di PIER GIOVANNI GRASSO
INTRODTZIONE
SVIUPPO
NATURA E METODO DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICANel 1879,
il
fisiologo §fundt fonda a Lipsiail
primo Iaboratoriodi
psico- 81logia. Con I'inuoduzione sistematica dell'esperimento nello studio dei
fatti
psi-chici, nascela
psicologia sperimentale.Da sempre, però, I'uomo si è uovato di fronte a una catena di problemi psi-cologici, legati eJla constatazione dell'esistenza
di
due seriedi
fenomeni vitali:quelli che solo
il
soggetto conosce direttamente (idee, sentimenti, emozioni...), che formanola
sua vita interiore, e quelli che un numero indefinitodi
osser-vatori possono constatare (azioni, gesti, parole...)e
che costituisconoil
suo comportamento esteriore. Come si spiegano questi duetipi di
fenomeni, nella loro natura, nelle loro rli#slsnzs e nelle loro connessioni? Da che cosa nasce Ia coscienza della loto unità? Come si spiegano le relazioni tra << vita interiore »>e funzionamento del nostro <( corpo »>, che l'esperienza
ci
rivela? Com'èpossi-bile un contatto ma mondo interiore e mondo fisico?...
Questi e
alui
problemi del genere sono stati oggetto,fin
dai primi tempi della rifessione umana,di
un'indaginedi
natura essenzialmente filosofica. La psicologia è stata-
6n versoiI
secolo xvrr-
soprattutto filosofia (psicologia ruzionùe). Christian !7o1fi (1679-1754) stabilisce per primola
distinzione tra<< psicologia razionale » e <« psicologia empirica ». Ad entrambe le discipline
psi-cologiche egli attribuisce come oggetto l'<< anima »>, studiata dalla psicologia razionale con nzetodo
di
ragìonee
dalla psicologia empirica con netodo di esperienza. Però, sotto I'influsso della filosofia empirista (Hume), si vennesem-pre meglio precisando una netta distinzione
tra le
due psicologie, non solonel
metodo ma anche nell'oggetto: alla psicologia ruzionalefu
riservatoil
campo dei problemi metafisici (della natura, origine
e
destino dell'anima), e alla psicologia empirica (scientifica o positiva) quello dei <« fenomeni » psichici.82
83
1. GLI INIZI
GIi inizi di
una vera psicologia scientifica furono, però, condizionati allo svfluppo dei metodi d'indagine delle scienze fisiche e biologiche.I
primipsico-logi furono dei fisiologi, che cominciarono con
lo
studio dei rapportitta
sti-moli fisici (luce, suono...) e
la
sensazione che ne risulta (psicof.sica). Nel 1859G.
T.
Fechner pubblicail
primo volume dei suoi Elementidi
Psicof.sica, defi-nendo questa come << una scienza esatta dei rapporti funzionalidi
dipendenza trail
corpo e l'anima o, più general-ente, trail
mondo corporeoo
fisico eil
mondo mentale o psichico »>.r Per Fechner,
iI
termine << anima » ha un significato molto ampio e include tutto ciò che risulta dall'esperienza interna o può essereda questa dedotto; per <( corpo
»
egli intendetutto
ciò cheè
rilevabile dal-l'esperienza estefnao
sensoriale.Nel
1874, appaionoin
Germania due opere psicologiche importanti: la Psicologia dal puntodi
oista empiricodi
Brentano,di
cui resta famosa lade-finizione della psicologia come << scienza dei fenomeni psichici, e cioè dei pro-cessi
di
coscienza»,
definizionedre
awebbe dovuto chiarire definitivamente l'oggetto non metafisico della << scienza dell'anima »>; ei
Lineamentidi
Psicolo-gia fisiologicadi
§7undt.In
quest'opera classicadi
psicologia sperimentale, Wundt cosl distinguela
fisiologia dùla psicologia: <<la
fisiologiaci
ofhe in-formazioni sui fenomenivitali
che possono essere percepiti coi sensi esterni, mente in psicologia l'uomo studia se stesso dal di dentro e cerca di spiegare le intetazioni tra quei fenomeni che l"'inrospezione" gli
rivela >>.2 La psicologia è dunque, per questi primi psicologi, scienza deilatti
o lenomenidi
coscienza,e
iI
suo metodo è, quasi esclusivamente, l'introspezioneo
osservazionesistema-tica della vita interiore, da parte
dd
soggetto stesso che la vive.Al metodo dell'inrospezione sono state fatte numerose obiezioni. La più grave è quella dre lo ritiene privo di valote scientifico, perchè inficiato di soggettivismo. Per stabilire ddle leggi psicologiche, bisogna poger conftoatare tra loro
i
dati inuospettivi di molti individui (Ia scienza ha valore << generale », non individuale). Ma com'è pos-sibile metterea
confronto I'esperienza interioredi
diverse persone? Bisognerebbepoter penetrare nella vita interiore degli alffi,
e
coglierela
veta aatura dei fatti psichici da essi vissuti. Ciò è impossibile, nèil
« linguaggio » (ciò che gli altri diconodi se stessi, dei propri stati di coscienza) è suficiente ad ass.icurate uoa veridica comu-nicazione di ciò c.he il soggetto pensa o sente. Nel tentativo di ricostruire ciò che I'almo
mi dice di provare (<< sono triste »), io dò alle sue parole un senso sulla base della
<« mia »> esperienza (della ristezza), immaginandomi che anche l'altro provi la stessa
cosa che ho provato io. Ma la somiglianza di parole non garantisce la somiglianza del L Elewente d.et Psychopbysik, p. 8. 2 Grundziige det physioloeiscben
Psycholo-eie, I*ipzie, p. l.
L24
<( significato » ddle parole. È illusorio immaginare che si possa ricostruire in sè quello che un'altra persona prova, basandosi solo sulla descrizione che essa ne fa.
Il
valore del metodo inuospettivo non sta, dunque, nell'oftire la possibilità di confrontare << direttamente »> la vita interiore di individui diversi.I
dati htrospettivi,espressi nella descrizione verbale della vita psichica da pate del soggetto, hanno valore solo come <( segno della presenza »> nell'individuo
di
stati psichici. che all'osservatore esterno festano sconosciuti nella loro più intima e reale natura.3Tuttavia perchè quei dati siano utilizzabili
p.r
stabilire delle leggi psicologiche generali, è suficiente chei
singoli individui.6.
se6 rnicanoil
frutto della loro intro-spezione, usino sempre le stesse parole per designaregli
stessi stati psichici.2. LA REAZIONE « OGGETTIVISTICA » DEL BEI{AVIORISMO
Educatori, psichiatri e studiosi di psicologia anim4ls, all'iruzio del secolo
§,
84 abbandonanoil
metodo dell'introspezione,e si
orientano verso una nuova di-rezione metodologica.I
bambini,i
malatidi
mente,gli
animali sono incapacidi
introspezione.Unico metodo valido per conoscedi sembra essere
Io
studio del loro .ompor-tamentoo
condotta esterna.Partendo da una
citica
al metodo introspettivoe
poggiandosi su principi meccanicistici, d'ispirazione filosofica (positivismo evoluzionistico)e
fisiologiia (rifessologia russa),lo
psicologo americano §flatson propone una nuova defini-zione della psicologia, intesa come << scienza del comportr-ento »>.n-
scopo ddla psicologia, secondo '§7atson, è quello di conoscere come gli hdividui si comportano in determinate citcostanze, per <( predire »> cosa faranno in= circostanzesimili e <« influenzarli »>.
__ Ma per poter predire s infl'snz61g Ia condotta, è superfluo sapere cosa awiene all'interno dei soggetti stessi. Basta conoscere le circostanzè (gli stimoli o eccitanti, S) e le azioni poste (reazioni o risposte, R).
3 Il lineuaggio uon deve considerarsi come
la descrizione oggettiva e definitiva dd ptocesso o stato psichico a cui si riferisce, ma come Ia
truduione che il soggetto fa delle prcprie espe-denzs il espressioni verbali che edi ha apprese
dalla società in cui vive. Allo psicologo spetterà ora intefpfetare questa tradtzion6 per dsalire il meelio possibile all'originale, che è il procrsso
psichico stesso. La tsdrr-iqag verbale infatti rischia spesso di esserc incompleta per t'in-possibilità in cui si rova il soggetto di
osser-vare i feoomeni psicÀici ittcottsci, unilaede, Irer una scelta di aspetti imposta dalla natura dell'esperimeoto e dalle prefeteoze o
iaclin6-zioni del soggetto, paaialmelte lalsata ,l"lla
uecessità di usare parole e frasi c.he haono
ei-ppifcati non sempre perfettameote aderenti al-I'espede."g personale, e infiie ambigua per I'espe-rimentatore o ascoltatore, che può compteo-dere le espressioni del soggetto in u.n senso
più o meno divergente da ciò che il soggetto
inteode.
a Pslcbolos! as a Bebaoiorist oieus it, in
« Psychological Review », 191J. Behauior in
n-Slese significa cornpofiafirerrto; il bebaoìodsno è
la teoria formulata da Vatson, secondo la quale Ia psicologia è lo studio sistematico del compor-tdtzento.
85
GIi stimoli sono: le vibrazioni sonore,
le
aziorrt meccaniche dall'esterno, ecc. La<< risposta »>
è la
somma delle reazioni organiche (conmazioni dei muscoli, gesti,mimica...) e fisiologiche (ripercussioni sui battiti del cuore, sulla circolazione sangui-gna, sul sistema endocrino,icc.). Essa può essete <( patente)> (come i_gesti e le parole) à ..-latente » (rilevabile solo attraverso procedimenti speciali, come
il
riflesso psicogal-vanico).I
fatti di coscienza e la coscienza stessa vengono così radiati dalla conside-raaio1e psicologica, assieme al metodo introspettivo. Come << settore puamente ogget'tivo della scienza naturale »>,5 la psicologia si può servife solo del metodo di <<
osser-vazione oggettiva » del comportnmento.
Si devà però osservare che la pretesa dei behavioristi
di
ridure la psicologia apura investigazione del comportamento esterno è, sia metodologicamente che teori-iomente, ingiustificata. Se la vita psichica <« interiote »> non è faciTe a raggiungersi con metodi di o-sservazione <« oggettiva »>, essa non cessa di essere per questo meno impor-tante e più ricca delle sue manifestazioni esterne.
La si.ssa interpretazione della risposta estetna agli stimoli non può farsi adegua-tametrte senza riferirsi all'esperienza intetna del soggetto.
Uno stesso stimolo (es., un tronco d'albero nella notte) può dar luogo a impres:
sioni diverse in individui difierenti (tronco o persona in agguato), e quindi a risposte
o feazioni diverse (indifierenza o fuga). Per capire
la
reaziorre, non basta conoscetelo stimolo, ma anche
il
<r campo percittivo del soggetto »>, e cioèil
suo modo interno di cogliere e d'interpretare lo-stimolo. È soprattutto iJ' stgnificato (dato soggettivo, dicoscié-nza) che assume la situazione-stimolo per
il
soggetto, che dà senso alla risposta del compottamento esterno.La ,ìessa risposta o gesto esterno (esempio, dare I'elemosina a un povero) può
avere significati diversissimi a seconda dell'intenzione o dello stato d'animo del sog-getto (vanità, ricatto, Pietà"').
"
È; d,rnqo", imposiibile ridurre la psicologia a studio oggettivo del rapporto S-R.Anche facendo a"Uu psicologia la << scienza del comportamento »>, non si po6à far a meno di chiedere anche al soggetto
di
dire che cosa prova'Ritorna quindi l'esigenza dell'<< introspezione >> (intesa nel senso sopra indicato).
La coscienza rientra in psicologia.B
5 J. B. §trArsoN, Bebaoior: An Intrcdaction
to Cofipdratit)e Psychology. New York, 1914,
p. 1.
6 « Il behaviorismo non ha la possibilità di talinarc il suo scopo, di ptedire cioè e di
con-uollare il comportamento "mano' Un behavio-rista di sretta osservaozl awebbe ben poco da
dire in una clinica psicologica, in una classe o
in una casa di rieducazione. Ogni volta che si vuol capire qualche vero problema di conflitto
psichico o penerale nelle cause reali delle dif-ficoltà della vita, si deve cercare di ottenele dei dati introspettivi dal paziente in dificoltà'
Le sole sue teazioni esteme non ci danno
quel-l'idea esatta della sua vera personaliù, che è necessario avere per dareli I'aiuto di cui ba bi-sop.o. La psicologia deve tenderci capaci di ri-solvere le dificolù deeJi uomini, e non solo di interpretare Ia cuwa d'apprendimento dei topi' dei cad e deeli organismi umani » (Dou Tno' Rsading, Mass., Addison-Vesley, 1954, vol. Lo,
pp, 91-142) ha portato a fondo Ia critica, anche sperimentale, alla teoria behavioristica.
126
3. DEFINIZIONE E DIVISIONE DELL{. PSICOLOGIA
La
psicologia (etimologicamente: << scienza dell'anima»),
nell,accezione 96 modernae
scientifica del termine, può essere descritta comeIo
<< studiosiste-matico
e
positivo dei fenomeni dellavita
psichica »>, nelloro
aspetto statico (strutture)e
dinamico (funzionil.si
può anche accettarcla
defintzionedi
psicologia come <( scienza del com-poftamento »>, qualora s'intenda per comportamento quel fenomeno complesso che presenta un doppio aspetto: un aspettoo
faccia <( esterna»:
modificazioni vade (come gesti, suoni, reaziori nervose, chimiche, muscolari, ecc.) che si manifeshno esteriormente e, quindi,si
possono studiare oggettivamente,me-diante osservazione « dal
di
fuori »; un aspettoo
f.accia << interna»:
modifica-zioni interne di tipo intenzionale (emozioni, desided, tendenze, percezioni, ecc.),che nel
loro
aspetto cosciente sono direttamente accessibili soloal
soggetto, nell'introspezione.Il
comportamento, così considerato, è dunque un oggetto fisico e un awe-nimsrrgedi
coscienza (un oggetto << psicofisico »).7La psicologia è oggi sovente definita come
lo
<< srudio della personalità »>,e cioè
di
quel complessodi
qualità caratteristicheo
<( tratti », sopramutto di-namici,di
compotamento che carutteftzzano unitariamente una persona, la distinguono da tuttele
altre e permettono una certa.previsione della s,racon-dotta.
con
tale definizione,si
vuol reagire alla tendenza esageratamenteana-Iitica dei primi
psicologi, preoccupati sopraruttodi
raggiungeregli
« ele-menti »> dellavita
psichica (sensazioni semplici, sentimenti elementàri...), di analiz,llsle
« funzionirì 9 g!
<< stati»
psichici (memoria, attenzione, ragic-namento...), senza ricondurli all'<< unità»
della vita psicofisica.7 Lo psicologo bdga A. Mranorre conclude
alla « possibilita di una psicologia del comporta.
mento z cottdiziotte cbe si usi l'in.trospeTione e il
metodo statistico. È su questa linea che si wi-luppa Ia psicologia attuale. Oggi rutri ammettono che Ia psicologia ha per oggetto lo studio delle azioni umane o del comportamento, e delle Ieggi che teggono tale compoftarDento... » (dagli appurd inediti di un Corso, teouto all'Univet-sità Cattolica di Lovanio). Noi preferiamo usare
il termine cond,ottd, risenaodo il termiae com-portamento a indicare I'azione esterna, oelgetti-vamente mnstatabile, Per condotta islgndiam6 quindi, non l'azione eticamente qualificata
(con-dotta morale), ma l'azione nella zua unità
psico-fisica, mme comportamento esteriore e come
evento di coscienza: è Ia risposta della intera personafita a una data siruazione.
Per un ampliamento dell'informazione storica e un giudizio critico sui vari movimeoti psico-Iogici, si veda A. Grrurrr.r e G. Zurrxr, Introìlu-zione alla psicologia. Milano, Vita e Pensiero,
1949; G, Zvnxn, Psicolosia. Scuole d.i Psicologia taoderxa. Brescia, Morcelliata, L962; E. G.
Bo-ttNe, A History ol Experime*al Psycbotoey. Nev York, Appleton-Cennrry-Crofts, 1950; e pet le correnti di ispirazione cattolica, H. Misiak and
V. M. Suudt, Catbolics in Psycholog. A Histo-ricol Saroel. New York, Mc Gtaw-Hill Company, 1954.
Per una più precisa comprensione dei termini tecnici rrsati nelle pagr.e che seguono, si
con-sulti l'ottima opera di H. B. Er.rclrss e A. C.
Encusn, A conprehensiue dictionary ol psycbolo-eical anil psycboanalytical tezrzs, New York, Lonemans, Greens and Co., 1958.
87
88
Così,
a
una concezione <( elementaristica»
della psicologia,-va sostituen-dosi una concezione « globalistica >>,
in
cui sono postiin
risaltogli
aspettiuni-tari
della personalità e della condotta.Tenendi conto delle forme diverse della condotta umana e dei
tipi
difierenti dr soggettidi
tale condotta, si può distinguere:l.
La psicologia generale: scienza della condotta dell'uomo adulto, nor-male, considerato itolato, sftdiato nelle sue catattedstiche generali (comuni atutti gli
individui).2.
La psicologia sociale: scienza della condotta dell'uomo postoin
un quadro sociale (gruppo, istituzione...).).
La psicologia indioidualeo
diferenziale: studio delle rli{ferenze in-dividuali nella-condotia umana (a seconda del sesso, della ruzza, del livellomen-tale, del
'
temperamento, dell'ambiente).4. La
psicologia geneticao
eooluti.aa; studio della condotta umana, durantele
difiìrenti fasi del suo sviluppo (nfanzia, fanciullez'za, adolescenza,gtovtnezza...).
-
5. La psicologia religiosaz studio della condotta teligiosa, nel suo aspetto psicologico.'
-6.La psicologia patologicaz studio delle condotte anormali e delle loro cause psicofisiche.
7.
La
psicologìa compdrdtai srudio del comportamento degli anim4.8. La psicologid appticafa: studio delle applicazioni dei principi e delle leggi della psìcologià
t"òri"a ai
vari campi dell'attività umana,e in
modospeciale:
all'attivita clnica (terapia psichica dei malati
o
anormali mentalio
disadattati nella condotta): psicologia cli.nica;-
all'attivitàdi
orientamentoe
selezione professionale, dl'attività produttivae
commerciale: psicotecnica, psicologid industriale! ecc.;all'attività scolastica
e
educativa: psìcologia pedagogica,4. QUADRO SISTEMATICO DELLA TRAITAZIONE
Nostro compito è quello
&
ofirfue un quadro sintetico dei principi e delle Ieggi della psicòlogia generale.La
tr^ttazione dovtebbe servire da punto di riferimento e da sfondo interpretativo petle
altre trattazionidi
psicologiaspe-ciale, teorica e applicata, che seguiranno; inolffe, insieme alle alffe scienze au'
siliarie, dovrebbe potre le basi per
la
:u:attaaLone pedagogica e didattica.Tra
le
molte Jistemazioni possibili del materiale psicologico, scelto per la sintesi suddetta, abbiamo optato per la seguente c-he ci sembra non solo logica, ma anche didatticamente perspicua.Della condotta umana
-
oggetto della psicologia scientific4-
5gufig1s6s128
anzitutto
le
<« fasi >> essenziali, e cioègli
aspetti generalie
fonda-entali:per-cettiva, rappresentativa, tendenziale, afiettiva, operativa.
Seguirà una rapida delineazione delle principali <, forme
»
della condotta:riflessa, istintiva, emotiva, intellettiva; innata
e
acquisita (apprendimento).Le diverse forme di condotta possono rcalizzarsi a livelli psichici difrerenti:
inconscio, preconscio, cosciente, volontario.
A
questi diversi gradidi
coscienzasarà consacrata vna parte discreta del nostro studio,
in
ragione della loro im-portanza aifini
della << motivazione >> della condotta.Infine, passando dall'analisi alla sintesi, sarà consideruta unitafiamente la
<( struttura d'insieme »>,
in
cuisi
integranole
difierenti funzioni psichiche. Si concluderà quindi con uno studio della << personalità »>, dal puntodi
vista psi-cologico, specialmente nel suo aspetto dinamico ed anche nei suoicondiziona-menti sociali.
L29
89
SEZIONE PRIMA
GLI
ASPETTIO
FASI FONDAMENTALI DELLA CONDOTTAOgni atto umano concreto (la percezione
di
un oggetto, una emozione, una decisione), dal puntodi
vista psicologico, nonè
mai attribuibile ad una solafunzione
o
<< facoltà >>.Vi
concorrono sempre funzioni diverse; anzi,è
opera-
si può dire-
di tutta la personalità,.La << condotta >> del soggetto è appuntoil
risultatodi
svariate funzioni, chesi
integrano per favorirela
risposta mi-gliore a una data situazione.Nelle varie condotte,
si
possono tuttavia individuare degli aspettio
fasidiverse, che corrispondono
al
prevaleredi
funzioni r{ifierenti.Ne
isoleremocinque essenziali: la percettiva (cap.
II), la
rappresentativa (cap.III), la
ten-denziale (cap.
IV),
l'afrettiva (cap.V)
ela
operativa (cap. VI).All'esame dei
vari
aspetti dellavita
psichica premetteremo alcuni rapidi indispensabili concetti intorno alle sue << basi fisiologiche».
Invece, deicon-dizionamenti sociali
si
tratteràin un
capitolo conclusivo <lel presente saggiodi
psicologia generale.130