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Learning engaged community: studying the efficacy of student-centred strategies in the academic context

3. Analisi dei dat

Nell’ambito del percorso di ricerca i docenti responsabili degli insegnamenti coinvolti hanno utilizzato sistematicamente strategie didattiche student-centred nella prospettiva di sviluppare comunità di apprendimento in cui gli studenti fossero engaged e potessero esercitare agency. I 495 studenti, nel prendere parte alle attività proposte, sono stati coinvolti in processi dialogici e collaborativi orientati allo sviluppo di competenze trasversali, accertate mediante strumenti di tipo quali-quantitativo. Nel contributo sono discusse, in particolare, le ri- sposte degli studenti ai questionari NSSE e QFIN in merito alle competenze sviluppate nell’ambito sia dell’insegnamento specifico frequentato sia del Corso di laurea nel suo complesso. L’analisi è stata sviluppata tenendo anche conto delle informazioni e dei dati rilevati mediante il diario di bordo semistruttu- rato, strumento utilizzato dal ricercatore per annotare i comportamenti degli studenti e dei docenti nell’esplicarsi delle attività proposte durante gli inse- gnamenti “SDE-I anno”, “SDE-III anno”, “SERSS-II anno” e “FSRU-I anno”. Come è possibile osservare dai dati rappresentati nel Grafico n.1, dal punto di vista degli studenti l’offerta formativa del Corso di laurea a cui sono iscritti garantisce nel complesso buone opportunità di sviluppo e/o potenziamento dell’engagement.

Graf. 1: Giudizio degli studenti sulla capacità del CdL di promuovere l’engagement

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Nel rispondere alla domanda del questionario NSSE relativa alla capacità del proprio Corso di laurea di promuovere l’engagement, di 495 studenti il 61,2% ha risposto “abbastanza” e il 24,9% “molto”, mentre la percentuale di coloro che hanno espresso i giudizi “poco” e “per niente” è rispettivamente del 12,3% e dell’1,7%. Pur essendo evidente la positività delle risposte date dagli studenti, nella prospettiva di comprendere più a fondo la relazione tra i giudizi degli studenti e l’insegnamento frequentato, nel Grafico n.1 è stata esplicitata anche la distribuzione delle risposte all’interno di ogni giudizio espresso. Si se- gnala in particolare la presenza di una percentuale maggiore di studenti del CdL “SDE” (sia I sia III anno) che dichiarano di essere iscritti a un Corso di laurea che promuove “abbastanza” e “molto” l’engagement degli studenti.

Al fine di indagare nello specifico quali dispositivi sono utilizzati maggior- mente per coinvolgere gli studenti in processi di insegnamento-apprendimento attivi e orientati allo sviluppo di competenze, in alcune domande è stato chie- sto di esprimere in una scala Likert a 4 punti la misura con cui si è preso parte a diverse tipologie di attività durante l’ultimo anno accademico nell’ambito del CdL a cui si è iscritti. La Tabella n.1 riporta le misure di tendenza centrale di alcune delle proposte didattiche prese in considerazione.

Tab.1: Attività proposte nell’ambito del CdL durante l’ultimo anno accademico (scala Likert 1-4)

Le risposte degli studenti evidenziano l’utilizzo nella didattica soprattutto di dispositivi che incoraggiano il dialogo e la collaborazione tra pari (valori medi rispettivamente di 2,7 e 3,1 su un massimo di 4). Da potenziare la pre- sentazione pubblica di lavori prodotti dagli studenti individualmente o in gruppo, che come registrato sul diario di bordo sulla base delle riflessioni con- divise dagli studenti «è molto efficace ma presente solo in pochi insegnamenti» (R.G., studentessa “SDE-III anno”). Tenendo conto delle risposte degli stu- denti il feedback sembra essere un dispositivo di cui i docenti si avvalgono (media 2,3), anche se è opportuno approfondire ulteriormente quali strategie di restituzione dei giudizi valutativi vengono utilizzate considerando che la “Discussione di voti o compiti con il docente” registra un utilizzo medio di

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Attività cui si è partecipato Media Moda Mediana

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1,5 su 4 e moda e mediana pari a 1. Una studentessa a tal proposito ha affer- mato: «è vero che i docenti ci fanno capire quando e dove sbagliamo e questo è

utilissimo, ma accade spesso durante le lezioni e quindi non c’è un colloquio indi- vidualizzato» (M.O., studentessa “SERSS-II anno”).

I dati rilevati con riferimento ai CdL cui gli studenti coinvolti nella ricerca sono iscritti, che evidenziano il generale impegno del DSF nel promuovere l’utilizzo di strategie didattiche orientate al coinvolgimento attivo degli stu- denti, trovano riscontro anche nei dati raccolti mediante il diario di bordo du- rante le lezioni dei quattro insegnamenti coinvolti nella ricerca. Nell’invitare gli studenti a prendere parte alle attività proposte i docenti hanno sempre posto attenzione a garantire la possibilità per gli studenti di esercitare agency ed essere proattivi nello sviluppo di comunità di apprendimento formate da loro, dai pari e dagli esperti di riferimento. Le narrazioni riportate nel diario di bordo testimoniano l’impegno dei docenti nel valorizzare la partecipazione attiva degli studenti. Soprattutto negli insegnamenti “SDE-I anno” e “SDE-III anno” gli studenti hanno risposto positivamente alle proposte didattiche avanzate e il clima in aula si è sempre mantenuto dinamico e collaborativo.

Dal punto di vista degli studenti coinvolti nella ricerca, la possibilità di frequentare insegnamenti che incoraggiano l’engagement può avere una fun- zione strategica nel qualificare i processi di insegnamento e nel promuovere lo sviluppo di competenze trasversali utili sia nel percorso di studi sia nel futuro professionale. Alcune delle riflessioni avanzate dai ragazzi al termine delle le- zioni sono significative a tal proposito:

«Coinvolgimento e disponibilità dei docenti sono di massima importanza per noi studenti. Ricevere da parte dei professori chiarezza e disponibilità ci motiva a conoscere e studiare in modo approfondito la materia» (G.L., studentessa “FSRU-I anno”)

«Fare domande e discutere durante la lezione semplifica la comprensione dei temi del corso. I laboratori che ci vengono proposti sono senza dubbio la parte che preferisco: imparo mentre faccio esperienze e conosco nuove persone. Penso sarà utile per il futuro imparare a fare queste cose» (F.P., studentessa “SDE-I anno”)

Tra i principali altri elementi che gli studenti segnalano come risorse da valorizzare per promuovere lo sviluppo di comunità di apprendimento engaged ci sono la disponibilità del docente di relazionarsi positivamente con gli stu- denti (78,5%), la predisposizione di aule accoglienti, confortevoli, luminose ed adeguate ad accogliere tutti gli studenti che intendono partecipare alla le- zione (69,5%) e l’allestimento di ambienti di apprendimento online in forma

di spazi in cui non solo consultare materiali e rispondere a consegne ma anche confrontarsi con i compagni (67,2%). La possibilità di essere protagonisti di ambienti di apprendimento in cui il clima relazionale è positivo e in cui ven- gono valorizzate la comunicazione e il confronto nel rispetto altrui, infatti, sono segnalati come importanti elementi di qualificazione dei percorsi forma- tivi.

Nell’investigare le opinioni degli studenti sul percorso svolto nell’ambito della ricerca, alcune domande del QFIN hanno chiesto agli studenti di auto- valutare in che misura, a loro avviso, ognuno dei dispositivi sottoposti ad in- dagine sia stato efficace nel promuovere lo sviluppo di alcune competenze e/o disposizioni allo studio. Gli studenti hanno dovuto esprimere i propri giudizi con una scala Likert a 5 punti, e relativamente alla «lezione dialogata e inte- rattiva» è emerso che dal punto di vista degli studenti questo dispositivo ha favorito in buona misura:

– lo sviluppo di curiosità e interesse per i temi trattati (media di 4 su 5); – l’apprendimento profondo dei temi del corso (media 4 su 5);

– il potenziamento della competenza comunicativa (media di 3,9 su 5); – l’accrescimento della capacità di esprimere giudizi critici (media di 3,9 su

5);

– l’aumento del senso di responsabilità nel frequentare il corso (media di 3,8 su 5).

Rispetto al dispositivo dei «laboratori di gruppo che prevedono l’elabora- zione di progetti», dalle risposte degli studenti emerge che dal loro punto di vista è quello che più di tutti può promuovere interesse ed approccio profondo ai temi trattati nell’ambito di un insegnamento universitario (97% degli stu- denti). Tale dispositivo nell’ambito di ogni insegnamento è stato configurato in forma di laboratorio da gestire in presenza a distanza e nei gruppi di lavoro si è prevista la suddivisione di ruoli e funzioni, la definizione di un piano di lavoro e la presentazione finale in pubblico del materiale prodotto. Sia sul piano dell’engagement sia su quello dello sviluppo e potenziamento delle com- petenze organizzative e comunicative, dunque, il dispositivo «laboratori di gruppo che prevedono l’elaborazione di progetti» ha mostrato di avere una funzione strategica e le risposte degli studenti in merito lo hanno confermato. Anche l’utilizzo nella didattica della «simulazione di contesti» ha riscon- trato opinioni positive da parte degli studenti. Il dispositivo è stato configurato in modalità differente nell’ambito degli insegnamenti coinvolti nella ricerca, e in particolare gli insegnamenti “SDE-I anno” e “SDE-III anno” sono quelli che se ne sono avvalsi maggiormente. Focalizzando le risposte degli studenti

che hanno partecipato ad attività di simulazione di contesto in modo sistema- tico, è possibile affermare che i ragazzi hanno manifestato l’efficacia di questo dispositivo nel:

– facilitare la comprensione dei temi del corso (media di 3,7 su 5); – fornire elementi utili per autovalutare le proprie conoscenze e competenze

in relazione alle tematiche trattate durante le attività (media di 3,8 su 5); – aumentare gli scambi comunicativi con il docente e con i pari (media di

3,7 su 5);

– rafforzare la capacità di esprimere giudizi critici (media di 3,6 su 5). Coerentemente con uno dei principali obiettivi della ricerca, che consisteva nell’approfondire quali competenze di tipo trasversale gli studenti possono svi- luppare e/o potenziare avvalendosi di percorsi formativi engaging, uno degli elementi riguardo ai quali si chiesto agli studenti di riflettere sono le compe- tenze sviluppate nel percorso universitario complessivo. Gli studenti hanno dovuto esprimere la propria risposta entro una scala Likert a 4 punti e gli ele- menti più significativi emersi dalle risposte sono sintetizzati nel Grafico n.2. I dati rappresentati nel grafico mostrano come la competenza comunicativa (in forma scritta e orale), la capacità di collaborare e di esprimere giudizi critici e la competenza digitale siano dimensioni in riferimento alle quali l’offerta di- dattica del DSF lavora in modo scrupoloso.

Graf.2: Giudizio degli studenti su aree di competenza sviluppate all’Università (scala Likert 1-4)

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Dal punto di vista degli studenti il percorso formativo nel suo complesso li ha supportati nello sviluppo e/o nel potenziamento di queste aree di com- petenza, e infatti i valori medi registrati sono sempre tra il 2,9 e il 3,4 su un massimo di 4. La capacità di collaborare efficacemente con altre persone e la capacità di parlare in modo chiaro ed efficace sono quelle che raggiungono punteggi medi più elevati (rispettivamente 3,4 e 3,3 su un massimo di 4). Le risposte degli studenti avvalorano la considerazione secondo la quale nelle uni- versità attualmente l’attenzione è posta in misura sempre maggiore a come sia possibile promuovere pratiche didattiche utili a sviluppare competenze tra- sversali, cruciali per gli studenti non solo nell’ambito del percorso di studi ma anche per il proseguimento della vita personale e professionale.