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Attori sociali e di progetto: diacronia delle

3.1 Il progetto Ghanacoop: una storia

3.1.2 Attori sociali e di progetto: diacronia delle

relazioni

Uno dei nodi centrali della rete di supporto di Ghanacoop, sin dall’inizio, è costituito da Confcooperative di cui Arcadia è socio, che mette in contatto la neo nata cooperativa con Emilia Frutta, con Nordiconad e con AEMIL Banca, il sostegno istituzionale consente di avviare tutte le relazioni in essere. L’oc- casione pubblica che mette in contatto la realtà cooperativa Ghanacoop con i referenti di AEMIL Banca va collocata esattamente nella Conferenza tenuta- si a Bruxelles su Migrazione e Sviluppo nel 2003 dove i leader di Ghanacoop hanno potuto incontrare la responsabile delle attività inerenti la responsabi- lità sociale d’impresa della banca. Il rapporto con Coop Estense, invece, è da attribuire direttamente al ruolo ricoperto dal ex-presidente dell’Associazione Ghana Onlus (GNA) nel distretto dei soci consumatori di Coop. Grazie a quel ruolo, il presidente aveva potuto presentare la cooperativa direttamente a Coop Estense che, oltre a riconoscere il valore strategico e commerciale di questo accordo, ne individua le caratteristiche vincenti di un progetto locale e, anche in questo caso, il forte sostegno dato dalle istituzioni locali diviene una ulteriore ragione di adozione del progetto. Mentre il rapporto commer- ciale con Nordiconad si è attivato immediatamente, il rapporto commerciale e di fiducia con Coop Estense ha richiesto più tempo dovuto all’organizzazio- ne interna di questo gruppo della grande distribuzione. La collaborazione è stata avviata nel 2005 e nell’estate del 2006 si sono venduti i primi prodotti negli ipermercati e successivamente nei supermercati. Nel periodo in cui i prodotti Ghanacoop entrano nei circuiti Coop, Nordiconad in collaborazione con la cooperativa vince il premio Ethic Award 2006.

Ghanacoop, in questi anni di crescita e consolidamento, ha costruito una rete piuttosto ampia ed articolata di interlocutori economici e sociali svilup- pando relazioni locali con associazioni di immigrati provenienti da altri paesi dell’Africa sub-sahariana, altre ONG quali il WWF Italia, ma anche soggetti pubblici come l’Università di Modena e Reggio Emilia, in particolare con il

dipartimento di Economia Aziendale della Facoltà di Economia. Grazie a quest’ultima collaborazione ha ideato e costruito un marchio che certifichi le iniziative imprenditoriali dei migranti che connettono paesi d’origine e paesi di destinazione, MIDCO4. E ancora con alcuni dipartimenti del Policlinico di Modena, ma anche con figure chiave nel territorio ghanese come, ad esempio, una relazione con il Cardinale Turkson5, vescovo di Takoradi ed importan-

te esponente della Chiesa Cattolica Africana, con cui sono stati concordati alcuni investimenti in Ghana. In particolare, su consiglio ed indicazione del Cardinale, la cooperativa ha deciso di potenziare la struttura dell’ospedale cattolico di Apam con la costruzione del reparto di Pronto Soccorso per la cura ed il trattamento dei traumatizzati da incidenti stradali.

Le collaborazioni con la grande distribuzione si sono, dopo il finanzia- mento MIDA, ulteriormente rafforzate ed allargate per la promozione di in- terventi di cooperazione e sviluppo d’impresa ma anche di interventi di tipo socio-sanitario in Ghana. Nel primo caso l’interlocutore privilegiato rimane ANCC-COOP (Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori) a cui è stato presentato un progetto per la realizzazione di uno stabilimento produttivo in Ghana per la produzione di frutta in scatola e succhi di frut- ta. Nel secondo caso, invece, Nordiconad aveva già avviato le procedure di finanziamento per la realizzazione di un pronto soccorso mobile destinato al- l’area limitrofa il villaggio di Gomoa Simbrofo, e nel 2008 si è concretamente realizzato il finanziamento del reparto ospedaliero di pronto soccorso già so- pra citato. Quest’ultimo progetto, in linea con la vocazione dell’associazione modenese agli interventi di aiuto in ambito sanitario, ha ristrutturato e dato nuova forma alla relazione con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Reggio Emilia e Modena costruendo un intervento rivolto agli abi- tanti del villaggio dove è stato localizzato il terreno in cui si produrranno i

4MIDCO è l’acronimo di Migrants Initiatives for Development in the Country of

Origin, l’ideazione del marchio intendeva certificare i processi produttivi fondati sulla cooperazione internazionale volti alla crescita economica e sociale dei paesi in via di svi- luppo. Con l’obiettivo di incentivare la creazione di filiere di lavoro che collegano i paesi d’origine degli immigrati della diaspora con i paesi di destinazione, il marchio non sosti- tuisce ad altre certificazioni che attestano la responsabilità sociale come il Fair Trade ma intende accrescerne il valore etico. (Zavani M., Il ruolo dell’immigrazione nei processi di sviluppo economico internazionale”, working paper, Facoltà di Economia di Modena, 2007, pg. 2)

5Il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turckson è stato relatore generale al Sinodo speciale

dei vescovi per l’Africa tenutosi a Roma il 5 ottobre del 2009. Le dichiarazioni del Cardi- nale Turckson, sull’auspicio dell’elezione di un papa nero in futuro e su un’apertura della Chiesa cattolica all’uso dei preservativi, per la loro peculiarità tematica e per la risonanza della notizia sono state rilevate e commentate sui principali quotidiani Italiani, si fa qui riferimento specifico alla fonte ANSA, Roma 5 ottobre 2009 ore 16:02.

prodotti Ghanacoop.

Brevemente si potrà notare che gli interlocutori economici della cooperati- va, pur pensando forme di cooperazione internazionale e tenendo conto della duplice appartenenza di Ghanacoop a due contesti immaginano forme di aiuto e cooperazione molto diverse l’uno dall’altra. Anche la rappresentazione dei progetti, da parte dei referenti dei partner della grande distribuzione, raccon- ta di un approccio rivolto ad alleviare le sofferenze dei beneficiari e di un altro rivolto più allo sviluppo economico di un’area. Ciò che accomuna entrambi i progetti è la fiducia nel soggetto proponente nella sua affidabilità, e nella sua capacità di mediare contesti culturali ed economici al punto da poter pensa- re anche ad ingenti investimenti produttivi. La competenza dei due contesti culturali e produttivi di Ghanacoop e la competenza professionale di Arca- dia costituiscono per i partner un punto di forza dei progetti, e la relazione tra i due soggetti Arcadia e Ghanacoop è sempre più salda, le due coope- rative infatti si integrano al punto che i partner di Ghanacoop identificano quest’ultima nelle figure di riferimento di entrambe le cooperative.

L’apporto ed il sostegno di Arcadia, che ha anche provveduto alla stesura del progetto, sono sempre molto importanti per Ghanacoop, che pur avendo formalizzato questa collaborazione nel consorzio paritetico Oltrelab, rimane nelle parole dei testimoni incontrati ancorata, sostenuta ma anche dipendente da questa almeno sino all’inizio del 2009, data che segna anche l’ingresso del gruppo Oltrelab, o meglio delle persone fisiche come soci di Ghanacoop, sino al 2009 i soci erano tutti ghanesi, e gli italiani che ne facevano parte erano soci in quanto rappresentanti di persone giuridiche, di banche, enti etc. Nel 2009 si verificano diversi cambiamenti nella composizione dei soci e gli italiani, che avevano lavorato affinché Ghanacoop crescesse, entrano a far parte a pieno titolo ed in quanto soci della cooperativa.

La collaborazione con AEMIL Banca è stata avviata sin dall’inizio del pro- getto Ghanacoop, da questa si sono reperite le risorse per finanziare le campa- gne di comunicazione ma anche l’acquisto del pannello fotovoltaico installato nel villaggio di neo localizzazione della cooperativa in Ghana. AEMIL Ban- ca, con due missioni sul campo, ha potuto verificare il lavoro fatto ma anche stringere accordi con Société Genérale per incentivare la bancarizzazione delle rimesse. La collaborazione doveva ulteriormente rafforzarsi con l’inserimento nel personale della banca italiana di un cittadino ghanese che si occupasse di costruire delle relazioni con la “comunità” ghanese affinché venissero po- tenziati dei servizi bancari con questo importante, oltre che numericamente considerevole, gruppo di immigrati in Emilia Romagna. Questa collaborazio- ne effettiva ed ulteriore per diverse ragioni non si concretizzò mai, ma la si riferisce per sottolineare come il progetto Ghanacoop abbia avuto la capacità di costruire relazioni multiple e favorire un maggior protagonismo da parte

degli immigrati ghanesi.

La referente di AEMIL Banca, ascoltata in questa ricerca, ha dichiarato inoltre che il progetto Ghanacoop, data la complessità ed il triplice carattere sociale, economico e culturale si differenzia profondamente dai progetti tipica- mente ascrivibili alle comunità della diaspora, ma che per effetto del rapporto con l’associazione ghanese altre associazioni hanno fatto richieste di parte- nariato e sottoposto alla loro attenzione progetti. Da questo punto di vista il progetto Ghanacoop e la sua visibilità hanno consentito se non la nascita di iniziative di co-sviluppo, l’emersione di proposte volte alla partecipazione attiva dei collettivi della diaspora nei contesti di vita e di approdo.

Dalla fine del 2006 sino al 2008, inoltre, Ghanacoop ha promosso degli incontri con associazioni di migranti provenienti da paesi dell’Africa sub- sahariana ma anche dall’est Europa, per promuovere sul territorio iniziative comuni di animazione socio-culturale e, soprattutto, per verificare l’ipotesi di attuazione e di replicabilità, in altri contesti, dell’impresa cooperativa. In particolare si è prestata cura nei rapporti con le associazioni dei seguenti paesi: Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Burkina Faso ed Albania.

Ciò che appare importante sottolineare è questo sforzo, da parte di Gha- nacoop, di articolare la rete di sostegno aprendo ad associazioni e gruppi che condividono l’esperienza di migrazione ma anche alle associazioni nazionali ghanesi di altri territori.