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Il Pacific 4, l'ingresso del Giappone e la conclusione delle trattative Il TPP ha posseduto in passato una forma precedentemente definita

sul Partenariato Trans-Pacifico

3.1 L'accordo di alto livello: il Partenariato Trans-Pacifico 1 Una panoramica generale

3.1.2 Il Pacific 4, l'ingresso del Giappone e la conclusione delle trattative Il TPP ha posseduto in passato una forma precedentemente definita

embrionale: già prima del 2008 e dell'ingresso degli USA nelle trattative, un nucleo di quattro Paesi negoziatori dibatteva su questioni che sarebbero diventate in seguito argomenti centrali del Partenariato.

L'iniziativa per la nascita di un PTA di area pacifica emerse nel Summit APEC del 2002, quando i governi singaporiano, neozelandese e cileno decisero di intraprendere dei round di confronto che continuarono fino all'aprile 2005, quando anche il Brunei si aggiunse ai tre. I round portarono alla nascita del Trans- Pacific Strategic Economic Partnership Agreement, più comunemente noto come Pacific 4 (o P4) presentato al meeting APEC del giugno 2005. Il testo dell'Accordo conteneva 20 capitoli riguardanti alcune delle materie poi incluse nel TPP; inoltre, così come il Partenariato, l'Accordo P4 ammetteva l'adesione di altri Paesi. Tuttavia la risonanza che ottenne non è stata rimarchevole e una delle cause è stato probabilmente il fatto che le due economie più forti, cioè Singapore e Nuova Zelanda, potevano già contare su di un patto bilaterale risalente al 2001.13 Per questo motivo si può sostenere che a ristorare le sorti dell'Accordo siano stati gli

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L'edizione in lingua inglese, la sola ad essere per il momento disponibile, è consultabile al sito dell'Ufficio Esecutivo per il Commercio USA, al link: https://ustr.gov/trade-agreements/free-trade-agreements/trans- pacific-partnership/tpp-full-text

13 Deborah ELMS & Chin L. LIM, The Trans-Pacific Partnership Agreement (TPP) Negotiations: Overview and

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USA, formulando richiesta di adesione nel gennaio del 2008.14 Dall'ingresso degli USA infatti, l'Accordo, ribattezzato Trans-Pacific Partnership, ha riacquistato interesse sia agli occhi dei Paesi già membri sia delle nazioni del Pacific Rim. Come previsto, l'adesione statunitense ha comportato l'ingresso di altri Stati come Australia, Perù e Vietnam.

I round di discussione del Partenariato iniziarono nel marzo del 2010. Sebbene il P4 avesse già contemplato l'idea dell'ingresso di altri Paesi, è stato solo nell'ottobre dello stesso anno che le parti hanno definito il procedimento di inclusione, basato su incontri bilaterali con gli aspiranti membri e su una votazione ufficiale. Tramite questo processo, nell'autunno del 2010 sono stati inclusi nel TPP Vietnam e Malesia, mentre è stata respinta la richiesta avanzata dal Canada poiché non ancora allineato con gli standard richiesti dal Partenariato. Un altro problema di forma che si presentava alle parti era la questione della sovrapposizione degli accordi bilaterali che i Paesi membri avevano sottoscritto tra di loro negli anni precedenti. Tra i nove partecipanti, il numero di accordi matematicamente possibile era di 36 ed effettivamente quelli raggiunti prima del TPP ammontavano a 25, un numero alto e, in un certo senso, scomodo da gestire.15 Il testo del TPP avrebbe dovuto utilizzare un linguaggio in grado di "cucire insieme le disposizioni preesistenti in modo innovativo".16 Il principio infine applicato è stato quello per cui il TPP avrebbe rimpiazzato gli accordi precedenti, senza che ciò comportasse la revoca degli stessi. Il progetto delle parti di concludere l'accordo entro il novembre del 2011 non ha trovato riscontro con le reali esigenze e gli effettivi progressi delle negoziazioni, e la serrata sequenza di incontri e di round del 2011 ha principalmente condotto alla chiusura di un testo ufficiale che per "Grandi Linee" chiarisce i punti cardine del Partenariato in discussione.17 Il testo,

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https://ustr.gov/schwab-statement-launch-us-negotiations-join-trans-pacific-strategic-economic- partnership-agreement

In realtà la richiesta di adesione statunitense non è stata ufficializzata prima del dicembre 2009.

15

Deborah ELMS & Chin L. LIM, The Trans-Pacific Partnership Agreement (TPP) Negotiations: Overview and

Prospects, febbraio 2012, p. 25.

16 Deborah ELMS, The Origins and Evolution of the Trans-Pacific Partnership (TPP) Trade Negotiations,

febbraio 2012, p. 4.

17 Dal sito del Governo Neozelandese, al link:

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presentato al meeting APEC del novembre 2011, stabilisce che le aree chiave del TPP sono:

• Accesso totale al mercato attraverso la rimozione di tutte le barriere tariffarie e non tariffarie

• Accordo regionale, capace di facilitare il dialogo tra le parti

• Tematiche commerciali trasversali come coerenza regolamentativa, agevolazione della competitività, attenzione alle SME, impegno allo sviluppo regionale

• Nuove sfide commerciali soprattutto nel settore digitale • Living agreement, punto già chiarito in precedenza.

L'autunno del 2011 è stato anche il momento in cui Messico e Canada hanno formalmente esposto l'intenzione di inserirsi nel Partenariato; conseguentemente, nel giugno 2012 è stato formulato un invito ufficiale da parte dei Paesi membri e l'effettiva inclusione è avvenuta nel mese successivo.

Poco prima delle dichiarazioni messicane e canadesi, anche il Giappone, attraverso le parole dell'allora premier Noda Yoshihiko, si è mostrato concretamente interessato alla partecipazione.18 In realtà già l'anno precedente il primo ministro Kan Naoto si era esposto sugli stessi argomenti, ma la dichiarazione del novembre 2010 rendeva solamente noto il fatto che il Giappone stava iniziando il dibattito interno per calcolare i possibili vantaggi di un'eventuale adesione; per questo dal dicembre 2010 il Giappone ha iniziato a monitorare le negoziazioni del TPP in qualità di membro osservatore.

Uscito sconfitto dalle elezioni della Camerra Bassa del 16 dicembre 2012, il progetto di adesione del democratico Noda è stato proseguito dal neo-premier liberaldemocratico Abe Shinzō: nel marzo del 2013 Abe, dopo un arduo dialogo nazionale, ha confermato l'interesse giapponese19 e nel luglio dello stesso anno i membri del TPP ne hanno ufficializzato l'ingresso. E' dunque dalla primavera 2013 che, a seguito dell'entrata del Giappone, il TPP ha raggiunto la formazione di

18

Articolo del Japan Times, al link: http://www.japantimes.co.jp/news/2011/11/12/national/japan-will-join- tpp-dialogue-noda-decides/#.VjiQmLcvfIU

Il percorso che ha portato il Giappone ad aderire al Partenariato verrà affrontato in dettaglio nel prossimo paragrafo.

19 Dal sito del Gabinetto di Governo, al link:

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presenze osservabile oggi. La partecipazione giapponese, per quanto prestigiosa in termini di rinnovata potenzialità commerciale conferita al Partenariato, ha rallentato le negoziazioni del TPP in maniera notevole, per motivazioni che saranno presto analizzate.

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Data Evento Data Evento

Aprile 2005

Adesione Brunei in negoziazioni tra Singapore, Nuova

Zelanda e Cile

Marzo 2011 Round 6, Singapore Giugno 2005 Presentazione TPSEP Giugno 2011 Round 7, Ho Chi Minh Gennaio 2005 Richiesta adesione USA Settembre 2011 Round 8, Chicago

Marzo 2008 Adesione USA a P4 Ottobre 2011 Round 9, Lima Novembre 2008 Adesione Australia Novembre 2011

• Dichiarazione Noda • Richieste di adesione di Messico e Canada • Pubblicazione Broad Outline Marzo 2010 Round 1, Melbourne Adesione Perù e Dicembre 2011 Round 10, Kuala Lampur Giugno 2010 Round 2, San Francisco Marzo 2012 Round 11, Melbourne Ottobre 2010

• Adesione Malesia e Vietnam

• Round 3, Bandar Seri Begawan

Maggio 2012 Round 12, Dallas

Novembre 2010 Dichiarazione Kan Luglio 2012

• Round 13, San Diego

• Adesione Messico e Canada

Dicembre 2010 • • Round 4, Auckland Giappone membro osservatore

Settembre 2012 Round 14, Leesburg Febbraio 2011 Round 5, Santiago Dicembre 2012 Round 15, Auckland

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Dal marzo del 2013 sono stati portati avanti gli ultimi tre round di discussione, conclusisi nell'agosto dello stesso anno; in seguito all'ultimo round, le negoziazioni sono proseguite nella forma di incontri ministeriali o di altra natura, come ad esempio confronti tecnici, di cui va ricordato senz'altro il meeting tenutosi ad Hanoi nel settembre 2014. Infine, dall'autunno del 2014 alla conclusione delle trattative, avvenuta nell'ottobre del 2015, si sono susseguite dichiarazioni congiunte, update e report delle delegazioni interessate20 i cui contenuti risultano spesso ridondanti, chiara testimonianza dell'inerzia con cui le trattative si sono protratte negli ultimi due anni, e di cui la sezione sulle P.I. è stata una delle cause principali.

T

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Data Evento Data Evento

Marzo 2013 • Singapore Round 16,

• Dichiarazione Abe Ottobre 2014

Dichiarazione congiunta Maggio 2013 Round 17, Lima Novembre 2014 Report ministeriale

Luglio 2013

• Round 18, Kota Kinabalu

• Adesione Giappone

Luglio 2015 Dichiarazione congiunta Agosto 2013 Round 19, Bandar Seri Begawan Agosto 2015 Update ministeriale Settembre 2014 Incontro Tecnico, Hanoi Ottobre 2015 Conclusione trattative

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Le dichiarazioni si sono manifestate anche in modalità non congiunte: ad esempio successivamente al meeting hawaiano dell'agosto 2015, la delegazione australiana, in modalità del tutto indipendente, ha affermato che le trattative per nove capitoli su 30 previsti dal testo del Partenariato potevano dirsi concluse.

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Dalle tabelle sono stati esclusi i meeting ministeriali e dei chief negotiators e gli incontri bilaterali non perché poco rilevanti in termini di contenuti, ma per mere questioni di prolissità.

I dati forniti dalle tabelle sono stati recuperati grazie alla consultazione congiunta di più fonti: Foreign Trade Information System (SICE), al link: http://www.sice.oas.org/TPD/TPP/TPP_e.ASP

Public Knowledge, al link: https://www.publicknowledge.org/files/images/12.08.24%20TPP%20Timeline.jpg Small Business Exporters Association of the U.S. (SBEA), al link: http://www.sbea.org/wp-

content/uploads/2014/10/TPP-Issue-Brief.pdf

Global Affairs Canada, al link: http://www.international.gc.ca/trade-agreements-accords-commerciaux/agr- acc/tpp-ptp/rounds-series.aspx?lang=eng

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