a)
al7'afrermazionedi
sè;nel suo aspetto gradevole
o
positivo:i
sentimentidi
fiercza, amot proprio, orgoglio, vanità...;b)
alla di{esadi
sè:nel suo aspetto positivo:
i
sentimenti di disprezzo, dsentimento, odio, vendetta...;nel suo aspetto negativo:
i
sentimentidi
apprensione, ansietà, paura, angoscia...2.
Tenderuze sociali; sentimenti <« aluuistici». Si
riconnettono alle:-
Funzioni sessuali e familiari:nell'aspetto positivo:
i
sentimenti di amore, tenetezza, attaccamento..,nell'aspetto negativo:
i
sentimentidi
tistezza, desolazione...-
Funzioni sociali, propriamente dette,le
tendenze:a) al gregarismo:
nell'aspetto positivo:
i
sentimentidi
sicutezza, dipendenza...;nell'aspetto negativo:
i
sentimentidi
insicurezza, isolamento...l. b)
alf inlitazione, subordinazione, sommissione;nell'aspetto positivo:
i
sentimentidi
approvazione, fiducia, rispetto, ammitazione, venerazione... ;nell'aspetto negativo:
i
sentimentidi
inquietudine, insicurezza, ab-bandono...;c)
alTa simpatia, benevolenza, altruismo:nell'aspetto positivo:
i
sentimentidi
pietà, amore, amicizia...;nell'aspetto negativo:
i
sentimentidi
rincrescimento...3.
Tendenze esistenzialit sentimenti riguardantiil
rapporto dell'esperienza attuale alla totalità della propria vitae
alla totalità dell'Universo. Essi danno luogoa
<< sentimenti superiori »>,e
specialrnente a:L) sentimenti
di
curiosità, verità, cettezza, incefiezza, dubbio, ecc., cor-rispondenti alle tendenze versoil
<< vero >>;2)
sentimentidi
contentezza, pace, soddisfazione morale, generosità,t7l
carità, colpevolez2a, rimorso, responsabilità, ecc,, corrispondenti alle tendenze verso
il
<< bene >>13)
sentimenti esteticidi
armonia,di eq,ilillie, di
splendore,di
brut-tezza,di
banahtà, ecc., corrispondenti alle tendenze vefsoil
<< bello ».-
Quando queste tendenze superiori sonoin
gioco, nel casodi un
og-getto <( sociale )>, esse danno origine
a
sentimentidi
amore, benevolenza,ca-rità,
dedizione...di un livello
ugualmente superiore: amoree
carità disin-teressati.Secondo
gli
<< oggetti >> delle tendenze, si potranno distinguere diverse sfu-maturedi
sentimenti: es. amore perun
congiunto (coniugale), peri
genitori(filiale), per
i
compagni (amictzia), perla
nazione (patriottismo), perDio
(re-Iigione, nel senso attivo), ecc.
148
Lo
stato afiettivo influisce profondamente sulla costruzionedi
una sana motivazione della condotta. La maturità moraleè
condizionata da un'integra-zione delle tendenzee dei
<< motivi >>,e da un loro
stabile riferimento ad una gerarchia di << valori ». Tale integrazione non è possibile senza una certa ca-pacità << intellettuale »> di proporsi dei sistemidi
valori, che motivino l'azione eportino alla rinuncia della soddisfazione immediata. Tale capacità
è
propria solo dell'adulto ben formato.Il
bambino, che non disponedi
poteriintellet-tivi
sufficienti, raggiungei
valorie si
motiva aJl'azione coerente solo atffa-versoil
rapporto afettiao con le persone chelo
circondano, prima fra tutte la madre. La rinuncia al proibito elo
sforzo per una condotta Iodevole sonomo-tivati
alloru dal desiderio dell'afietto e della stima dei genitorie
deglieduca-tori. Il
principioè
confermato dall'esperienza, che rivela con quanta impres-sionante frequenza la delinquenza minorile sia Tegataa
fattidi
frustrazioneaf-fettiva (estrema severità
o
indifierenza afrettiva,in
famigliao in
istituto).Suiluppo morale
e
suiluppo affettiuo sono interdipendenti.za2. LE REAZIONI EMOTIVE
Netune E TrPr DI EMozroNr
L49 Le
reazioni emotive (paura, gioia, collera...) possono essere considerate come aspetti della vita afrettivao
come delle azioni.fn
questo secondo senso, esse appaiono come de77e reaziorui innate,simili
alle condotte istintioe, cheperò presefttano certi caratteri specifici, sopratnttto quelli propri della lase af-fettiua, e inoltre hanno un aspetto
di
sregolatezza,di
disordine,di
disorganiz-zazione, che rivela un livellodi
adattamento poco elevato.2a Cfr. F. Mecrsrnrrrr, Il nondo afrettioo del fanciullo. La Scuola, Brescia, 19j3.
1,72
Come la condotta istintiva, 7a teazione emotiva presenta un carattere << in-nato )> e l'aspetto
di
comportamento « globale >>, cioè complesso e interessantetutto
l'organismo; inoltre implica pure l'azione dei bisognie
delle tendenze.Essa ha un carattere afiettivo accentaato; include, cioè, una tendenza d'in.
tensità molto elevata. La forma di comportamento shg imFlica
è
disorganizzata, sia internamente che esternamente (teazioni violente, senzac
tattercdt
adatta-mento preciso).
Si può allora definirc 7a rcazione emotiva: reazione inruata, relatiaarnente complessa, con carattere affettiao molto accentuato e coft uru deterrninato aspetto
di
disorganizzaziorue e, quirudi, un certo gradodi
disadattarnento.Si
possono distinguere cinquetipi di
emozioni principali, corrispondenti 150 aglt << afretti >> elementari:1) emozione
dt
sorpresao di
stupore (emozione-choc), corrispondente all'afietto o sentimentodi
interesse o curiosità;2)
l'emozionedt
gioia, corrispondente all'afietto << piacevole »>;3)
I'emozionedi
tristezza, corrispondente all'affetto << spiacevole »»;4)
I'emozionedi
paura, corrispondente all'afietto << spiacevole >>, madove
lo
statodi
contrarietà appate sotto formadi
minaccia (dominanza del-l'oggetto);5)
l'emozionedi
collera, corrispondente all'afietto << spiacevole »>e
in-sieme all'afietto << piacevole » che si manifesta con una reazione insiemedi
av-vicinamento e di fuga; l'ostacolo provoca difesa attiva (dominanza del soggetto)(conflitto
di
ambiualenza).Come ogni condotta,
la
rcazione emotiva possiede una f.accia interna euna
151esterna. La f.accia interna è quella ora sottolineata ne77a descrizione dei
tipi
di emozioni.La
f.accia <( esterna» è
rappresentata, almeno nel primo momento, da ri-sposte motrici incontrollate, e da una vasta seriedi
rcazioni dipendenti dal si-stema nervoso autonomo, che interessano:- la
cfucolazione: acceleruz.toneo
rallentamento del ritmo cardiaco;vaso-costrizione
o
vasodilatazione;- la
respirazione: accelerazioneo
rallentamentodel ritmo
respiratorio, aumento o rliminuzionedi
ampiezza del medesimo;- la
digestione: arresto delle contrazioni dell'esofago, dello stomaco, del-I'intestino;- le
secrezioni: arrestoo
accrescimento (saliva, lacrime, sudore...). (Alle vafiazioni delle secrezioni delle glandole sudoripare corrispondono variazioni della resistenza elettrica della pelle: riflesso psico-galoanico).Accanto a teazioni
di
tipo viscerale,vi
sono pure reazionidi
atteggiaruentoc di
rninica.Es;
L) reazioni muscolari(temito,
variaziont del tono musco-Iare, ecc.);2)
reazioru d'espressione propriamente detta, nei muscoli della faccia(gioia, ttiste:zza...), nelle membra (mani levate, difesa, fuga...).
L52
Queste rcazioÌi, considerate isolatamente, non sono molto tipiche e specifiche per ciascua tipo di emozione, ma esse costituiscono dei complessi, abbastanza unitari; vi sono cioè degli atteggiamenti generali, più
o
meno tipici, delle dilferenti emozioni.L'educazione e l'ambiente sociale possono influire sullo stabilirsi
o il
modificarsi di certe espressioni emotive (e dat ragione, quindi, della relativa diflerenza che si riscontra nelle espressioni emotive dei diversi popolie
razze).25Teonrn sULLA NATURA DELLE EMozroNr
l.
Teoria centrale (propria del senso comune).Lo stimolo o eccitante dà luogo a un fenomeno di percezione, di conoscenza.
L'oggetto, entrando
in
rapporto con una tendenza, riveste un certo significato e dà luogo a una <( esperienza afrettiva » (faccia interna) che, a sua volta, provoca delle reazioni organiche determinate (f.accia esterna). Così, ad es.,si
piangeperchè si prova delTa tistezza; si trema perchè si ha paura, ecc.
2. Teoria perilerica (James-Lange).
Lo
stimolo provoca direttamente delle reazioni organiche caratterisdche (faccia esterna) e queste, una volta che sono percepite, danno origine oJla f.acciainterna dell'emozione. Così, non
si
piangerebbe perchèsi è uisti,
masi
sa-rebbe
risti
perchèsi
piange.La f.accia interna è ridotta alla percezione più
o
meno confusa delle mani-festazioni organiche, cioè della faccia esterna. Aver pauraè
sentirsi tremare, inrpallidire, fuggire.E
quindi, se nonvi
è alcuna presadi
coscienza dellerea-zioni organiche, non
vi
sarà faccia interna dell'emozione, non ui sarà effiozione.Senza percezione dell'aspetto organico, l'aspetto
di
coscienza resta puramente<< conoscitivo »), non emotivo. Prova: sembra che non si provi veramente una
emozione, se non si prende l'atteggiamento tipico
di
quella emozione (vedi, ad es.,gli
attori).Critica.
- 1)
L'osservazione introspettiva mostra che quello che costituisce l'aspetto interiore dell'emozione non è tanto la percezione o coscienza delle reazioni organiche concomitanti, malo
svolgetsidi
processi propri, con caratteri particolari, speciedi
tipo afiettivo.2) Buona parte delle reazioni organiche sono ignorate dal soggetto (così iI
riflesso psicogalvanic o, 7e v atiazioni nella circolazione, ecc. ),
3) Certe reazioni organiche si presentano pure
in
rcaziori non emotive. Es. si uema di pauta, na anche di freddo;il
ritmo della circolazione si accelera anche nella corsa, e non solo nella gioia, ecc.25 Cfu., a proposito di questo relativismo nell'espressione emotiva, S. E. Ascu, Psicologia
Sociale, Toino, SEI, 1958, cap. VII: <r L'e-spressione delle emozioni >>.
1,74
In
realtà, faccia interna e faccia esterna sono due aspetti essenziali della rea-zione emotiva: non si può ridume uno dei due aspetti all'altro, facendone unola
causao la
percezione dell'altro. Ciò che costituisce propriamentela
facciainterna del comportamento emotivo non è tanto un'attività
di
tipo conoscitiuo, ma un'attivitàdi tipo
speciale, che possiedeun
caratrere proprioe
iriduci-bile alla pura conoscenzail
carattere afettioo, Iegato al destino delle tendenze.3. Teoria talarnica (Cannon, Bard).
La
rcazione emotivaè un
fenomeno che ha origineal
Iivello fisiologico delle regioni talamichee
ipotalamiche (cervello intermedio, diencefalo), sotto l'effettodi
una eccitazione generalmente periferica. Da questa regione, l'ecci-tazione raggiunge << simultaneamente» la
corteccia cerebrale (faccia interna) egli
organidi
reazione esterna (faccia esterna). Faccia internae
faccia esterna appaiono quindi simultaneamentee
parallelamente, senza che una abbia una preponderanza essenziale sull'altra. Ciò sembra corrispondere meglio allade-finizione data
più
sopra del fenomeno emotivo. Si deve però aggiungere che, specialmente nell'adulto, l'emozione spesso sorgepiù
dafla valutazione dello stimolo, paragonato con I'esperienza precedenteo
conun
sistemadi
valori, che non dallo stimolo stesso.In
questi casila
corteccia, oltre ad inibire le manifestazioni eccessive (come afierma 7a teoria talamica), assume una fun-zione eccitante dello stato emotivo.SrcNrrrcero
E
FLrNzroNE DELLE REAzroNr EMorrvELe emozioni sono solo delle reazioni disordinate, seiza finalità, senza
uti-
153lità
per l'organismo, degli << sgorbi dell'istinto >>?Si pensa che Ie emozioni abbiano una funzione positiva, ma di livello molto elementare: sarebbero risposte semplici, energiche
e
violente, destinatea
far fronte, con mezzi grossolani, ma spicci e rapidamente messiin
azione, a situa-zioni urgenti e d'importanza vitale per l'organismo.Per Janet,
la
rcazione emotiva sarebbeun
derivato dell'azione adattata;quando questa non può rcalizzarci (per la troppo grande novità della sifuazione,
la
debolezza e la depressione del soggetto, ecc.),la
tendenza si attuerebbe con reazionidi
un livello inferiore. L'emozione sarebbe l'espressionedi
un'insuffi-cienza d'adattamento.
Ir coxrnono
DEGLr srATr EMorrvIÈ noto (v. psicologia del fanciullo) che lavita emotiva presenta uno sviluppo 154 caratteristico, che
nbia
alla nascita (con comportamenti emotivi diffusi,indifie-rcnziati e intensamente esteriorizzati) e si svolge fino alla maturità adrita, atua-verso un processo di progressiva specificazione delle rcazioni emotive, e
di
con-trollo sempre stabile delle loro manifestazioni. La condotta emotiva con l'età diventa sempre meno caotica, meglio adattata alla situazione e anche
più
so-cialmente accettabile. Ciò dimostra che
la
rcazione emotiva nonè un
pufo<< riflesso >>, ma implica un'azione impulsiva,
più o
meno assoggettabilea
unotientamento
e a un
controllo volontario. Blatz così concludeun
suo studio della condotta emotiva dei bambini: << Pedagogicamente,si
dovrebbe dedurre che l'educazione emotiva può progredire coll'aiutareil
bambinoa
sviluppare formepiù
adeguatedi
comportamento, riducendo cosìla
prevalenza della condotta non adafiata.Il
castigo o la pura disciplina in questo campo non fanno che aumentareiI
tono emotivo... Occorre invece f.aciTttarc l'apprendimento di una condotta adattata, conun
aiutoe un
esercizio intelligente,e
esigendosolo quanto corrisponde
al
gradodi
maturazione ».'uFa parte dello sviluppo emotivo non solo l'apparire progressivo
di
forme specifichedi
esperienze emotive, ma anchela
<< capacitàdi
inibizione»
degli impulsi emotivi e delle loro manifestazioni, ela
capacitàdi
provare emozioni legate a tendenze superiori.2T26 W. E, Brerz and A. D. Mrlrrcuervp, Tbe deoelopnent ol emotions in children, Univ.
of Toronto Srudies. Cbild Devd. Series, n. 4
Univ. of Toronto Press, 19.15, p. 44.
zz Cfr. I'ottima monografia, in due voll.,
di M. B. AnNor.o, Emotion and Personality,
New York, Columbia University Press, 1960,
e l'opera molto citata di D. A. Pn-ascorr, Enotion and the Educatiue Process, Vashi.gton, American Council on Educatioa, 1938.
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