• Non ci sono risultati.

ipo-gastrio,quanto più 1’affezione

(T

enfiamento della vescica

) pare più intensa epiena di pericolo. Nulla di simile si offre alla parte posteriore dell'organo.

-3.°Stain poter del chirurgo l’evitare la lesionedelperitoneo nella puntura sopra il

pube.Egli

non

deve

immergere

il suo tre-quarti innanzi d’aversentita distintamente la vescica; e se la pinguedine,che ricopre la Tegioneipogastrica',rendel’esplorazione inu-tile, égliincidequesta pinguedine, separai

muscoli

piramida^

e fa la puntura .allora soltantoche

può

'^plutare la dilatazione del saccoorinario. Quéstoviscere, trattenuto

con

forza1dall’uraco,

non può

fuggiredinnanzi lo stromento. •*

4-°Nellapunturaretto-vescicalc, l’operatore

non

ha altra guida cheiltatto per ricono-scereil luogo incui egli deve impiantare il suotre-quarti.I suoi ocehi

non

gli sonodi alcun sussidio, e

può

appena servirsidi due dita, lacuiazione è anche incomodata dal ravvicinamento delle pareti intestinali. Nella puntura ipogastrica,invece, ledue

mani

del-l’operatore agiscono in soccorso della sua vista.

-5.° In quest’ultima

può

andarea rilento quanto è necessario,senza correr rischiodi

I

t ^

• nuocere ali

ammalato

; mentre operando

per

ilretto,

non

tarderebbe molto adiventare in-sopportabilelapresenza del dito in

uu

inte-stinolacui sensibilità caumentata.

Diamo

ilcaso cheil peritoneo venga fe-rito o coll

uno o

coll’altro

metodo

; fatta astrazionedallospandimento orinoso,

che

ò ugualein

ambedue

le cirooslanze,noi

ve-dremo

che le conseguenze ne sono

ben

piu graviallorché l'operazione è stata fatta pel rcltOj di quello che allora

quando

siè isti-tuitaalla regioneipogastrica. Difatti, questo inconveniente,avvenuto servendosidel

metodo

retto-vcscicalc,dàorigine

non

solo ad

una

effusioned’orina,

ma benanche

delle mate-rie fecciosecontenute etto;e questa effu-sione e

ben

presto seguita dalla morte.

Al

contrario,

quando

il disordineè avvenuto fa-cendola punturaipogastrica, si

può

sperare laguarigione, chetalvoltasiottiene,o faceudo la paracentesiper daruscita all’orma versa-tasinellacavità del ventre,

o

aspettando che la vescica vuota, ritirandosi^distrugga intal guisail paralellismo delle4lue aperture,e facciach’esse sichiudano.

Il versamentodell’orina nel peritoneo non è costantemeuteletale, e potreicitare in ap-poggio più di

un

esempio.

Morirò,c con lui tuttique’ chirnrgi che temevanoassai le feritedelperitoneo,hanno riconosciutoquanto

maggior

pericolo accorar

pngni

la puntura retto-vescicale che l’ipo-gastrica.

47

. L’oggetto propostosicollapunturadella

vescica

è assai meglio e più prontamente

conseguito operando

aldisopradel pube, che

per

la viadel retto. Questo scopo è didar esito all’orma, e

non

di farla passarein

un

altro serbatoio: e questo appunto

può suc-cedere

nellapunturaretto-vescicale,

ma giam-mai

nell’ipogastrica. Aggiungasi

che,

ne’ casi ne*quali rcndesi necessaria la punturadella vescica,questoviscere,più

o meno

infermo,

rac-chiude,

particolarmente ne’vecchi che sono vivuti in

mezzo

aipiaceri,un’orina piùacre.

È

facile intendereche, seunasuperficie (e que-sto èil casodel retto intestino)sostiene

male

il contatto dell’orina

quando

essa ènel suo statoordinario, nesaràtantopiù incomodata

quanto maggiore

sarà l’acredine di questo

umore.

Murray

, ilsostenitorepiù acerrimodella punturaretto-vescicale,confessache

V

orina

passa

per

V

apertura fattanel retto,

anche

allora che sono tolti gli ostacoli daiquali impeditasi la uscitadi leiper l'uretra.

48.

La

punturapel retto interessa la ve-scicain

un

punto che ègiàirritato, spasmo-dicamentecontralto,doloroso, ed anche in-fiammato pelcontatto delle materieacri de-postevi dall’orina.

Aumenteremo

noi in tali circostanze l’irritazione, la tumidezza,il

do-96

lore,lo

spasmo

o l’infiammazione portando ristrometito feritore su questaparte?

La

pun-tura ipogastrica

non

espone ad alcuno di sif-fattiaccidenti; lavescica viene da esso inte-ressata in

un

puntoassai

meno

irritabile, il

quale da Richter è stato disegnato

come

il

meno

disposto all’infiammazione nelle riten-zionid’orina.

49.

E

inutilepoi farquistione selacannetta di

gomma

elastica,la quale deve per qualche

tempo

restare nellapraticataapertura,abbia ariescire più

incomoda

aH’ammalato, posta nelrettoosullaregioneipogastrica.Nel

primo

caso,l’intestinosarà di continuo irritato dalla pressione esercitata sopradi lui, e

l’amma-lato

non

potrà nè sedere, nè star supino senzaessere gravemente incomodato.

Murray

confessaancora chequesta cannetta, irritando leparti,

può

dare origine adei forifistolosi.

Al

contrario, nulladi tuttoquesto producela presenza deiranzidetlostromentoallaregione ipogastrica, e l'ammalato

può camminare

»

sedere,coricarsisenza inconveniente.

Non

si

può

neppure

mover

dubbioinqualedelle due parti,a circostanze eguali, si potrebbe te-nere più solidamente fermalacannetta. Lassus dice diaverla senza inconvenienti lasciala a postodurante cinquanta dì. Paletta riferisce chenel gran

numero

d’infermidalui operati essa

non

si è

mai

spostata.

Non

si può innoltre nascondere, che

dovendo

l’

ammalato

f>7

andar

di corpo, dovrà ogni voltalevar lo

stroruento

che trovasi nel retto; quindila

necessità

di farneogni volta una nuova

in-troduzione.

Di questo

non

isprezzabile

incon-veniente

èscevrala puntura ipogastrica.

50.

L’operazione pel retto èqualchefiata impossibile, perchè trovandoside’tumori

pin-guedinosi

fra il retto ela vescica,

non può

il ditoesploratore valutare la distensione di quest’ultiina.

Bonn

riferisce

un

caso, in cui fu necessario rinunciare all’operazione pelretto,

e

farla all’ipogastrio.

51.

La

punturaretto-vescicaleèugualmente impraticabile allorquandolaprostataha acqui-stalo

un volume

considerevole. In questa cir-costanza,

come

allorachelaritenzioned’orina è prodotta dali’infiammazione delcollodella vescica o della prostata

, è indicata la sola puntura ipogastrica.

Frank

(i), parlandodi questa puntura in

un

caso disirn.il genere, dice:

Optimo ad pubem

vescicam perforavi Consilio.

Marra

y

è

Meyer

riferisconol’istoria diun

uomo

di 74 anni che era molestato da ritenzione d’orinaper ingrossamento della prostata. Erasi tentato invano per due volte di farelapuntura pel retto

,

quando

fu de-cisodioperare al disopra del

pube

,e l’am-malatoguarì perfettamente.

{’)Deoaranrlishomin.morbii, tom. v

Scemmering

7

9 8

5a.

E

ancora assolutamenteimpossibile

ope-rarepelretto

quando

esistonotumori

od

es-crescenze precisamentesul punto più favore-vole per praticare lapuutura.

Basta dare un’occhiataalle tavoledi

Ruis-chio, di

Ludvig

,di

Zuber

, di Sandifort,

di

Hunter

, esoprattutto di

Badile

,per es-sere convintiche nelle accennate circostanze la puntura pei rettoè inutile, anche

allor-quando

essa èpraticabile. Bertrandi,e

Mur-raystesso,

non vedono

allora altra risorsaper salvar l’ammalatochela puntura ipogastrica.

53.L’operazionepelfretto èaffatto

impos-sibile

quando

laritenzione d’orinaèil

risulta-mento

d’una caduta dallaqualesianata l’ in-fiammazione del perineo, della prostata, del-l’ano,ec.

Ho

veduto, nel1770',ad

Amsterdam, un

marinaro, cheera caduto da

un

albero, guarito coll’operazionealdi sopradel pube.

JSonis (r)la videseguita da

buon

esitoin

un

casoin cui ilperineo era stato contuso.

Noèl

haregistratonelgiornaledichirurgia diPesault molti esempi di felice evento ot-tenutocollapuntura all’ipogastrio.

Mi

con-tenterò di riferirelaseguenteosservazione,il cuisoggetto è

un

vecchio di 67 anni.

M

***, fabbricatore, fu assalito da riten-zione d’orina: sintrodusse con difficoltà in vescica una sciriuga d’argento: siccomeessa

(1)Mcmoirsof thè societjofLondonjtom. I,1807.

99