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Interpretare il segno in funzione dei pianeti dominanti

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 59-63)

PER UNA DIVERSA INTERPRETAZIONE DEI SEGNI DELLO ZODIACO

III) Interpretare il segno in funzione dei pianeti dominanti

Andrè Barbault e Claire Santagostini hanno messo a punto, negli anni ’50, un metodo di interpretazione globale e psicologico. Questo metodo parte dai pia-neti, connettendosi così alla tendenza degli Antichi di dare primaria importan-za proprio ai pianeti. D’altro canto, in questo tipo di interpretazione, è possibile separare il segno dal pianeta. L’interpretazione del segno varia a seconda del pianeta o dei pianeti dominanti. Allo stesso modo, l’interpretazione del pianeta si manifesta attraverso un segno.

È allora assolutamente indispensabile avere a propria disposizione tutta una gamma di significati per ogni pianeta e per ogni segno, al fine di scegliere i fattori più appropriati al contesto.

Abbiamo già visto che questo segno, che ha per maestro Marte, è: – Femminile

– Fisso – Acqua

Possiamo inoltre aggiungere a questi dati il legame con lo stadio anale, che Andrè Barbault ha stabilito negli anni ’50.

Valutiamo le affinità (o le incompatibilità) di ciascun pianeta in rapporto a tutto ciò che caratterizza lo Scorpione. Eccole qui di seguito riassunte sotto forma di tabella:

Maestro Genere Esaltazione Modo Elemento Stadio + Esilio – Femminile + Caduta – Fisso Acqua Anale

Sole – + Luna + – + Mercurio -Venere – + Marte + – + Giove – Saturno + Urano – + Nettuno + + Plutone + +

Il Sole, maschile, non ha apparentemente affinità con lo Scorpione, segno femminile. Ciò detto, esso ha parecchi punti in comune con Marte, il maestro dello Scorpione. Una dominante Sole Scorpione procura energia e combattivi-tà. Ma la maggiore peculiarità è che sia il Sole che lo Scorpione hanno in co-mune l’aspetto “fisso”: perseveranza, testardaggine, grandi capacità di resi-stenza.

La Luna, al contrario, presenta apparentemente maggiori affinità. Essa si trova in buona risonanza col lato femminile dello Scorpione e con l’elemento Acqua dello Scorpione. La sensibilità, l’emotività si avvertono qui a fior di pel-le. Ma questa non è forse che un’apparenza, poiché la Luna, esaltata in Toro, è qui in caduta. Il nativo è spesso inquieto, non si lascia andare facilmente a confidenze e si sente male ad aprirsi.

Mercurio non ha a prima vista alcuna affinità con lo Scorpione. Esso si

op-pone infatti alla fissità dello Scorpione. Il lato aperto, leggero e comunicativo del mercuriano è lontano dalla tensione che regna nel segno dello Scorpione. Ma siccome Mercurio è “convertibile”, esso acquista densità al contatto dello Scorpione e la curiosità naturale mercuriana diventa, con lo Scorpione, più in-sistente e più penetrante.

Sebbene Venere abbia il “femminile” in comune con lo Scorpione, il fatto che Venere sia in esilio nello stesso segno non passa inosservato. La dolcezza e la tenerezza venusiane non vengono certo ben manifestate attraverso lo Scorpione. Aleggia costantemente una sorta di sfida. Il rischio è che si instauri una prevalenza dell’agire e del fare sul sentire. Come può Venere sbocciare, esprimersi in questo segno fatto di grande tensione? Oserà esternare ciò che essa avverte, anche se le sembra difficile farlo?

Marte, come si è già detto e ridetto, si trova a suo agio nello Scorpione. E

si gode il suo gusto per la lotta nel segno della combattività. Il ritratto dell’ana-le “rilasciato” gli si addice proprio bene. Per Françoise Dolto, una tadell’ana-le fissazio-ne anale produce “gli ostinati, gli scontrosi, i testardi, coloro a cui piace fare scenate per il loro disordine, il loro sudiciume, la loro indisciplina.

Giove, come Mercurio d’altra parte, non ha apparentemente affinità con lo

Scorpione. Il suo lato “godereccio” sembra agli antipodi delle caratteristiche scorpioniche. È vero che la naturale tendenza a manifestare di Giove si trova in contrasto con la tendenza all’introversione e al segreto dello Scorpione le-gata all’Acqua, tuttavia, avendo posto Marte come maestro dello Scorpione, Giove e lo Scorpione hanno in comune il senso del rischio e la tendenza ad es-sere protesi alla realizzazione.

La fissità di cui dà prova Saturno si accorda perfettamente con la fissità dello Scorpione. Vi si aggiunge una particolarità scoperta da Andrè Barbault: Saturno converte il segno nel tipico anale “trattenuto”. Di seguito la Dolto ag-giunge che una tale rilevanza di fissità favorisce “un carattere coscienzioso, sobrio, regolare, lavoratore, serio e incline alla scienza”.

Proprio come il Sole, Urano è maschile, e non ha apparentemente tanta af-finità con lo Scorpione, segno femminile. Detto ciò, il suo lato “secco” si con-giunge al “secco” di questo Marte, maestro dello Scorpione. Una dominante

Urano-Scorpione caratterizza intransigenza e combattività. Peraltro, il lato fisso di Urano rafforza la fissità dello Scorpione: la ristrettezza del campo di co-scienza è al suo massimo e qui sviluppa il non-conformismo, l’indipendenza, la testardaggine, l’ostinazione.

Apparentemente possiamo riscontrare parecchi punti in comune tra

Nettu-no e lo Scorpione. NettuNettu-no è in risonanza con il lato femminile e l’elemento

Acqua dello Scorpione: il nativo è ricettivo, ispirato, intuitivo. Ma spesso è troppo sensibile a ciò che lo circonda. Egli capta tutti i “fantasmi” che passa-no, cosa che lo destabilizza. Proprio perchè egli si mette troppo facilmente nel-la pelle degli altri, risulta fondamentale che egli sappia proteggersi.

Infine Plutone. Questo pianeta presenta un bell’insieme di punti in comune con lo Scorpione. Primo, il fatto che è maestro di tale segno; secondo, perché ha uno stretto legame con lo stadio anale. Il nativo che dà prova di un fiuto stupefacente presenta tutte le caratteristiche dello stadio anale “rilasciato”. Andrè Barbault, nel suo “Trattato pratico di Astrologia”, descrive così questo tipo: il nativo segnato da un “potere creativo” è “un carattere” dotato di “forza di volontà, passionale, ostinato, autoritario, duro”. Si tratta di una “natura indi-vidualista, ribelle, indisciplinata, rivoltosa, riluttante a tutte le costrizioni, re-frattaria agli usi sociali, si lascia andare ai suoi istinti, capace di dissipazioni e intemperanze, di disordine, di irritabilità, di odio, di distruzione, di sadismo o di perversione”.

La maggior parte delle volte, il tema comporta più dominanti planetarie. In tal caso conviene ricercare i punti comuni e gli antagonismi tra queste domi-nanti. Potremo riferirci, in altri casi, alle qualità elementari e agli elementi e as-sociare nel corso dell’interpretazione le dominanti che hanno dei punti in co-mune. Per esempio:

 Sole-Urano hanno in comune il Caldo  Urano-Marte hanno in comune il Secco

 Marte-Plutone hanno in comune lo stadio “anale rilasciato”  Nettuno-Luna hanno in comune l’Umido

In compenso, si sottolineerà l’antagonismo vissuto da persone che hanno dominanti planetarie opposte. Per esempio:

 Sole (Caldo)-Saturno (Freddo)  Urano (Fuoco)-Nettuno (Acqua)  Marte (Secco)-Luna (Umido)

Poiché tutto si fa simbolo, ogni segno è polivalente e solamente il contesto planetario permette di scegliere le caratteristiche appropriate.

Abbiamo cercato di cogliere i diversi significati dello Scorpione tenendo conto dei diversi pianeti dominanti. Sarebbe bene percorrere così ciascuno dei segni in tutti i sensi possibili e immaginabili.

Ma non finiremo mai di esplorare i segni…, essendo il simbolo per defini-zione inesauribile.

Conclusione

Per finire, ritorniamo alla metafora del labirinto di Cartesio: come uscire dal la-birinto? Avanzando, tornando indietro, svoltando a destra, svoltando a sinistra, quindi effettuando questi avanzamenti, queste retrocessioni, queste svolte pa-recchie volte, senza perdere di vista il centro. Questo lungo cammino è van-taggioso se lo effettuiamo con il filo d’Arianna del nostro tema in mano (o piuttosto sotto i piedi).

Man mano, durante il nostro percorso, incontreremo ciascun aspetto, cia-scun segno e ciacia-scun pianeta. E forse quando saremo sfiniti, completamente “svuotati”, forse proprio allora il centro del labirinto, con la sua rosa a sei pe-tali, ci illuminerà.

A Chartres, questo labirinto è legato al rosone occidentale. Proprio come il labirinto è la copia del rosone Ovest (l’uno e l’altro sono delle stesse dimen-sioni), la rosa a sei petali è il calco di quella che disegna la luce proveniente dalla vetrata occidentale, che si presenta come rosone a dodici bracci.

Riassumiamo, quindi: entrati nel labirinto dall’Occidente del nostro Discen-dente, abbiamo poi camminato in direzione dell’Oriente del nostro Ascenden-te, poi abbiamo girato in tutti i sensi ed esplorato tutte le dimensioni del nostro labirinto.

Grazie al filo di Arianna che è il nostro tema, ci siamo trovati un bel giorno nel cuore del labirinto con, come ricompensa, il più bello dei tesori, un tesoro comune a tutti: lo Zodiaco.

BIBLIOGRAFIA

 ATTALIJ., Chemins de sagesse (Traité du Labyrinthe), Fayard.

 AURIGEMMAL., Le signe zodiacal du Scorpion, Mouton.

 BARBAULTA., Traité pratique d’astrologie, Le Seuil.

 BARBAULT A., Vision astrologique des quatre éléments, Editions traditionel-les.

 DOLTOF., Psychanalyste et Pédiatrie, Le Seuil.

 MANILIUSM., Les Astrologiques ou la science sacrée du ciel, Bibliotheca Her-metica.

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 59-63)