CAPITOLO 4. PIANO DI MARKETING PER LA COSTITUZIONE
4.1 L’Ecomuseo della seta e delle tessiture lucchesi: la proposta
4.1.4 Il progetto: analisi SWOT
L’ecomuseo, è un museo del territorio e che vive nel territorio, e per gestire la complessità del territorio, è necessario conoscere le minacce e le opportunità, i punti di forza e di debolezza che interessano al progetto ecomuseale.
A questo proposito, l’analisi SWOT284
che seguirà, calata nella realtà ecomuseale, è lo strumento ideale per questo scopo, in quanto semplifica la lettura del complesso ambiente circostante.
L’analisi fornisce informazioni sui punti di forza, sul quale il progetto deve fare leva per una maggiore efficienza e per il raggiungimento dei propri obiettivi. Evidenzia inoltre le opportunità da sfruttare per la ‘messa a punto del progetto.
Ci informa sui punti di debolezza, che attraverso la scelta di azioni strategiche, in fase di pianificazione possono essere trasformati in punti di forza a favore del nostro progetto.
Per quanto riguarda le minacce provenienti dall’ambiente esterno, anche se difficili da gestire, conoscerle prima può essere un vantaggio, in quanto un’attenta pianificazione può anche solo in parte, ostacolarle.
284 L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un'impresa o in ogni altra situazione in cui un'organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo.
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PUNTI DI FORZA (Strenghts)
La peculiarità della tematica scelta per il progetto ecomuseale che differenzia l’offerta culturale
Le risorse patrimoniali materiali ed immateriali, legate alla produzione e al commercio della seta e delle tessiture lucchesi ancora esistenti
I laboratori di tessitura attivi in città e le collezioni museali
La riqualificazione di alcune aree urbane attraverso il progetto ecomuseale Le associazioni presenti a Lucca già attive nella valorizzazione di questa identità
Il consenso/desiderio da parte di alcune associazioni ed enti alla realizzazione di iniziative volte alla valorizzazione di questa identità
L’alto numero di fondazioni attive (anche universitarie) nel settore culturale da coinvolgere in ottica sistemica per finanziamenti e incentivi allo sviluppo del progetto ecomuseale
La particolarità del centro storico, piccolo e facilmente percorribile a piedi, per strutturare il percorso ecomuseale
La singolare struttura di governance dell’ecomuseo e la sistematizzazione delle risorse patrimoniali come modello per altri progetti
Il vantaggio economico e organizzativo dato dalla distanza ravvicinata delle risorse da mettere in rete
La multidisciplinarietà del progetto che riesce a inserirsi trasversalmente nel sistema dell’offerta territoriale
La riqualificazione e il rinnovo continuo dell’offerta museale attraverso sempre nuove iniziative
La programmazione condivisa e quindi la garanzia di fruizione delle risorse museali e patrimoniali tutto l’anno
La ricerca scientifica e la didattica e quindi la promozione continua attraverso il progetto del patrimonio locale e della destinazione
La riqualificazione dell’immagine della città attraverso la formazione civica degli abitanti nei confronti del proprio patrimonio attivabile attraverso l’ecomuseo
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L’elevata qualità della vita, caratteristica della città, riconosciuta sia dai residenti sia dai turisti rende anche l’offerta ecomuseale di qualità
PUNTI DI DEBOLEZZA (Weaknesses)
Mancanza di una governance del sistema turistico- culturale locale che può rallentare l’implementazione del progetto
Bassi investimenti in formazione e innovazione e ricerca che potrebbero ostacolare la fattibilità del progetto
L’attuale situazione di accessibilità al patrimonio culturale a causa della mancanza di fondi e personale: palazzi storici chiusi al pubblico e alle visite turistiche, musei chiusi al pubblico per lunghi periodi e altri hanno orari poco flessibili
La rete museale ‘Lucca e le sue Terre’ esistente ma non attiva
La difficoltà di far comprendere ai diversi enti, la mission e obiettivi dell’ecomuseo e conciliare con i propri
La Mancanza di un progetto di tutela attiva e partecipata del patrimonio culturale che rende impegnativa la fase preparatoria del progetto
La mancanza di una piattaforma web di promo- commercializzazione dell’offerta culturale della città, sia per i cittadini sia per i turisti in cui inserire anche l’ecomuseo
Lo scarso impegno nell’eliminare barriere architettoniche per l’accesso ai diversamente abili (si veda il progetto ‘Lucca Accessibile’ in corso d’implementazione)
OPPORTUNITÀ (Opportunities)
La presenza di best practices anche regionali cui guardare e con cui collaborare
La presenza di una normativa in materia di sistemi ed ecomusei innovativa
La presenza di altre realtà ecomuseali in Toscana
La pubblicazione di bandi da parte della Regione per incentivi ai nuovi progetti legati alla valorizzazione turistico- culturale
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I bandi attivati da alcune fondazioni cittadine per il supporto finanziario di nuovi progetti per valorizzazione turistico- culturale
L’opportunità di visibilità in vista dell’Expo 2015 attraverso il Brand
Toscana
Il restauro di antichi edifici e spazi cittadini per poter costituire in futuro una sede centrale dell’ecomuseo
La varietà dell’offerta turistico- culturale del territorio e la possibilità di inserirsi all’interno di altri circuiti turistici già esistenti (es. Circuito delle Ville, Via Francigena)
L’attenzione da parte della Comunità Europea allo sviluppo di progetti legati al turismo sostenibile
La nuova domanda turistico- culturale e di riscoperta del territorio che l’ecomuseo può soddisfare con la propria offerta
I nuovi target da sviluppare (es. turismo slow, per aumentare la permanenza media dei turisti in città)
La ridefinizione del sistema turistico- culturale della città in corso
I progetti in corso per il miglioramento dell’accesso in città (es. nuovo terminal bus turistici)
I progetti in corso per la realizzazione di un nuovo sito web istituzionale del turismo
La presenza di eventi miniori già consolidati, legati all’artigianato e all’enogastronomia locale, che possono arricchire l’offerta ecomuseale La presenza di piccole attività nel centro storico, ristoranti, bar, botteghe
che offrono prodotti tipici e un servizio di qualità dislocate sul percorso ecomuseale
L’offerta ricettiva della città molto variegata
I numerosi spazi di interesse storico, dislocati sul percorso ecomuseale adeguati allo svolgimento di eventi culturali
I grandi eventi come opportunità di collaborazione in azioni di co- promotion/co-marketing
La presenza di un Osservatorio Turistico di Destinazione per il monitoraggio e lo studio della domanda turistica
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(Threats)
La difficoltà di accesso alla città per mancanza viabilità alternativa rispetto alla circonvallazione
L’insufficienza dei collegamenti per/da Firenze, Pisa e territorio circostante insufficienti
L’insufficienza dei collegamenti tra il territorio circostante e il centro storico
La mancanza di segnaletica/informazioni turistiche in tutta la città L’insufficienza dei punti di accoglienza e informazione turistica L’inadeguatezza dei punti di accoglienza tour di gruppo
La mancanza di dati statistici frammentati che non consentono la pianificazione a lungo termine
Il taglio di risorse e finanziamenti pubblici
La mancanza di una promozione turistica unitaria
La nuova riforma delle Province, caos nella riorganizzazione delle competenze in materia turistico- culturale
La forte stagionalità con conseguente congestione e deterioramento degli spazi urbani con ricadute negative sulla qualità dell’offerta ecomuseale e sull’immagine della città
Dall’analisi SWOT è emerso che il principale punto di forza, sta nell’elasticità e nella multidisciplinarietà del progetto stesso, che non oscura la vocazione del territorio ma gli rende visibilità, creando relazioni collaborative con l’ambiente esterno e innestando un processo di sviluppo in più direzioni. Per quanto concerne le opportunità principali, queste sono create dalla produzione normativa regionale, in materia di musei ed ecomusei, che incentiva e sostiene la realizzazione di progetti di questo genere.
Il principale punto di debolezza, che può compromettere la sua realizzazione, è dato invece dall’eventuale non disponibilità da parte degli enti pubblico- privati a finanziare un progetto che, solo a lungo termine apporta vantaggi economici. Per quanto riguarda le minacce individuate, esse sono perlopiù
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coincidenti con i punti di debolezza della destinazione, già trattate nel capitolo precedente, su cui è difficile agire, ma non impossibile.
Per aggirare i punti di debolezza e ostacolare le minacce, è opportuno svolgere una campagna di sensibilizzazione costruita ad hoc con i possibili enti finanziatori coinvolgendoli come parte attiva nelle iniziative dell’ecomuseo, sempre in linea con i propri obiettivi e spronare chi di competenza, alla realizzazione di un sistema di offerta territoriale integrato che faciliti l’implementazione di nuovi progetti, e che prenda in esame anche la riqualificazione urbana, attraverso interventi volti all’accoglienza e accessibilità turistica.