I
reattivi sono basati suun
certo numerodi
semplificazioni,di
supposi-zioni, ecc. che a volte sono solo comodi espedienti pratici senza un definitivo fondamento teorico. Citiamo due esempi.
Le
risposte adun
quesito possono essere date aiutandosi con esclusioni, indovinandodi
sana piaata, copiando, facendo un ragionamento esatto, facendone uno errato che porta però ad una conclusione accidentalrnente giusta. Perlo più nei
casicitati
l'esaminatore, vedendo Ia risposta esatta, assegneràlo
stesso punteggio. Mentrevi
sono di-versi gradidi
conoscenzadi
una domanda,il
test non ne conosce che due o pochi, assimilandotutti gli altri
a unodi
quei due: <( sa o non sa »>.Altro
esempio: per rendere comparabilii
risultati bisogna individuateil
tipodi
distribuzione dei nostri dati per ottenere delle unità convenienti: cet'14 Un sostanzioso panorama informativo delle precauzioni da usarsi e deeli efiefti del-I'esercizio, della istruzione preliminare e del-l'inganno nei reattivi si trovetà in A. ANestesr, Psycholoeical Teslirg, New York, Mc Millan, 1954, cao. II. Queste espedenze amedcane vanno completate con quelle inglesi particolarmente ric-che, dato I'uso uffciale dei teattivi nella sele'
zione smlastica di questo paese. Segmliamo gJ.i
studi di A. F. Werrs, D. A. hucroN e A. Ylres,
A statly ol tbe lactors inflaencing scores in
obiec-tiùe tests witb particular relerence to coaching and practice, l,ondon, Nevnes, 1952 pp' n (![att è titomato sull'argomento nel British Joumal of Educ, Psychology )O(VII' 3, pp. 199-210). Per fissare Ie norme di sommirristrazione
delle prove oggettive di pro6tto sara utile:
E. F. LrNoqurst, Edacational Measuremettt, Washington, A.C.E., 1951, cap. X.
)2
tuai
suppongonola
disffibuzione rettangolafe, mentrealtri,
sembra con molta maggior ragione, suppongono una disuibuzione normale.Di
fatto nonsi
co-nosce con sioatezzail
tipodi
distibuzione ottenibile con quella data prova eq"indi si àncora
il
sistema delle unità di un reattivo ad un punto incerto.I
vadtipi di
norme possono essere variamente criticabili.'s CoNcr,usroweI
reattivi sono soggettia
ltmitozionie
sono lungi dall'esduderetufte
leincertezze ed inesattezze, che sono tuttavia abbastanza ben conosciute e quindi neutrelizzabiTt fnoltre va osservato che per tutta una serie
di
situazioni pra-tiche non si esige una certezza e precisione superiore a quella che ci può esserefornita dai reattivi.
Le obiezioni
il
più delle volte sono ispirate da abusi tatti da incompetenti con suumenti troppo imperfetti e con scafso senso deilimiti
e delle deficienzedei medesimi, ma
tutto
questo non riguarda, comeè owio, il
metodoin
sestesso.
Bisogna inoltre aggiungere che
i
reattivi non vanno presi come distributori automaticidi
giudizi, ma piuttosto come strumenti creati per potenziare, preci-szrre e sorreggere Ie capacitàdi
osservazione dello psicologo. Essi non possono certo sostituirsi, ad esempio, all'intuito normale dell'osservatore, alla sua cultura psicologica, ma intendono solo ofirire degli strumenti perchèle
osservazionidi
costui portino su segmentidi
compotamento ben scelti e ben definiti,per-chè
le
sue << impressioni» e
intuizioni siano sufiragateda dati
quantitativi,perchè
la
sua esperienza sia arricchita dalla esperienza altrui, perchèla
realtà che egli sta ossefvando sia messa a confronto anche con alue realtà, perchè le categorie eiI
vocabolario che usa sia capito ed accettato anche da altri.ruI
reattivi, come s'è visto, esigonodi
essere preparatiin
maniera molto mi-nuziosa, sonodi
rlifficile maneggio e sovente inadeguati per un sondaggioesau-riente specie se fatto a scopi pratici.
Di conseguenza si è pensato ad al:iri procedimenti che sondassero anche altd aspetti
o
fosserodi
usopiù
accessibilee di
preparazione meno costosa.15 tllteriori indicazioni dd genere di quelle
accennate da noi si trovetanno in: VrnNor.t P. 8., L'inteetétation des tests d'intelligence,
ir <r Le Ttavail Humain », )fV, 34, 1952,
pp. 777-L83. Ilrrrrr A. W., Les Conoentions de base des tests d'intelligence, in. « Enfance », VII, 2, 1954, pp. 105-112. Gurr,ror» J. P.,
Psycbo-nenic Metbods, Mc Graw Hill, New York, 1954.
'§7. Mor»z, Febldiagnosis àn der Eienang,s-lest-stellans und Feblarteile in Pùlungen iiberhaapt.
Ind. Psychol. V[I, 11, 1931, pp. 321-»3.
16 Quanto è stato detto io questo capitolo viene esaurientemetrte tattato da E. F. LrNo-qnrst, (ed.) Educational luleasureneat, l7ashing-ton, A.C.E., 1951, pp. 819,
33
Ceprror,o II
I saggi
Zl
Molte voltei
quesiti dei reattivi siadi
intelligenza chedi
carattereo
pro-fitto assumono una formulazione come la seguente:L) Qual.e delle cinque cose segaenti rassoruiglia meno alle altte quattro?
L, patata; 2, tapa; 3, catotal 4, piera; 5, cipolla.
2) Quale d.elle cinque parole segaenti esprirne rueglio cos'è una sega?
1, qualche cosa;
2,
atffezzo; 3, mobile; 4, legno; 5, macchina.3)
Il
cappello è per la testa eil
gaanto è per la rnano, quello cbe la scarpa è per...1,
il
cuoio; 2,il
piede; 3,il
legaccio; 4, 17 samminarsl 5,iI
dito.!)
Quale d.elle cinqae cose seguenti:1, forchetta; 2, tavolo 3, mangiate; 4, scodella; 5, cucchiaio rassorniglia d.i più a qaeste tre:
t^,7a, Piatto, sottocoPPa?
Questa forma facilita
la
conezionee la
valutazione, ma può ofirire degli inconvenienti. Difatti mobilita facilmente nell'allievo un sistemadi
ricerca della risposta esatta che oscilla, di volta in volta, tra l'analisi ctitica ed interpretativa, l'esclusione d'alternative del quesitoin
basea
mezze conoscenze eda
criteri estrinseci,la
sceltadi
altre alternative per intuizioni vaghe. Sempli6cando sipottebbe
dire:
l'allievo, per ragioni che potrebbero essere anche poco valide, può scegliere una formula che è un'espressione molto più perfettadi
quantoha in mente; può awenire che sia
il
critico aweduto di una seriedi
alternative, mentre non ne saprebbe essere l'autore, Le prove oggettive inoltte non mette-rebberoin
luce certi aspetti personali perchè sono un lettodi
Procusteo
un dialogo socraticoin cui
l'allievo non ha l'iniziativa, ma deve afitontare ele-mento per elemento come gli viene proposto.I
saggi scritti ed orali vengono indicati da molti comeutili
mezzi persag-giare
gli
aspetti lasciatiin
ombra dalle prove sturdarulizzate. D'altra parte le ricerche docimologiche, come abbiam detto, hanno messo chiatamentein
ri-lievole
deficienze dei saggi scritti.Cercheremo ora
di
vedere se, ed a quali condizioni,i
saggi possano essere usati.34
1, CONCETTO
Con
la
parola << saggio »> vogliamo indicarela
trattazione Latta con libertà 22di
impostazione,di
schemae di
scelta della materia,di un
tema assegnato.Parlando
di
<< saggi »> si pensa comunemente ai componimentidi
lingua italiana, alle dissertazionio
presentazionidi
certi argomentidi
storia,di
Religione, di letteratura,di
filosofia, ecc. Vorremmo includervi anche quelle speciedi
que-stionari
in
cui vengono presentati, con domande successive, temi da svolgere btevemente. Ci sembra preferibile prenderela
patola nelle due accezioni (come includente cioè siai
lavori brevi che quellidi
maggior respiro), perchèi
duetipi
di prove non diIleriscono strutturalmente; pur concedendo che la maggioreo
minore lunghezza influisce sulla stabilità e completezza del sondaggio (comecapita del resto per
i
reattivi). Così fannogli
anglosassonie i
ricercatori chehan srudiato questo strumento.
Nel giudicare l'adegaatuza dei saggi come mezzo
di
conoscenza dell'alunno converrà ritarciu
concetti fondamentali adottati peri
reattivi, vedendo quindi se possono dare risultati stabili e validi e se si raccomandano per economia efacilità d'uso."
I
primi due problemi (della validità e della fedeltà) sono stati più studiati, mentre quello della praticità è in parte subordinato al tipodi
soluzione adotrato peri
precedend."2. VALIDITÀ DEI SAGGI
sovente
si
ritiene chei
temi possano mostrare comeil
soggetto sia inte- 23 gtato nei vari aspetti della personalità e nelle attitudini concomenti alla solu---zione del problema, rivelarne
gli
orientamenti profondi, dar prova della sua capacità creativa e della sua originalirà.Gli
educatori si servono dei saggi come me?zo perla
conoscenza degli aspetti dinamici della personalità dell'alunno quali gli interessi,il
quadrodi
valori, la situazione aIlettiva e la formula tem-peramentale.lsIn
realtà quelle ora enumerate sono, peril
momento, delle ipotesi di lavoro appoggiate sulla convinzione degli educatori,e
quindi su basi empiriche, an-che se non disprezzabili.17 Elementi sulla ptaticità nell'uso dei saggi
si troveranno ndla polemica tra \flrseweN e PnNroLn rc\ Bitish Joanal ol Educational
Psy-cbolos!,195617.
18 Una trattazione compiuta della questione
si trovera in: J. M. St,u.Nru<rn, Tbe essay Type
of examination, nel volume in collaborazione
curato da E. F. LnroOursr, Eilacational Measa temetzt, Yashington, A.C.E., 1951.
rs G. Cesrrcuor*r, Il componimenlo come
tedttioo, Milano, Vita e Pensiero, 1943, pp. 6ù 200 (Contributi del laboratorio di Psic. del-l'Università Cattolica del S. Cuore, serie XI).
L'4. studia il componimento come strumento di diagnosi della personaliQ.
24
Per non dover continuafe
a
tegistrar insuccessi, converfà restringere gli obbiettivi diagnosticiin
attesa che questi vengano precisati.Si
potrebbeco-minciate con leliminafe
i
settori raggiungibili conaltri
strumenti: per sondaregli
aspetti dinamici della personalità ele
attitudini sarà preferibile ticorrere aireattivi appositi; nel7a vahxazione del profitto, invece dei saggi,
si
potrannousare prove oggettive per Ia comprensione e l'in(ormazione, ptove
di
ortogra-fia e di grammatica o altto per indagare sugli aspetti più meccanici dell'appren-dimento della lingua. Si possono invece col Sims
e lo
Stalnaker ritenere gli obbiettivipiù
strettamente connessi conla
nafiira del saggioin
quanto vuol porte l'4lunno davantia
una determinata situazione lasciandogli una certalibertà d'inziativa per uscirne, allo scopo
di
vedere come afirontiil
ptoblema,quali elementi ritenga importanti ed
utili,
quali conclusioni sappia raggiungere da 5olo, otganizzandogli
elementia
sua disposizione.Una volta delimitato l'uso
di
questotipo di
prova, converrà tener pre' senti le norme seguenti:1. Fare, volta per volta, una descrizione obbiettiva
e
ben determinata degli scopi prefissi. Saiebbe sommamente augurabile che questa adottasse ter-minologiae
concezioni della psicologia sperimentale, della pedagogiao
delladidatticà. Convema ricordare qui quanto è detto a proposito della validità e dei criteri
in
base a cui giudicareil
profitto.2. Formulare poi la traccia dei saggi in modo da costituire una situazione
di
pa*enza comparabile e da garuntire la messa in moto della funzione psichiEavoluta, consentendo così un'interpretazione valida dal punto
di
vista diagno-stico eil
confronto coni
risultati ottenuti daaltri
soggetti.Per assicurarci la validità delle tracce dei saggi si dovrà badare anche alla loro forma, alla popolazione scolastica cui son
rivolti,
a77a matefia che dovràes-sere abbracciata
nèlo
svolgimento (essa dovrà ad es.,far
appello alle varie partiin
modo da costituire un campione rappresentativo) e alle possibili inter-ptetazioni che saranno date dagli alunni all'enunciato.Si
dovrà in-fine cercareun
collaudo sperimentale (mediante applicazione previa a un gruppo rappresentativo) delle caratteristiche fin qui indicate. Comesi
saggianoi
teattivipet
collaudarnele
qualità, cosìsi
dovrebbe fare peri
temi, soprattutto se vengono usati
a
scopidi
ricerca scientifica.,.
FEDELTA NELI.A CORREZIONEÈ l'aspetto studiato per primo e più a lungo,
in
un primo tempo concon-clusioni negative tab da indurre all'attalldeno
di
questotipo di
prova nelle ricerche.Introducendoci all'argomento
dei
reattivi abbiamofatto
allusioneai
dis-sensi constatauta
correttori. Possiamoota
aggiungere che l'uniformità può,6
venir meno anche per
la
discontinuità dei ragazzi, secondoil
tipodi
saggio eil
metododi
correzione.In
altre patole: I'insieme delle ricerche segnala come<< fattori perturbanti »>
la
personalità del correttore, quella degli alunni,i
la-vori assegnati e la correzione.
Per controllarli si è pensato
&
creare un'atmosfera e una motivazione adatte (vale qui quanto è stato detto per I'uso dei reattivi)in
cuii
rugazzo dia co-stantementeil
megliodi
sè, si senta liberodi
esprimersi nella scelta del geneted'attività e del modo d'esprimerle, sia giudicato su prestazioni ripetute;
e
di giovarsi nella correzionedi
certe norme suscettibilidi
introdurre uniformitàtra i
correttori.Queste norme possono così riassumersi:
1) Preferire che ogni saggio misuri un obbiettivo determinato ed uno solo, in modo da essere sicuri che un determinato voto ha un senso unitario e definito.
2) Prima di mettersi a correggere conviene formulare la risposta ideale
asse-gnando per ogni parte o per ogni livello qualitativo, un punteggio (da computarsi
poi nel voto globale a cotrezione finita). Nel caso in cui la materia sia nuova si pos-sono trarre dagli elaborati indicazioni per descrivere la risposta ideale (secondo
al-lievi
di
quelle date possibilità).3) Cercate di non individuare (nei limiti del possibile) l'autore
dd
compitoper non essere influenzati dall'opinione prefatta sui singoli allievi.
4) È preferibile che ogni domanda del saggio, od ogni pangrafo, sia letta a
parte in tutti
i
compiti (cioè convenà leggere ad es. la rispostaL'in
tuttii
fogli per poter fare fasilmsafsil
confronto con tutte le altre risposte ottenute).5) Le singole domande saranno votate con un sistema rrnisol si sommetanno
poi
i
punti ottenuti per ognuna.Certe mentalità possono trovare ostico un metodo cosl analitico e possono decidersi per una correzione tatta
a
me:lzodi
imptessioni globali.In
questo caso si pouebbero suggerire loro queste normedi V. M.
Sims:1) L'insegnante o
il
correttore rediga accuratamente le risposte alle varie do-mandee
si tenga davantiil
suo lavoro nella iorrezione.2) Lega contiruamente e speditamente
i
lavori eIi
suddivida, a seconda del merito,in 5
gruppi:a) lavori di livello superiore.
ll
L0% circa dei lavori avrà questa qualifica;b) lavori buoni.
Il
20% circa;c) lavori medii.
Il
40?/.;d) lavori insu.ficienti. 11 20%;
e) lavori molto scadenti.
Il
10ià.3) Rilegga
i
lavori cambiando gruppo a quelli che gli sembrano fuori posto.Non cerchi
di
dare dei punteggio
delle dassifiche numeriche, ma cerchldi
stabi-lire la posizione
di
ogni foglioin
base all'impressione globale portata.4) Per ogni gruppo assegni uD voto o una lettera simbolo o un numeto d'or-dine (a seconda delle usanze
o
delle future elaborazioni).Abbiamo dato delle indicazioni sommarie per una votazione fatta analiti-camente e per quella raggiunta con valutazione globale. C'è anche una via di mezzo, cioè
un
sistemadi
votazione analitico-globale che tentadi
raccoglierei
vantaggi deglialtri
due eliminandone peròi difetti. I
vantaggi sarebbero:il
metodo analitico permette una maggiore precisione e una maggiore fedeltà, mentreil
metodo globale serve meglio a distinguere l'orientamento generale ela
fisionomia dei vari lavori.C.
Burt, noto psicologo inglese,ha
cercato di mettere a punto un metodo di correzione analitico-sintetico di cui non possiamo però dare una descrizione sufficientemente precisa.2oRicotdiamo, concludendo, I'uso
di
sistemi uniformi per esprimereil
giu-dizio dato sul lavoro, badando
in
particolare ad usare una gamma identica, dei puntidi
riferimento precisi e significativi statisticamente, una terminologia vi-cinail
più possibile a quella tecnica.2lCoNcr,usrows
25 Le
ricerche fatteper
giudicare dell'eficaciadi
questee simili
soluzioni hanno dato risultati non concordi. Vari srudiosi americani, inglesi e Laugier e§Teinberg tendono ad essere negativi
e
pertanto vedononel
saggio solo un esercizio scolastico; viene usato anche nella selezione ma solo per non indurregli
insegnantia
trascurare questolato
nelf insegnamento.In
pratica disperanodi
trovareun
metodo stabile eficace ed economico allo stesso tempo: I'aumentareinfatti il
numero dei correttori (come osservaiI
Vernon) porta ad una maggiore uniformitàdi
giudizi ma lasciail
dubbioche ciò awenga per semplice elisione aritmetica
di
discordanze edin
ogni caso complica Ie cose al punto da renderle difficilmente attuabili in varie chcostanze;secondo alcune ricerche
i
metodi globali e analitici usati nella correzione non danno sovente buoni risultati ed esigonoin
ogni caso nel correttoreun
tiro-cinio non indi#s1sn1s impedendo così l'estensione allo svariato mondoscola-stico; I'uniformità una volta raggiunta
fia
correttorisi
va gradualmente afie-volendo in capo a dueo
ue anni peril
prevalere dei fattori personali.Altri
studiosi americanie
inglesi (§fiseman, Sims, Stalnaker) sono giunti invece a conclusioni meno pessimistiche, trovando chei
metodidi
valutazione possono essere contenutiin
certe esigenzedi
praticità e dare allo stesso temporisultati soddisfacenti,
a
volte, quanto quelli dei reattivi.Queste altetnanze
di
ottimismoe di
pessimismosi
notano nella stessazo Esempi di metodi di corezione e giudizi srrlln lom ffidenze si troveranno in: E. S.
Noves et ù., Repoil or tbe frrst six tests irt Enslisb compositioa, Princeton, C.E.E.B., 194r,
p. 18; J. F. Jec«sox e J. M. Srer.Nexrx, Report
on tbe Frencb reading examination ol Jane 7938, ibid,., 1%9, p. 65.
2r Per I'aspetto satistico del problema ci si
porà riferire a quanto è detto nel paragafo sulle norme dei reattivi.
38
nazione (esempio ne è l'Inghilterra
in
cuiil
problemaè
stato toccato da nu-merosi studiosi),o
addirittura nelle ricerche ispirate dallo stesso Autore. Que-sto fenomeno è ben osservabile nel Britisb Journal of Educational Psychology, 1.955-58.Crediamo si possa concludere che nelle ticerche si possono senz'altro usate
questi strumenti perchè
ivi
è possibile avere un personale più specializzato ed essere meno preoccupati dell'aspetto economico, data la limitatezza dell'impiego.Nel camFo didattico titeniamo che
il
problema vada afirontatoin
maniera assai diversa che non è quiil
casodi
discutere.Quanto al quesito da cui abbiamo preso le mosse