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ASTROLOGIA DELLA COPPIA

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 138-149)

La gelosia non è affatto quella reazione semplice che crediamo, anche se molto spesso viene colorata di naturalezza. E’ noto, infatti che si può essere gelosi anche quando le circostanze non lo giustificano. Sarebbe troppo semplice rifarsi al mero complesso di Edipo e far derivare ogni caso di gelosia dalla primaria esperienza di rivalità affettivo-sessuale vissuta nell’infanzia e ripetuta nell’età adulta: anche se questa può essere certamente una delle componenti della gelosia, va comunque in-serita in una problematica più ampia.

Se osserviamo attentamente questo problema, ci accorgiamo che questo sen-timento è permeato da una sorta di reazione di odio e di aggressività di fronte alla

Stefano Vanni

ASTROLOGIA DELLA COPPIA

perdita reale o minacciata dell’oggetto d’amore; a questa sensazione si accompa-gna spesso una sorta di umiliazione e perdita della fiducia in se stessi, sensazione non sempre cosciente nella persona gelosa.

Il geloso può sentirsi umiliato, depresso, indegno e talora persino colpevole: il fatto di far ricadere la responsabilità su se stesso ci fa capire come la persona che pensa di non essere amata sostanzialmente ritiene di non essere degna di amore, e prova, più o meno coscientemente, un senso di abbandono, di rifiuto da parte del-l’oggetto d’amore, perchè pensa di se che non è un oggetto buono, o almeno suffi-cientemente buono da essere amato, che quindi é indegno.

In sostanza perciò la gelosia nasconde spesso un forte senso di inferiorità, una bassa autostima. La sensazione di essere indifeso di fronte al pericolo della perdita d’amore può far sorgere nel soggetto paure di solitudine che possono diventare in-sopportabili: non è l’oggetto d’amore che non ci ama, ma siamo noi che pensiamo di non essere sufficientemente buoni per essere amati, quindi tendiamo a genera-lizzare la situazione presupponendo che nessuno ci può amare,

Ciò spiega l’amarezza che ci si sforza di mitigare, odiando un rivale e asse-gnandogli tutte le qualità più negative. La percezione della dipendenza è tornata a galla dalla prima infanzia, con tutti i suoi pericoli, e si rivivono le stesse sensazioni.

Secondo alcuni la gelosia è una manifestazione dell’incapacità di amare in modo autentico tipico degli individui le cui relazioni sono finalizzate al soddisfaci-mento dei propri bisogni narcisistici.. Ci sono altri casi in cui la gelosia assume le valenze proiettive e riguarda quei soggetti che avendo rimosso i propri desideri di infedeltà, perché in disaccordo con l’immagine (morale) che hanno di se stessi, proiettano queste tendenze sull’altro, e temono (in certi casi desiderano) in modo ossessivo l’infedeltà .

Attraverso l’aggressione verso il partner infedele non fanno altro che reprime-re i propri desideri rimossi alleviando quindi i propri sensi di colpa verso gli stessi impulsi. In questi casi si può manifestare l’affannosa ricerca di indizi che provino la infedeltà sospettata, si hanno cosi domande e interrogatori con sapore poliziesco.

In certi casi, secondo Freud, alla base di gelosie deliranti ci possono essere de-sideri di infedeltà che hanno come oggetto però persone dello stesso sesso. L’infe-deltà del partner quindi non fa altro che mettere in atto questi desideri rimossi da qui, come nella situazione precedente, l’accanimento contro il partner traditore che, in questi casi, può assumere vere e proprie forme persecutorie.

Quello che si deve cercare di comprendere analizzando il quadro astrale è il perché si é rimasti legati a queste esperienze, perché il soggetto ormai adulto non è riuscito a trovare strade migliori. Naturalmente ho parlato di quei fenomeni di ge-losia al limite del patologico, perché un lieve grado di gege-losia è tipico di tutti i porti affettivi, e può essere accentuato in momenti di particolare tensione nel rap-porto.

Talvolta si confonde la gelosia con il desiderio di possesso. E’ vero che a volte i due elementi sono intrecciati, ma il desiderio di possesso, di esclusività é

maggior-mente legato al desiderio di proteggere l’oggetto d’amore dagli altri. Dopo la fase di innamoramento, come abbiamo già osservato, può accadere che uno dei partner voglia riparare l’oggetto d’amore da ogni interferenza esterna.

Questo atteggiamento di difesa può tradursi in un comportamento sempre più possessivo, che non possiamo sempre ricondurre nell’ambito della gelosia, anche se, in fondo, il movente resta lo stesso, una forte insicurezza nel proprio valore e nella propria capacità di amare ed essere amati.

In campo astrologico é quindi troppo semplicistico far ricadere il discorso della gelosia nell’ambito della tematica del segno del Toro e dello Scorpione, anche se per questi segni la gelosia può assumere toni e caratteristiche di vero e proprio dram-ma, ed in particolare per quello che riguarda il Toro, nel quale è accentuato soprat-tutto l’elemento della possessività a causa dell’istinto orale tipico del segno.

La gelosia in certi casi, per chi ha forti valori Toro, può diventare anche retro-spettiva, e quindi coinvolgere anche il passato, perché il partner viene considerato una proprietà del soggetto.

Anche nello Scorpione la gelosia viene talvolta ad assumere caratteristiche di possesso: le persone con forti valori scorpionici vorrebbero possedere non solo il corpo ma anche l’anima del partner, e in certi casi utilizzano la gelosia come una specie di forma di tortura nel confronti dell’altro e di se stesso, a causa delle valen-ze sadomasochistica del segno.

Una vena di gelosia è comunque riscontrabile in soggetti. nati sotto tutti i se-gni, e solo un’analisi del quadro astrale può dare sufficienti indicazioni in materia.

Negli aspetti dissonanti Marte-Venere si può avere una accentuazione della gelosia a causa di esperienze sentimentali negative o di frustrazioni nella vita ses-suale. Il conflitto fra aggressività (Marte) e affettività (Venere) può portare a una forma di insoddisfazione affettivo-sessuale e a una drammatizzazione dei senti-menti; a volte è proprio l’insicurezza nell’affermazione della virilità che nell’uomo fa scattare la molla della possessività e dell’esclusivismo.

Cosi’ pure negli aspetti dissonanti Saturno-Venere, quando Saturno non sia in posizione di forza e non si manifesta quindi nella tendenza all’autosufficienza af-fettiva, o in quella diffidenza verso tutte le fonti affettive percepite come insuffi-cienti.

La gelosia e la possessività possono assumere toni infantili, a causa di una sof-ferta carenza affettiva precoce; in questi casi c’è la tendenza a operare una sorta di richiesta di risarcimento amoroso a causa di una avidità affettiva frustrata tipica di Saturno.

Quando vi sono aspetti negativi che vanno a coinvolgere la V casa, ed il gover-natore di quest’ultima è in posizione dissonante con altri pianeti, si tende a vivere esperienze affettive insoddisfacenti, che rafforzano sentimenti di gelosia innati.

La gelosia è senza dubbio in qualche modo legata alla paura di una infedeltà anche, dal punto di vista psicologico, il tradimento è un vero proprio capitolo a par-te.

Il tradimento in generale è una modalità molto comune di azione. Se ci riflettia-mo con attenzione ci accorgiariflettia-mo che si ha un tradimento tutte le volte che nel-l’ambito di una relazione delle aspettative di comportamento non sono mante-nute.

Anche in ambito affettivo quando si accusa il partner di comportarsi in mo-do assai diverso da quanto sperimentato durante la luna di miele, in realtà segna-liamo una comportamento che non è conforme alle aspettative che avevamo; in fondo non ci sentiamo un po’ defraudati, ingannati (traditi) dal partner?

Quando, nel dialogo corrente, usiamo il termine tradimento in ambito rela-zionale ci riferiamo ad un comportamento che non corrisponde a alle aspettative di lealtà, fedeltà e di fiducia che erano condivisi, ovvero restringiamo il campo a quella azione o successione di azioni che mette in atto il partner quando costrui-sce una relazione affettiva e/o sessuale con un’altra persona .

Non può esistere tradimento senza che vi sia anche, nel contempo una rela-zione che implichi un legame condiviso, una fiducia e impegno reciproco. Difficile sarebbe dichiarare di essere traditi da colui/ei che noi amiamo ma che continua a respingerci.

Infatti solo se si rompe un patto fiduciario, reciproco e consapevole si può parlare di tradimento; tanto che alcuni negano a posteriori l’esistenza di una re-lazione condivisa per attenuare il senso di colpa e le possibili conseguenze dovute all’ira di colui/ei che subito il tradimento. A fronte delle accuse di infedeltà costo-ro domandano al partner,con un pizzico di ingenuità e di malizia: ma noi stiamo forse insieme?

Le aspettative disattese è un altro punto fondamentale per potere parlare di tradimento. In certi contesti possiamo più o meno consapevolmente, con il nostro atteggiamento, spingere gli altri a tradirci perché vogliamo, ad esempio, che l’al-tro interpreti per il ruolo del traditore, in questo caso è difficile sostenere che le aspettative sono disattese.

Alcuni pensano che un’altra condizione necessaria per il tradimento è la co-noscenza dell’infedeltà, parafrasando il vecchio detto “occhio non vede cuore non duole”. A conferma della loro posizione alcuni citano le parole di Otello “ chi è de-rubato senza sapere che cosa gli rubano è come se non fosse dede-rubato affatto”!!.

Molti altri invece sostengono che il tradimento è tale anche se il partner non è a conoscenza del misfatto. Anche io condivido questa tesi, sostanzialmente per due motivi: il primo è che la costruzione di un triangolo affettivo modifica in ogni caso le relazioni di coppia. La seconda ragione è che nei rapporti amorosi spesso si sceglie di ignorare ( in modo più o meno cosciente) ogni segnale o corpo del reato.

In certi casi può instaurarsi una sorta di “ gioco al massacro” dove l’adultero dissemina in giro le prove del reato al fine di farsi scoprire e l’altro persevera nel-l’ignorare anche gli indizi più evidenti. In questo modo si può creare una sorta di gioco dei ruoli che mantiene in vita un rapporto con il proprio autoinganno.

La scoperta di essere traditi produce diversi effetti: quello di scoprirsi più fragili e più vulnerabili, viene abbandonato il “noi” tipico dell’appartenenza alla coppia e vengono ripristinati i pronomi io e tu, ci si interroga su noi stessi e sugli altri.

Nel complesso c’è una forte perdita di autostima, e soprattutto paradossal-mente subentra un senso latente di colpevolezza per avere commesso qualcosa da meritare di essere traditi.

Quest’ultimo aspetto potrebbe apparire inspiegabile, visto che stiamo parlando di colui che ha subito il tradimento. In realtà questa sensazione nasce dal tentativo di mantenere in almeno in piccola parte un aspetto buono del partner (traditore), al fine di non affrontare la pena dovuta alla rottura del rapporto affettivo .

Questo tentativo necessariamente produce l’affermarsi del senso di colpa, che fa dire al partner “tradito” in fondo se questa cosa è successa la responsabilità è an-che mia”, considerazione an-che in certi casi ha un fondo di verità

Nonostante quello che generalmente si pensa rispetto all’infedeltà occasionale (la cosiddetta avventura o scappatella), quando si verificano casi di questo genere le motivazioni sono abbastanza complesse e profonde; può accadere che la motiva-zione della scelta del tradimento non sia affatto derivata da una insoddisfamotiva-zione nei confronti del partner, ma sia invece il frutto e l’espressione di una ferita narcisi-stica profonda .

Vi può essere la situazione in cui il soggetto soffre (anche a livello inconscio latente) perché pensa di non essere più desiderato, di non essere più utile e può sentirsi marginalizzato, può soffrire di sensazioni di fallimento, di autodenigrazione. In questo caso può ricercare un nuovo oggetto d’amore, anche temporaneo, per di-mostrarsi di poter essere amato e desiderato, e quindi per colmare quella lacuna narcisistica che si era venuta a creare, per uscire da quel clima di frustrazione affet-tiva che gli pesava e per recuperare in questo modo il proprio valore.

Se il desiderio di essere amato e desiderato da altri diventa un elemento deter-minante per il soggetto che lo vive, perchè lo rassicura sul proprio valore, certi at-teggiamenti possono trasformarsi in una vera e propria coazione a ripetere.

Si può mettere in atto un sottile gioco di seduzione in modo da attirare co-stantemente l’attenzione degli altri e nello stesso tempo stimolare quella del part-ner. In certi casi si può tradire il partner per proteggerei da un rapporto troppo coinvolgente quindi come tentativo di sfuggire all’invadenza della coppia

La rilevanza di Giove Venere e Luna

Nella disciplina astrologica si individuano, come fattori di infedeltà, gli aspetti di-sarmonici fra Giove e Venere e fra la Luna e Venere. Gli aspetti negativi di Giove con Venere ripropongono psicologicamente Il tema dell’oralità affettiva che può restare insoddisfatta e quindi svilupparsi in una continua ricerca di ulteriori oggetti d’amo-re si possono cd’amo-read’amo-re situazioni di vera e propria ingordigia affettiva, dove íl soggetto ha continuamente la sensazione di non essere amato a sufficienza.

Questa situazione a lungo andare può dare una sorta di sconforto che attana-glia il soggetto anche nei momenti migliori, e che finisce per fargli credere che la soluzione migliore sia l’infedeltà.

D’altra parte Venere come Amore al pone ín questi casi la contrasto con Giove Legalità, e può quindi facilmente spingere verso illegalità affettiva. Vi è anche un contrasto fra Giove-Denaro e Venere-Amore, quindi una difficoltà a concepire psi-cologicamente una possibilità di armonia tra i due valori: ciò può portare, soprat-tutto se Giove è forte nel tema, a legami basati sull’interesse, che quindi finiscono col favorire l’infedeltà.

All’interno della tematica degli aspetti Giove-Venere vanno distinti, a mio avvi-so, glí aspetti di quadratura da quelli di opposizione.

Nel primo caso lo stimolo a ricercare la sicurezza attraverso la legalità rimane, mentre nella opposizione il contrasto può portare al rifiuto di legarsi definitivamen-te e in modo legalizzato con l’oggetto d’amore

Il soggetto portatore dell’opposizione considera, l’istituzione legalizzata, in questo caso in particolare il matrimonio, non conciliabile con i sentimenti. E’ il tipi-co atteggiamento di chi tipi-considera il matrimonio la tomba dell’amore. In quest’ulti-mo caso, se non sussistono nel tema natale delle controindicazioni, è maggiore la compensazione attraverso la ricerca del piaceri e dei lussi, oppure attraverso legami basati sul puro interesse.

Se l’opposizione Giove-Venere è combinata con un forte influsso nettuniano, il rifiuto del legame affettivo duraturo può essere un modo per cercare di mantene-re l’idealizzazione dell’oggetto d’amomantene-re.

Nel caso di aspetti dissonanti fra la Luna e Venere il soggetto resta legato for-temente, nelle sue esperienze affettive, al trascorso stato infantile, dove è difficile l’integrazione fra la componente femminile lunare e quella affettiva venusiana; il contrasto spinge il soggetto a cercare più facilmente relazioni affettive superficiali in alternativa o in concomitanza a un rapporto stabile, l’immagine della madre, o di un’altra figura femminile sostitutiva che ha fortemente condizionato í rapporti af-fettivi del soggetto.

Come già detto, Venere simboleggia la capacità di investimento affettivo rela-tivo all’oggetto d’amore, e, nel caso di dissonanze Luna-Venere si può avere una sorta di fissazione a un’immagine materna che íl soggetto può cercare continua-mente di raggiungere o invece rifiutare.

Nell’uomo questa difficoltà può determinare un divario fra la donna ideale e quella amata, o attuare una dissociazione fra la donna da amare idealmente e quel-la con quel-la quale avere rapporti sessuali.

Nella donna, invece, può esserci una difficoltà a vivere la propria femminilità in particolare nell’ambito dei rapporti affettivi, e quindi la ricerca di diverse avven-ture può rispondere a una scelta difensiva, o a una esigenza narcisistica.

Anche la posizione di Venere nel segno del Gemelli può essere fonte di una no-tevole instabilità affettiva: Il pianeta in questo segno assume indubbiamente certe

caratteristiche di cerebralità che consentono una forte capacità di distacco e quindi provocano talvolta uno scarso coinvolgimento affettivo.

In questi casi può prevalere, con la curiosità di conoscere, il gusto dell’avven-tura dell’incontro occasionale; il valore esibizionistico e narcisistico che assume Ve-nere in questo segno trasforma il piacere di amare in quello di essere amati o desi-derati.

Il distacco cerebrale fa in modo che il sentimento assuma una certa superficia-lità, e spesso l’esigenza difensiva conduce a pensare che cambiare spesso l’oggetto d’amore sia una necessità per mantenere sempre vivo l’interesse. Se un soggetto ha Venere nel Gemelli e si lega stabilmente, vi sono maggiori probabilità che senta la ne-cessità di avere delle avventure, soprattutto se altri aspetti del tema lo confermano.

Anche la posizione di Venere nel campo XII porta a problemi dal punto di vista affettivo; se isolata, può essere fonte di prova nel campo dei sentimenti, mentre d’altra parte, e in particolare se colpita da aspetti disarmonici, può dare la tendenza a relazioni amorose corrette, fuori dalla regolarità della casa V.

Fino a qui ho cercato di analizzare le modalità di scelta del partner e íl tipo dí rapporto che si tende a instaurare in base alle proprie caratteristiche psicologiche nell’ambito della relazione.

Abbiamo visto come si pensa limitare strettamente il rapporto affettivo ad aspetti parziali, pur avendo un desiderio avido e massiccio di amore, o limitare la relazione nel tempo o nella profondità, o scegliere il partner sulla base della imma-gini parentali oppure accoglierlo in base a un suo vissuto come vittima.

Abbiamo visto come, in queste scelte, si intreccino numerosi problemi, e come una relazione debba dare risposte a numerose richieste. Ecco quindi, che si com-prende quanta influenza hanno i nostri problemi inconsci, il nostro vissuto affettivo e quello del partner nella scelta che facciamo.

Si potrebbe concludere questo excursus (nella prossima parte inizieremo la ve-rifica delle affinità elettive attraverso l’oroscopo comparato) con una frase di Ber-gler: “ Nel cimitero dell’amore non ci sono vittime innocenti. Certo che vale la pena di domandarci quanta parte ha il movente che spinge a legarci a un’altra persona il desiderio di rassicurazione, e quale peso ha Il sentimento d’amore e il desiderio di vivere insieme: in questo campo credo che l’astrologia possa dare insieme alla psi-cologia, un notevole contributo.

Il tema natale N° 5 appartiene ad un individuo di sesso maschile che ha fatto dell’infedeltà il suo modus vivendi; infatti pur essendo sposato e con figli, ai quali, peraltro, é molto legato, non è stato fedele alla moglie, possiamo senz’altro affer-mare, neppure nel periodo della luna di miele .

Analizzando il tema natale possiamo rilevare parecchi elementi astrologici che confermano il suo atteggiamento; intanto, la spinta narcisistica del Sole nel

segno dei Gemelli va ad intrecciarsi, nel tema natale, con una forte oralità in-soddisfatta: troviamo infatti l’Ascendente nel segno del Toro e una seconda ca-sa particolarmente occupata, in primo luogo dal Sole, che si trova sulla sua cu-spide.

L’elemento di instabilità tipico del segno dei Gemelli è in questo caso, accen-tuato dalla congiunzione di Urano e Mercurio con il Sole che rafforza il desiderio di cambiamento e di anticonformismo.

Venere, che si trova nel femminile e tenero segno del Cancro sembra esprimere il bisogno dí affetto e di protezione che probabilmente è stato frustrato, nel sogget-to, dalle dissonanze del pianeta con i lenti Giove e Nettuno e dalla larga congíun-zione con Saturno.

Troviamo inoltre una congiunzione Luna-Plutone largamente congiunto a Marte che coinvolge la cuspide della quinta casa, nel segno del Leone: quindi la ri-cerca di compensazioni affettive ricche di eccessi.

D’altra parte la Luna congiunta a Plutone predispone ad una relazione ambiva-lente e complicata con la madre che certo non è un buon presupposto per una sta-bilità affettiva e, quindi favorisce l’ incostanza, accrescendo la tendenza ad avere flirt; Marte, dal suo canto, predispone alla passionalità, all’impulsività nel campo

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