e la posizione del Giappone
2.6 I due Trattati post TRIPs 1 Il Trattato sul Diritto dei Trademark
Nonostante il TRIPs avesse condotto tutte le nazioni firmatarie ad uniformarsi circa la definizione di trademark e la durata della protezione da applicare, negli anni novanta le procedure per la registrazione, modifica e rinnovo dei trademark differivano significativamente da Paese a Paese. L'obiettivo del Trattato sul Diritto dei Trademark, siglato TLT (Trademark Law Treaty), è quindi stato quello di armonizzare tali procedure così che tutti gli uffici brevetti degli Stati membri convenissero sotto lo stesso regolamento. In sostanza il TLT può essere considerato il corrispettivo per i marchi del PCT e del Sistema de L'Aia. Il testo dispone che i marchi cui è applicabile il Trattato non possono essere di natura uditiva, olfattiva o di movimento. Permette l'applicazione a marchi tridimensionali, come nel caso del Giappone, ma solo ai Paesi che già includono tale norma nei propri sistemi (in sostanza i trademark tridimensionali non costituiscono standard di carattere minimo). Infine, si chiarisce che non sono oggetto del Trattato marchi collettivi, di certificazione o di garanzia.43
Si stabilisce che la durata della registrazione iniziale e di ogni rinnovo passa da sette, come previsto dal TRIPs, a 10 anni.
42
Uno schema riassuntivo delle negoziazioni è proposto in: ONO Nahoko, Japan's Approach to FTAs and IP, in Intellectual Property and Free Trade Agreement in the Asia Pacific Region, Londra, Springer, maggio 2014, p. 234.
43 Per "marchi collettivi" si intendono trademark unici per cui fa richiesta non un soggetto singolo ma una
molteplicità di soggetti; per "marchi di certificazione" si intendono trademark per cui è necessario il
raggiungimento di determinati standard di qualità; per "marchi di garanzia" si intendono trademark riferiti a beni o servizi in cui ogni fase del processo di produzione risponde a parametri prestabiliti.
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Il TLT è stato adottato nell'ottobre del 1994 ed è entrato in vigore il primo agosto 1996; in realtà solo 6 Paesi firmarono in quella data: questo perché i tempi di adattamento del sistema nazionale alle nuove indicazioni pretese dal Trattato - si pensi non solo alla revisione di testi di legge, ma anche alla preparazione degli uffici addetti - sono stati più lunghi che in altre occasioni. E' per questo che molte delle nazioni hanno aderito non prima degli anni duemila. Per quanto riguarda il Giappone, prima della sua formale adesione il primo aprile 1997, nel giugno dell'anno precedente è stato necessario modificare in più punti il testo della Legge sui Trademark. Esempi sono l'adattamento delle categorie di marchi a quelle illustrate dalla settima edizione dell'Accordo di Nizza; la possibilità di presentare richiesta per più marchi contemporaneamente che ricoprono più di una classe di beni o servizi, (riferendosi ai parametri della classificazione di Nizza); il riconoscimento di marchi tridimensionali (topologia opportunamente aggiunta al sistema nazionale prima delle firma del Trattato); la possibilità di far richiesta di cancellazione di un trademark per non-uso da parte di chiunque e non solo da un soggetto "legalmente interessato" al marchio.44
Infine, il TLT è stato l'unico caso in cui il Giappone ha aderito con riserve, secondo quando permesso dallo stesso Trattato. Tali riserve si applicano agli articoli 21.1 e 22.6 e riguardano rispettivamente l'esclusione dalle procedure di registrazione di marchi associati, difensivi e derivati,45 e la possibilità di particolari esaminazioni al momento della presentazione del rinnovo del trademark.
2.6.2 Il Trattato WIPO sul Diritto d'Autore
Il principale scopo che il Trattato WIPO sul Diritto d'Autore, siglato WCT dall'inglese WIPO Copyright Treaty, si propone è l'adeguamento dei diritti di copyright in risposta alle nuove tecnologie audiovisive e informatiche. Per questo il WCT è definito come un accordo speciale da integrare al testo della Convenzione di Berna, inteso nella sua ultima revisione del 1971.
44
Wilhelm RÖHL, History of law in Japan since 1868, Boston, Brill Academic, febbraio 2005, p. 479.
45 Per "marchi associati" si intendono trademark simili e appartenenti allo stesso titolare; per "marchi
difensivi" si intendono particolari trademark utilizzati in prevenzione di possibili violazioni di altri marchi registrati; per "marchi derivativi" si intendono trademark estremamente simili a quelli registrati in passato dallo stesso proprietario per beni o servizi simili.
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Ultimato nel dicembre del 1996, il Trattato è ufficialmente entrato in vigore solo il 6 marzo del 2002, quando 28 nazioni lo firmarono. Anche il Giappone aderì nel 2002, non prima di aver emendato nel 1999 la Legge sul Copyright e sulla Concorrenza Sleale,46 così da conformarsi alle disposizioni del testo.47
Il Trattato può in parte considerarsi necessario sviluppo delle nuove disposizioni TRIPs: oltre ai software per computer infatti, il WCT estende la definizione di opera letteraria anche ai database, chiarendo dunque l'espressione "compilazioni di dati" già utilizzata dall'Accordo nel suo art. 10. Data la prossimità delle materie e la consequenzialità dei testi, il WCT ricalca spesso lo stile e il contenuto delle norme del TRIPs. 48
Conseguentemente all'avvento delle nuove tecnologie, nel Trattato vengono stabiliti dei principi fondamentali da intendere come perfezionamento del testo della Convenzione di Berna: innanzitutto, il fatto che il salvataggio su supporto elettronico di qualsiasi genere è da considerarsi riproduzione dell'opera, e il fatto che la trasmissione di tali lavori su qualsiasi tipo di network (come internet), senza l'autorizzazione da parte del titolare del diritto è una forma di violazione dello stesso. Il WCT completa inoltre la lista dei diritti dell'autore dell'opera oltre a quelli già garantiti da Berna come diritti di distribuzione, pubblicazione e noleggio relativamente a software per computer, opere incluse in fonogrammi e lavori cinematografici.
Nel Trattato è specificato che anche la durata della tutela dei diritti per software e banche dati è di 50 anni dalla loro pubblicazione; il testo inoltre rettifica la durata per le opere fotografiche e di arte applicata, uniformandole allo standard dei 50 anni.
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L'intervento sulla Legge sulla Concorrenza Sleale è giustificato dal fatto che, essendo considerate vere e proprie informazioni importanti redatte sotto un particolare tipo di linguaggio, rientrano nella definizione di segreto industriale anche i codici binari dei programmi su cui un cittadino o un'azienda possiede utilizzo esclusivo.
47
Wilhelm RÖHL, History of law in Japan since 1868, Boston, Brill Academic, febbraio 2005, p. 516.
48 Un esempio è l'art. 2, che replica senza alcuna differenza l'art. 9.2 dell'Accordo, sul concetto di
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