• Non ci sono risultati.

e la posizione del Giappone

2.5 Accordo sugli Aspetti Commerciali dei Diritti di P.I 1 Il retroscena dell'Accordo

2.5.2 Breve analisi delle disposizioni contenute nel TRIPs

L'Accordo, entrato in vigore il primo gennaio del 1995, stabilisce un anno di tempo per conformare le leggi nazionali agli standard minimi indicati, e per aderirne ufficialmente. Ai Paesi in via di sviluppo è stato concesso un periodo di transizione più lungo, in base alle proprie condizioni. Molte tra le nazioni meno sviluppate, pur volendo rifiutare le predisposizioni contenute nel TRIPs, non hanno potuto esimersi dal firmare: i risultati del round uruguaiano furono infatti presentati come un pacchetto di misure unico24 e la mancata adesione all'Accordo avrebbe significato allo stesso tempo il non poter prendere parte alla neonata WTO e il non poter godere di alcune norme di liberalizzazione del mercato agricolo che avrebbero sostenuto la loro crescita.

Il Giappone, il cui sistema di P.I. risultò più che coerente con il testo dell'Accordo, (avendone gestito i contenuti dietro le quinte negli anni precedenti alla sua attuazione), ritoccò le proprie leggi soltanto di un minimo, completando l'intera revisione nel novembre del 1997.25

I 73 articoli del TRIPs26 sono divisi principalmente in quattro aree: principi generali, norme relative ai diritti di P.I., tutela di tali diritti e risoluzione delle controversie.

Viene stabilito che l'Accordo trova le sue basi nelle predisposizioni già approvate alle Convenzioni di Parigi, Berna e Roma, intense nei loro emendamenti. Inoltre l'art. 1 chiarisce che le parti possono applicare a livello nazionale norme di protezione più estensive di quelle richieste nell'Accordo, poiché il testo stabilisce quelli che vengono considerati standard minimi.

Infine, oltre al principio del Trattamento Nazionale, già visto per la Convenzione di Parigi, nel suo art. 4 il TRIPs prevede il principio detto "della nazione più favorita", per cui ogni vantaggio o trattamento di privilegio concesso ad un Paese (anche

24

Andrew G. BROWN, Reluctant Partners: A History Of Multilateral Trade Cooperation, Ann Arbor, University of Michigan Press, giugno 2003, pp. 165.

25 NAKAGAWA Junji, International Harmonization of Economic Regulation, Oxford, Oxford University Press,

dicembre 2011, p. 164.

26 Il testo in lingua inglese dell'Accordo è consultabile al link:

63

non membro del TRIPs) da uno Stato membro, debba essere concesso anche a tutte le altre nazioni firmatarie.

L'Accordo passa dunque alle norme previste per i vari campi di P.I.

• La tutela del diritto d'autore si estende a tutte le tipologie di produzione già analizzate nelle pagine precedenti, con l'aggiunta dei software per computer, una decisione già annunciata nel 1991 dall'introduzione in Europa della Direttiva sui Programmi per Computer. Un comma di particolare interesse è il secondo dell'articolo 9, che prevede che la protezione del diritto sia applicata alle espressioni di invenzione e non alle idee, procedure, metodi o concetti matematici alle spalle di tali espressioni. Questa specificazione fu espressamente richiesta dalla Keidanren durante l'elaborazione del testo, poiché, consapevole della minor qualità dei software giapponesi rispetto a quelli europei e statunitensi, temeva che il nascituro trattato avrebbe ostacolato l'applicazione di algoritmi di elaborazione straniera alle produzioni nipponiche.27 Infine si dispone che la durata per la protezione delle opere è di almeno 50 anni dal termine dell'anno di pubblicazione della stessa o di 50 dal momento della sua creazione, nel caso in cui fossero decorsi almeno 50 anni dal momento della sua elaborazione alla sua pubblicazione. Le durate per opere fotografiche e di arte applicata restano invece nei parametri previsti dalla Convenzione di Berna.

• Per quanto riguarda la tutela del trademark, si stabilisce che il periodo di protezione non può essere inferiore ai sette anni, rinnovabili per un numero di volte non limitato, e che l'automatica cancellazione della registrazione può avvenire solo in caso di inutilizzo del marchio per tre anni, se in mancanza di motivazioni valide.

• Non sono da segnalare predisposizioni di particolare interesse per il design industriale, eccetto che la durata minima di protezione è prevista per 10 anni dalla data di registrazione del progetto.

• La durata minima per i brevetti è di 20 anni dalla registrazione. Vengono confermati i diritti di licenza e di trasferibilità. L'art. 27 inoltre puntualizza due questioni di particolare importanza, soprattutto in considerazione del Trans-Pacific

27 Susan K. SELL, Private Power, Public Law. The Globalization of Intellectual Property Rights, Cambridge,

64

Partnership, argomento centrale del prossimo capitolo; il primo punto è che i Paesi membri possono escludere dalla definizione di prodotto brevettabile trattamenti chirurgici, medici o diagnostici destinati ad esseri umani o animali e possono escludere piante o animali e i relativi processi biologici con cui sono stati generati. Il secondo punto è che, se non ancora previsto dalle proprie leggi nazionali, gli Stati interessati devono includere invenzioni di tipo farmaceutico e chimico- agricolo prima dell'adesione formale - un'attenzione, quella rivolta a questo tipo di prodotti, che viene ulteriormente ribadita nell'art. 39 alla parte dedicata ai segreti industriali, in cui viene specificato che i dati per i test farmaceutici e chimici e gli altri materiali consegnati al momento della registrazione del brevetto vanno difesi da qualsiasi tipo di atto di concorrenza sleale e, in alcuni casi, anche da qualsiasi azione divulgativa.

Ultimo punto da segnalare, sono gli articoli della sezione sulla tutela dei diritti riguardanti il traffico di prodotti contraffatti/pirata nelle zone di confine. Il TRIPs conferisce poteri speciali al detentore del diritto, che può dunque pretendere il blocco per ispezione delle merci (validamente28) sospettate da parte delle autorità doganali, ottenere informazioni circa l'importatore, e ottenere la distruzione o la rimozione dei beni contraffatti/pirata. Infine, gli Stati membri si cautelano chiarendo che ogni parte deve garantire procedure penali consistenti almeno in caso di contraffazione di trademark o di violazione di copyright per fini commerciali.