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3. ANALISI EMPIRICA DEL PROCESSO DI RICAPITALIZZAZIONE SU UN CAMPIONE

3.2.1 ANALISI DELLE BANCHE “PEGGIORI”

3.2.1.4 Allied Irish Bank

Prima della crisi, Allied Irish Bank si è ampliata rapidamente, concentrandosi sul prestito al mercato irlandese, che era in forte espansione, ed effettuando un forte ricorso alla raccolta all'ingrosso. Nel 2008, AIB aveva un bilancio di 182 miliardi di euro.

Allo scoppio della crisi finanziaria globale, che ha colpito l'economia irlandese e in particolare il mercato immobiliare irlandese, le vulnerabilità del modello di business di Allied Irish Bank sono diventate evidenti e la necessità di un sostegno statale è divenuta inevitabile. A tal proposito, AIB ha ricevuto un sostegno finanziario di 7,2 miliardi di euro e diverse garanzie statali e, inoltre, ha trasferito attivi deteriorati per 20,4 miliardi di euro nell'ambito dello “schema di salvataggio degli attivi” irlandese che la Commissione Europea ha approvato a febbraio 2010163.

Nel luglio 2011, in occasione della fusione di AIB e EBS, che è stata la più grande società dell'edilizia irlandese nonché l'ottava più grande istituzione finanziaria operante in Irlanda, esse hanno ricevuto un nuovo sostegno di capitale per 11,1 miliardi di euro, nonché un sostegno di capitale contingente pari a 1,6 miliardi di euro dall'Irlanda.

Il sostegno totale al capitale di AIB, compresi gli aiuti ricevuti da AIB e da EBS su base autonoma, cioè prima della loro fusione, è stato di 20,775 miliardi di euro e per questo, dopo la fusione, la banca è risultata di proprietà statale per il 99,8%.

A seguito del Prudential Capital Assessment Review ("PCAR") tenutosi a marzo del 2011, la Banca Centrale Irlandese ha annunciato un nuovo obiettivo minimo di capitale per AIB, fissando il Core Tier 1 ratio al 10,5% in uno scenario di base e al 6% in uno scenario avverso.

In vista di ciò, la base patrimoniale del Gruppo ha subito significativi cambiamenti nel corso del 2011, il più significativo dei quali è consistito proprio nella ricapitalizzazione del Gruppo da parte del governo irlandese vista in precedenza. Con l’esercizio PCAR del 2011, tuttavia, il Gruppo AIB è stato tenuto a mettere in atto la raccolta di ulteriore capitale per 14,8 miliardi di euro, completata a luglio del 2011 attraverso:

₋ Un esercizio di gestione delle passività per 2,1 miliardi di euro;

163 European Commission, State aid: Commission approves Irish impaired asset relief scheme, Bruxselles, 26 February 2010

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₋ La partecipazione al capitale da parte della National Pension Reserve Fund Commission (NPRFC) per 5 miliardi di euro;

₋ L’emissione di capitali contingenti per 1,6 miliardi di euro;

₋ Contributi in conto capitale per un totale di 6,1 miliardi di euro da parte del Ministro delle Finanze e della NPRFC.

Tutto ciò ha fatto sì che AIB si trovasse già preparata ad affrontare il Capital Exercise condotto dall’EBA il 26 Ottobre 2011 e con un Core Tier 1 pari al 17,3% a giugno 2012, ha addirittura oltrepassato di 8,3 punti percentuali la soglia del 9% del Core Tier 1 compreso il buffer sovrano come indicato nella Raccomandazione dell'EBA del dicembre 2011, mostrando un surplus di capitale pari a 5.995 milioni di euro.

Tuttavia, a dicembre 2012 il Core Tier 1 capital è risultato di 4,3 miliardi di euro più basso rispetto a quello del 2011 e ciò è stato dovuto principalmente alla perdita registrata nel periodo pari a 3,557 miliardi di euro. L’impatto finale di tale ribasso, nonostante la riduzione dei RWA, è stato quello di un crollo del Core Tier 1 ratio, che dal 17,9% al 31 dicembre 2011 è passato al 15,1% del 31 dicembre 2012.

Questo andamento ribassista è stato confermato anche nel 2013 con un Core Tier 1 capital che si è ridotto di ulteriori 1,920 miliardi di euro (da 10,846 a 8,926 miliardi di euro) principalmente a causa della perdita rilevata a fine 2013, pari a 1,597 miliardi di euro, e dell’aumento degli aggiustamenti regolamentari e delle deduzioni di vigilanza, rispettivamente di 136 e 107 milioni di euro.

Anche il Patrimonio Supplementare si è ridotto rispetto al 2012 (da 1,910 a 1,410 miliardi di euro) e ciò è avvenuto principalmente per effetto della riduzione della quota di prestiti subordinati detenuti in portafoglio, oltre che per le maggiori deduzioni operate sullo stesso, pari a quelle che hanno impattato sul Core Tier 1 capital164.

Il risultato finale della combinazione dei movimenti intervenuti nel Core Tier 1 capital e nel Patrimonio Supplementare è stato inevitabilmente quello di un Patrimonio di Vigilanza che si è ridotto di 2,3 miliardi di euro, passando da un valore 12,682 miliardi di euro a fine 2012 a un valore di 10,336 miliardi di euro a fine 2013 (Tabella 3.16).

164 Ricordiamo, infatti, che prima dell’entrata in vigore delle regole di Basilea 3, le deduzioni venivano operate per il 50% sul Patrimonio di Base e per il restante 50% sul Patrimonio Supplementare. In questo caso, le deduzioni di vigilanza si riferiscono all'attività di assicurazione sulla vita, Ark Life, acquisita esclusivamente per la rivendita nel marzo 2013.

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Per quanto riguarda i RWA, bisogna precisare che il 30 giugno 2013 la Banca Centrale Irlandese ha condotto il cosiddetto Balance Sheet Assessment (BSA), cioè un processo di revisione che ha incluso una valutazione della qualità degli attivi, delle attività ponderate per il rischio e anche dell’adeguatezza patrimoniale della banca. Le risultanze di tale revisione hanno suggerito maggiori accantonamenti medi per svalutazioni di 1.135 milioni di euro, a causa del deterioramento della qualità del credito, in particolare nel portafoglio mutui, e una più elevata quota di attività ponderate per il rischio di 1.564 milioni di euro di competenza del Gruppo. Nonostante ciò, queste ultime al 31 dicembre 2013 sono risultate inferiori di 9,0 miliardi di euro rispetto ai dati di fine 2012 (da 71,417 miliardi di euro a 62,395 miliardi di euro). La riduzione delle attività ponderate per il rischio di credito di 7,3 miliardi di euro è principalmente riconducibile agli ammortamenti, alle riduzioni della leva finanziaria, a maggiori accantonamenti e ai movimenti del tasso di cambio, i RWA relativi al rischio di mercato sono diminuiti di € 0,4 miliardi di euro principalmente per effetto della scadenza delle posizioni in titoli di debito negoziati e i RWA relativi al rischio operativo sono diminuiti di € 1,3 miliardi nel 2013, riflettendo i ridotti livelli di reddito nel calcolo annuale derivanti principalmente dai disinvestimenti e dall'impatto del declino economico negli ultimi tre anni.

Tutto ciò ha sicuramente avuto un’influenza positiva sui coefficienti patrimoniali della Banca, grazie a un denominatore significativamente più basso dell’anno precedente, ma non è stato sufficiente a contrastare l’influenza negativa apportata dall’altro lato dalla riduzione del capitale complessivo e per questo a fine 2013 il Core Tier 1 ratio e il Total Capital ratio sono risultati pari al 14,31% e al 16,57% e in riduzione di 0,88 e 1,19 punti percentuali, rispettivamente, rispetto all’anno precedente (Grafico 3.13).

169 Tabella 3.16 – Prospetto di composizione del Patrimonio di Vigilanza di AIB (in milioni di

€)

Esercizio 2013 Esercizio 2012

Patrimonio di Base (Tier 1)

Capitale sociale versato e relativi sovrapprezzi 8.096 8.096

Riserve ammissibili 1.436 3.113

Aggiustamenti regolamentari -448 -312

- Rettifiche pensionistiche -242 -107

- Attivi immateriali -176 -187

-Altri -30 -18

Deduzioni di vigilanza dal Capitale primario

di classe 1 -158 -51

- Investimenti finanziari non consolidati -158 -6

- Cartolarizzazioni - -45

Totale del Capitale primario di classe 1 8.926 10.846 Patrimonio Supplementare (Tier 2)

Riserve ammissibili 140 125

Rettifiche di valore su crediti 595 682

Prestiti subordinati 833 1.154

Deduzioni di vigilanza dal Patrimonio

Supplementare -158 -51

Totale del Patrimonio Supplementare 1.410 1.910

Deduzioni dal Patrimonio di Base e dal

Patrimonio Supplementare - -74

Totale del Patrimonio di Vigilanza 10.336 12.682

Grafico 3.13 – Andamento dei coefficienti patrimoniali di AIB

Fonte: Elaborazione propria.

15,19% 14,31% 17,76% 16,57% 0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00% 18,00% 20,00% 2012 2013

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Il 31 marzo 2014 il Ministro delle Finanze ha firmato nell’ordinamento irlandese due regolamenti per dare effetto al CRD IV package, teso ad attuare l'accordo di Basilea 3 nel quadro giuridico dell'UE. Il Gruppo AIB, oltre a trovarsi di fronte a un nuovo quadro regolamentare e a doversi adeguare alle misure da esso previste, soprattutto per quanto attiene i cambiamenti nella definizione e composizione del capitale, nel 2014 è stato sottoposto all’esercizio di valutazione approfondita svolto dalla BCE. Partendo da un’ottima posizione patrimoniale, con un CET1 ratio al primo gennaio 2014 pari al 15%165, i risultati del Comprehensive Assessment hanno confermato che AIB, anche in seguito agli aggiustamenti apportati in sede di AQR, ha presentato coefficienti patrimoniali comodamente superiori ai requisiti minimi in tutti gli scenari di valutazione dello stress test166, pari al 12,4% nello scenario base e al 6,9% nello scenario avverso. Pertanto, il Gruppo non ha avuto alcun esigenza di raccogliere capitale aggiuntivo a seguito di tale esercizio. Occorre precisare che, poiché AIB aveva posto in essere un Piano di Ristrutturazione approvato dopo il 31 dicembre 2013, la banca è stata valutata oltre che sulla base di un bilancio statico, anche sulla base di un bilancio dinamico che ha permesso di tenerne conto, e in quest’ultimo caso il CET1 ratio si è attestato su valori ben superiori e pari al 14,3% nello scenario base e al 10,3% nello scenario avverso.

Se guardiamo adesso al prospetto di composizione del Patrimonio di Vigilanza per il triennio 2014-2016 (Tabella 3.17), possiamo notare come quest’ultimo abbia registrato un miglioramento nel tempo, passando da un valore di 10,725 miliardi di euro nel 2014 a un valore di 11,772 miliardi di euro nel 2016, e l’elemento chiave di tale effetto è stato senza dubbio il Patrimonio di Base, che si è incrementato di 1,075 miliardi rispetto al 2014 e di 1,013 miliardi rispetto al 2015.

Il Common Equity Tier 1 capital, aumentato nel 2016 di 590 milioni rispetto al 2014, nel 2015 ha registrato una flessione riconducibile alla crescita degli aggiustamenti regolamentari dovuti alle disposizioni transitorie e al profondo processo di riorganizzazione del capitale subito dal Gruppo, con particolare riferimento al pagamento di 1,7 miliardi di euro allo Stato irlandese a titolo di rimborso parziale delle azioni privilegiate sottoscritte nel 2009, equivalente a 1,36 miliardi dei 3,5 miliardi di azioni privilegiate totali.

165 Il CET1 ratio al primo gennaio 2014 è stato modificato per tener conto delle regole di Basilea 3, per questo risulta diverso rispetto a quello emerso al 31 dicembre 2013, che era stato calcolato sulla base delle regole di Basilea 2.

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Tale effetto è stato parzialmente compensato da un utile dopo le imposte del 2015 pari a 1,380 milioni di euro.

La riorganizzazione del capitale avvenuta nel 2015, ha comportato, inoltre, le seguenti azioni:

₋ la conversione del resto delle azioni privilegiate del 2009, pari a 2,14 miliardi, in azioni ordinarie, con un impatto positivo solo sul CET1 fully-loaded;

₋ il pagamento di un dividendo di 166 milioni di euro sulle azioni privilegiate del 2009;

₋ l'emissione di uno strumento Tier 2 di 750 milioni di euro a novembre del 2015; ₋ l'emissione di uno strumento Additional Tier 1 di 500 milioni di euro nel

dicembre 2015.

Mentre la seconda si è inserita come ulteriore voce di rettifica all’interno del capitale di qualità primaria, le ultime due misure descritte hanno consentito di compensare l’effetto negativo prodotto dalla riduzione del Common Equity Tier 1 capital sul Patrimonio di Vigilanza, facendo in modo che alla fine quest’ultimo risultasse in crescita rispetto al 2014.

Nel 2016 il Patrimonio di Vigilanza si è incrementato ulteriormente, ma si è verificata una situazione inversa rispetto a quella del 2015, in quanto, a fronte di un Common Equity Tier 1 capital in crescita, si è avuta una contrazione sia nell’Additional Tier 1 capital che nel Tier 2 capital. In particolare:

₋ l'aumento del CET1 capital è stato ampiamente determinato da un aumento del patrimonio netto di 750 milioni (principalmente dovuto all’utile di periodo pari a 1.356 milioni di euro) e da rettifiche regolamentari positive pari a 272 milioni di euro;

₋ si è registrato un calo del Patrimonio Supplementare di 289 milioni di euro determinato principalmente dal rimborso allo Stato degli strumenti di capitale contingente emessi a luglio 2011 e dalla riduzione delle rettifiche su crediti; ₋ L’AT1 capital si è ridotto di un ammontare pari alle deduzioni operate in esso (9

milioni di euro).

Quanto appena detto, unito al fatto che i RWA hanno manifestato un andamento decrescente durante tutto il triennio, dovuto soprattutto alla riduzione dei RWA legati al rischio di credito, ha fatto si che i coefficienti patrimoniali del Gruppo si attestassero su valori notevolmente superiori rispetto ai requisiti di capitale previsti

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dalla normativa, fino a raggiungere nel 2016 un CET1 ratio del 19%, un Tier 1 ratio del 19,90% e un Total Capital ratio del 21,71% (Grafico 3.14).

Possiamo quindi concludere che l’aggettivo “peggiore” a una banca come AIB non si addice molto, anche se bisogna ammettere che il principale motivo per cui la banca ha presentato nel quinquennio considerato un coefficiente CET1 così elevato è legato alle numerose misure di sostegno pubblico. Il processo di riorganizzazione del capitale nel 2015 ha rappresentato, tuttavia, un primo tentativo di ritorno alla proprietà privata per Allied Irish Bank.

Tabella 3.17 – Prospetto di composizione del Patrimonio di Vigilanza di AIB (in milioni di €) Esercizio 2016 Esercizio 2015 Esercizio 2014

Capitale primario di classe 1 (CET1)

Capitale sociale 10.979 9.592 10.494

Utili non distribuiti (al netto dei

dividendi) 1.106 1.214 635

Altre componenti di CE

complessivamente accumulate 319 848 163

Capitale primario di classe 1 prima

degli aggiustamenti regolamentari 12.404 11.654 11.292 Aggiustamenti regolamentari totali

dal CET1 -2.097 -2.369 -1.575

Totale del Capitale primario di

classe 1 10.307 9.285 9.717

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)

Strumenti finanziari di AT1 494 494 -

Capitale aggiuntivo di classe 1 prima degli aggiustamenti

regolamentari 494 494 -

Aggiustamenti regolamentari totali all’AT1

(deduzione della perdita attesa)

-9 - -

Totale del Capitale aggiuntivo di

classe 1 485 494 -

Totale del Patrimonio di Base

(T1=CET1+AT1) 10.792 9.779 9.717

Patrimonio supplementare (T2)

Passività subordinate 783 973 538

Rettifiche su crediti 200 287 453

Altri 6 9 17

Patrimonio Supplementare prima

degli aggiustamenti regolamentari 989 1.269 1.008

Aggiustamenti regolamentari totali al T2

(deduzione della perdita attesa) -9 - -

Totale del Patrimonio

Supplementare 980 1.269 1.008

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Grafico 3.14 – Andamento dei coefficienti patrimoniali di AIB

Fonte: Elaborazione propria.

Tabella 3.18 - Dettaglio operazioni di rafforzamento patrimoniale nel periodo 2012- 2016

Tipologia di

strumento Data Descrizione

Apporto al patrimonio di vigilanza (€/migliaia)

Titoli AT1 3 Dicembre 2015

Emissione di strumenti Additional Tier 1 perpetui con cedola semestrale a tasso fisso pari al

7,375% annuo

500.000

Titoli T2 26 Novembre 2015

Emissione di strumenti Tier 2 subordinati con cedola a tasso fisso pari al 4,125% annuo.

750.000

Analisi della correlazione tra CET1 ratio e indici di performance e di rischiosità di Allied Irish Bank

Osservando la Tabella 3.19 e il Grafico 3.15 si può notare come vi sia una buona correlazione positiva tra CET1 ratio e ROE e tra CET1 ratio e ROA, messa in evidenza da un ρ pari rispettivamente a 0,67 e 0,70. Inoltre, quasi il 50% della variabilità degli indici di redditività in esame può essere spiegata dall’andamento del coefficiente patrimoniale. 16,44% 15,86% 19,00% 16,44% 16,70% 19,90% 18,14% 18,87% 21,71% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00% 18,00% 20,00% 22,00% 24,00% 2014 2015 2016

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Tuttavia, i coefficienti angolari delle rette di regressione (βᵢ=8,5 per CET1-ROE e βᵢ=0,72 per CET1-ROA) suggeriscono che il ROE è maggiormente sensibile alle variazioni del CET1 ratio rispetto al ROA.

Se, per esempio, guardiamo ai dati del 2013 e del 2014 notiamo che a seguito di un miglioramento significativo della redditività della Banca (ROE da -21,51% a 8% e ROA da -1,32% a 0,80%), c’è stato un uguale miglioramento nei livelli di capitalizzazione della stessa. Ciò è stato determinato dal fatto che rispetto agli anni precedenti, in cui si sono registrate perdite rilevanti (-1.597 milioni di euro nel 2013), il 2014 ha chiuso in utile (+915 milioni di euro), grazie a una minore quota di svalutazioni dei crediti.

La Banca, inoltre, ha dimostrato di essere in grado di mantenere un’elevata quota di patrimonio e di realizzare al contempo una buona performance, infatti ROE e ROA hanno presentato un trend positivo, mantenendosi su valori piuttosto elevati proprio in quegli anni in cui il CET1 ratio ha assunto valori maggiori (2014-2016).

Tali risultati confermano la tesi di Gary (2016), secondo cui le istituzioni finanziarie con una percentuale maggiore di capitale tendono a generare più utili con i soldi investiti dagli azionisti.

Tabella 3.19 - Risultati regressione lineare CET1 – ROE e CET1-ROA CET1 ratio (X, variabile indipendente) ROE (Y1, variabile dipendente) ROA (Y2, variabile dipendente) Risultati CET1-ROE: Risultati CET1- ROA: 2012 15,10% -37,00% -2,76% βᵢ=8,484 βᵢ=0,7163 2013 14,30% -21,51% -1,32% β₀=-1,423 β₀=-0,1168 2014 16,44% 8,00% 0,80% R²=0,455 R²=0,4841 2015 15,86% 12,40% 1,30% ρ=0,67468 ρ=0,6957 2016 19,00% 11,10% 1,40%

Per quanto riguarda adesso la correlazione tra NPL ratio e CET1 ratio, dai risultati del modello di regressione lineare, esposti in Tabella 3.20, si evidenzia una correlazione negativa forte (ρ=-0,84) e circa il 72% della variazione del primo trova spiegazione nella variazione del secondo.

La pendenza negativa della retta di regressione (βᵢ=-4,3) indica, inoltre, che al variare del CET1 ratio di una unità l’NPL ratio diminuisce di circa quattro unità e, quindi, si presenta molto sensibile alle variazioni del primo.

175

Nel 2016, per esempio, un valore così elevato del coefficiente patrimoniale (19%) è riconducibile soprattutto al fatto che l’ammontare dei RWA legati al rischio di credito si è ridotto di circa 4,8 miliardi (da 53,6 a 48,8 miliardi di euro) per via di un miglioramento nella qualità del portafoglio crediti. I crediti deteriorati, infatti, si sono ridotti di 4 miliardi passando da 13,1 a 9,1 miliardi di euro.

Ciò spiega il fatto che la Banca ha registrato capital ratios molto elevati nel periodo considerato e nel frattempo l’ammontare dei crediti deteriorati si è ridotto notevolmente (per esempio, da 22,2 a 13,1 miliardi di euro nel passaggio dal 2014 al 2015), rappresentativi entrambi di un miglioramento nel profilo di rischio.

La riduzione dei crediti deteriorati nel tempo è il riflesso della continua implementazione, da parte di Allied Irish Bank, di soluzioni di ristrutturazione dei crediti verso la clientela e del miglioramento delle condizioni economiche.

I dati osservati rimandano a quanto trovato da Abba et al. (2013) relativamente all’esistenza di una significativa relazione negativa tra rischio e coefficiente di adeguatezza patrimoniale delle banche.

Tabella 3.20 - Risultati regressione lineare CET1 – NPL CET1 ratio (X, variabile indipendente) NPL (Y3, variabile dipendente) Risultati CET1-NPL: 2012 15,10% 33,00% βᵢ=-4,315 2013 14,30% 35,00% β₀=-0,9565 2014 16,44% 29,00% R²=0,7188 2015 15,86% 19,00% ρ=-0,8478 2016 19,00% 14,00%

176 Grafico 3.15 - Rette di regressione lineare CET1 – ROE, CET1-ROA, CET1-NPL

Fonte: Elaborazione propria.