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5. Analisi delle interviste

7.4 Altre font

Andreotti Frida, Riorganizzazione del settore della protezione del minore e dell’adulto: stato dei lavori e prossimi passi, Repubblica e Cantone Ticino, Divisione della giustizia,

8. Allegati

8.1 Le domande

8.1.1 Domande per l’intervista alle assistenti sociali comunali

Prima parte - valutazione della situazione attuale 1) Nel Comune dove lavora diversi cittadini sono interessati da misure di protezione e sono

conseguentemente seguiti e aiutati da curatori privati istituiti dall’ARP 6. In quali casi l’assistente sociale si trova ad interagire con un curatore privato? In quali attività pratiche si articola la collaborazione con il curatore privato?

2) Nell’arco di un anno quanto spesso l’assistente sociale comunale collabora con il curatore privato di un utente seguito dal servizio sociale?

3) Esistono delle linee guida o delle prassi collaborative tra assistente sociale e curatori stabilite a livello formale? E informale?

4) Con quali figure presenti nell’ARP c’è maggiore comunicazione?

5) L’obbligatorietà di informare l’ARP rispetto ai casi suscettibili di un loro intervento è stabilito dall’art. 5 della Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di protezione del minore e dell’adulto (LPMA): “Ogni autorità giudiziaria o amministrativa, gli organi di polizia, i funzionari ed i pubblici dipendenti, anche se vincolati dal segreto d’ufficio, sono tenuti a comunicare all’autorità di protezione i casi che richiedono un suo intervento ed a trasmettere le informazioni rilevanti per l’adozione di eventuali misure di protezione.” Tra questi dipendenti pubblici c’è anche l’assistente sociale? Se sì, in quali casi e con quali modalità vengono fatte delle segnalazioni? Ci sono altri casi specifici per i quali c’è collaborazione con l’ARP?

6) Può succedere che sia l’ARP a chiedere aiuto all’assistente sociale per raccogliere maggiori informazioni utili a stabilire la necessità dell’istituzione di una misura di curatela di un domiciliato nel comune dove lavora l’assistente sociale? Se sì, che tipo di aiuto richiede l’ARP?

7) Con quali modalità avviene la collaborazione tra l’assistente sociale e l’ARP (prassi collaborative, protocolli)? Sono stabilite a livello formale o informale?

Seconda parte - problematiche della collaborazione con i curatori e ARP 8) Come valuterebbe la collaborazione con il curatore privato assegnato ad un utente che il servizio sociale segue rispetto a questi elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

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organizzazione e gestione incontri di rete

9) La collaborazione con il curatore privato di un utente seguito dal servizio sociale varia a seconda della misura di protezione istituita (rappresentanza, generale, educativa, ecc.)? Se sì, come?

10) Rispetto all’organizzazione del servizio sociale Comunale ci sono degli aspetti che intralciano o non facilitano la collaborazione con i curatori privati?

11) Rispetto al ruolo dell’assistente sociale comunale, quali altre difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con i curatori privati?

12) Avete delle collaborazioni con dei curatori professionisti? Se sì, è possibile individuare delle differenze tra la collaborazione con essi e quella con i curatori privati?

13) Come valuterebbe la collaborazione con l’ARP rispetto a questi elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

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concertazione degli interventi d’autorità per l’utente

14) Quali altre difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con L’ARP?

Terza parte - possibili miglioramenti 15) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con i

curatori privati?

16) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con l’ARP (es. membro permanente)?

17) Ci sono altre considerazioni o riflessioni rispetto ai temi affrontati nell’intervista?

8.1.2 Domande per l’intervista ai curatori privati

Prima parte - valutazione della situazione attuale 1) Diversi comuni del Canton Ticino, tra cui circa la metà di quelli facenti parte del circondario dell’ARP 6 di Agno, possiedono la figura dell’assistente sociale. In quali casi lei, come curatore privato, si trova ad interagire con l’assistente sociale comunale? In quali attività pratiche si articola la collaborazione con l’assistente sociale?

2) Prendendo il caso di un curatelato che è seguito anche dal servizio sociale comunale, nell’arco di un anno quanto spesso collabora con l’assistente sociale comunale?

3) Esistono delle linee guida o delle prassi collaborative tra curatore privato e assistente sociale stabilite a livello formale? E informale?

4) Quando ha deciso di fare il curatore privato ha frequentato i corsi di formazione offerti dall’Istituto della formazione continua (DECS)? Se sì, in che modo li ha trovati utili? 5) Dal momento che è stato nominato curatore, l’ARP le ha fornito aiuto (consulenza, ecc.)

affinché espletasse le funzioni a lei assegnate?

6) A livello di mandato dell’ARP ci sono indicazioni a favore di una collaborazione tra lei e l’assistente sociale? Ha mai ricevuto indicazioni dall’ARP sulla necessità di instaurare una collaborazione con il servizio sociale se già presente nella presa a carico del curatelato?

7) Con quali altre figure istituzionali e non collabora nell’interesse del curatelato? In quale misura ritiene che il lavoro di attivazione e coordinazione degli aiuti per il curatelato faccia parte del suo mandato di curatore?

8) Esiste la possibilità di confrontarsi con altri curatori privati rispetto l’accompagnamento di curatelati “difficili” (intervisione tra curatori)?

Seconda parte - problematiche della collaborazione con gli assistenti sociali e l’ARP 9) Come valuterebbe la collaborazione con l’assistente sociale rispetto a questi elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

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concertazione degli interventi “per” e “con” l’utente

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organizzazione e gestione degli incontri di rete

10) La collaborazione con l’assistente sociale varia a seconda della misura di protezione istituita (rappresentanza, generale, educativa, ecc.)? Se sì, come?

11) Considerato l’aspetto di volontariato legato alla funzione di curatore privato, come gestisce gli aspetti lavorativi e familiari in rapporto al suo compito di curatore?

12) Quali aspetti del suo agire nel ruolo di curatore ritiene più importanti? Quali pongono maggiori difficoltà?

13) Quali altre difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con gli assistenti sociali comunali?

14) Come valuterebbe la collaborazione con l’ARP rispetto a questi elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?:

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

15) Rispetto al tempo stabilito dall’ARP per svolgere gli incarichi stabiliti nella sua nomina, ritiene di avere a disposizione abbastanza tempo per mantenere una collaborazione con l’assistente sociale?

16) Quali altre difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con L’ARP?

Terza parte - possibili miglioramenti 17) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con gli

assistenti sociali comunali?

18) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con l’ARP?

19) Ci sono altre considerazioni o riflessioni rispetto ai temi affrontati nell’intervista?

8.1.3 Domande per l’intervista al membro permanente e alla

segretaria dell’ARP 6

Prima parte - valutazione della situazione attuale 1) Nei Comuni facenti parte del circondario dell’ARP 6 di Agno sono presenti diverse assistenti sociali. In quali casi l’ARP si trova ad interagire con l’assistente sociale? In quali attività pratiche si articola la collaborazione con gli assistenti sociali?

2) L’obbligatorietà di informare l’ARP rispetto ai casi suscettibili di un loro intervento è stabilito dall’art. 5 della Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di protezione del minore e dell’adulto (LPMA): “Ogni autorità giudiziaria o amministrativa, gli organi di polizia, i funzionari ed i pubblici dipendenti, anche se vincolati dal segreto d’ufficio, sono tenuti a comunicare all’autorità di protezione i casi che richiedono un suo intervento ed a trasmettere le informazioni rilevanti per l’adozione di eventuali misure di protezione.” Tra questi dipendenti pubblici c’è anche l’assistente sociale. In percentuale sull’insieme delle istanze e delle segnalazioni di casi suscettibili di un intervento dell’ARP, quanto spesso l’assistente sociale comunale ne è coinvolto direttamente?

3) Può succedere che sia l’ARP a chiedere aiuto all’assistente sociale per raccogliere maggiori informazioni utili a stabilire la necessità dell’istituzione di una misura di curatela di un domiciliato nel comune dove lavora l’assistente sociale? Se sì, che tipo di aiuto richiede l’ARP?

4) Con quali modalità avviene la collaborazione tra l'assistente sociale e l’ARP (prassi collaborative, protocolli)? Sono stabilite a livello formale o informale?

5) L’Istituto della formazione continua del DECS offre dei corsi di formazione ai potenziali curatori o a quelli già in funzione. Quanto aver frequentato questi corsi è un elemento preso in considerazione nella scelta dei curatori? Vengono informati i curatori di questi corsi?

6) Dal momento che viene nominato un curatore, l’ARP che tipo di aiuto fornisce al curatore affinché possa espletare le funzioni assegnate?

7) A livello di mandato dell’ARP ci sono indicazioni a favore di una collaborazione tra curatore e assistente sociale?

Seconda parte - problematiche della collaborazione con gli assistenti sociali comunali e i curatori 8) Come valuterebbe la collaborazione con gli assistenti sociali comunali rispetto ai seguenti

elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

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concertazione degli interventi d’autorità per l’utente

9) L’organizzazione attuale dell’ARP 6 pone dei limiti alla collaborazione con gli assistenti sociali comunali? Se sì, quali?

10) Quali altre difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con gli assistenti sociali comunali?

11) Come valuterebbe l’aiuto erogato dall’ARP ai curatori rispetto ai seguenti elementi su di una scala da 1 a 7 (1 = inesistente, 3 = scarsa, 5 = discreta, 7 = eccellente)? Può portare degli esempi a favore della sua risposta?

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passaggio di informazioni

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definizione dei ruoli e responsabilità

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concertazione degli interventi d’autorità per l’utente

12) Quali difficoltà vengono riscontrate nella collaborazione con i curatori privati?

Terza parte - possibili miglioramenti 13) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con i

curatori privati?

14) Quali possibili miglioramenti si potrebbero attuare per migliorare la collaborazione con gli assistenti sociali comunali?

15) Ci sono altre considerazioni o riflessioni rispetto ai temi affrontati nell’intervista?

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