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- Altra forma di tiduzione di tensione in caso di frustra-

Nel documento SCIENZE DELL'EDUCAZIONE2. DELLE ENCICLOPEDIA (pagine 165-168)

frustra-zione può essere quella di identificarsi, cioè immaginarsi e sentirsi una cosa sola con un'altra persona o gruppo di persone, che realizzino qualita che

il

soggetto non riesce

ad

avere, Così

un

taguzo insicuro può identificarsi con

un

grande sportivo;

un adolescente con un capo

o

un gfupPo antisociale, che

gli

servono da difesa, almeno immaginaria, contro I'ambiente.

5) La lorrnazione

di

reazione contraria (<< reaction formation

»): il

soggetto

cerca di difendersi da una tendenza, vaTorizzando al massimo la tenderlza opposta (ad es. la madre che, ansiosa per

il

senso di colpa di non aver voluto

il

figlio, tende ad essere iperprotettiva e sovraindulgente con esso; o

il

sadico che per sfuggire all'im-pulso alla crudeltà, si iscrive ad una societa per la protezione degli animali!). La realtà

di

ua tale meccanismo psichico non deve indure a sospettare

di

qualsiasi

motiva-zione, quasi che << al di là delle apparcnze » vi sia sempre una motivazione segreta, più profonda e meno nobile.

6) La dissociazione: elemetti psichici (aziont, emozioni, idee) abitualmente collegati, si separano innaturafunente, provocando reazioni che hanno valore

sostitu-tivo o simbolico. Dissociazioni tipiche: movimenti compulsivi (<< rituali >>, tics,

manie-rismi...), teotizzazioae e fabulazione eccessive, ecc,,.

7) La rimozioae (<< refoulement >>). Srudiato soprattutto da Freud, questo mec-canismo psichico è da distinguere dalla repressione

o

soppressione cosciente d'im-pulsi e desideri.

C'è rimozione, quando

i

desideri insoddisfatti subiscono l'aziore

di

fotze che Ii rendono inaccessibili alla coscienza:

il

soggetto << dimentica

» il

desiderio

contra-167

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riato. Quando 1u narlizione, la legge morale

o

civile interdiscono l'appagamento di certi desideti spontanei, questi passerebbero nell'inconscio, dove però permangono e agiscono, senza che

il

soggetto ne abbia coscienza,

I

desideri repressi continuerebbero a manifestarsi atmaverso vari processi, tra cui

(olre quelli patologici della nevrosi e di certe forme psicotiche):

-

La sublirnazione. La tensione associata ai bisogni rimossi >>

si

devierebbe verso nuovi oggetti

o

attività, apparentemente senza rapporto con quei bisogni, e generalmente accettati dalla società. Per Freud, tutte le attività superiori (culturali, artistiche e anche religiose) sarebbero << sublimazioni » del bisogno sessuale. Pur non accettando assolutamente tale riduzione, bisogna riconoscere che,

in

casi parricolari attività anche di natura religiosa possono essere solo una manifestazione

di

tenden-ze inferiori;2z

-

La cornpensazione.

-

Più studiato da Adler, questo meccanismo psichico per-mette ad un soggetto frustrato

o

impossibilitato a soddisfare desideri inaccettabili,

di ridurre la tensione dedicandosi ad attività che soddisfano,

in

modo collaterale o simil21s, le stesse tendenze (ad es. 11, rugazzo che non riesce a scuola e << si compensa »>

con una brillante carriera sportiva). Si parla di supercompensazione, quando un sog'

getro, per superare

il

senso di inferiorità che sente di fronte agli alui si fa e dimostra superiore ad essi.

CoNcr-usrour cENERALT sur MECcANTsMT psrcor,ocrcr Dr DIFESA

1. I vari

processi dinamici ora accennati

si

possono considerare dei meccanisrzzi

di

dilesa della vita psichica

in

quanto tendono ad assicurare

la

sta-bilità o a ricondurvi l'equilibrio turbato,

in

maniera più o meno adeguata. Essi, come ta1i, sono comuni a

tatti

gli uomini e sono forze fondamentalmente sane,

che possono diventare sintomo

di

.< anormalità solo quando

si

manifestino con comportamenti

di

eccessiva intensità emozionale

o in un

contesto

di

P^-tente irrazionalità.

Si

tratta, sovente, dell'unica

via

aperta

pet

7a riduzione dell'<« ansietà >> psichica, conseguente

a

stati

di

frustrazione.

2.

Tah meccanismi agiscono

in

gran parte

al di

fuori del controllo co-sciente del soggetto (e anche la decisione

di

scegliere uno piuttosto che un

al-tro

meccanismo non è, abitualmente, awertita). Essi fanno parte dei compor-tamenti

di

difesa della personalità che

si

rcùizzano

in

modo << automatico >>

(nel senso che l'individuo,

in

quelle date situazioni frusttanti, tende inconscia-mente ad adottare quel dato atteggiamento). La scelta del meccanismo da atti-vare,

iI

modo

di

porlo

in

ezione e,

in

generale,

la

strutfura

di

tutto

il

sistema

di

difesa dipendono dalla strattura della intera perconalità, e non sono modifi-cabiTt a piacimento. Ciò non significa, che non sia possibile

un

libero inter-vento della volontà per un controllo << indiretto »

di tali

dinamismi spontanei,

22 Per una discussione su questo difrcile concetto dt sublinalione, si veda G, NurrrN, Psicanalisi e Peronaliù, pp. 7rA7 e passim.

Cfr. pure T, V, Moonp, The driùing lorces ol

human natuÌe. Grune and Suatton, 1948,

pp. 37+120, e il già citato volume di P. M.

Sxrvroru»s, Tbe Dynamics ol Lluman

Adiaste-n ent, pp. 40542r.

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attraverso

la

formaztone

di

un forte spirito critico

e di

una chiata coscienza

morale, che possono portare anche

a

<< interrompere >>

il

corso del processo

automatico

di

difesa, inducendo

a

resistere,

per

esempio, a77a << tentazione »>

dell'aggressività,

a

reagire alla tendenza spontanea all'evasione autistica, ecc,

3. I

meccanismi

di

di.fesa sono, nei loro eIfetti, ambiualenti: possono portare

a

comportamenti << adattanu )>

o

<( disadattanti »>, social-ente

e

mo-ralmente costruttivi o distruttivi. Non basta sapere che un dato comportamento aggressivo riesce

a

ridurre

la

tensione << psichica >> perchè

si

possa dargli un valore costruttivo per <( tutta » la personalità,. La <( pace psicologica »> non può

essere ticercata come fine a se stessa, senza tener conto

di

altri valori superiori (ad es. morali e religiosi). Tanto più che una certa situazione

di

conflitto e di frustrazione

è

<< producente )>

per la vita

psichica

e

spiriruale. Certe grandi creazioni

nel

campo sociale, scientifico, religioso... sono legate, all'origine. a

situazioni

di

frustrazione (e questo non getta alcuna ombra sull'eventuale

va-lore

di

quelle produzioni). Una concezione educativa che tendesse (come certe correnti della << scuola nuova»>)

a

togliere ogni

.lificoltà e

ridurre

a tutti i costi ogni

sforzo

dalla vita

dell'educando, inaridirebbe preziose

fonti

di energia.2'

23 Perchè la frustrazione porti ai vantaggi

sopra riscontrati, è necessario che si

manten-ga denuo [miti precisi, Quando diventasse

co-sì severa che neppute i normali meccanismi

di difesa fosseto sulEcienti a risolvete l'ansietà che vi è connessa, potrebbero svilupparsi

sta-ti di grave disorguizazione della personalità, disturbi e vere malattie psichiche.

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Ceprrolo V

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