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e la posizione del Giappone

2.5 Accordo sugli Aspetti Commerciali dei Diritti di P.I 1 Il retroscena dell'Accordo

2.5.5 L'avvento dell'epoca TRIPs Plus

Un altro e forse più significativo fenomeno successivo all'attuazione del TRIPs, è stato l'inizio del periodo di stipulazioni di speciali accordi per lo più di natura bilaterale, con lo scopo di specificare e in molti casi di intensificare le norme contenute nel testo del novantaquattro - possibilità offerta dal suo stesso art. 1. Data la generale applicazione di regolamentazioni più rigide, questi Accordi di Libero Scambio - Free Trade Agreements o FTA - vengono raccolti sotto l'espressione "TRIPs Plus" (o anche "TRIPs +"). Sono state distinte tre categorie di TRIPs Plus:

I) accordi tra nazioni di regioni geografiche limitrofe II) accordi tra nazioni sviluppate e nazioni in via di sviluppo III) accordi tra sole nazioni sviluppate

Come è prevedibile, gli accordi del secondo genere vedono protagonisti nel ruolo di nazioni sviluppate USA, UE e Giappone. Dall'analisi degli accordi bilaterali, emerge che gli USA sono lo Stato che più di tutti ha estremizzato le disposizioni riguardanti i diritti di P.I., in base al rigido principio dell'amministrazione Bush per cui queste dovessero "seguire gli standard di protezione simili a quelli attuati entro il territorio statunitense" a prescindere dal

32 Il summary dell'Iniziativa è consultabile al sito del Ministero degli Affari Esteri giapponese, al link:

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partner dell'accordo - un approccio che è stato successivamente definito "one size fits all".33

Le disposizioni "plus" prevedono restrizioni in materia di brevetti e di distribuzione delle merci, con lo scopo principale di favorire il settore farmaceutico e chimico-alimentare delle nazioni più sviluppate. Tali vantaggi sono in genere acquisiti mediante norme che riaffioreranno nuovamente nel testo del Trans- Pacific Partnership, come ad esempio: protezione per i dati dei test farmacologici, estensioni di durata dei brevetti e altri capitali intellettuali, restrizioni ai sistemi di importazioni parallele, licenze obbligatorie ed eccezioni ad uso governativo, brevettabilità per nuove funzioni di medicinali o prodotti chimici già noti e già registrati.34 Dati i contenuti in netta contrapposizione con le raccomandazioni Doha, USA e UE sono stati più volte ammoniti dalla Commissione sulle P.I., Innovazione e Sanità Pubblica della WTO, senza però ottenere sostanziali risultati.

Seppur raccolti sotto la sigla di TRIPs Plus, i patti bilaterali che il Giappone ha condotto tra il 2002 e il 2014, non presentano forti implementazioni in materia di P.I.35 Gli accordi sono stati stipulati nella forma di EPA cioè Economic Partnership Agreement, differenti dai già citati FTA per il loro estendersi ben oltre i temi delle tariffe doganali e delle regolamentazioni su altri servizi di scambio.36 Secondo i dati consultabili dal sito del Ministero per gli Affari Esteri (外務省; Gaimushō) - siglato MOFA, dall'inglese Ministry of Foreign Affairs -37 il Giappone

conta ad oggi 15 EPA conclusi e altri sette sotto negoziazione. I principali partner sono le nazioni dell'area estremo asiatica, con cui il Ministero prevede di distendere le barriere che pongono ancora ostacoli alla completa liberalizzazione

33 Beatrice LINDSTROM, Scaling Back TRIPs-Plus: An Analysis of Intellectual Property Provisions in Trade

Agreements and Implications for Asia and the Pacific, in New York University Journal of International Law & Politics, New York, Spring 2010, pp. 963 e seguenti.

34

Mohammed EL SAID, Public Health related TRIPS-Plus Provisions in Bilateral Trade Agreement, 2010, pp. 125 e seguenti, al link: http://applications.emro.who.int/dsaf/dsa1081.pdf

35

Eccezion fatta per l'accordo multilaterale risalente al 2012 tra i Paesi della Regional Comprehensive Economic Partnership, siglata RCEP, composta dai membri ASEAN, Giappone, Cina, Corea del Sud, India, Australia e Nuova Zelanda.

36

ONO Nahoko, Japan's Approach to FTAs and IP, in Intellectual Property and Free Trade Agreement in the

Asia Pacific Region, Londra, Springer, maggio 2014, p. 215.

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dei prodotti giapponesi.38 Inaspettatamente, la lunga stagione degli EPA ha avuto inizio non da richieste interne al Giappone, ma dalle proposte non ufficiali di alcuni governi esteri, primi fra tutti quello messicano e quello sudcoreano. Superate le prime difficoltà anche grazie all'EPA "pilota" con Singapore, i governi Koizumi sono riusciti a portare a termine o a spianare il terreno per almeno i 2/3 degli accordi ad oggi siglati.39

Come già accennato, quello che appare chiaro dall'analisi degli EPA giapponesi è che non propongono radicali estensioni delle norme già contenute nel TRIPs, ma si limitano a perfezionare le aree in cui il testo dell'Accordo lascia volontariamente più margine di azione domestica ai suoi membri, oppure si occupano di questioni più tecniche come il consolidamento della collaborazione con gli uffici brevetti stranieri; inoltre nessuno degli EPA stipulati prevedere la revisione dei testi di legge giapponesi.

I punti attorno ai quali ruotano i capitoli in materia di P.I. sono sostanzialmente tre:

 Semplificazione e trasparenza delle procedure di registrazione estere di un'invenzione o di un'opera, e di altre procedure amministrative

 Estensione e facilitazione delle procedure di riconoscimento di un'invenzione nelle nazioni partner

 Inasprimento delle sanzioni per contraffazione e potenziamento delle misure di frontiera

Un caso di particolare importanza è però quello dell'accordo con la Svizzera firmato il 29 luglio 2009.40 Unico EPA condotto con un Paese europeo, le proposte contenute nei testi delle negoziazioni presentano molte richieste da parte della Svizzera definibili come TRIPs Plus. Tuttavia, per quanto queste oltrepassino le disposizioni inserite nell'Accordo del novantaquattro, la maggior parte di esse rientra già nei limiti degli standard giapponesi nazionali.

Le uniche proposte rifiutate dal Giappone sono state l'estensione della definizione di trademark a tipi di marchi non convenzionali, come quelli come uditivi, olfattivi

38

ONO Nahoko, Japan's Approach to FTAs and IP, in Intellectual Property and Free Trade Agreement in the

Asia Pacific Region, Londra, Springer, maggio 2014, p. 217.

39

ONO, pp. 219 e seguenti.

40 Il testo dell'EPA è consultabile al sito della Switzerland Global Enterprise al link: http://www.s-

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e di movimento, l'allungamento della tutela del diritto d'autore da 50 a 70 anni, e il riconoscimento della stesso dal momento della pubblicazione dell'opera piuttosto che della sua registrazione.

T

Taabbeellllaa22:: PPaarrttnneerrEEPPAAddeellGGiiaappppoonnee4411

Partner EPA

Inizio

negoziazioni Firma accordo

Inclusione norme P.I.

Singapore Gennaio 2001 Gennaio 2002

Messico Novembre 2002 Settembre 2004

Malesia Gennaio 2004 Dicembre 2005

Filippine Febbraio 2004 Settembre 2006

Tailandia Febbraio 2004 Aprile 2007

ASEAN Aprile 2005 Aprile 2008

Indonesia Luglio 2005 Agosto 2007

Cile Febbraio 2006 Marzo 2007

Brunei Giugno 2006 Giugno 2007

Vietnam Gennaio 2007 Dicembre 2008

India Gennaio 2007 Febbraio 2011

Australia Aprile 2007 Luglio 2014

Svizzera Maggio 2007 Luglio 2009

Perù Aprile 2009 Marzo 2011

Mongolia Marzo 2012 Febbraio 2015

41 Materiale tratto da: ONO Nahoko, Japan's Approach to FTAs and IP, in Intellectual Property and Free

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D'altra parte invece, l'unico rifiuto elvetico ha riguardato una disposizione inserita dal Giappone, atta a stimolare le trattative ACTA.42

Di particolare interesse è il fatto che le pretese svizzere sono in linea con quelle rintracciate nel capitolo sulle P.I. proposto per il testo del Trans-Pacific Partnership e pubblicato da ONG come Wikileaks e Knowledge Ecology International, come verrà analizzato nel Capitolo IV.

2.6 I due Trattati post TRIPs