VALUTAZIONE DELL'INTELLIGENZA
I
reattivi per la valutazione dell'intelligenza oggi più usati si colleganoin
ma- 3g niera piùo
meno stretta,- all'Ecbeile ruétiique dà- I'inteltigence pubbicat"p.. l" ""
prima volta
in
Francia nd_ 1905 e ,rapidamente adottata.à
adrtàta nei paÀi pitr importanti. Un forte imFulso all'adozione dei reattivi costituì anche l'esiere siati adottati dagli psicologi statunitensi come strumento perla
selezione dei soldati nella guena l9L5-19L8.GIi
incadcatidi
questq seleziàne riprendendo dei reattivi collettivi modellati sulla scala di Binet e Simon, costituirono le proveAtny
afia eArny
beta, Ia prima destinata ai militari capacidi
leggere.
,*^iu"r. el,ita'afli
illetterati
o
ai soldati che non conoscevano -benel,in!Ése
e
che sarebbero quin"J stati _svantaggiati dall'usodi
uno strumento scrittoin
quella liogoa.Questo tentativo
_m1se
in
risalto Ie possibiliù dei ieattivi Jintelliger'"a (ed itr particolareS qr.ui
colle-ttivi e non verbali), per cui si difiusero nella-scuola, nella pratica psichiamica e nell'industria, sia negli Stati Uniti che nell'Europa.I _tests d'intelligenza consistono in una serie di prove di vario tipo, come varie sono le attività attraverso cui può essere sondata
la
capacità inteleìtiva.s3 euelle comunemente proposte so-no: scopertadi
somiglianzÉ odi
dissomiglianze, compren-sione. di proverbi, prove di ragionamento, prouè di sostituzione, di àassificaziot'e, di riotdinamentodi
frasi sconnesseo di
ceazionedi
frasio
disegni usando elementidati, ecc.3a
P-er sapere quale reattivo presenta Ie qualità psicometdche necessarie a quelle pratiche da noi volute si possono consultarà appositi repertori.
citia-q;
M.L.
F.r-lonNr,ro
studio Psicologico dell'Irtelligenza e deltd Mòtricita, F'renze, ed. Univer_sitarja, L952, pp. 470; A. Ar,eaasrno, Reattiri Mentali, Milano, Ist. ed. Gsalpino, l_949' pp. 238; P. E. vrmvoN, Tbe Measureruent
ol
abilities, University or mnaon Press, 1953, pp. 308.3a Una illustraziong s6mmad4, con qualche esempio, dei vari tipi di prova si potrà trovare in:_ L. Csoucsr, Tests e Espoimenti, Toino, P.A.S., 1956, pp. 24ù245 e M. lf,rwu.r,
pre-paration lot tbe uorhing ol intelligexce tests, Londra, Ilarrap, t953, pp. 42.
33 Pet il concetto di attivita intdlettiva si veda il cap. apposito di P. G. Grasso. Un ap.
porto storico-ctitico interessante si troverà in:
C. Bur.r, Tbe euidexce lor tbe concept ol Intet-ligence, i,a « Bdtish Joumal of Educational psy-chology », UV, ,, 1955, pp. 1j&177 e nella disculsiong che ne è seguita sp€cie nel: E(VII, 1, L9rl della stessa rivista.
39
I
reattividi
intelligenza possono ofirire risultati sia qualitativi che quantita-tivi.I
primi consentono a chi'somministra la prova, specie se-in forma individuale, un'ossefoazione del metododi
lavoro e della mentalità. Per la valutazione quanti-tativa si cercadi
dare un valore numerico alle risposte perchè ne rcsti facilitatoil
confrolto coni
risultati raggiunti daalui
soggetti;Nella Sca1a Binet-Simon,-é
in
qualche altro reattivo costituitodi
prove ritenutecapaci
di
catattetiz;late la sizuazioné mentale nei vari annidi
età, la valutazione delAtr" pt*.aià"""to
per le determinazioni dell'età mentale: ad ogni prova risolta si assestra uo.certot*..o-a tunti. Il
punteggio totale'viene confroniato con quello;;dil;il; iri r;^*i à"u"'o*i.
eta.§e, ad es.il
punteggio di un ceÉo sog'g"r,-"
pEf,A p,ro*ggi; ottenuro dairugazzi di [Q anni si attribuisce al soggetto in luestione'un'età-
mentaledi
10 anni.Q,r*do si éonosce I'età mentale del soggetto la si confronta con l'età cronologica del medesimo Per trarie ultedori indicazioni.
--
U èoo+o"ro può essere fattoin
due modi: sotdaetrdo lteta cronologica dallletà mentaleo
mette;dolein
rapporto.--'Sr-l-rQrrro
ha 10 anni^e^ ne ha 11 di età mentale si concluderà che è avanti diÀ*tJ"
per l'età cronologica moltiplicando per centoil
risultato ottenutoal
soloscopo pratico di evitare cifre decimali'
E
riprendendoi
due casi precedenti avremo:52
Questa volta apparirebbe.la differenza poichè nel primo caso otterrémmo 50, mentre nel secondo awemmo 80.
'Cioè
il
primo rugazzo avrebbe un Quoziente Intellettuale(:
un 'ritmodi
svi-luppo)di
50, mentreil
secondo avrebbe un Quoziente Intellettualedi
80.In
altre paroleil
rugazzo.A si sviluppa con un ritmo più lento del ogazzo B.U Q.
I.
(Quoziente Intellettuale) si ottiene quindi applicando la seguente formula:E.M.
I Q' I':-'100
e ci esprime
il
ritmo dello sviluppo intellettuale del soggetto, in maniera più precisa chela
semplice età mentale.sdA
prorposito del8. f.
si pongono due questioni:a)
il
Quoziente Intellettuale è costaute? Quando si è defnito chein
undeterminato ragazzo
il
rapportora
età mentale ed età conologica èr
si può dire che sarà cosl anchein
seguito? 36Varie ticerche e discussioni su questo punto hanno portato a concludere che in casi anormali o eccezionali
il
rapporto può cambiare e chein
genere peri
soggettisuperdotati intellettualmente cresce leggermente, mentre rliminrrisss per
i
ritardati.Nei casi normali però
il
Quoziente Intellettualesi
mantiene costo.tlte durantetutto
iI
periodo dello sviluppo.Si parla qui di una costanza sostanziale perchè fluttuazioni super6ciali dovute a maggior
o
minor intetesse per un l4voro,a
faica, a disturbi ecc., possotro tiscon-trarsiin
chiunque e con frequenza.Lo stesso concetto si trova espresso
in
altra forma presso Autoti che parlano avolte
di
curvadi
sviluppo costantee
caratteristica per ogni individuo. Cioè ogni ragaz.zo hala
sua cuwadi
sviluppo data dal rapportona
crescita cronologica e crescita mentale.b)
Comp valutarei
Quozienti Intellettuali ottenuti?Il
Quoziente Intellettuale medio è per definizione 100, perchè èil
risultato(mol-tiplicato per 100) del rapporto tra età cronologica ed età mentale; medio sarebbe
quindi
il
soggetto che ha l'età mentale conispondente alla sua età cronologica.Quando si verificassero dei ritardi
o
delle precocitàil
Quoziente Intellettuale non ha un significato assoluto, ma cambia a seconda dei reattivi, così che un Q, I.di
90 può essere medio per un reattivo e può iadicate un ritardoin
un alffo. In pratica per poter dare un'interpretazione sicura dei Quozienti converrà ttasformatli, applicando loro la formula per la trasformazione dei punteggi gruzi rn punteggi tipici.35 Un sussidio per il calmlo del Q. I. si avra
in: F. CsssBLw, Calcalatew da Q. L, Pais, Bonnelier, 19», D. 16; o in: F. J, So:oNnrl,
Tueddale Tables. E;dtmblxeo, Oliver and Boyd.
Cft. anche Drnw S. S., / ctitical saroe! ol-ne-thods ol conapating anil'usittg l. Q.'s., «British Joumal of Educational Psychology », E(VI, 2, 1956, pp. 137-L41..
36 Per un bilancio della letteratura esistente
su questo discusso argomento vedansi: T, G.
Fonex, Tàa Constafic! of tbe intellieence
quo-tiefi. A reoieu, Vashngton, Catholic
Univer-siltr, 1926, pp. 40 e la supplemmtary reoieu pulblicata dal medesimo Autore, ivi, nel 1930.
40
Non è necessario poi aggiungere che quozienti identici (anche dopo essere stati debitameote valutati) possono avere un significato diverso a seconda dell'eficieoza del reattivo da cui soao tratti e degli aspetti della mentdita a cui
il
medesimo si rivolge.sTc) Dal momento che vari teattivi nirano a valutare la rapidità con cui iI
soggetto raggiunge
la
maturità intellettudesi
otterra coni
medesimi più che unQuoziente fntellettuale, un Quoziente di età in base al quale si giudica del ritmo di sviluppo di una mentalità che va verso Ia maturità.
È chiaro allora che le valutazioni iD E.M. e in Q.I. dan"o otigine a degli incon-venienti seri quando
si
trattadi
giudicare I'intelligeoza degli adultie
quella dei ragazzi superdotatidi
una certa età.Le nozioni di età mentale e di Quoziente fntellettuale non si possono per defini-zione applicate quando
lo
sviluppo intellettuale è terminato.Il
cercare dei ripieghi fondati sulla corelazione esistente tra vigore dell'intelli-geuza e rapiditàdi
sviluppo può dare origine a delle incongruenze.ss4l
Per queste tagioni si è ricorsi ad altri tipi di << norme » ed in particolare a normedi posizione espresse in centi.li o in punti tipici.
In
questo modo si verrebbe a fissarela posizione occupata da un determinato soggetto nella graduatoria dei suoi simili.
Quando si sono usati dei reattivi analitici o vengono raggruppate a questo scopo
PRoEqL0
Anatitico
o
o uc
o
oa- .{
o
.I,
o
ilt
I
I
lv
v vt
lnventivo
- i mmag i nativo Frc. l.3z Cfr. PsRss J., It notìon de Qaotimt In-tellectael, sa signifrcation et sa oaleut, Revte de Psy&ologie applieuée, I, t, 1951, pp. 2l ss,
38 Una Eattazione polemica ma incisiva si
troverà in R. Zeno, Intelligence et qaotient
d'àges, Patls, Presses Universitaires de Ftance, 1946, pp. 164.
54
il
le prove
di
un testdi
classificazione generale si possono esprimerei
dsultati del punti fra loro e si ottiene una forma geometrica esprimente la mentalità asffatta o concreta, analitica o inventiva, del soggetto (fig. 1):Profili
di
altro genere tiguardanti sia le forme d'intelligenza chei tipi
diversi della medesima si possono ticavare raggruppandoin
maniera conveniente le provedi
un reattivo.sono molteplici, esse porrrnno tuttavia questi problemi fondamentali:
a) Per poter realmente dire che l'alunno
X
è più fotnito, poniamo, dica-pacità critica che
di
genialità creanice, bisognerà che questi due << matti »> siano esptessi in unità di misuta paragonabilira
Ioro e in tuttii
punti della scala(il
che ad esempio potrebbe non essere peri
centili).b) OgnL voce del prof.lo (nell'esempio sopra riportato, ogni riga) dovrà essere adeguatamente distinta dall'altr.a ed avere una sua individualità: nel caso op porto noo-r."ebbe possibile una intérpretazione.
c) Ogni voce deve essere I'esponente
di un
adeguato numerodi
prove orDogenee per noÀ essere equivoca.L'uso
di
adeguati sistemi statisticidi
validazione cercadi
soddisfare rispettiva-mente la prima e le altre due esigenze. L'uso poi dell'analisi fattoriale è parso di sin-golate efEcacia per la risoluzione dei due ultimi problemi.so2
30 Una rassegla dei tests qbs 6ds1tan6
qual-cuno dei vari sistemi di valutazione dell'intelli- Eenza
e un tentativo di determinazione di
A
proposito dei punteggi ottenibili nei reattivi, gli autori si song anche chiesti quale poteva essereil
senso e la validità dsi 6qd6simi cercandodi
precisare quale parte andava ascritta all'intellige.za propriamente detta e quale ad altri fattori per-turbanti.R. B. Cattell a0 propone una {ormula pet dite che al p,,''lgggio o4enibile in un reattivo concomono, oltre l'intelligeua yera e propria,
i
mutamenti prodotti dagli in-flussi ambientali (specie da quelli educativi), le fasilitazioni ofierte dalla struttua par-ticolare (ad es. verbale) del reattivo o da conoscenze cui fa appello, I'efietto dell'eser' dzio e dell'adattamento,i
cambiamenti nella funzione dovuti a volontà o intetesse,le fluttuazioni imposte dalle condizioni fisiche o dalle circostanze e l'influsso dell'et-rore della misura e d'eventuali funzioni psichiche diverse dall'intelligenza.
Un
reattivo acquat,rmente studiato dovrebbe owiamente cercaredi
precisare I'eventuale pesodi
questi vari fattodnd
punteggio finale.VAIUTAZIONE DELLA PERSONALITA
42
Quando si parla di reattivi per la valutazione della personalità con quest'ultima parola si indicail
complesso della vita afiettiva, degli interessi,il
fondo temperamen-tale, insomma tutto quello che non yiene designato conil
vocabolo << attitudine »> e che rientra nel dinamismo fondamentale della vita psichica.Lo studio di questo aspetto afiettivo g dinami6e della vita psichica era stato con-dotto, fino ad un certo tempo, un po' al di fuori dei metodi, delle concezioni e delle preoccupazioni della psicologia generale ed aveva suscitato di.(Edenze
s
dimsali6anz4tra
gli
psicologidi
professione.La situazione va lentamente cambiando ed a questo settore si dedica una atti-vità sempre più intensa. Parallelamente anche le questioni riguardanti Ia misura di questi aspetti psichici erano ti-aste
in
regtesso e non si sono subito avute prove universalaente accettate come valide ed eficaci, paragonabili a quelle ygelizaals trc:l campo dell'intel\genza e delle attitudini in genere.Dopo alcune considerazioni introduttive sui criteri
di
validazione e sulla strut-tura possibiledi
queste prove, faremo uaa rapida presentazione dei principali tipi delle medesime.1. VAIIDAZIONE DFTJ-E PROVE
43
Per essere sicuri della validità degl.i strumenti messiin
circolazione, gli Autori hanno usato vati criteri:a) L'osseruazione empirica,
o
sperimentale,o
dinica. Molte sistemazioni sono frutto della prima e non possono vantare altte gatanzie mentrela
seconda è stata già utilmente tentata ed aprirebbe domani orJzzonti più sicuri.taux elt psycbiatrie, Paris, Presses Universitai-res de France, 1949, pp. 7-722. Cfu. pure M.
Crsn BreNcru, L'inpieco nella clinica psicbia-trica dei ruetodi psicologici per la oalutaziore ilel,l'intellicenzd, in « Contributi dd Labor. di
Psicologia dell'Univ. Gttol. di Milano », XIX, 1955, pp. 190-239.
ao In: A Guide to nental testing, Univer-sity of London Press, 1953, pp. 15 ss.
,6
'
L'osservazione clinica, epecie quella degli psichiatd, è alla basedi
altre sistema-zlonr.Iq
questo caso le sindromi psichiauiche sono congiderate come delledevia-zioni patologiche
di
tendenze chesi
riscontranoin
un grado minore nella realtà esdinalis.A) La connessione con un determinato sistema psicologico per mezzo del quale si possono prevedere le forme principali in cui
i
vari elementi della personalitàsi
stflItftfano.c) Dei procedimenti statistici come
le
correlazioni,la
significatività delle difierenze edi
certi rapporti, e soprattutto I'analisi fattoriale, che possono autortz-zarc la costituzionedi
gruppidi
elementl adatti a descriverci aspetti piùo
menovasti della personalità.
La validità delle singole prove è connessa aI criterio usato e va giudicata ih base
ai dati forniti a questo riguardo dall'4.
o
da studi postetiori.2; REATTIVI
DI
PERSONALITAI
reattividi
personalità possono essere diversi secondogli
scopi che si prefi$- 44 gono nel loro sondaggio e L'iter seguito nel medesimo.arIncludiamo
in
questa categoria le prove standardimqte che tichiedono da1sgg-getto prestazioni che autorizzino un giudizio sulle tendenze,
il
giudizio morale, gllinteressi s simili, che esse aiutano poi a interpretare, adottando
lo
schema previsto peri
reattivi di rendimento e di attitudine, cercando cioè di stimolareil
soggetto in una maniera determinata costante e valida per giudicarne le risposte con tiferimento a delle norme.Tra
i
reattivi di questo genere sono da sepalarsii
tests di F e di P di R. B.Cat-tell;
i
tests di Downey('Vill
Temperament tests) che hanno solo un valore storico;i7Testof Personalityad,iustrnent diC.Rogers, perragazzi,cheèa roeiz:ottatlreat-tivo e
il
questionario e conserva (pur essendo edito nel L93L)wa
buona diffusione.A
proposito di queste prove sembra chiaramente individuabile uoa duplice ten-denzal.1) a costituire, accanto ai reattivi facenti appello a <<tratti» della
persoryt-Iità ben dslimilati e considerati <( allo stato puro » (cioè complicati
iI
meno possibilecon
alri
<( tratti »), dei reattivi complessi e più vicini aIIe situazioni reali, che siano delle riproduzioniin
qrini.atura delle situazioni della vita;2) ad escogitare sempre Duove tecniche statistico-sperimentali per poter giun-gete ad una validazione e ad una struttutazione più sicure ed eficienti.
Ptaticamente questo yupl dire che si tende attualmente a fare dello studio og-gettivo del carattere e degll aspetti rlinamici della personalità uno studio sperimen, tale da efiettuarsi con le tecniche di un laboratorio di psicologia. Vari Autori si
sen-4r Udli per una scdta dei reattivi di
perso-nalità saranno oltre i repertori citati nella Bi-blioerafia finale, M. L. Feron.r.rr, Lo stadio psi-cologico del caratrerc e ilelle attitaditi, Firanze,
Ed. Univ., 1952, pp. 397; L. W. FERcusoN,
Peronality Measurement, New York, Mc Graw
ll.lll, 1952, pp. 457; P. E. VnnNoN, Peronality tests afld. assessr?relrts, Iondon, Methuen, 1953,
pp. 220.
4s
tono oggi obbligati a questo avendo dovuto constatare che
i
reattivi a ragio tistretto non forniscono risultati costantis
f46ilmgals validi anche perle
situazioni della vita.a2,.
SCALEDI
GIUDIZIOPer assicurare al giudizio validità e costarìza e per poterlo esprimere in manieta uniforme e comparabile si sono costituite delle scale di giudizio (rating scales). Que-ste scale danno un numero d'ordine ad una serie
di
gtadaziorufi
un dslglminals tratto della personalità; ogni gradino poi è ben definitoin
modo da facilitare la sua applicazione a realtà e situazioni conctete da parte del giudicante.Se si dovesse costruire una scala per giudicare l'impegno scolastico degli alunni, si comincerebbe con
il
definire e distinguere accuratamente 5 o9
gtadaziom d'impe-gno. Per ogm gradanone si darebbe una descrizione ùcostanziata, corredatadi
ri-ferimenti presi nel contegno esterno del ragazzo (ad esempio: assiduità alle lezioni, espressioni usate, lavori fattidi
eua inizialiya, numero e tipo di richiestedi
chiari-menti...), si potrebbe anche assegnare per ogni gradino ru1 allisy6di
quell'anno o dell'anno precedente perchè serva di paradigma, come si usa farein
qualche scuola inglese.aaLe scale che hanno avuto maggior seguito sono: Haggerty-Olson-Vickman rating scbedales per la scoperta delle tendenze e dei comportamenti che possano essere di particolare utilità all'educatore; la Scala
di naturiù
socialedi
Vineland (costruita su schema analogo a quello della scala di Binet) per sondare l'adattamento e lama-turità sociale fino
ai
30 anni;la
Progressioe Ed.ucation r4ssociation BebauiorDe-stiption, ideata nel 1938 per fornfue agli insegnanti una guida nel giudicare aspetti anche complessi della personalità dell'alunno.
Si possono segnalare anche la Personality Sar.aey Diagnostic and Treatnent ol papil malod.justflze?rt,
i
questionaridi
Torgerson, le Scale del Fels per genitori, che vogliono valutare la condotta dei figli.Strumenti di questo genere furono usati anche da R. B. Cattell nello studio della personalità con risultati
di
notevole stabilità.42 Sono signifcativi in proposito gli esempi
di Downey e i reattivi preparati nell'inchiesta
di H. Hartshome e M. A. May (cfr. H. Iler.r-sHof,NE e M. A. Mev, Studies in the Natt4te of Cbaruete4 New York, 1929-10, I vol. coa ampia biblioerafa).
43 [pficazi611i ulteriori sulla natura di queste
scale si potranno trovuue in P. G, Gresso, Ri-cerca sociologica e sociologia relieiosa, Nba,
Edizioni Paoline, 1958, pp. 5G56. Cfr. pure la tratradone esauriente di A. L. Enwen»s, Tecbniques ol auitade scale consrructioa, New York, Appleton, 1957, pp. 256.
Una tattazione molto informata dal punto di vistz psicometrico si toverà in J. P. Gurrrom, Psychometric Metboils, New York, Mc Graw
Htll, 1954.
58
4. TESTS PROIETTIVI
I
reattivi finora indicati e soprattuttoi
questionaddi
personalità aa hanno ca- 46 rattere piuttosto analitico e srudiano uno o più tratti (o segmenti) della personafita,col pericolo
di
non permettere una visione adegaata dell'insieme.I
reattivi detti proiettivi consentono al soggetto azioni globali, espressivedi
tuttoil
suo modo diessere e
di
comportarsi.Queste tecniche si fondano sul concetto
di
<< proiezione »>, che da loro ancheil
nome (tecnicbe proiettiue) e ne dovrebbe garantire
iI
valore.La tecnica sostanzialmente comune a questo genere di reattivi è la seguente: si dà al soggetto uno stimolante indeterminato, neutro, ambiguo o comunque avente la possibilità
di
essere ristrutturato dal soggetto (ad esempio, macchiedi
inchiostro, scene generiche, suoni indistinti...) con delle istruzioni, esse pure indeterminate, in modo da provocare una risposta senza determinarla nè orientarla.In
altre parole, al soggetto vengono forniti stimoli che gli permettonodi
proiettarsi.Le risposte dell'esaminato vengono poi interptetate
in
base a principi e criteti fissati per ciascuna prova.Mentre
la
somminisffazione ordinariamente nonè
molto complicata,è
invece sommamente dificilela
correzione, perchèè
arduo trovare criteri soddisfacenti e oggettivi.È questo
il
punto cruciale di simili prove, da riservarsi, quindi, a esaminatod par-ticolarmente Preparati; ed anche in questo caso non si ha ancora suficiente gatat:zia, a causa del mancato accert4mento di tuttii
presupposti implicati nell'intero reattivoe
specialmente nell'interpretazione.Una menzione particolare merita Ia prova di
H.
Rorschach (dal nome dellopsi-fiatra
svizzero che la propose), che consiste nel mostrare al soggetto 10 tavole con macchie d'inchiostro simmetriche, perchè dicaa
quali figure sono riawicinabili le macchie viste come un tutto o nei loro particolari.Questo teattivo ha avuto e continua ad avere una difiusione enorme ed è conti-nuzrmente oggetto di studi e dt utiliz.zazioni svariate ed è certamente tra le tecnicle proiettive quella che dà maggiore ,ffidamento.
In genere, le tecniche proiettive ofirono dei vantaggi, come la possibilità di son-dare
iI
soggetto senza assegnargli rigidi binari che cosftinganole
risposte,di
con-sentirglidi
rivelaregli
aspetti creativi della sua psicologia edi
renderglidificili i
camufiamenti. Però, presentano anche
lo
svantaggiodi
non permettere facilmente un'analisi quantitativa e di creare in chi subisce le prove atteggiamentidi
rifiuto odi
inibizione.CoNcrusrouB
_ Non solo gli studi e Ia costituzione di strumenti di misura sono ancora rn pleno
_ Non solo gli studi e Ia costituzione di strumenti di misura sono ancora rn pleno