almsnq
l'inizio
dell'attodi
soddisfacimento.Altri
stimoli sono invece ini-zialmente neuffi: versodi
essi cioèil
soggetto non possiede, come peri
primi, una sensibilità selettiva fondata nelle sue tendenze.Si è
tuttavia osservato chemolti
stimoli, inizialmente neutri, acquistano presto una valenza o un significato peril
fatto solo&
cadere sul soggetto con-tempotaneamentea certi
stimoli assoluti:la
sola vicinanza spazio-temporale 184fa
sì chelo
stimolo neutro assuma parte ,lmeno del valoreddlo
stimolo as-soluto.In
termini tecnici,lo
stimolo prima neutro diventa condizionato, e tende a far sorgere la stessa tisposta dellosti-olo
assoluto cuifu
associato. Siparla, ù7oru,
di
montaggio dr riflessi condizionati.Lo
studio della << riflessologia »>è
stato inaugutatoe
sviluppato dalla scuola 164 russa. Di Pavlov sono rimaste famose le ricerche sul riflesso della secrezione salivate nel cane. La sallazrorie si produce nomalmente al contatto del cibo con la mucosa della bocca. Facendo suonare un campanello duante la presentazione del cibo, dopoun certo numero di connessioni si ottiene che l'animale cominci a salivate alla sola audizione del campanello. Ecco
lo
schema del << condizionamento »>, e cioè delpas-saggio di reazione da uno stimolo assoluto o incondizionato (S 1) a uno stimolo ori-ginariamente neutro
o
condizionato (S2)
(Fig. 16).sl
..,
Rl.,
Quasi sempre
la
rispostaallo
stimolo condizionatonon è
una reazione esattamente uguale a quella provocata dallo stimolo assolutoo
incondizionato, ma è più o meno di.fierente e originale o è solo una parte di essa.Es. Reazione motrice nei topi ('§7atner, 1923)z S inc.
:
choc elettrico->
Reaz.:
salti, gridi; S cond.
:
vibratore->
Reazione = fuga dalla piattaforma. Negliappren-dimenti della vita ordinaria,
si
connettono stimoli diversi (pioggia-nuvole; fiamma sentita e fiamma vista, ecc,) e si stabiliscono risposte sovente diverse (proteggetsi -afirettarsi, ritrarsi di scatto - non awicinarsi).Negli esperimenti pavloviani
il
cane si limitava a salivare aI sentireil
campanello, ma le sue reazioni erano molto più. comFlesse di fronte al cibo.L'apprendimento per sqndizionamento non esige alcuna intuizione nè, di solito, è usato come mezz;o per soddisfare un bisogno.
È
una semplice esten-sione dell'eficacia dello stimolo assoluto agli stimoli neutri chesi
trovano oc-casionalmente ad essi collegati.Tuttavia siccome anche l'uomo ha bisogno dr abiti
di
tipo meccanico, una t165
parte dell'apprendimento anche umano si può realizzate, e
di
fatto si 7se1iz2a, secondo uno schema simile.Esperienze precise hanno dimostrato
la
possibilitàdi
« con.lizionare» il
comportzrmento motorico e riflesso nei bambini e anche negli adulti (nei quali, però, I'interfercnza della coscienza
e del
controllo volontario, rendono più difficile 1o stabilirsi eiI
conservarsi del nesso tra stimolo condizionato etra-durà,
allora, nell'esploruzione dell'ambientee in
tentatividi
otgeniz2algi
materiali a disposizione
in
vistadi
ottenerelo
scopo.L'otganizzazione percettiva
e
motorica, chesi
rivela soddisfacente, vienepiù o
meno rapidamente fissata e ritenuta; viene cioè associata alla soddisfa-zione del bisogno e, all'occasione, può venire ripetuta. Si è così appreso uno strarueftto (apprendimento strumentale)per
soddisfareun
bisogno.Alcuni behavioristi
-
come 1X66dikee
Skinner-
hanno ritenuto che iIrnotitto desse solo una energia generica, ma non indicasse
il
senso della soluzione; essi parlano perciò qui (basandosi su esperimenti fatti prevalentemente con animali) di un appprenrlimento per tentatiai ed enori.Per essi vale 7a risposta di Koehler, che cioè agli animali studiati 4"
ftepdike
eSkinner erano stati proposti problemi troppo
rlificili
(come l'aperturadi
complicati e inusitati meccanismi), davanti ai quali l'animale non poteva far altro che <<tenta-tivi » più o meno << ciechi >>.
La risposta << buona »> (cioè eficace) così appresa, può talora anche essere arti-ficiale, cioè o fuori del naturale repertorio del soggetto (es., ammaestramento d.glt
""i-mali),
o
non consona alla struttura della personalità (come nell'apprendimento di atteggiamenti non sinceri da parte di educandi nei riguardi dei loro educatori).30 Ia ogri apprendimeoto, anche scolastico, che tenda a stabilire delle risposte automatiche e
abituali a determinati stimoli, il coqdizionameoto può essere uulmente vaTonzato. Così, in mol-ta parte ddl'apprendimgnto delle tecnicbe
fonda-nentali (lee9ete, scdvere, calcolare...) e, in genete, dove vi sia da ottenere una risposta automalica, piuttosto che I'uso del pensiero, si potranno applicare i principi del condizionamen-to, con risparmio di tempo e eoergia. È poi ua fatto che anche una parte ddle abiturlini di com-portamento (otdine, prrlizia, rispetto), specie aei
primi roni, si stabilisce per processi di puro
ammet-tere che in parecchi casi tecoiche educative che
si ispirano allo schema dsl s6a.lizi6namga19, possono ds:lure particolarmeute eficaci. È suto nouto, ad esempio, che il mantenere utv! stfetta unilornitA e regolailù di comportamento nelle situazioni scolastiche, reageqdo sempre allo stesso
modo alle runcanze deeli allievi, è piÌr
produ-cente ai fini discipLioari che iI lasciar correre o
il castigare severamente. GIi schemi di
com-portamento regolare e costante tendono a wilup-pare abiti operativi funzionanti automaticarnente.
186
2. TEORIE DELL'APPRENDIMENTO
In
c-he cosa consisteil
processo associativo,di
fissazionee
fusione delle tracce, che rende possibile l'apprendimento? Varie risposte sono state date, storicamente,a
tale questione. Recensiremo brevemente le più importanti.a)
La
teoria dei riflessi condizionati (Pavlov, Guthrie).In
termini fisiologici, può esprimersi così: I'apprendinento risultedallo
166 stabilirsìdi
una connessione tra una redzionee
an iluouo eccitante, rcaltzzata a mezzodi
una certa comanicazione trail
centro afferente del nuoao stimolo, da una parte, elo
stimolo assoluto (incondizionato), dall'altra. Condizione es-senzialedi
questo << smistamento >> da un centro afierente all'altro, èla
conti-guitàdi
eccitazione.Lo schema poffebbe essere:
Stim. incond.
->
Cento afierente (incond.)->
Centro afierente (incond.)->
Risp. incond.
Stim. condizionato
->
Centro afier. (condiz.)->
Centro afier. (simile a R inc.)->
Risp. simile a R inc.Fra Centro afierente condizionato e Centro afierente incondizionato si stabilisce una speciale comunicazione che fa entrare
lo
stimolo 66adizie1121s nel circuito dello stimolo incondizionato, così che esso prue provoca una risposta simile a quellaincon-dizionata.
Tale schema, se
si
applica all'apprendimentoper
condizionamento, pare soddisfacente; tuttavia esso non spiega nèla
forza ditettiva del fine perseguito, quale si rivela nell'apprendimento strumentale, nè tiene conto delle sintesico-noscitive che sono spesso parte principale dell'apprendimento.
b)
Teoria dell'effetto (Thorndike, Hull).L'apprendimento risulta dal fatto che la condotta riducente
o
<( abreante»
167un bisogno, rimane {tnforuata.
Ecco
il
testo della ben nota e discussa legge dell'effetto formulata da Thorndike:« Delle varie risposte alla stessa sifuazione, quelle che sono accompagnate
o
imme-diatamente seguite da soddisfazione per I'attività animale, a pari con.lizioni, ricomonopiù facilmente; quelle che sono accompagnate o immediatamente seguite da insoddi-sfazione per I'attività dell'animale, a condizioni
uguil,
mantengono slegatele
loro connessioni, cosl che si ripresenteranno meno f26ilmente >> (in Anirzal Intelligence, Psychol. Monogr. Suppl., 1898).A
questa <« legge >> sono state fatte critiche serie, non taoto per negarne ognivdidità, quanto per restringerne
il
valorc. J. Nuttin, attraverco una lunga serie di 187168
esperienze (riportate nel volume Tàcbe, réussite
et
échec: théorie d.ela
cond.aite, Publ. Univ. de Louvain, Louvain 1953), dimostra che la soddisfazione o ricompensa agisce solo nella misura in cui riguarda un'attività paviale che è integata in un'atti-vità più vasta, la quale sola è dinamicamente determin4nls. I'in{lusnza dell'efietto, e quindi la riuscita dell'apprendimento, è legata a <( tutta » la dinamica dsll'azie11g, all'esistenza di stati psichici e di tendenze generali (e non a fattori specifici di natura mecc4nica).31p.t
llsprlike,
l'efietto è uno stato afiettivo di soddisfazione che consegue all'eser-cizio della connessione. Per Hull, invece, l'efietto è uno stato di rinforzamento della conaessione, risultante dalla riduzionedi
un bisogno. I1 meccanismo (tendenziale) che dà ragione dell'efietto è,in
definitiva, uguale per entrambi gli autori.ll,
rinfor-zamefito è d,iretto e autoneatico.Obiezioni:
1. Non risulta chiaro
il
modo d'influire dd fattore << elfetto )> sopra una con-nessione a base fisiologica, Come può uno statodi
soddisfazione odi
riduzione del bisogno provocare automaticamente una connessione det tipo stimolerisposta?2. La semplice contiguita « temporale » tra fattore di rinforzamento e gli
ele-menti della connessione non basta a spiegate uno specifico rinforzamento.
3. In generale, la nozione di conaessione ffa stimoli e risposte determinate e specifiche, non si concilia col fatto della plasticità e adattabilita
dd
comport4mento(istintivo, ad es.), che compotta costanza
di
risultato, ma raggiuntoin
modi e cou mezzi svariati.c) Teoria cognitiaa (Gestalttheorie, Asch, Krechews§ Tolman...).
L'apprerudimeruto
si
realizza attuaoersola
lorrnazione d.i sintesio
strattare sal piano conoscitioo, cioè tra elementi percepitio
rappresentati.Il
progfessoawiene non per connessioni meccaniche tra elementi, ma per stratturazione di stimoli
in
unità sinteticbe. Così,il
percorsoin
un labirinto viene appreso per successive sintesi, semprepiù
comprensive,di
relazioni spazrah (influsso delle tesi della Gestalttbeorie).Questa teoria dell'appren.limento si collega con
il
puntodi
vista generale del7a Gestalttbeorie, secondo cui l'individuo nella sua totalità apprende,in
unainterazione con l'ambiente che procura nttoue lorrne
di
percezione, rappresen-tazioni e idee. La soluzione di un problema awiene per l'<< insìgbt >> e cioè per3r Cfr. un'acuta discussione, sull'argomento,
di E. Alree (in Atti del XI Congresso Nazionale
di Psicologia 1956), che ha rifatto parte degli esperimenti del Nuttin.
Si è aoche fatto notare al Thomdike (che ha accettato l'ossewazione e ne ha ar:zi provato sperimentalmenle la fot.datezza), che il termine
<< soddisfazione » non può necessariamente
si-gnifcare << piacete,): non sempte cose piaceooli sono apDrese e ricordate più facilmente di quelle
spiaceaoli: (così, parole spiacevoli, come quelle piacevoli, possono essere ricordate mdio di pa-role neutre). « Soddisfazione 1> signif,64 piuffo-516 lelizazi6ag di una scopo, di ua desiderio o soluzione di una difficoltà (dubbio, defcie.'a, op-posizione). Le risposte che hanao ut effetto ael soddisfare tali finalità, tendono a connette$l, a fissarsi e a riptodursi. Non si accetu, dunque, un'inte4rteta"ione << edonistica » della legge del-l'effetto.
188
una percezione intuitiva e globale, per una cornprensione dei termini del pro-blema nella
loro
unità. Una situazionedi
apprendimsalsè
qualcosadi
piùdegli elementi di cui si compone: è una Gestalt o configurazione unitaria. L'up-prendimsnls dovrebbe dunque procedere sempre per totalità
e
non per assi-milazionedi
elementi separati e non significativi.Secondo Tolman (teoria del segnale), la connessione non si stabilisce rra uno
sti-
169 molo conrliziotrato e una reazione fino allora inconrlizionata (ttail
suono delcampa-nello e la rcazione salivare), ma tra l'<< impressione »> dello stimolo incondizionato e 1'<< impressione »> dello stimolo colrlizi6a21e (tra
il
suono del campanello e l'apparizione del cibo);i
due stimoli giungono a formare una tale unità (conoscitiva) chèil
suonodel camFanello diventa
il
<< segnale » dell'apparizione del cibo. Tale suono non pro-voca direttamente la reazione salivare, ma <( awerte »> l'animale e lo pone in « aspet-tattva».
Questa teoria pare tispondere megliodi
quella behaviorista classica, aidati dell'esperienza.
]. LE LEGGI DELLA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI O DELLE SINTESI
a)
Riguardoal
materiale: condizionidi
appartenenza.-
Sonole
120stesse leggi
o
condizioni della formazionedi
strutture globali (Gestalt) nella percezione (v. cap.II,
La fase percettiva).Prossiniù; contiguità nello spazio, simultaneita
o
successione immediata nel tempo (es. riflesso conr{izionato).Soruiglianza; la sintesi si stabilisce più facilmente tra elementi simili. (Tuttavia l'azione favotevole 6.1a somiglian"a ha un limite: bisogna che le parti, pur rmen-dosi, mantengano una certa autonomia),
Buona continuazione: I'unione è favorita se un elemento << continua »> natutal-mente nell'altro,
Si fissa e si ritiene, perciò, più facilmente un materiale significatiuo (g)à oryantz-zato) che un materiale senza senso: es. una melodia, meglio che suoni separati; una frase, meglio che parole staccate e confuse.
Il
materiale può essere significativo o peri
suoi rapporti con l'esperienza pass ta,o
perchè è ben strutturato in modo che le singole parti si liqhiamans a vicenda, o infine periI
rapporto-
previsto dal soggetto-
con l'attività futura.b)
Riguardoal
soggetto: condizionzdi
naturaziofiee d.i
rnotiua-zione.- Il
soggetto dev'esserein
gradodi
coglierele
oryanizzazionipercet-tive e motoriche propostegli dall'esperienza. Deve perciò avere da
un
latoil
suficiente sviluppo sensoriale
e
muscolare,e
dall'altro disporre delle espe-rienze prerequisite.Inoltre,
almsnsper
l'apprendimento strumentale,il
soggetto dev'essereattualmente ruotioato.
La
motivazione fissa l'attenzione sul compitoe
sulma-r7L
teriale a disposizione, dirigendo e sostenendo tutto
lo
sforzodi
apprendimento, (Si deve notare, però, che uno stato motivazionale tfoppo intenso può anche turbareil
processo acquisitivo).Le condizioni
di
mawrazionee di
motivazione costituisconola
disponibi-Iità (o
readiness degli ameticani) all'apprendimento.c) Riguardo all'atto: condizioni