terzo
dìper sostituirveneuna digomma
ela-stica. Questa seconda introduzionefu differitanella
speranza che l’ammalatopotrebbe farnesenza
;ma
riuscendo inutileogni suo sforzoper
orinare,si ebbericorso allasciringa, chequesta
voltanonfu possibileintrodurre.Noe!
,
chiamato
inquest’incontro,propose lapun-tura
, che fu avidamente accettata,cotantoacuti
eranoi dolori. Egliimmerse
iltrequarti al di«opra del pube,e lasciò in,vescica ilcannello d’argento perdodici dì: glie ne so-stituì in seguito
uno
digomma
elastica,ilquale
venne ritiratodopo
che furonovinti gli ostacoli che si trovavano nel canale.La
piaga si cicatrizzò nel termine di cinque giorni,e l’ammalato guarìperfettamente.54
.La
puntura pel rettonon
èeseguibileneppur quando
Vintestinoè ostruttoda
vasi emorroidali ingrossati.D’altra parte
,questa puntura
uon
èsenza conseguenze.Natiche
ha veduto un caso in cuine vennein seguitoun
ascesso fra ilretto elavescica.55. L'operazione perla via ipogastrica
ha
unaltro vantaggio:essa, inqualunque
situa-zione l’ammalatositrovi,permettechel’orina si accumulifinoadun
certosegnoin vescica, innanzid’arrivareallapraticataviapertura,ed all’esterioreorifìciodel cannello introdottovi.Dico il vantaggio, perchè in tal
modo
lave-scica ritorna alle sue naturali funzioni, pifi facilmente di
quando
l’apertura fatta alsuo
basso fondo lascia sgocciolare di continuo l’orina, senza che sia possibile metter osta-coloa questo«colo.Schmidt
parladiuna ve-scicala quale formava dinanzialpube una
protuberanza simile a quella che presenta l’uterogravido: iltre-quartinon
avrebbe po-tuto arrivarvi per lavia del retto..
56.
Murra y
riguarda la puntura pel retto
come
piùprontamente eseguibile. In -alcuni casipuò
esser vero,ma
certamentenon
in tutti.La
scelta delpunto
più favorevole alla puntura pel rettonon
esigetempo minore
di quello cheè necessarioperassicurarsidella posizione dellavescica ne’ casi piùdidicili;
inquelli cioè,dove,
non
potendo sentire questo viscere attraverso la pelle, fa d’uopo incidere le masse pinguedinose chetrovansi all’ipogastrio.Ma quando
la parete addomi-nale,non
essendo molto pingue, permette di sentirbene col tallolavescica, allora la punturasifa inun
istante, e, per conse-guenza più prontamente perl’ipogastrio che pel retto.
E
sorprendente cheMurray
ci vantila celerilàdell’operazione pelretto, su-bitodopo
aver riferitoun
caso nel quale, essendo stato tentatoduevoltequestometodo
senza frutto,fu d’uopo fare soprailpube
la puntura, cheriuscìperfettamente.Dopo
ciò si negherà ancora aquest’ultimometodo
il vantaggio della prontezza?\«ot
Murray
diceche ilmetodo
retto-vescicalee più
facile pei principianti: lo sarà forseper
gl'imprudenti,ma non
per quelli cheagiscono
concircospezione.E
s’egliè tanto facile, inqualmodo un Louis, uu Mayer
,
citati da
Murray come
abili chirurghi,non
vi ci sono riuscitivolendola praticare ?Paletta siesprimeiutal
modo
control’opi-nione
diMurray
: « Tutti ichirurghinon sono
abbastanzadestria
penetrare nella ve-scica perla via delretto.In
questi ultimitempi
si èveduto
spesso passare lostro-mento fra
il rettoela vescica, invece ditra-forar
questa direttamente dal bassoall'alto.*Confesso
che nè lamia
esperienza, nè lemie
osservazionihanno
potuto farmiavvedere della pretesa facilità che offre la puntura retto-vescicale.Murray
assicuradi piùche questometodo
è esente dapericolo.Senzaricorrere aquanto lio detto superiormente, percombattere que-st’asserzionemi
basterà richiamare i fatti addotti daMurray
stesso,eda noigiàcitati:questifattiprovano tantopiù controlui,che
non
offre alcunesempio diguarigione in se-guito allapuntura retto-vescicale.57.Quest’ultima, dicesi, deve però meritar la preferenzaallorquandolavescica
non
riem-pieche ilpiccolo catino, enon
s’innalza ab-bastanza da essere sentitaaldi sopradelpube.Confesso che
non
sento laforzadiquesl’ob-/
103
biezione; giacchesela vescica, in istato sano, è sì poco distesadall’orina da
non
oltrepas-sarel’orlo superiore delpube
,la ritenzione del liquidonon
sarà parimenti di nessun pe-ricolo.Se, invece, la vescicaè naturalmente piccola,ovvero chequalsivoglia affezionesiop-ponga
alla distensione,lapunturadalla parte del rettoè per lomeno
pericolosa. Noi con-futeremo ìd egualmodo
l’opinione di Mur-sinna(i), il quale opinavachela vescica in-fiammataod
ulceralanon
si lasciassegiam-mai
distendere abbastanzada essere sentita all’ipogastrio,e che in questocaso la pun-tura dovesseesserfatta dalla parte del retto.Io
non
sono parimented’avvisoche questa ristrettezza dellavescicadebba
far rinunciare alla punturaipogastrica. Facendola dietroalpube
,si èsicuri dicolpir l’organo, che si trovasempre
applicato alla faccia posteriore diquest’osso: d’altronde,un mezzo
infallibile di arrivarvi,sarebbel’introduzione diun
dito da un’apertura fattanellaparete addominale.Basta gettare
uno
sguardo sulle eccellenti ta-volediCamper
(2)e di
Langenbek
(3)per vedere chelavescica, per quanto possaesser ristretta,non
si trovagiammai
al disotto(1)Jonrnal de chirurgie,toni.iv.
(2)Dcmonstraliones auatomioo-patologicae,lib.11,1761, tab.111,fig.1.
(j)Delalaillo
,Wurtzboorg, 1802,tab.III.
io3
del margine
superioredelpube
piùdiun
pollicee mezzo;
nelqualestato puossi facilmente sen-tirla coldito, sopra tuttose è leggermentedistesa
dall’orma. «Egli èquasi impossibile,dice 1
lichter, dinon
colpir la vescica inquesto
luogo.»58. La
puntura retto-vescicalenonmi sem-bra
indicata cheinduecircostanze: laprimaè
quella incui laparte superiore della ve-scica essendo la più malata, il bassofondo di quest’organosembra
poco onulla affetto:è d’uopo
inoltrediben
calcolarelasituazione di quest’ultimofraledue
vescichette semi-nali; questo casoè d’altronde estremamenteraro
,come
Paletta e Tacconihanno
as-serito.La
seconda circostanza cheautorizze-rebbe
l’uso di questometodo,è quella incui la ritenzione dell’orina sarebbe attribuibilead un
colpo,o ad una caduta sulla regione ipogastrica.5g.Ilprincipal rimprovero chesi siafatto alla puntura sopra delpube, èil pericolo di
uno
spandimcuto d’orina nella cavità addo-minale o neltessuto cellulare del catino.Egli è quasi inutile algiorno d’oggi di dire che la puntura
non
essendofatta sul peritoneo,non può
succedertravasamelo
nellacavità di lui: