CAPITOLO 2. GLI ECOMUSEI
2.1 L’evoluzione storica degli ecomusei
2.1.6 Alcuni esempi dall’Europa
EKOMUSEO LIEHTALANNIEMI, Finlandia
Il sito museale è situato su un’isola che dista 12 chilometri dal centro di Puumala ed è raggiungibile gratuitamente con un traghetto. Il percorso offre la possibilità di conoscere lo stile di vita rurale, che caratterizzò quest’area all’inizio del XX secolo.
Qui tutte le costruzioni sono situate nel luogo in cui originariamente furono impiantate.
La famiglia standard di quell’epoca era costruita da tre persone che abitavano in una fattoria e vivevano di attività agricole e di pesca: si trattava
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di fatto di un’economia di sussistenza, che non regalava ai suoi cittadini niente di più che una vita di stenti, basata su produzioni di scala ridotta. Questo era quanto accomunava la povera popolazione di Savo, che aveva praticamente creato all’interno della propria comunità una sorta di regime autarchico. Durante il periodo estivo si possono anche visitare gli allevamenti di alcuni animali domestici la cui origine è propria di questi luoghi. Anche i sistemi di coltivazione ancora oggi visibili sono quelli tradizionali del passato. Sito: www.puumala.fi
Esperienza unica: Rivivere la storia di una piccola azienda agricola isolana del 1900.
Fonte: scheda museo da ecomusei.net
Figura 16: Paesaggio e casa rurale, Ecomuseo Liehtalanniemi, Finlandia
Fonte: www.puumala.fi
EKOMUSEUM NEDRE ÄTRADALEN, Svezia
Grazie al suo paesaggio variegato, che comprende corsi d’acqua e piccoli laghi, boschi di ceduo e foreste di pini lussureggianti, campi coltivati, colline e lunghe spiagge sabbiose, Falkenberg, nella Valle di Atran, viene spesso definita la ‘Svezia in miniatura’. L’ecomuseo, il cui territorio si sviluppa a nord della cittadina per circa 40 chilometri, è costituito da una costellazione di oltre 50 emergenze. Fra queste mulini, musei contadini e immobili rurali tradizionali, in parte ancora in uso, una fabbrica di burro, una vecchia stazione dei pompieri, resti di cimiteri preistorici come grandi pietre simili ai dolmen e steli funerarie.
L’ecomuseo organizza anche corsi nel giardino delle erbe aromatiche o sulla storia locale e sull’ambiente.
82 Sito: www.ekomuseum.com
Esperienza unica: assistere ai mestieri tradizionali nelle botteghe ancora attive.
Fonte: scheda museo da ecomusei.net
Figura 17: Mappa dell'Ecomuseo Nedre Ätradalen, Svezia
Fonte:www.ekomuseum.com
SAMSØ ØKOMUSEUM, Danimarca
Il Samsø Museum viene fondato nel 1917 per ricostruire un insediamento rurale tradizionale. L’ecomuseo è nato dalla collaborazione fra il preesistente museo, organizzazioni locali e gruppi di volontari e su ispirazione di quello svedese di Bergslagen. L’intera isola è stata allestita in modo da raccontare le relazioni fra ambiente ed attività umane. Il tema principale, dato il carattere rurale dell’area, è quello della vita contadina, legata alla coltivazione e soprattutto all’allevamento. Oltre al vecchio museo, sono quindi visitabili una quindicina di siti: mulini a vento, fattorie, un’antica fucina, un centro di accoglienza, centri didattici e di documentazione.
Sito: www.ecomuseum-samso.dk
Esperienza unica: Essere accolti in una vecchia latteria dell’isola Fonte: scheda museo da ecomusei.net
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Figura 18: Punto di accoglienza del Samsø Okomuseum, Danimarca
Fonte: www.ecomuseum-samso.dk
VALAŠSKÉ MUZEUM (MUSEO ALL'ARIA APERTA), Repubblica Ceca
Il museo è nato all’inizio del Novecento, ispirandosi alla tradizione scandinava (al museo di Skansen in Svezia) con l’intento di preservare parte delle tradizionali case in legno della regione.
Occupa 175 ettari ed è articolato in tre sezioni: la Cittadina di legno (che racconta la vita degli abitanti di città), il Villaggio di legno (dedicato alla vita rurale) e la Valle dei mulini (dove quattro mulini ad acqua sono ancora in funzione). La costruzione principale risale al 1770.
Sito: www.vmp.cz/
Esperienza unica: Festival Internazionale del Folklore "Rožnov Feste". Fonte: scheda museo da ecomusei.net
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Figura 19: Antico mulino, Valašské Muzeum, Repubblica Ceca
Fonte: www.vmp.cz
ECOMUSEUM SIMPLON-DORF, Svizzera
La via del Sempione è un’importante arteria di comunicazione fin dal tempo dei Romani. La strada che passa a 2005 metri di quota fu costruita da Napoleone per scopi militari tra il 1800 e il 1808.
Oggi il passo del Sempione è percorribile attraverso una moderna autostrada svizzera, ma per far rivivere il paesaggio naturale e culturale di questi luoghi è nata l’idea di un ecomuseo. Sono stati così recuperati un’antica mulattiera (il sentiero Stockalper, del Seicento, è lungo 35 chilometri) e il vecchio ospizio, che per secoli ha accolto viandanti e mercati e sono stati anche aperti due musei, la sede vera e propria dell’ecomuseo a Simplon-Dorf e una cellula a Briga.
Sito: www.simplon.ch/kultur.htm
Esperienza unica: Escursione attraverso la via somiera "Stockalperweg" Fonte: scheda museo da ecomusei.net
Figura 20: Simplon Hospiz, Ecomuseum Simplon-Dorf, Svizzera
85 ECOMUSÉE DU MARAIS SALANT, Francia
Collocato su uno dei siti del “Conservatoire du Litoral”, l’ecomuseo propone la scoperta delle paludi salate. Il percorso museale inizia con la visita di un’esposizione che ripercorre la storia delle paludi salate e illustra le varie tecniche di produzione del sale. Una guida illustra quanto esposto e conduce, in un secondo tempo, i visitatori in loco perché assistano direttamente alla raccolta del sale e al lavoro svolto nelle saline. Qui è possibile osservare la fauna tipica delle paludi, come per esempio la salicornia, e osservare, seguendo il corso delle stagioni, gli uccelli che popolano questi luoghi, in particolare le diverse specie di airone. L’ecomuseo è situato a Loix, sull’Ile-de-Re nella regione della Charente Maritime e il sito ecomuseale, in particolare, è collocato su un territorio che fu strappato al mare per avere più terreno per la produzione del sale.
L’ecomuseo fa parte della Fédération écomusées et musées de société, dell’Association des gestionnaires des sites du Conservatoire du Litoral, del Rèseau Poles Nature de Charente Maritime.
Sito: www.marais-salant.com
Esperienza unica: Conoscere le fasi di produzione del sale Fonte: scheda museo da ecomusei.net
Figura 21: La raccolta del sale, Ecomusée du Marais Salant, Francia
86 ECOMUSEU DE SEIXAL, Portogallo
L’ecomuseo sorge a Seixal, una splendida città dove, le costruzioni navali sono sempre state importanti e hanno lasciato numerose tracce.
È articolato in diversi nuclei: oltre alla sede centrale, che sorge in una vecchia scuola cittadina, ne fanno parte anche il mulino di marea di Corroios, alcune imbarcazioni tipiche del fiume Tago restaurate e in grado di navigare ad Arentela, resti di archeologia industriale e resti di impianti produttivi romani, come il frantoio di Rouxinol, un’antica fabbrica di sughero che ancora conserva la caldaie Babcock e nella quale si svolgono mostre temporanee. All’interno della sede centrale si trovano invece le collezioni etnografiche, il servizio educativo, il centro di documentazione.
Sito: www.cm-seixal.pt/ecomuseu
Esperienza unica: Workshop sulla costruzione artigianale di modelli di barche Fonte: scheda museo da ecomusei.net
Figura 22: Artigiani locali, Ecomuseu de Seixal, Portogallo
Fonte:www2.cm-seixal.pt