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AMORE, ASTROLOGIA E ERMETISMO

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 69-74)

TRADUZIONE DI MARIA RITA PREGNOLATO

Fig. 1. PIACERE BELLEZZA AMORE DIO MONDO

Così la manifestazione creatrice sarebbe un atto di amore che fluisce e ri-torna al suo punto di partenza che è Dio, in maniera continua ed ininterrotta.

Allo stesso modo, questi quattro cerchi, o stadi, in cui si perfeziona l’opera dell’amore, servono come strato formativo, conferendo consistenza specifica ad ogni sensazione umana.

Fondamentalmente possiamo così comprendere che la modalità di osser-vazione della natura da parte del mondo classico era sensibile e ragionevole, contrariamente ad oggi che solamente viene cercato ciò che è ragionevole.

Fig. 2. NATURA ANIMA MENTE DIO MONDO

Questa maniera ragionata di intendere la realtà sensibile configura il mon-do, come possiamo vedere nel diagramma precedente (Fig. 2), in cui si può apprezzare, in base alla realtà che osserviamo, il profilarsi e qualificarsi delle sue strutture.

In ugual modo questo modello sensibile risponde al mondo delle forme dell’ energia naturale:

Logicamente questo modello di comportamento sensibile è di per sé amo-re, poiché realmente ciò che esiste nel mondo è l’amore; “il minor amore” lo chiameremo odio, che non esiste come tale, è piuttosto un livello inferiore del-l’atto amoroso; nessuna parte del mondo odia un’altra.

Esempio: il fuoco non fugge dall’acqua per odio, ma per amore verso se stesso e per non essere spento dal freddo dell’acqua. L’uomo non odia un al-tro uomo, ma i suoi vizi.

Facciamo tutti parte dell’amore macrocosmico e dell’amore umano micro-cosmico, che ci incita a ritornare allo stato di amore (ossia di equilibrio uni-versale ed umano); la prudenza è, fra tutte le virtù umane, l’espressione fon-damentale dell’amore, poichè conferisce moderazione e proporzione alle altre tre virtù che le sono conseguenti, e che rappresentano le tre grazie del mondo classico: Fig. 3. ACQUA ARIA FUOCO SOLE TERRA PRUDENZA

FORZA GIUSTIZIA TEMPERANZA

Fondamentalmente questa forza amorosa è guidata dalla LUCE, principio energetico formatore che emana direttamente dal livello Divino, e si connette con tutte le forme creatrici.

Questa LUCE si sdoppia in due sensazioni o livelli: INNATA (NATURALE) E INFUSA (SPIRITUALE), così da poter identificare e definire la sua azione, in base alla sfera in cui opera, generando forme e movimenti.

Per percepirla disponiamo di 6 sensi.

2 APPARTENGONO ALLO SPIRITO (INVOLUCRI DELL’ANIMA) 3 AL CORPO O AL MONDO (CORPO)

In questo modo la ragione sarebbe associata alla vista e all’udito, i sensi che ci garantiscono il corretto sentire dell’amore autentico e gli altri tre sensi potrebbero solo percepire il suo riflesso nella materia.

Le sensazioni provenienti da questi primi 3 sensi ci garantiscono la perce-zione del vero amore, reintegrandoci alla nostra fonte originaria o spazio divi-no atemporale (immortale).

Grazie a questo possiamo comprendere i diagrammi ermetici: VISTA FUOCO UDITO ARIA TATTO TERRA GUSTO ACQUA OLFATTO VAPORI RAGIONE

Attributo delle divinità ATEMPORALE

Vista l’importanza della LUCE quale veicolo formatore e strutturante del-l’amore, questo diventa evidente anche nelle relazioni personali; abbiamo due tipi di amore, o due forme di Venere, come ci spiegano Marsilio Ficino ed altri autori ermetici:

Venere Celeste: Adora e ama il riflesso di un’immagine abbellita del divino

ed esorta in questa direzione.

Venere Ordinaria: Forza di generazione. Desiderio di generare una forma

simile a quella divina.

Il risultato dell’azione dell’amore: uno desidera CONTEMPLARE LA BEL-LEZZA e l’altra desidera GENERARLA.

Sono entrambe necessarie per il vero amore, una senza l’altra NON E’ VE-RO AMORE.

Ne consegue che coloro che si amano si donano in due modi: – Semplice - l’amato non ama l’amante.

– Reciproco - nel quale amatore ed amante si corrispondono.

Colui che ama cerca di trasferire il suo spirito all’amante, per cui smette di vivere per se stesso, cioè “muore”; l’ amante non corrisposto è come se fosse morto, perchè non si può riconoscere nell’amato.

Di conseguenza colui che ama senza essere corrisposto non vive in nessun luogo.

Invece, quando due persone si amano reciprocamente ognuno dei due vive nell’altro.

In questo modo gli esseri umani per vivere si donano reciprocamente, di-menticando se stessi.

Chiaramente, ognuno possiede se stesso, ma nell’altro.

Quindi quando amo, incontro me stesso nell’altro, anche perchè pensa a me, e recupero ciò che di me si conserva nell’altro. La stessa cosa fa l’altra persona.

Riassumendo:

Se io, dopo essermi perso (amando), grazie a te mi riscatto, riprendo pos-sesso di me stesso; e se grazie a te riprendo pospos-sesso di me stesso, possiedo prima di tutto e soprattutto te, più che me stesso, e sono molto più vicino a te che a me stesso; quindi io non aderisco a me stesso, lo faccio solo grazie a te, che fungi da intermediario.

Questa è la differenza tra la forza di Cupido e quella di Marte, certamente l’Amore e il Potere sono differenti.

Un politico possiede da sé gli altri (potere).

Un’amante si appropria di stesso grazie all’altro (amore).

Così ogni persona che ne ama un’altra si allontana da se stessa e si avvici-na all’altra e, “morti” come singoli individui, resuscitano nell’altro.

A livello astrologico si possono comprendere queste chiavi celesti al mo-mento di interpretare i temi natali e valutare il livello di trasmissione di vero amore, includendo i due tipi di amore (amore celeste e ordinario):

1) Pianeti “scambiati” (amore perfetto rappresentato in Giulietta e Romeo).

2) Ascendente nello stesso segno con lo stesso pianeta reggente 3) Le Veneri natali allo stesso grado e nella stessa casa

Mariano Aladrén è fondatore con José Luis Carriòn di Gracentro, Associazione

Culturale di Valencia con una sede propria in una antica torre ben ristrutturata, che assegna annualmente un premio internazionale. Coordinatore su internet della lista mondiale Astrocuantica, collabora da oltre dieci anni nel progetto editoriale di recupero delle fonti astrologiche antiche, curando le pubblicazioni di testi di Ali Aben Ragel, Morin de Villefranche, Antonio de Nájera. È Consi-gliere dell’Istituto di Studi Miguel Servet e fondatore del Foro Mundial Dyates-sarón.

LUI CONGIUNZIONE ASPETTO LEI

SOLE CONGIUNTO A LUNA

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MARTE CONGIUNTO A VENERE

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