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Le relazioni etniche nell’epoca della democrazia parlamentare

2. La crescita del Movimento nazionalista delle minoranze

3.1.4 L’Accordo di Panlong e l’Indipendenza birmana

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. la preoccupazione delle minoranze sui diritti nazionali dopo l’Indipendenza birmana

Quando la notizia di firma dell’Accordo Aung San – Attlee giunse in Birmania, provocò l’opposizione sia di una parte delle organizzazioni politiche, sia delle minoranze di montagne. Il Partito comunista della Birmania (CPB) si opponeva all’Accordo Aung San – Attlee, perché i leaders del CPB erano insoddisfatti sul modo di ottenere l’indipendenza di Aung San, erano contrari alla linea della lotta pacifica, credevano che l’indipendenza della Birmania si sarebbe dovuta ottenere attraverso la lotta armata contro i colonizzatori, di conseguenza, in alcune zone vi furono insurrezioni armate sotto la guida del CPB.

U Saw, il leader della fazione di destra dell’AFPFL, che ha fatto parte del negoziato di Londra e rifiutò di firmare l’Accordo Aung San – Attlee, criticò Aung San, ritenendo che l’Accordo Aung – Attlee fosse peggio del libro bianco. Successivamente un certo numero dei soldati di Pyithu yèbaw tat58 (People's Volunteer Organisation or PVO)

57 He Shengda, History of Myanmar, Beijing: People’s Press 1992, p.450

58 Pyithu yèbaw tat, conosciuta anche come People's Volunteer Organisation o PVO, fu un’organizzazione armata

guidata da Aung San. Si può considerare il PVO come il successore dell’Esercito Nazionale della Birmania (BNA), guidato da Aung San e Ne Win. Nel periodo della vittoria sui giapponesi, la dimensione di BNA era da circa 10,000 soldati. Il Governo britannico considerava il BNA l’ostacolo più grande per ripristinare la loro regola in Birmania. Nel maggio del 1945, l’Armata britannica pianificò un progetto in diverse fasi col fine di limitare e di abolire il BNA. Nella prima metà del settembre 1945, l’AFPFL inviò un gruppo di rappresentanti guidato da Aung San e Thakin Than

iniziarono ad opporsi all’Accordo Aung San – Attlee.

Secondo l’opinione delle minoranze di montagne, il contenuto dell’accordo è connesso al loro futuro, ma senza la presenza di rappresentanti delle minoranze stesse, i vari popoli si preoccuparono di eventuali conseguenze negative sulle minoranze e cercarono di manifestare la loro insoddisfazione attraverso vari mezzi al Governo britannico, chiedendo di inviare anche propri rappresentanti a Londra per trattare col Governo britannico.

Il Governo britannico sottolineò che l’unificazione della Birmania si doveva basare sulle scelte dei vari popoli di minoranza e non attraverso specifici negoziati con le varie minoranze birmane. Allo stesso tempo, l’atteggiamento del Governo britannico fu molto chiaro, come Sir Rance disse il 2 gennaio 1947, “noi abbiamo promesso un’unica Birmania, le zone di frontiera potranno far parte della Birmania, come furono parte della Birmania nel passato, saranno una parte della Birmania nel futuro, il nostro ultimo obiettivo è l’unificazione con la Birmania britannica nel più breve tempo possibile.”59

Per negoziare ulteriormente sulla questione delle minoranze, l’11 gennaio 1947,

Tun alla Conferenza Kandy in Ceylon (odierno Sri Lanka) per negoziare col comandante supremo Mountbatten; l’AFPFL acconsentì a deporre le armi ed a riorganizzare un’armata del governo birmano sotto la struttura del Comando britannico utilizzando una parte dei soldati del BNA e smobilitandone una parte. Dopo la firma dell’Accordo Kandy, solo una piccola parte degli ex-soldati BNA furono inseriti nell’armata del governo, perché il Comando britannico ridusse la dimensione dell’armata del governo birmano, come definita dall’Accordo Kandy senza avvisare alla BNA, mentre Aung San organizzò il PVO utilizzando i soldati congedati per proteggere l’ordine sociale nelle zone rurali. Il PVO fu uno strumento per sostenere la lotta politica di Aung San e giocò un ruolo molto importante nella vita politica in Birmania prima della morte di Aung San. Sotto questo aspetto si può considerare Aung San un signore di guerra. Dopo la morte di Aung San, nessuno poté controllare il PVO, il quale fu coinvolto anche in conflitti con il Governo birmano (nel periodo del governo parlamentare). Quando osserviamo la storia contemporanea birmana, possiamo concludere che l’aspetto negativo del PVO sia maggiore di quello positivo.

H.N.C.Stevenson, il direttore dell’Amministrazione delle Aree di Frontiera (Frontier Areas Administration, FAA) invitò i rappresentanti Chin, Kachin e Shan per un incontro che ebbe luogo a Panglong60 (noto come la Prima Conferenza di Panglong).

Dopo essere stato informato di questo fatto, un rappresentante dell’AFPFL a Londra, Thakin Mya61 disse che, sotto la regola coloniale britannica sia difficile esprimere le

aspirazioni delle minoranze, mentre una conferenza fra le minoranze ed i Birmani può essere una buona occasione per risolvere la questione. Il primo ministro Attlee affermò di poter prendere in considerazione questa soluzione. È la nascita della Conferenza di Panlong. Al fine di realizzare l’obiettivo del Governo britannico (vedi il discorso di Sir Reginald Dorman-Smith della pagina precedente, p151 dello stesso capitolo) e di accelerare la velocità dell’unificazione fra la Birmania britannica e le zone delle varie minoranze nell’Alta Birmania, il direttore Stevenson fece delle pressioni sui rappresentanti delle varie minoranze che avevano fatto parte alla Prima Conferenza di Panglong, creando un risentimento fra i popoli Chin, Kachin e Shan.

Per la Seconda Conferenza di Panglong, che ha luogo circa un mese dopo la prima, i rappresentanti dei Kachin arrivano il 6 febbraio 1947. A seguito della posizione unanime, quello stesso pomeriggio i rappresentanti Kachin e Shan concordano che l’Accordo di Panlong per l’unificazione all’Unione della Birmania, saranno accettati solo in caso che i Birmani accettino le stesse condizioni sia per gli Shan che per i Kachin. La mattina del 7 febbraio, i rappresentanti di Chin giungono a Panglong, unendosi a sostegno della posizione Shan – Kachin62.

60 Panglong, piccola città fondata dai Musulmani cinesi dello Yunnan, si trova nello Stato Shan. NB., ci sono tre città

con lo stesso nome di Panglong nello Stato Shan, la città in cui ebbe luogo la Conferenza di Panglong si trova sulle rive del Fiume di Salween vi è un’università mentre le altre due si trovano rispettivamente, nello Stato Va, vicino alla frontiera sino-birmana e l’altra al nord dello Stato Shan, vicino a Lashio.

61 Thakin Mya, ex vice primo ministro dello Stato di Birmania fondato dai Giapponesi il 1° agosto 1943

62 Chao Tzang Yawnghwe, The Shan of Burma: Memories of a Shan Exile, Singapore: Institute of Southerst Asian

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. la Conferenza di Panglong e la firma dell’Accordo di Panglong

Al fine di smussare i contrasti interni e di ottenere l’indipendenza birmana dalla regola coloniale britannica, accompagnato dai rappresentanti birmani, Aung San giunse a Panglong l’8 febbraio 1947 per partecipare alla Conferenza di Panglong. Questa conferenza ebbe un grande significato storico per la conciliazione delle relazioni etniche in Birmania.

Oltre i rappresentanti Birmani, Shan, Kachin e Chin, vi era anche la presenza di John Leyden, rappresentante del Governo britannico (il direttore Stevenson era stato sostituito da John Leyden il 9 febbraio 1947). La conferenza iniziò il 9 febbraio, lo stesso giorno Aung San espresse i desideri di unificazione fra Birmani e i vari popoli etnici, l’atmosfera della conferenza fu amichevole fin dal primo giorno. All’inizio del secondo giorno, i rappresentanti delle minoranze posero le condizioni considerate più difficoltose dai Birmani. Hkun Pan Sing (Saofa di Tawngpeng), rappresentante di Shan propose che lo Stato Shan avesse il diritto di uscire liberamente dall’Unione birmana; i rappresentanti di Kachin proposero di fondare lo Stato Kachin e di unire Bhamo e Myitkyina nella struttura dello Stato Kachin; i rappresentanti di Chin proposero condizioni in ambito economico. Oltre a queste condizioni, tutti i rappresentanti delle tre minoranze chiesero di aumentare la presenza di ministri nel Consiglio esecutivo. La questione più complessa fra i Birmani e le minoranze era la fondazione dello Stato Kachin, poiché le due posizioni erano molto lontane, allora Aung San minacciò di abbandonare la conferenza. Attraverso una dura negoziazione di tre giorni, il 12 febbraio 1947, venne firmato l’Accordo di Panglong da tutte le parti.

L’Accordo di Panglong era costituito in totale da nove articoli, in cui si confermarono i diritti dell’autonomia e dell’autodeterminazione delle minoranze delle montagne, venne

aumentato il numero dei ministri delle minoranze nel GEC, vennero allargati i diritti dei rappresentanti delle minoranze nella vita politica birmana, definendo i doveri del Governo centrale birmano per il sostegno economico ai popoli delle minoranze delle montagne, venne approvata la fondazione dello Stato Kachin e definita la forma politica della futura Unione Birmana.

Il più importante significato dell’Accordo di Panglong è di accettare la partecipazione delle minoranze delle montagne al Consiglio esecutivo. Attraverso l’accordo, le minoranze dovettero riconoscere l’autorità del GEC, questo significa che anche l’autorità del GEC viene ad estendersi alle zone montagnose dell’Alta Birmania. La partecipazione delle minoranze al processo dell’Indipendenza birmana, ebbe anche un significato particolare nell’allargamento della legittimità dell’Unione Birmana.

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. le azioni dei Karen per l’ottenimento dei diritti nazionali

I Karen non inviarono alcun proprio rappresentante alla Conferenza di Panglong, ma soltanto alcuni osservatori. A seguito di un forte sentimento tendente alla fondazione di uno Stato indipendente dei Karen, la più forte organizzazione politica dei Karen, l’Unione nazionale degli Karen (Keren National Union, KNU) non partecipò alla Conferenza di Panglong, mentre l’Assemblea generale dei Karen, un’organizzazione relativamente piccola del KNU, inviò Saw Hsan Kyi e Saw U Lwi Kyew a Panglong. Questi due non parteciparono ai negoziati della conferenza e non firmarono l’Accordo di Panglong.

Anche se secondo l’accordo fra i colonizzatori britannici e gli imperatori del Regno di Konbaung (l’ultimo regno feudale in Birmania), lo status giuridico della zona dei Karen veniva considerata una zona indipendente, i Karen inviarono ugualmente i propri rappresentanti alla conferenza Panglong, i quali presero contattato coi rappresentanti

dell’AFPFL; tutto ciò a dimostrazione di come il problema delle relazioni etniche dopo l’Indipendenza birmana sarebbe stato difficile da risolvere.

Mentre i capitalisti birmani lottavano per l’indipendenza nazionale, i Karen inviavano propri rappresentanti a Londra al fine di ottenere il consenso dal Governo britannico per la fondazione dello Stato indipendente Karen. I Karen presentarono una soluzione in due tempi: fondare uno Stato indipendente Karen ed unificarsi alla Birmania britannica dopo un certo periodo di tempo sotto il diretto dominio britannico. Tutte le richieste dei Karen, in quell’occasione, furono rifiutate dal Governo britannico, ma incontrarono la simpatia di una parte dei membri del Governo britannico. Mentre presentavano le richieste al Governo britannico, i rappresentanti Karen diedero vita a dei negoziati col Consiglio esecutivo organizzato dalla base dell’AFPFL. I Karen posero sei richieste sul futuro della zona dei Karen i quali furono decisamente rifiutati dal Consiglio esecutivo. L’atteggiamento del Governo britannico e del Consiglio esecutivo birmano provocarono una solidarietà senza precedenti fra i Karen. Il 5 febbraio 1947, l’Organizzazione Centrale di Karen (Karen Central Organisation, KCO) insieme all’Organizzazione delle Gioventù Karen (Karen Youth Organisation, KYO), diede vita all’Unione nazionale degli Karen (KNU). Il leader dell’ex KYO, Saw Tha Din fu nominato presidente e Saw Ba U Gyi, il leader dell’ex KCO fu nominato vice-presidente.

Il 9 aprile 1947, si svolse l’Elezione dell’Assemblea Costituente in Birmania. La fazione maggioritaria del KNU guidata da Saw Ba U Gyi boicottò l’elezione, mentre la fazione minoritaria guidata da Saw Tha Din vi prese parte. Tramite l’Elezione dell’Assemblea Costituente nacque il parlamento costituente. L’AFPFL ebbe 173 seggi, il Partito comunista della Birmania (CPB) 7 seggi, la fazione dei candidati indipendenti 2 seggi, KNU 24 seggi (costituiti principalmente dai membri dell’ex KYO) e i Karen del

Distretto di Salween guadagnarono 2 seggi. Poiché vi erano tre candidati Karen che guadagnarono i loro seggi in qualità di candidati dell’AFPFL (non in quota dell’Etnia Karen), in quel parlamento, sedevano in totale 29 deputati Karen63. La prima assemblea

costituente fu guidata da U Nu e organizzò il Comitato Redazionale della Costituzione, composto da 75 membri.

Dopo l’apertura dell’assemblea costituente, il sentimento di boicottaggio dei Karen diminuì e le relazioni fra i Karen ed i Birmani iniziarono a migliorare. Sotto la spinta di Saw U Lwi Kyew (membro del Parlamento costituente), una parte di leader del KNU mutarono le loro posizioni, si trattava di realizzare la fondazione dello Stato Karen attraverso la lotta all’interno dell’assemblea costituente. Comunque comparivano chiari segnali di distensione fra i Karen e l’AFPFL. Le richieste di creazione per uno Stato Karen furono fortemente boicottate dai deputati birmani guidati da Aung San, il quale riteneva che i Karen non fossero la popolazione maggioritaria nella zona dove intendevano creare lo Stato Karen. In caso di unificazione dei Karen coi Birmani, questi potrebbero costituire un comitato degli affari Karen per proteggere i loro interessi, mentre Aung San pensava alla possibilità di costituire un’area ad amministrazione speciale nel Distretto di Salween, dove i Karen erano particolarmente numerosi. A seguito del protrarsi del dibattito sull’argomento sulla fondazione di uno Stato Karen, fino all’assassinio di Aung San, una proposta neutrale di U Nu venne promossa dall’assemblea costituente. Questa proposta prevedeva la creazione di uno Stato Karen nelle aree popolate dai Karen nella Zona di Kayak e nel Distretto di Salween; se questa proposta fosse approvata da tutti i Karen (compresi quelli che vivono nella Birmania britannica, in aree dove sono maggioritari ma che non faranno parte del futuro Stato Karen), uno Stato Karen verrà creato e godrà dello stesso status giuridico dello Stato

63 Josef Silverstein, Burma: Military Rule and tha Politics of Stagnation, New York: Cornell University Press 1974,

Shan . Il 24 settembre 1947, l'Assemblea Costituente adottò il progetto di Costituzione ed allo stesso tempo, adottò “la risoluzione di indipendenza” con cui si affermava che la Birmania si separava dal Commenwealth britannico delle Nazioni divenendo un’unione indipendente. Il presidente della prima assemblea costituente, U Nu fu delegato come rappresentante generale ed inviato a Londra per negoziare sulle materie riguardanti il trasferimento della sovranità di Stato.

Mentre le élite birmane preparavano per la fondazione dell’Unione birmana, il 3 ottobre 1947, il leader dei Karen, Saw Ba U Gyi organizzò una conferenza con la presenza di una parte dei rappresentanti dell’Unione nazionale dei Karen (KNU). Il risultato della conferenza fu di boicottare la Costituzione dell’Unione birmana e porre la richiesta di fondazione di uno Stato Karen che godrebbe del pieno diritto di indipendenza su un territorio che comprenderebbe la Divisione di Tenasserim, la Divisione d’Irrawaddy e il Distretto di Yedashe (nella Divisione di Pegu). Contemporaneamente, il KNU iniziò la creazione di una forza armata denominata Organizzazione della Difesa Nazionale Karen (Karen National Defence Organisation, KNDO) il cui scopo è, in caso della impossibilità di fondare uno Stato Karen con mezzi pacifici, di combattere contro i Birmani per ottenere il medesimo risultato. Alla fine del 1947, il KNU svolse una doppia attività: da un lato la propaganda per la creazione dello Stato Karen nella Divisione di Tenasserim e nella zona del Delta Irrawaddy, dall’altro lato, promosse un’attività d’infiltrazione tra i poliziotti ed i soldati Karen nello Stato di Kayah e nel Tatmadaw65/i.

64 The Constitution of the Union of Burma, http://www.blc-burma.org/html/Burma%20Code/lr_e_bc01_02.html.

65 Il Tatmadaw (တေပ္မတာ) è il nome ufficiale dell’Esercito nazionale birmano, perché la denominazione inglese della

milizia birmana cambia ogni volta a seconda del cambiamento del Governo, ad esempio, nel periodo dopo la 2° Guerra mondiale e prima la fondazione dell’Unione birmana, la milizia birmana si chiamava Burma Indipendent

Army (Armata dell'Indipendenza Birmana, BIA); dopo la fondazione dell’Unione, si chiamava Burma Armed Force (BAF); nel periodo dopo che la dittatura militare di Ne Win, si chiamava National Socialist Army of Burma (NSAB)

Mentre l’AFPFL lavorava duramente per la fondazione dell’Unione birmana, le frange di destra rafforzarono la loro lotta per il potere. Il 19 luglio 1947, alcuni assassini mandati da U Saw66 fecero irruzione nella sala delle riunioni dell’Edificio del Governo

Birmano e crivellarono di colpi. Aung San e gli altri sei ministri uccidendoli67.

Dopo l’assassinio di Aung San, U Nu, vice presidente dell’AFPFL divenne il leader del Movimento dell’Indipendenza birmana, giunse a Londra come previsto firmò l’Accordo anglo-birmano col Governo del Regno Unito per l’ottenimento della piena sovranità della Birmania, così l’Indipendenza Birmana venne riconosciuta ufficialmente dal Governo britannico. La mattina del 4 gennaio 1948, l’Indipendenza della Birmania fu dichiarata contemporaneamente a Yangoon ed a Londra.

rimane sempre lo stesso fino ad oggi, di seguito il nome Tatmadaw sarà utilizzato in questo lavoro per riferirsi all’integrità e/o ad una parte della milizia birmana.

66 Galon U Saw (1900–1948) era un leader della politica birmana ed era primo ministro del Governo birmano prima

della Seconda Guerra mondiale; fu condannato e impiccato il 9 maggio dell'anno 1948.