CAPITOLO 2. GLI ECOMUSEI
2.3 Che cosa è un ecomuseo: definizione
2.3.9 Come gli ecomusei aiutano il territorio: il ruolo degli ecomuse
Oggi, l’ecomuseo è chiamato a rivestire, secondo meccanismi relazionali, all’interno di un processo di pianificazione e sviluppo del territorio169
diversi ruoli. L’ecomuseo è un museo del territorio e nel territorio trova la sua ragion d’essere.
È necessario quindi accennare tre accezioni del territorio al fine di individuare, come l’ecomuseo si inserisce per promuovere lo sviluppo locale.
La prima accezione definisce il territorio come destinazione.
I territori, per far fronte alle sfide della complessità turistica mondiale, si organizzano e si definiscono sempre più come luoghi di esperienza e di offerta coordinata basata sulle peculiarità locali e sulla combinazione di elementi hard (monumenti, musei, etc.) e di elementi soft (identità locale). In una logica di destination management, il territorio diviene così un prodotto ‘un insieme di servizi e di componenti tangibili ed intangibili, collegati tra loro da opportune interdipendenze e caratterizzanti dalle specificità del nucleo del territorio in cui si manifestano. Il nucleo del prodotto è costituito dal territorio come entità complessa, derivante dall’aggregazione delle su “n” componenti’ (Caroli, 2003).170 La gestione del sistema di offerta, passa da una gestione centralizzata ad una gestione decentralizzata, questa impostazione consente una gestione democratica delle risorse e la creazione di relazioni interorganizzative tra gli attori territoriali, che con le loro attività rendono il
168 L’identità è sostanzialmente espressione dell’unicità del territorio, pur non rappresentando una condizione
immutabile nel tempo. Perché l’identità non si trasformi in un fattore di chiusura del sistema nei confronti dell’ esterno è necessario che si palesi la volontà dei suoi attori a ridefinire l’identità del proprio territorio attraverso un
collegamento costante con le dinamiche ambientali e l’apertura a relazioni intersistemiche (Golinelli, 2002).
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Si presenta come un progetto complesso capace di creare opportunità di sviluppo: nella diffusione del networking, nella sperimentazione di modelli di sviluppo partecipati, nel coordinamento delle relazioni, nell’integrazione tra risorse e soggetti coinvolti fino all’intero piano di politiche di pianificazione, all’incremento del capitale sociale e di conoscenza del territorio.
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sistema di offerta aperto e in continua evoluzione, in cui il turista diviene parte integrante. Nel territorio inteso come destination, l’ecomuseo può assumere il ruolo di operatore di destination management, in due modi: da un lato, grazie alla valorizzazione integrata del patrimonio tangibile ed intangibile, diviene un attrattore culturale che soddisfa appieno le tendenze turistiche attuali (slow tourism, turismo esperienziale e di riscoperta del territorio, turismo sostenibile); dall’altra parte, assume un ruolo di partner
culturale, per gli operatori turistici locali, coinvolgendo la comunità locale nel
processo di creazione del valore (coinvolte attraverso forme di part time
marketer), promuovendo una gestione integrata delle risorse presenti sul
territorio.171
Il territorio viene concepito anche come setting di esperienze, in altre parole come uno scenario nel quale storia e cultura di un popolo vengono messi in scena. In cui l’identità e il territorio come suo sfondo e luogo di esperienza, vengono gestiti in una logica di portafoglio di esperienza (Schmitt, 1999) coordinate ed integrate per il visitatore.
In questa concezione il territorio risponde alle recenti dinamiche di consumo e di offerta turistico culturale. Dal punto di vista della domanda, il turista di oggi non ricerca il prodotto, ma l’esperienza da vivere nel territorio e al fianco della comunità locale. L’interesse si sposta verso centri minori, dove attraverso elementi hard (sedi espositive, eventi, degustazioni) il territorio mette in mostra simboli e valori locali.
Dal punto di vista dell’offerta, nei centri minori e maggiori, in seguito al degrado delle città d’arte172
da parte del turismo di massa, gli operatori locali si stanno organizzando per uscire dalle ‘identità stereotipate’ e creare più che un’offerta, semplice aggregato di risorse, un’offerta che tiene conto della narrazione del territorio, del genius loci e della corretta interpretazione, ossia un’esperienza.
L’azione coordinata degli operatori mira infatti:
alla ricostruzione delle identità locali, attraverso confronti tra operatori e residenti;
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Gavinelli, 2012.
117 costruire l’offerta su un tema dell’identità;
costruire moduli di esperienza polisensoriali,173
attraverso un approccio olistico.
L’ecomuseo, assume in questo senso un ruolo come traduttore di identità in esperienza, perché pone nella sua ragion d’essere la rappresentazione del territorio attraverso i suoi tratti identitari. In più, la valorizzazione in situ,174 viene attivata attraverso un processo condiviso con il contesto circostante e la testimonianza dei residenti. L’attivazione degli attori locali crea inoltre, una rete di relazioni, facilmente espandibile anche all’esterno.175
Per quanto riguarda l’offerta basata su un’identità-tema, l’ecomuseo riesce attraverso le sue diverse dimensioni a dare diverse chiavi di lettura delle identità territoriali, creando un processo di riscoperta continua ed un’esperienza in cui il turista vive del e nel territorio (comprendendone aspetti intellettuali, sensoriali ed estetici).
Il territorio, viene poi inteso come sistema di relazioni (come viene anticipato nel capitolo precedente).
Esso diviene, secondo questa terza accezione, un sistema vitale di relazioni, un sistema antropico complesso composto da elementi tangibili ed intangibili, che ne costituiscono l’identità e la vocazione. Si definisce non più come spazio geografico (dimensione fisica), ma come una meta- organizzazione composta dalle varie attività e organizzazioni presenti sul territorio (dimensione sociale).
A questo proposito, l’ecomuseo, museo del e nel territorio, assume un ruolo significativo nella formazione delle relazioni tra tutti gli attori del territorio, è una vera e propria palestra di progettazione collettiva (Maggi, 2005), in cui si sperimentano le diverse relazioni formali ed informali e a vari livelli.
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Questo è possibile attraverso tecniche, del cosiddetto marketing polisensoriale (definito quindi in relazione al marketing emozionale), che propone tecniche di vendita e di comunicazione basate sulla sollecitazione strategica di tutti e cinque i sensi del consumatore. Compito della comunicazione polisensoriale sarà allora quello di estendere i propri contenuti e le proprie capacità espressive oltre il visivo e l’auditivo, ottenendo così due vantaggi, ossia dotare il prodotto di un’identità forte, “a tutto tondo”, e coinvolgere maggiormente il consumatore sia sul piano cognitivo sia su quello passionale. Per approfondimenti si veda: G. Abbate e U. Ferrero, Emotional assets, Finedit, 2002; G. Ceriani, “Dal sincretico al sinestesico: le metafore del sensibile” in Semiotica al marketing, FrancoAngeli, 1997).
174 Il patrimonio non viene trasportato in altre sedi, ma esposto nel suo contesto di origine.
175 In ottica di networking, si parla di reti corte, quando esse si creano tra gli attori di uno stesso territorio e di reti
lunghe quando si estendono al di fuori di esso: elaboratato da Maggi M. e Cagliero R., Retilunghe. Gli ecomusei e l’integrazione europea, Quaderni di Ricerca, IRES, n. 106, 2005 p. 1-4.
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Per la sua natura diffusa e insediativa crea presupposti utili all’attivazione di una rete di collaborazioni.
La conoscenza precisa dei limiti e potenzialità del sistema territoriale detenuta dall’ecomuseo gli permette di poter ricoprire il ruolo di coordinatore e di soggetto proponente, perché capace di mettere appunto progetti di valorizzazione identificando gli elementi distintivi di un territorio.
In base a quanto visto, i ruoli che l’ecomuseo può assumere all’interno di politiche di sviluppo territoriale possono essere tanti e significativi.
Da driver per lo sviluppo locale a progetto strategico per la realizzazione di destinazioni turistiche di successo, l’ecomuseo per il suo naturale dinamismo si ritroverà ad affrontare sempre nuove sfide, e quindi a rivestire nuovi possibili ruoli.176
Figura 34: Il ruolo dell’ecomuseo nelle differenti accezioni di territorio Territorio
Come
Focus Target Ruolo
comunità Ruolo ecomuseo Output Destination meta di viaggio specifica Turista partners
dell’offerta aggiuntivo, attrattore partner offerta integrata, pacchetti all inclusive Setting Luogo, scenario di eventi e attività turista, fruitore esterno e locale interpreti della realtà, figuranti operatore culturale per offerta diffusa in situ narrazione per tematismi, serie di eventi Sistema di relazioni Progettazione collettiva, politiche di sviluppo cooperativo comunità locale, stakeholders interni ed esterni nodi della rete controparte relazionale, mediatore, coordinatore, proponente capitale sociale, piattaforma di progettazione e sviluppo Fonte: adattato da Gavinelli, 2007, p. 21.
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