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Intercultural pedagogy in teacher training A research-action on Tern

3. Osservazioni conclusive

I quattro obiettivi specifici che hanno orientato la ricerca sono stati affrontati con esiti positivi, e gli strumenti qui usati saranno proposti ad altre scuole con- testualmente al già citato centro interculturale11. Le scuole che hanno avviato

il protocollo di accoglienza saranno comunque monitorate nei prossimi mesi. Le tre restanti sono scuole secondarie superiori; uno dei limiti della ricerca è di non aver coinvolto in modo determinante questo ordine di istruzione12.

L’esito del questionario di gradimento somministrato ai 47 docenti con- ferma un giudizio positivo sull’esperienza: per l’85% dei partecipanti i conte- nuti affrontati erano solo in parte conosciuti; gli incontri hanno permesso di approfondirli; l’89% ritiene che le problematiche siano state approfondite a sufficienza e il 91,5% che i materiali, gli strumenti, e lo stile comunicativo degli esperti fossero chiari (97%).

La futura sostenibilità della ricerca è affidata alla realizzazione del centro interculturale regionale che prevede le seguenti aree di competenza: documen- tazione, pubblicizzazione delle attività, gestione e consolidamento dei contatti col territorio, servizio di orientamento alla scelta della scuola o della profes- sione, consulenza a docenti sull’impiego di strumenti didattici adeguati, ricerca e sperimentazione. Unica azione permanente tra quella previste nel programma

11 Esistono due reti umbre di scuole già costituite a questo scopo: una interna allo stesso pro- gramma regionale in cui rientra l’avviamento del centro interculturale e l’altra interna alla formazione universitaria regionale a docenti e dirigenti (Organizzazione e gestione delle isti- tuzioni scolastiche in contesti multiculturali).

12 Le ragioni strutturali che fanno di questo ordine di scuola quello statisticamente meno colpito dalla presenza di studenti stranieri non giustifica la scarso successo che – negli istituti superiori – hanno, in generale, le azioni destinate ad acquisire strumenti per l’inclusione.

regionale13, il centro interculturale sarà innanzi tutto un osservatorio sui servizi

all’utenza che il territorio offre in tema di inclusione interculturale (a comin- ciare dai numerosi corsi a studenti e docenti già in fase di erogazione).

La progettazione del centro ruota intorno a due aspetti rilevati con la ri- cerca su Terni: la distanza scuola-servizi e l’importanza di valutare le compe- tenze in ingresso (sia linguistiche sia disciplinari) degli studenti stranieri. Per le azioni di ricerca e sperimentazione ho quindi previsto due aree di inter- vento.

– Un’indagine sulle attività di ausilio allo studio praticate dai servizi: l’attività del centro permetterà l’efficace diffusione di un questionario analogo a quello già somministrato ai docenti14;

– La prosecuzione su scala più estesa della sperimentazione descritta nel pa- ragrafo 2.4, che con il coinvolgimento dei mediatori culturali, prevede di realizzare dispositivi per rilevare le competenze linguistiche e disciplinari degli studenti neoarrivati (ad uso delle singole istituzioni scolastiche). Il piano dei lavori assegna al centro importanti figure di supporto: oltre all’equipe di esperti che gravita intorno al progetto (docenti di italiano L2, an- tropologi, referenti scientifici e operatori di settore), è prevista la presenza di due operatori di sportello (uno dei quali itinerante nelle scuole).

Concludendo la riflessione su questa esperienza di ricerca, ne segnalo un limite che costituisce il punto da cui partire per il suo futuro sviluppo: l’osser- vazione del contesto indagato ha suscitato in me l’impressione che – anche da parte dei docenti più sensibili alla tematica – sia ancora forte l’assimilazione della pedagogia interculturale a una pedagogia speciale. È probabile che prov- vedendo in modo serio e strutturale alla prima accoglienza degli studenti –

13 Qualità e diritti: prevenire l’abbandono scolastico nella scuola di tutti (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico – 2.Integrazione / Migrazione legale – Obiet- tivo nazionale 2. Integrazione – 01- Qualificazione del sistema scolastico in contesti multi- culturali).

14 Sarà poi utile intervenire anche sulle modalità di pubblicizzazione delle attività offerte dai servizi: chi si occupa di organizzarle lamenta con insistenza l’enorme difficoltà di mettersi in contatto con le scuole. Secondo l’opinione di questi esperti le segreterie didattiche non rie- scono a gestire in modo efficiente le comunicazioni che giungono per via telematica. Nem- meno la prassi (ormai adottata da tutte le segreterie scolastiche) di recapitare direttamente le circolari ai docenti (tramite mail) ha sortito l’effetto di migliorare questa tendenza (6 interviste a personale con esperienza compresa tra i 10 e i 30 anni nel settore: un funzionario del co- mune di Terni, 3 operatori di CIDIS Onlus, 2 volontarie del Ce.s.vol).

principale oggetto del lavoro qui presentato –, sia poi favorito l’approdo ad un’educazione ‘naturalmente interculturale’.

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Insegnare a leggere in modo efficace: