maggio, il Tatmadaw giunse ad Insein e, con una battaglia sanguinosa di 112 giorni e una perdita di circa 1,000 vite umane, finalmente riconquistò Insein.

A causa dei combattimenti durati circa 5 mesi, il Governo si è fortemente indebolito e le sue casse sono quasi vuote. L’insurrezione aveva provocato la diminuzione delle esportazioni della Birmania e delle entrate fiscali mentre il costo della guerra civile aumentava di continuo. Al fine di oltrepassare la crisi, il ministro delle finanze propose il taglio degli stipendi dei ministri del 30% e del 15% per il personale governativo, ma questa proposta ricevette una forte opposizione dai funzionari governativi100, il

sindacato lanciò un appello allo sciopero nazionale dei lavoratori, così il Governo di U Nu cadde nuovamente nell’abisso della crisi.

Secondo U Nu, l’unica soluzione era di richiedere il sostegno dall’estero; in giugno U Nu si recò a Nuova Delhi per un incontro con Javāharlāl Nehrū. Alcune settimane dopo, una grande quantità di armi indiane arrivarono a Yangoon. Insieme alle armi dall’India, il Governo di U Nu ricevette anche un prestito di circa 6 milioni sterline britanniche dai paesi del Commenwealth britannico delle Nazioni, come l’Australia, Ceylon, il Pakistan, ed ecc. Con l’aiuto dell’Armata britannica, iniziò l’addestramento segreto dei comandanti del Tatmadaw in Malaisia. Il Governo americano donò una nave da guerra della Seconda Guerra mondiale e offrì al Governo birmano un sostegno economico per lo sviluppo di 10 miliardi di dollari americani. Con il sostegno anglo-americano, la situazione svantaggiosa del Tatmadaw cambiò gradualmente.