ditoindice
1
-nelretto. co ti->
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ioo.
La/bùùd ammette»
chela malattia dicoi
sitratta sia ereditaria (»<)ipLopiù ordi-narie sue cause remotesono* dopoleeraoc-t roidi,la sifilide,eiltroppo frequenteo troppo prolungatoCavalcare. •.'
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Lo
scirrodella prostata s’incontraprinci-palmente
in que’vecchiche nel»corso della vita lorohanno
avuto delle.blennorragie vi-rulenti,congiunte alla tumefazione di.'Questa gianduia; egliè raro, infatti, che questasia allora l’oggettodi una auraparticolari,senza dicui ella difficilmente ritornaalsuovolume
naturale; e questo lieve intasamento, che la blennorragia lascia dietrodi sé, diventa fa-cilmentescirroso allorquandoilmalato,si.dà inbraccio ad eserciz]come
quello del ca-valcare,ec. (3).(1)Trattatodellamalattiavenerea
jGottinga,*797,capi' xn.
(2)QuestomedicoLa conosciutouna famigliaicuiin*
dividilimaschi no eranoaffettidall'etàdiventi anni.
(3)Questa malattiaècomunetic’vecchicavalieri.
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La
metastasi gottosapuò
, senzailconcorso
diun’ affezionevenerea, produrre^1’intasa-mento
cronicodella prostata;troyaqsene. esem-pli nelleopere di Sinn,dijD.esjault, diWìch-mann
e diXÀeutaud
; dice quest’ultimo d’a-versempre
trovatoquestagianduia lievemente intasata nei cadàveri deisoggettiartritici.Quest’affezi(*ne
può
dipendere dalleemor-roidi. Richter la considera, .nella
maggior
partede' casi,come
il risaitamentodi un’af-fezione scrofolosa. I .calcoletti che trovansi talvoltanella prostata possono parimentepro-durne
latumefazione; Ballile(i) dàla fi-gura diuno
diquesticalcoli. Gli striguimeuti dell’uretrasonoancora,inalcunicasi, la causa diquesto intasamento(a).ioi. Ottiensi,è vero, ne’giovanila guarigio-nedell’ingorgameuto scirroso dellaprostata,
ma
quesfaffezione èsempre
sìgravenei vec-chi, che, nellamaggior
partede’casi,lacura megliodirettanon
può chepalliarneisintomi.Quando
la prostata, già da lungo
tempo
intasata, èdiconsistenza cartilaginosa,non
si
può
più sperarneilmenomo buon
successo, ed ho veduto più diunafiata fallire, in que-sta circostanza, gli sforzi deipiùabili pratici.Eglièperò unfatto
ben
consolante,e ba-iato sulla giornaliera sperieuza,che lumalat-(i)Fascicujusvili,tav.n,fig.11.
(a)Home,voj.i,cap.ìv,pag.1&2.
ir
n
tia dicui parliamo
non
èchela conseguenzad’uno
sviluppo più considerabile della pro-stata, echenon
visi deve veder in essa l'effetto diuna di quellediatesimorbose
spe-ciali, di cuil’ignoranza ha finoad ora so-praccaricato la storia dellemalattie.Allorchéil lobo
medio
dellaprostatas’in-gorga,
eglis’inoltracome un
capezzolonella cavitàdella vescica, spinge dinanzi a selamembrana
interna di quest’organo, ela di-stende inun
grado piùomeno
ragguar-*devole.
A
misura cheiltumore aumenta
,
perde
lasuaformapapillare,s’allarga d'ambii lati,eforma
una
ripiegatura trasversale>traendo
davantiasè lamembrana
chericuo-pre
idue
lobi laterali in egualmodo
intasati.Questa
ripiegatura, simile ad una valvula postaall’entrata dell’uretra,s’oppone all’usci-ta dell’orina, priucipalmente
quando
ilma-lato raddoppiagli sforzi per espellerequesto liquido; questi
non può mai
sortiretotal-mente,
ela ritenzione diventacompiuta.Basta solo l’aumento in
volume
dellobomedio
della gianduia per impedire tult’af-falto l’uscita dellorina.L’intasamentodella prostata
non
è talvolta cheun
sintomodellostringimentodell’uretra, csvanisceeoa lui.Bisulta dalle osservazionidiEver.
Home
(i)0)Tav. VI,I,XIezìi.
x58
cheringorgamento dei lobo sinistroè
più
frequenteeconsiderabile d<jldestro. Ilprimo
produce allora sul retto unacompressione che
rendedifficilel’espulsione dellematerie
fecciose, ed auchequando
quest'escrezione succede,il malatone
prova ancora il biso-gno.Sipuò
rimediaresinoadun
certopunto
aquest’accidente colle supposted’estratto di cicuta edoppio, coi lavativi d’acqua calda e coisemicupjtiepidi.-
Quando
illobomedio
ed il sinistro sono considerabilmente tumefatti, eche la super-ficieloroè ulcerata,il malatosoffreun vivo dolore nell’orinare.La
prostata intasala set-cerneuna
materia la cui quantità è spesse volteegualea quella di questo liquido. Que-sta materia, è di tale viscosità da formare talvolta dei fili di.due piedi di lunghezza; esalaun
odore fetidissimo, e cadeben
tostoin putrefazione. ., :
-'
Egli èraro che il destro lobo della pro-stata situmefaccia abbastanza da sporgerein vescica.
Home
ne ha veduto però dueesempi.Prima
d’iutrodurrcilcatetere, egliè impor-tantedi esaminare attentamente qualesia la parte della gianduia che trovasiprincipal-mente
intasata.ioa.
La
cura della tumefazione e dell’in-gorgoscirroso della prostataè talvolta sinto-matico,diretto, cioè,controgli accidenti che risultano da quest’affezionej in altre circo;V
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9 stanze
eglitende direttamente aguarirla. Welprimo
casoèd’uopo adoprarsi principalmentea
combattere la ritenzione d’orina. Si deveperciò
daprincipio ricorrerealcatetere;questostromento
vien introdottocon
tantamaggior
facilità, che latumefazione èpiù egualmente ripartita sututti ipuntidella prostata.Biso-gna sempre
provare, colmezzo
dileggierimovimenti
di rotazione,di far penetrarein vescicauna
finissima sciringa; questasara d’argentoo
digomma
elastica, secondo che l’ostacolo presenterà della durezza o renderà sinuosoilcanale(x ).11medico
sicomporterà del
rimanenteinquestocaso,come
inproposito dello stringimentodell’uretra(a)(Tedi
122).È
necessario, nellamaggior
partedeicasi,onde
rinnovarel’introduzione della sciringa digomma
elastica, didarea questa la cur-vatura della partedel canale che trovasi di-visadalla prostata.Abbenchè
siasisalvatom
un
casoun
infermo perforandoaccidental-mente
questa gianduia, la lesionedi leiè(1)Inquest’ultimo casobisognaritirar lo stilettodalla sciringadigommaclastica.
(2)Homeriferiscequattroosservazionirelativeavecchi di60,70,72 e74anni,che furonoradicalmente guariti coll’usometodicodellasciringa.Lostesso autoreconsiglia diricorrere,secondolecircostanze,aisalassigeneralied aitopicifreddi,d’evitanl’acetocglialtri acidi, perchè reagisconotalvoltasullavescicaall'istantein coi s’intro-ducononellostomaco.
1
i6o
generalmente troppo grave da permettere
che
si ricorraaquesto mezzo.
Si
può
usardellaudano percalmare ido-loriprodotti dalcateterismo; giova
general-mente
applicareun
clistereleggiermente nar-coticoonde
procurare al malato qualche ri-poso,almeno
nellanotte.Quando
l’orinanon può
esser evacuata colla sciringa, bisognaaffrettarsi ad eseguire la punturaipogastrica senza aspettare che il malato abbia perduto,tutte leforze.Di tuttii mezzi che servono a combattere l’intasamento cronicodella prostata, le fre-gagionial perineo meritanofinadessola pre-ferenza. Giova farle con
un
linimento vola-tile, o coll’unguentomercuriale (i);bisogna coprir la stessa parte con empiastri disa-pone
e digomma ammoniaco
, e farvi dei bagnuoli conun
liscivio di cenere. L’appli-cazionediun
vescicante al perineo, e diun
setonesu questopunto,sonodue
mezzi di cui siè fatto uso conbuon
successo collamira
di aumentare l’azionedei vasi assor-benti. Sarebbe mestieri,come
lo consiglia1
ìarlhez,
di provare, ne’ vecchi sanguigni,
l’applicazione di dodici mignattesulla stessa parte.
(I)Nonignoro cheHebcrdcnhadetto:«lepreparazioui mercurialisono nocivenella caradello scirro della pro-stata,» Commentarlide rnoròorurnItistoria;Francof., l8o£.
i6t
I
bagni tiepidinon
sono vantaggiosichein
principio della malattia;^più tardi,sonoanche
nocivi. In quanto ai bagnifreddidimare,
essinon convengono
'.che ai soggettideboli
,scrofolosi,ma
per nulla ai'vecchidi temperamento
pletorico.È
quasiinutileildire
che imalatidebbono
sottoporsiaduna
vita regolare,schivareogni speciediriscal-damento, «
ciòche potrebbeprodur
loro emo-zioni troppo vive.I sali d’iodio sarebberoanche quiiudieati, principalmentenei soggetti scrofolosi. ,j >f
Egli£ talvolta vantaggioso di prescrivere internamentele preparazioni: di cicuta.Il, de-cotto di questa pianta, misto alla china,
è Tunico mezzo
in cui fleberden ebbe ancora qualcheconfidenza. Valentin(i) hausatoconbuon
successo,in America,dell’estrattodi cir cuta; alcunipraticifanno ancora dimolti elogi alla decozione delle radicidi dafnide.^alle pianteanjtiscorbutiche ed ql{eprepajéaaiohi mercuriali.^ ' . .; - r.hrr: >?*
L’uva orsina puòriuscire nel caso incuila suppurazionesiasi impossessatadellaprostata.
Mplinari (2)prescrivevain quesLo caso l’ac-quadi calcee lacorteccia peruviana. . 1>
i
Quando
tutti questimezzifalliscono,si-può, per ultima risorsa, ricorrere all’operazione consiglialada Vaisalva:voglio dire allabot-I u
»(1) MedicairepositóryjNew-Yorck,6part.
(2)Nuoviattideicuriosi dellanaturajappendice,toh).ni.
Scernmering 1
1
ifla
toniera;
ho
vedutoun
caso incuiquesta al-leggiò discretamente il malato; questa
ope-razioneperò, che riescespesse volte ne’ gio-vani,e lungidall’offrir ne’ vecchi lestesse probabilità disuccesso.*
CAPITOLO XVII.
Stato scrofoloso della prostata.
io3.Ballile (i) ha trovato, notomizzando la prostata, la stessa materia bianca
e
coa-gulatache incontrasi inuna
gianduia linfa-ticascrofolosa. Colla compressione sifaceva uscire dai canali escretori di essaun
pusdi cat-tiva indole. In questacircostanza, larammol-lita prostataailascia facilmente attraversare dal catetere,
quando
quest’istromento vien introdottocon
forza.Burggrav
(2) voleva certamente parlare
*dell ingorgamento scrofoloso della prostata
quando
la descrivevaripiena diuna
materia sebacea.Ilowship ha trovato talvolta una specie
d
escrescenza fungosa della prostata, dotata di grandissima irritabilità, sanguinante per ognimenoma
causa,eche prolungavasi nella cavitàdellavescica.(VT edilesuotavole,fase,vili,tav.
n
}f,g.j.(2)Epistolarnm adIlaNcrumscriptarum, o.®si.