e quindi
sigmar
Xr:_(X_M)+Mt
sigma
Questa
è la
formula comunemente usata perla
trasformazione dei puntigezà in punti tipici
aventi mediae
sigmavoluti
dal costruttoredi
norme) Volendo trasformarei voti riportati
nell'esempioin voti
avenri media,cr:-:L5:6,4 8-6
l,4t
x2:-+5:6,6 9-7
I,26
Dopo questa trasformazione
i yoti 6,4 e 6,6
sono legittimamentecon-frontabili.
Altrettanto può essere fatto con
i
punteggi dei reattivi.Supponiamo che un tagazzo dopo essere stato istruito con un certo metodo ndtviduafizzato, abbia rcalazato questi progressi con due reattivi
di
italiano applicati entrambi prima e dopo l'esperimento: nel reattivoI
è passato da 23 a 30 punti, mentre nelII
da 1,15 a 150. La media del primo reartivo è 25 eil
sigma
di
4 punti, nell'altro invece la media è 120 eil
sigma 25. Senza ffasfor-marei
punteggi non è facile sapefein
quale dei due reattivi c'è stato maggior progresso. Una prima rispostasi
può dare misurandoiI
progresso per mùzo dei rispettivi sigma e trasformandoil
punteggioin
punti Z. Così:30
-23 7
150- 115
35zt:- :1175; Zz: :-:1r4
442525
60
.
Gonfrontandoi
due puntiz si
vede che nel primo teattivo c'è stato un progressopiù
accentuato che nel secondo.:, Si
potrebbe anche trasformarei
due punteggiin altri
aventi, poniamo, media 50 e sigma 10, usando delle formule date precedentemente.Pr-ntrr TIPICT NoRMALIZZATT
Possiamo rendere ancot più precisa
la
nostra valutazione tenendo presentile considerazioni che ora presenteremo btevemente.
Quando abbiamo ffacciato I'istogramma che esprimeva graficamente
i
datidella distribuzione a cui siamo ricorsi abitualmente nei nostri esempi, abbiamo visto che esso assumeva
la
figorudi
canne d'organo d'altezza decrescente man mano checi si
spostava dal centro versoi
margini superiorio
inferiori della distribuzione.Il
chevuol dire
chele
frequenze sono scarseagli
estremi e s'infittiscono man mano checi
si awicina al centro, ai valori medi. Di{atti tra,i
risultatidi
cui parliamoci
sono due rugazzi che hanno preso dei punteggi compresi nella classe50-54,
ma ce ne sono 14n
35-39
cheè
vicina alla media (Ma:
34).La
stessa considerazione vale sesi
passa dalle frequenze esremamente bassea
quellepiù
vicine alla media: nella classe 15 - L9, che raccogliei
punteggi infimi, c'è una sola frequenza, mentrele
frequenze au-mentano poi, awicinandosi alla media.Se noi disponessimo
i
risultati ottenuti applicando un test a un fotte gruppodi
allisyj,in
una tavoladi
frequenze, troveremmo chei
casidi
allievi buonis-Cunva pr pnogeltltrÀ NoRMÀLEmod i
Frc. 8.
100 90 80 70 60 50 tO 30 20
t0,
otard i6iimi
86
r.rd i buon i uporiori
.simi sono rari e così pure gli allievi molto scadenti, mentre sono relativamente numerosi
i
casidi
allievi chesi
dispongono atrorno alla media.Se riportassimo sull'ascissa
OX
tutte 7e gradaziomdi
intelligenza partendo dalle intelligenze inferiorie
sull'ordin ataOY iI
numero delle frequenze corri-spondenti ad ogni gradodi
intelligenza, troveremmo chegli
allievi tardi non sono moltie
quindi che I'ordinata rappresentantela loro
frequenzaè
bassa, troveremmo chei
casidi
ritardo intellettuale meno gravi sonoun po'
più numerosi dei precedenti, chei
ragazzi d'intelligenza media sonoi più
e chei
soggetti d'intelligenza superiore sono
rari
quantoi
ragazzi ritatdati. Se espri-messimo graficamente quanto sopra, trovere[rmo una .curva chesi
awicina molto a quella disegnata ptima, detta curva normale (o curvadi
Gauss).Questo
vuol
dire chela
distribuzione delf intelligenza misurata dagh at-tuali reattivi segue la curva normale. Anche altre qualità psicopedagogichese-guono la stessa distribuzione.
Non aggiungiamo altri dettagli ma ci limitiamo a dire che se le cose stanno
in
questo modo quando si studiano le attitudini ei tratti
della personalità coni
reattivi, possiamo trarne delleutili
conclusioni per una valutazione più pre-cisa dei risultati. Potremo cioè applicare alle distribuzioni deitratti
psicope-dagogici,
le
proprietà della distribuzione normale.Accennetemo ad una proprietà fondamentale di questa distribuzione e quindi anche dei nostri dati.
Nella curva normale le 1 sono funzioni di
x
cioè ad ogni valoredi r
corri-sponde un determinato valore di y e viceversa. Se prendiamo sulla x un punto 24.
(l'estremo dei ragazzi superiori),
1
(la frequenza) avrà una certa dimensione;passando .r4. verso
il
cenmoM
della distribuzione (verso l'intelligenzame-dia) l'ordinata
y
andrà gradualmente aumentando man mano checi
avvicinia-mo al centro. rnsomma spostandocidi
una certa lunghezzaMH
andando dalla media alla periferia, potremo conoscere ancheil
numerodi
frequenzecor-rispondenti
allo
spostamenroe
sapremo dire seil
risultatoa cui si
giungeè più o
meno eccezionale.Nel
caso dell'intelligerua: seci
spostiamo dallamedia verso destra sull'asse delle ascisse
di
un certo numerodi
punti, sapremoquanti sono
i
soggetti capacidi
raggiungere questo nuovo punteggioe
quindisapremo se
si
trattadi
un punteggio eccezionaleo di
un punteggio buòno o ancoradi
un punteggio com 'nissimo.- rn
statistica psico-pedagogica si trova opportuno partire dalla media, postaal
centro della distribuzionee
misurarele
distanze dalla mediain
uni;à di sigma o deviazione quadratica media. Per esempio seil
risultatoX di
un certo tagazzo èdi
35 punti eiI
sigma èdi 5
punti, menrrela
media del gruppo è30 si preferisce dire che
il
risultato individuale citato supera Ia mediadi +
1 o,5 dal momento che 35 supera la media 30
di + -
o.5
Nel caso
dd
reattivo ora citatole
distanze sono misurate,di
preferenza, così5202530356045
A
seconda degli spostamenti varierà la frequenza, secondo quanto s'è detto sopra,e
quindi anchela
percentuale dei casi compresi nell'area postatra
la media e una certa dtstanza.-3a -20,
-1o..lc ,2c
+3a'lo +2G r3o
0 Frc. 9.
0
Fro. 10.
3a '2c -to.
In
Appendice ripotiamola
ttvola che fornisce, per ogni spostamento dalla media, léttoin
hnghezzadi
sigma,il
numero dei casi compresi trala
mediae il
punto d'ascissa indicato dallo spostr-ento stesso.fn
questa tavolaIe
distanze dalla media lungo l'ascissa sono definite se-condo la formula:x-M : ', :z
sigma
sigmacioè
in
punti tipici.Accanto a queste distanze
in
sigma vengon date le petcenfudi dei casi com-presi tra la media e I'ordinata alzata dalT'ascissa a quella determinata distanzas'tl 9z
15, t9I
9r. 5X
88
in
puntoz.
Riprendiamoil
nosuo esempio iniziale.La Ma --
34,07e i
o :
8,5 Vogliamo esaminareil
punteggio 44.X-M x 44-34,07
:
1,2sigma sigma
8,5Il
punteggio dista dalla med:r 1.2 sigma; consultando quindila
colonnax/o
della tavolaal
punto 1,2 troveremo scritto accantoiI
numero dei casiche cadono tra la media e una lunghezza
di
ascissa pari ad 1,2 puntiz:
3849casi su 10.000, cioè 38,49%
di tutti i
casi appartenenti a questa disuibuzione.Il
calcolo pratico diretto fornirebbe percentualiun po'
diveme: ciò dipende dal fatto che operiamo su un numero limitatodi
soggetti.Se volessimo trovare ad esempio
il
numero dei casi che cadono ua la mediae
l'ordinata eretta nonpiù alla
distanzadt
1,2 sigma, maa
quelladi
unsigma consulteremmo
le
tavole sottola
colonna x/sigmaal
puntoI e
tro-veremmo accanto 3413, perchè in una distribuzione normalei|34%
circa dei casi cade tra la media e l'ordinata alzata ad 1 sigma dalla media. Seil
punteggio di un soggetto supera la mediadi
1 sigma, costui avrà un punteggio superiore aquello del
50 + 34 :
84% dei suoi compagni, e sara supetato solo dol L6%circa dei suoi condiscepoli.
Abbiamo detto che
il
punteggiodi
quel soggetto risulta superiore all'84%(: :O +
34) dei casi perchè la mediadi
una distribuzione perfettamente sim-metrica avrà 50% dei casial di
sottoe
50%al di
sopradi
sè.Un
ragazzoche ha un punteggio pari alla media
è
superioreal
50% dei suoi compagni, mentrechi
superacol
suo punteggio anche)4% dei
soggetti supetiori alla media, è superiore, oltre che a costoro, anche a coloto che sono inferiori alla media, cioè ha un punteggio superiore a quello ottenuto dal50 + 34 :
84%dei soggetti appartenenti a quella disuibuzione.
Espresse graficamente le cose vanno così, nel caso d'un punteggio che
su-peri Ia Ma d'un punto z.
Frc.
ll.
0
89
61
,
Finora abbiamo patlatodi
risultati superiori alla media. La stessa cosado-vrebbe ripetersi per
i
punteggi inferiori alla media, dal momento che la disui-buzione normale che è alla base dei nosui ragionamenti è perfettamente sim-metrica. Se dovessimo trovareil
numerodi
casi che hanno- ottenuto un pun-teggio inferiore a quello che si classiÉca un puntoz
sotto Ia media potremmo consultare le tavole sotto la colonna x/sigma trovando che tra la media e que-sto punteggio cadono iJ, 34,13% dei casi. Ne concluderemmo che questo pun-teggio è inferiore a quello ottenuto dal 34,13+
50% dei casie
superiore aquello ottenuto dal L6% dei soggetti.
Davanti quindi ad ogni risultato ottenuto e facente parte
di
una disuibu-zione normaleo
assimilabiea
quella normale, sapremo, usando delle tavole suddette, definire la posizione che un punteggio occupa rispetto agli altri e dire quantialtri
soggetti hanno punteggi inferiorio
superiori; potremo insomma conoscerela
ftequenza, l'eccezionalità (sia nel senso della superiorità che in quello dell'in-feriorità) di un risultato, conoscere Ia sua posizione nel guppode-gli altri
risultati individuali.Invece
di
{ar questa operazione per ogni punteggio, si preferisce costituire delle categorie servendosi della media quadratica delle deviazioni (del sigma) designandopoi
queste categorie con una denominazione qualitativa che dialoro
un
significato anche agli occhidi
chi nonla
fqmiliayità conle
nozioni esposte prima.Nel costituire queste categorie si possono usare criteri diversi ed a seconda
dei casi
le
qualiEche concui
ogni categoria viene contraddistinta assumono signiÉcato diverso.Una delle maniere più usate è la suddivisione dei punteggi
in
10 categorie delT'ampiezzadi
mezzo sigma ciascuna. Questa manieradi
classiÉcareè
stataproposta da
J. P.
Guilford, psicologo americano,e
permette una suficiente dtftercnziazione senza andarea
sottigTrczze eccessive per l'imprecisione delle misure psico-pedagogiche, oltre ad avereil
vantaggiodi
una classificazione vi-cina a quellain
decimi moltoin
uso negli ambienti scolastici.I
gradini vanno dallo 0 al 10 (limiti compresi) ed hanno come punto medioil
5. Possono essere interpretati come dei voti, ma per renderne più precisoil
signiÉcato forniamo
la
tabelTa seguente, avente nella colonna (a)i
punti dellascùa
C; in
quella(b) la
distanza, espressain
frazionidi
sigma,dei
limiti dei gra.li"i dalla media, nella (c)i
punteggi del reattivo suppostodi
Media 16e
di
sigma4;
nel7a colonna(d)
una qualifica verbale,in
(e) la percenruale dei soggetti che ottengono un risultato inferiore a quello volta per volta indicato ein (l)
la percentuale dei soggetti che hanno ottenuto un voto simile.90
e
conoscere il sigrrificato dei singoli punteggi.
Cam-bierà owiameate secondo i vari reattivi la
co-lonaa (c).
Alcune volte verrà semplicemente riportata
Ia colonna (c) con i punteggi del reattivo e
quella dei punti C corrispondenti.
60 Da R. ZMzo, Intellieefice et qilotient
d'éaes, P^rts, Presses Universitaires de France, 1946, p. 58.
Secondo
la
tabelTa precedente,i,
ragazzo che prende ad es.lun punteggio&
27 si situa al gradino << 9 »>, risolve le provein
maniera eccellente,in
ma-niera cioè da superare
n
96% dei suoi compagni,e
da essere uguagliato esuperato dal 4%.
Il
punteggiodi
questo tagazzo dista dalla media due sigmacirca (da L,75 a 2,25).
Lo
stesso dicasi, analogamente, pergli
almi punteggi.Questi punteggi non stabiliscono una valutazione assoluta, ma semplice-mente una gtaduatofia tra
gli
allievi esaminati.snQueste
o
simili categorie possono essere applicate sia all'interpretazione deiQ.
I.
che a quella dei punteggi ottenuti nei tesrs. Ecco come furono applicate a77'lnterpretazionedei
quozienti intellettuali basandosidi
solito sulla media e sul sigma dei Q. 1. ottenuti su un campione numeroso e normalmente gruppo.È
tuttavia possibile, seguendolo
stesso principio, trovarealtri
puntidi
repere nel gruppo, trovare cioè dei valori che sianoil
valorepiù
alto delprimo gruppo,
del
secondo Bruppo,del
terzo gruppo... dopo aver divisoil
gruppo generale
in 3 o n 4 o in
10o in
100 sottogruppi, a scelta.I
valori ottenutiin
questo modosi
chiamerebbero terzili, quartili, deci.li, centilie
sa-rebbero altfettante misute
di
posizione.o
Q. I.Ecco come si dovrebbe procedere
in
pratica peril
calcolo dei decili:1) prendere
i
risultati individuali e disporli per ordinedt
gandezza;2)
suddivideteil
loro numero totalein
10 gruppi aventi ciascuno un mrmero identicodi
componenti. Seil
gruppo totale èdi
100 soggetti si divi-donoin
10 sottogruppidi
10 soggetti ciascuno;3) (ar passare
i
primi dieci risultatiin
ordinedr
grandezza e leggereil
risultato del decimo (cioè
il
risultato più alto del primo gruppodi
10): questo risultato èil
valore corrispondente al primo decile;4)
farcla
stessa cosa coni
10 seguenti (conil
secondo gruppodi
L0,per ordine dt gtanduza). Leggere
il
risultato più alto di questo secondo gruppo:€sso sarà
il ?
decile e cosìdi
seguito fino a quando avremo ftovatoil
valore .corrispondenteal
10" decile.Se dovessimo trovare
i
centili faremmola
stessa cosa dopo aver divisoil
gruppo generale
in
100 sottogruppi.Che significato possono assumere questi decili
o
centili nella valutazionedei risultati individuali? Se l'allievo
y
ha ricevuto un punteggio pari a quello che figuraal 1"
decile, ne condudo cheil
nostro soggettoha
ricevuto unpunteggio superiore
al l0%
dei suoi compagnie
inferioreal
punteggio chesono riusciti
ad
ottenercI
90%dei
suoi compagni, condudo quindi chel'allievo 3l è un allievo non brillante, un allievo <<
di
coda ». Come sia possibilededure questo
lo si
intuisce considerando quantosi è
detto prima parlando della ricerca dei decili: abbiamo diviso un gruppodi
100 allieviin
10 gruppidi
10 ed abbiamo scelto a tappresentareil
primo decileil
risultato più alto deiprimi
10, quindi chi ha un punteggio pari al primo decile ha un risultato su-periore agliultimi
nove della classe e inferiore aglialtri
90, perchè nellase-riazione
si
trovaal
10'posto (al primo decile: cioè al postopiù
altodel l
d.ecino dei soggetti e inleriore agli
altri
9 decimù.Molti
resrs hanno delle normedi
posizionein
decilio in
cenrili, quanrun-que quanrun-questa manieradi
graduarei
risultati abbia degli inconvenienti.Nel caso
in
cui si volessero calcolare la Md,i
quartili,i
decilio i
centiliqaando le lrequenze sono ruggrappate e sistemate
in
una tavoladi
frequenza,si può procedere in due modi, sia cioè per via aritmetica che per via grafica.
La
wa
grafrca (oltre ad essere poi utilizzal;1" nella costruzione delle scale) 63 è anche più precisa e fornisce centili (o decilio
quartili) che più si awicinano a quelli della popolazione statistica da cui la nostra tavoladi
frequenze è statatratta, perchè
vi
si possono eliminare le creste dovute alle accidentalità ed ir-regolarità del campione su cui lavoria-o per fissarei
decili.Qi limisglsno quindi a presentare
il
calcolo dei centili per via grafrca.Supponiamo
di
averela
seguente tavoladi
frequenze:Classi determinato punteggio (costituito dal limite superiore della classe corrispondente),
ci dicono cioè quanti soggetti della nostra dismibuzione hanno ricevuto un pun-teggio che è pari o è inferiore al punteggio designato come limite superiore ddla dasse da noi scelta. Ad es la f . cunt. 32
ci
dtce che 32 allievi hanno ottenuto un punteggio che non superu 39,5.Se si volesse esprimere la stessa cosa non con delle frequenze ma con dei % che permettono meglio
il
confronto, basterebbe moltiplicare ogni membro della colonnaf. cun.
per una costante data da 100/N, data cioè da 100 divisoil
numeio
(N)
dei soggetti che fanno parte della distribuzione.Gr61 La formula per calcolare un "/o è: rac-giungono al massimo un punteggio uguale aI
limite superiore della classe 15-19,'tl /" si trova dividendo 32 per 41 e moltiplicando
per cento.
Può riuscir piìr comodo calcolare i percento
secondo la formula:
i00 100
I oppure' ---:- . fcum.
NN
nel caso delle freq. cumulate.
Operando sui dati pdma citati il o/o sarebbe 100
Una volta
in
possesso delle frequenze cumulatein /s
corrispondenti aXlimite superiore
di
ogni classe si può procedere alla costruzione dell'ogiva.Nel caso nostro potremmo procedere
in
questo modo:1. Prendere un'ordinata
di
10 cm. (e quindidi
100 mm.),iI
che facilitala
sistemazione delle ftequenze trasformatein /"
peÈchè se ne situeràideal-mente una ogni millimeffo.
2.
Sull'ascissaOX si
riportanole
classidi
cuisi
scrive soloil
limitesuperiore. L'ascissa sarà lunga 7a
di
più dell'ordinata e sarà quindidi
14 cm-circa (dato che le classi sono 8 nella rostra distribuzione:ci
saranno due cm.per ogni classe).
J.
Consultando poila
tabelTadi
frequenze cumulatern /o
data soptasi traccerà un graÉco
in
cui ad ogni limite superioredi
classe corrisponda un numerodi
frequenze sum.in
o/" pati a quello indicato dalla tabel7a.Ne risulterà
il
grafico seguente:Ocrve o cRAFrco DELLE rREQUENZE cuMULATE ro nsnnrssr tn o/o
(Prina della pereqauzione)
tg,s 215 2q5 345 39.5 /.r,5 .§,5 545
Frc. 72,
La
curva designata sul grafico offre certe irregolaritào
creste da impu- 64 tarsia
difettosità del campione usato.Per
questogli Autori
raccomandanodi
perequareiI
grafico, ad occhio. Occorrefat
attenzione a non <( esagerare )>nella perequazione ad occhio
o
conaltri
sistemi, per rendere I'ogivapiù
si-mile a quella che si otterrebbe sull'intera popolazione statistica, dal momento che siamo interessati alle norme ottenibili sull'intera popolazione
e
non sul campione checi
è servitodi
base per un'estimazione della medesima,20 t0
\o
§
§;
N ìs§
100 9o 80
II
gfafico seguente è stato ottenuto perequando ad occhio.Oeivl o cRAFIco DELLE FREQUENZE ct MLrL/lrE ro usnnrssr rN /q
r00
tdopo la petequaionel
19.5 2§ 295 t4S 395 rè5 €5 5À5
Frc. 13.
Quando
si
sia costruito un graficodi
questo genere si possono facilmente trovarepef
interpolaàonei
quartili,i
decili edi
centili desiderati. Basteràa quest; scopo parthe dall'ordinata, tracciare una perpendicolare che vada ad
incontrare
la
linea del graficoe
scendere da questo punto d'incontroa
leg-gere, con un'altta perpendicolare,il
punteggio sull'ascissa. Sarà questoil
de-cile o centile
o
quartile cercato.Supponiamo
di
voler trovareil Q,
(quartile terzo) cheè
ugualeal
Cro(al centile 75) cioè
al
Centile che ha sottodi
sètl
75% delle ftequenze. Senoi
vogliamo conoscere nella nostra distribuzioneil
punteggio cheha
sottodi
sèil 75%
delle ftequenze innalzeremo dall'ordinata una perpendicolare fino ad incontrare la Iinea del grafico; da questo punto d'incontro scenderemo perpendicolarmente sull'ascissae
leggeremoil
punteggio che corrisponde al Centile 75o
Q" da noi scelto sull'ordinata; questo punteggioè
39, nell'esem-pio da noi dato. Potremo ripetere lo stesso proce.limento peri
4 Quartili, peri
1.0 Decili e per
i
100 Centili e costituhe delle tabellein
cui siano postiac-canto ai Centili, Decili, Quartili,
i
punteggi corrispondenti nella nostra distri-buzione. Ricotdiamo che la Mediana (la quale pet la sua stessa definizione cor-rispondeaQr,D",
Cur) si può calcolare conlo
stesso procedimento (fig. l3),Con questa serie
di
punteggi avremo la possibilitàdi
situarei
risultati dei singoli alrrnni. Seci
si chiederà ad esempio cJre posto occupa I'alunno dre ha ricevuto 32 punti, consultandoil
nostro graficoo
la nosma tabella(ttatta
dalrCo- go m
Pso
50
§Lo§
§30
§20§
§ro
§i96
I I I I I I
medesimo) potremo dire che questo soggetto
si
poneal )7'
Centile, cioè cheil
suo punteggio supeta quello ottenuto dal 37% dei suoi sempagni.Si ripete questa operazione per
tutti i
centilio
decili voluti e coni
valori trovati con questo procerlimentodi
interpolazione gafrca si costituiscono delle tavolein
due colonnein
cui accanto ad ogni centile vengono dispostii
prn-teggi corrispondenti. Così:
Panti 75 75 ,.:.
Nel manuale dei reattivi si ffoveranno tabelle
di
questo genere per permet-teredi
conoscereil
centile corrispondenteai
singoli punteggi.Gioverà infine mostrarc
la
rclazione esistentetta la
posizione espressa in punti z ein
Centili. Nella tabella seguenre diremo quali punti z cotrispondano,in
una distribuzione notmale,ai
vari centi[, CoNcrusroweGiudicando del risultato
di un
nostro allievo ricorriamo soventea
delle espressioni come queste: <<Tlzioè di
capacità medie»,
oppure: « Caio èmigliore,
più
sviluppato intellettualmsals, meno esEovetso, ecc.,di
Sempro-nio »>.
In
tutte queste espressioni, comein
tutte le valutazioni scolastiche che giudicano dslla 5'fisignzao
menodi
un soggetto, facciamo usodi
determinati puntidi
riferimentopiù o
meno espliciti, riportiamola
tealtà che vogliamo valutate ad una <( norma )>.Allo stesso modo che nei voti e giudizi smFirici, così quando si deve giudi-care dei risultati ottenuti
in un
reattivo nonci si
fermaal
singolo risultato, masi fa
riferimentoa
delle <( norme >>,a
dei terminidi
paragone per poterinquadrare con questo confronto
il
risultato ottenuto.fnsomma nei giudizi espressi
in
forma comune come nel giudicatei
fnsomma nei giudizi espressi