rio privilegiato, partiamo allora dagli autori indicati da Frigo. Cominciamo dal calvi- nista monarcomaco tedesco Althusius e interroghiamoci sul suo modo di concepire tale ambito. Scrive in merito Pietro Costa, parlando, oltre che dell’autore della Politi-
ca methodice digesta, anche di Bodin:
«un chiaro lascito dell’aristotelismo politico sono le pagine dedicate alla famiglia [...] Per entrambi l’ordine della società presuppone il microcosmo familiare e mantiene con esso una precisa analogia strutturale. La famiglia non si regge su una logica qualitativamente diversa da quella che governa l’ordine politico-sociale e continua a esprimere la sua tradi-
zionale valenza ‘costituzionale’»105.
Sostiene, in effetti, Althusius: «Alcuni studiosi di politica, a mio giudizio, bandi- scono a torto dal campo politico la dottrina della consociazione privata dei coniugi e dei consanguinei, e la attribuiscono a quello economico. Al contrario, questa conso- ciazione è il germe di ogni aggregazione simbiotica, privata e pubblica»106. Senza dubbio, la gestione del patrimonio domestico concerne l’oeconomia; tuttavia la vita familiare non si riduce solo a questo ma implica anche il fatto che i componenti della consociazione tra coniugi e consanguinei condividano volontariamente «beni, attivi- tà, diritti e consigli allo scopo di vivere la simbiosi domestica ed economica in modo
104
D. FRIGO, Il padre di famiglia, p. 206. 105
P. COSTA, Civitas, vol. I, p. 89. 106
J. ALTHUSIUS U.J.D., Politica methodice digesta, cap. III, p. 42: «Doctrinam de consociatione privata con- jugum et consanguineorum, male, meo judicio, quidam Politici ex agro politico exterminant, et oeconomi- co ut propriam attribuunt. Nam hae consociationes, omnis symbioticae privatae et publicae seminarium». Tanto le traduzioni italiane quanto l’originale latino, qui come nelle prossime note, sono tratti da J. AL- THUSIUS U.J.D., La politica elaborata organicamente con metodo, e illustrata con esempi sacri e profani, a cura e di C. Malandrino, Torino, Claudiana, 2009, 2 voll., vol. I, pp. 292-293. Nell’edizione della Politica cu- rata da Malandrino, qui utilizzata, il testo latino è sulle pagine pari, la traduzione sulle pagine dispari. Le citazioni latine riportate in questa nota e in quelle successive sono dunque alle pagine pari, le traduzioni italiane riportate nel testo alle pagine dispari.
pio, giusto e vantaggioso»107. Ed è «dalla politica in senso stretto», secondo Al- thusius, che «deriva la capacità di governare e amministrare la famiglia, che insegna che cosa i coniugi, il padre e la madre di famiglia, i servi, i servitori, i collaboratori, oppure i parenti debbano raccogliere e condividere fra loro per condurre la vita so- ciale privata e domestica in modo pio e giusto»108. Se la capacità di governare e am- ministrare la famiglia rientra nel campo della politica, non tenerne conto preclude la possibilità di intendere correttamente le altre forme di «consociazione». Althusius, inoltre, polemizzando con altri autori, sottolinea che le forme di consociazione sim- biotiche non sono solo pubbliche, ma anche private: queste ultime sono anzi «i semi della consociazione pubblica». Pertanto «è corretto ricondurre anche la consociazio- ne privata al campo della politica»109.
La famiglia, vista come nucleo primo della società politica, è concepita da Al- thusius come prodotto di un contratto. Ciononostante è rappresentata secondo un consolidato modello gerarchico al vertice del quale si trova il paterfamilias. E il citta- dino paterfamilias è l’individuo per eccellenza, il solo che gode pienamente della po-
testas e della libertas110. Scrive l’autore della Politica methodice digesta: «Ogni conso- ciazione ha due forme: una semplice e privata, l’altra mista e pubblica»111. «La conso- ciazione semplice e privata è quella attraverso cui, tramite un patto speciale fra alcu- ne persone, hanno inizio la società umana e la simbiosi»112. Non manca la metafora
107
Ibidem: «Concedo, peritiam administrandi familiam et rem domesticam, ad comparandas, augendas et conservandas res familiae, mere esse oeconomicam, atque in illa esse tradendam: Sed ab hac diversa, et alia est consociatio inter conjuges et consanguineos, quae est mere politica, symbiotica et generalis, ultro citroque communicans res, operas, jura et consilia ad symbiosin domesticam et oeconomicam, pie, juste atque commode degendam».
108
Ibidem: «Ex illa, quae est mere politica, gubernandi et administrandi familiam prudentia profiscitur, quae tradit, quid inter se conjuges, paterfamilias, materfamilias, servi, famuli et ministri, ac quid inter se cognati, ad socialem vitam privatam domesticam pie et juste transigendam, conferant et comminicent». 109
Ibidem: «Sed omnis symbiotica consociatio non est publica solum, verum etiam quaedam privata, uti domesticorum, conjugum, consanguineorum, collegarum, quae publicae consociationis seminaria. Unde sequitur, privatam consociationem recte quoque ad Politicam referri».
110
P. COSTA, Civitas, vol. I, pp. 117-118. 111
J. ALTHUSIUS U.J.D., La politica, vol. I, pp. 242-243, cap. II, 1: «Consociatio omnis est duplex: una simplex, privata: altera mista, publica».
112
Ivi, vol. I, pp. 242-243, cap. II, 2: «Simplex, privata est, qua speciali quorundam pacto, vitae societas et symbioss initur».
del corpo: «membri di questa consociazione privata sono i singoli simbiotici che si raccolgono in concordia e col proprio consenso sotto un’unica testa e un unico spiri- to, come membra dello stesso corpo»113. Inoltre «avviene che questa consociazione rappresenti spesso una persona sola e come tale sia considerata»114. Esistono due spe- cie di questa consociazione, una naturale, l’altra civile115; quella «privata è la conso- ciazione simbiotica in cui, per esigenze della condizione naturale e della necessità, i coniugi, i parenti consanguinei e quelli acquisiti si accordano per creare una comuni- tà simbiotica»116. E se «per natura è caratteristica comune di tutti i viventi avere il de- siderio di procreare», ne deriva che «la prima società nella vita consiste nel matri- monio, e la successiva nei figli». Da qui hanno origine famiglia e la casa comuni117.
Citando San Paolo118, Althusius aggiunge poi che «direttore e governatore degli affari comuni spettanti a questa consociazione è il marito. La moglie e la famiglia in- vece portano deferenza ed eseguono gli ordini»119. E la consociazione di coloro che «vivono sotto un unico tetto, presso una famiglia cui si sono legati con un patto, o con una promessa di lealtà, e che obbediscono al comando di un solo uomo che è il vertice e il capo della famiglia, detto padre di famiglia, padrone di casa», si può allar- gare a comprendere – oltre ai parenti naturali – parenti acquisiti, e poi ancora servi- tori, schiavi, uomini liberi, salariati, clienti e altre persone che forniscono a lui e alla
113
Ivi, vol. I, pp. 244-245, cap. II, 4: «Hujus consocitionis privatae membra sunt symbiotici singuli, qui con- cordia, et consensu suo, colligantur sub uno capite et spiritu, tanquam membra ejusdem corporis». 114
Ivi, vol. I, pp. 248-249, cap. II, 12: «Ob jus hoc symbioticum, quod diximus, fit, ut consociatio haec saepe unam personam repreasentet, et pro una persona reputetur».
115
Ivi, vol. I, cap. II, 13: «Species privatae et simplicis hujus consociationis sunt duae. Est enim alia naturalis, alia vero civilis».
116
Ivi, vol. I, pp. 248-248, cap. II, 14: «Privata naturalis consociatio symbiotica est, qua naturali affectione et necessitate postulante, conjuges, consanguinei et adfines in symbiosin, et communionem quandam inter se consentiunt».
117
Ivi, vol. I, pp. 260-261, cap. II, 39: «Nam natura commune omnium animantium, ut habeant libidinem procreandi. Ideo prima societas vitae in conjugio; proxima in liberis. Hinc una domus et familia».
118
I Tim. 3; 5, 4.8. 119
J. ALTHUSIUS U.J.D., La politica, vol. I, pp. 260-261, cap. II, 40: «Director et gubernator communium nego- tiorum ad hanc consociationem spectantium est maritus [...] Obsequia praestans e imperata faciens, est uxor et familia».
madre di famiglia «prestazioni professionali o servigi riguardanti la convivenza e la vita sociale»120.