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Il contenuto del capitolo sulle P.I e le sue implicazion

4.1 Il diciottesimo capitolo del TPP 1 L'attesa del capitolo e il suo contenuto

4.1.2 Le nuove regolamentazioni e il loro significato

In questo paragrafo vengono brevemente analizzate le principali norme previste dall'accordo e cosa effettivamente significhino per gli abitanti dell'area TPP; prima però saranno menzionate le regolamentazioni che hanno perso il carattere di obbligatorietà conferito all'inizio delle trattative:

• Registrazione di trademark di natura olfattiva [articolo 18.18]: registrare marchi industriali di senso olfattivo avrebbe probabilmente comportato considerevoli complicazioni dal punto di vista dell'archiviazione del trademark e altrettante problematiche derivanti dalla facilità con cui il diritto di proprietà sarebbe stato violato. Alla proposta, apparentemente sostenuta soltanto dagli USA,

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si sono opposti molti dei Paesi membri del TPP, tra cui il Giappone.13 Nella versione finale si legge che le parti tenteranno il possibile per registrare marchi di carattere olfattivo, ma la formulazione dell'articolo manca di imposizione e lascia intendere un buon margine di volontarietà.

• Brevettazione di pratiche diagnostiche, terapeutiche, chirurgiche (rivolte ad animali ed esseri umani) e biologiche [18.37]: la possibilità di ottenere un brevetto per le prime tre era già emersa negli anni novanta con il dibattito sul TRIPs; tuttavia così come accadde in quell'occasione, anche nel capitolo finale del TPP si è preferito lasciare libertà sulla brevettazione, che quindi non rappresenta requisito minimo. Ciò vuol dire che se anche l'accordo ricevesse ratifica, in Giappone rimarrebbero brevettabili solo le strumentazioni create appositamente per le pratiche in questione, ma non le procedure stesse.

Infine si stabilisce che la registrazione di pratiche biologiche si limita ai processi di ordine microrganico e non macrorganico. Anche in questo caso il Giappone si era mostrato contrario, lasciando gli USA l'unico membro a favore della brevettazione.

Se queste sono le norme che hanno concesso un principio di discrezionalità ai Paesi membri, tra le disposizioni incluse come obbligatorie ce ne sono alcune che hanno fortemente preoccupato l'opinione pubblica e che hanno agitato il dibattito sul TPP. Di seguito è presentato un resoconto del capitolo suddiviso per argomenti, rispettando la successione del testo originale:

Trademark e brevetti

• Si stabilisce che la durata minima del periodo di tutela del trademark e del periodo di rinnovo è di 10 anni [18.26].

• Nel caso in cui avvengano ritardi ingiustificati durante le fasi di emissione di un brevetto, il suo titolare deve essere risarcito adeguatamente in termini di estensione del periodo di tutela. Con "ritardo" si intende un periodo uguale o maggiore ai cinque anni dopo la registrazione, o uno uguale o maggiore ai tre anni dalla richiesta di esaminazione [18.46].

13 Con la pubblicazione del capitolo trapelato del 2013, Wikileaks ha fornito anche una visione generale dei

pareri pro e contro espressi dai membri, per ognuna delle tematiche avanzate. L'avvocato Fukui ha poi completato le informazioni e ha raccolto i dati in una tabella di facile consultazione, pubblicata sul sito Internet Watch, al link: http://internet.watch.impress.co.jp/docs/special/fukui/20131126_625004.html

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• Nel caso di presentazione di documentazione come dati o altro materiale necessari alla registrazione di un nuovo prodotto chimico-agroalimentare, le parti non devono permettere la brevettazione di prodotti uguali o simili derivati da tali informazioni per almeno 10 anni dalla data dell'approvazione commerciale [18.47]. Il periodo di protezione scende a otto anni nel caso di prodotti farmaceutici [18.50]; in realtà il periodo minimo è di cinque anni ma nel caso in cui non venissero applicati gli otto anni fin da principio, è statuito che le parti debbano aggiungere almeno altri tre anni di protezione a seguito della presentazione di una nuova formulazione o di un nuovo metodo di somministrazione del farmaco. Si tratta di una pratica nota come evergreening che permette di estendere la durata della protezione delle informazioni anche se nessuna miglioria è effettivamente apportata al prodotto.

Il periodo per la protezione dei dati dei test farmacologici è stato uno degli ultimi argomenti di dibattito delle trattative, che ha portato ad accese discussioni soprattutto tra USA, parte che inizialmente pretendeva un periodo minimo di 12 anni come da sua disposizione nazionale, e Australia e Nuova Zelanda, che non erano intenzionate a superare i cinque anni; il Giappone invece si è da sempre schierato a favore di un periodo massimo di otto anni.

• Un'altra delle regolamentazioni più dibattute ha a che fare con il ritardo della commercializzazione di prodotti farmacologici che secondo gli enti regolatori addetti, contengono informazioni derivate da medicinali già brevettati in passato: un processo di controllo comunemente chiamato patent linkage [18.51]. Tale link sarebbe quello mantenuto con il titolare della documentazione originale nonché del diritto di proprietà, che secondo accordo deve essere avvertito dall'ente regolatore prima della commercializzazione concorrente; deve essere inoltre concesso tempo sufficiente alla richiesta di risarcimenti per le supposte violazioni e all'attivazione di procedure amministrative. Tale sistema ha come risultato una maggiore intensificazione del controllo di dati depositati e l'estensione del ruolo di supervisione a organi che di norma sono addetti esclusivamente alla verifica dei requisiti di sicurezza ed efficacia dei nuovi prodotti farmaceutici.14

In alternativa i Paesi firmatari, attraverso l'attivazione di una stretta collaborazione

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Nel caso del Giappone, l'ente regolatore è la Divisione per la Salute e la Sicurezza Farmaceutica ("医療・ 生活衛生局"; Iryō-seikatsu eiseikyoku), che fa capo al Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare.

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tra enti regolatori e uffici brevetti, possono adottare un sistema che permetta la visione dei dati a terzi solo dopo aver ricevuto consenso da parte del titolare del diritto.

Come sarà affrontato nel prossimo paragrafo, le regolamentazioni relative ai brevetti sono state aspramente criticate dall'opinione pubblica poiché chiaramente volte a rallentare l'ingresso nel mercato di farmaci generici più economici. Questo perché le norme costringono le aziende concorrenti a fornire dati clinici sviluppati in maniera autonoma (ricerche che graverebbero enormemente sul prezzo finale del prodotto) o quantomeno ad attendere il periodo di protezione dei dati clinici dei prodotti già brevettati.

Copyright

• Si stabilisce che la durata minima del periodo di tutela del diritto d'autore è di 70 anni dalla morte dello stesso o dal termine dell'anno di pubblicazione dell'opera [18.63].

• Il capitolo prevede procedure amministrative e rimedi per chiunque aggiri consapevolmente le protezioni tecnologiche (TPMs - Technological Protection Measures; un esempio può essere la one-time-password da inserire durante l'installazione di un videogioco) applicate a prodotti che ricadono entro i confini del diritto d'autore, o produca/importi/distribuisca dietro compenso strumenti digitali o manuali in grado di farlo [18.68].

• L'articolo successivo [18.69] stabilisce lo stesso trattamento nel caso della rimozione delle cosiddette Rights Management Information, cioè le informazioni che identificano i contenuti protetti da copyright (come ad esempio il watermark applicato a foto o video).

Nelle disposizioni finali [18.83] si chiarisce che il Giappone ha l'obbligo di applicare il principio del Trattamento Nazionale, di base a tutto il testo del capitolo, già dal periodo di transizione previsto fino alla revisione legislativa atta ad estendere la tutela dai 50 ai 70 anni.

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Applicazione delle norme

• Nella sezione del capitolo relativa all'applicazione delle norme sono incluse disposizioni che chiariscono la compensazione per violazioni di copyright o trademark: le parti possono adottare un sistema di risarcimento per "danni quantificati d'ufficio",15 e/o un sistema di "maggiori danni".16 Per i primi si intende l'applicazione di un risarcimento fisso stabilito in precedenza, tale che esso sia sempre uguale a prescindere dall'entità della violazione; è specificato che la somma deve essere sufficiente a compensare le perdite e a scoraggiare future violazioni. Per "maggiori danni" si intende il risarcimento di una quota aggiuntiva dovuta a particolari aggravanti attribuiti al trasgressore [18.74].

• Nell'ottica del rafforzamento della lotta ai prodotti contraffatti e pirata è stato potenziato il ruolo delle autorità di frontiera, attraverso operazioni di controllo ex officio, su merci in fase di esportazione, importazione e in transito nel territorio del Paese firmatario dell'accordo. Le autorità hanno il potere di detenere materiale considerato sospetto e informare direttamente il titolare del diritto di proprietà del prodotto giudicato contraffatto/pirata, almeno entro 30 giorni dalla data di fermo della merce [18.76].

• Nel capitolo vengono anche chiarite l'estensione dell'applicabilità delle procedure civili e delle pene per infrazione, che devono riguardare almeno i casi di violazione di copyright e di trademark realizzati su "scala commerciale"; 17 l'espressione sta ad indicare sia un considerevole guadagno da parte del trasgressore, sia, nel caso in cui non ci fosse stato effettivo profitto, una considerevole perdita in termini di posizione mantenuta sul mercato ai danni del prodotto violato. Infine il comma probabilmente più dibattuto dell'intero capitolo, quantomeno in relazione al Giappone: si stabilisce che alle autorità dei Paesi firmatari viene conferita la possibilità di indagare e di procedere legalmente senza nessuna necessità di querela da parte del titolare del diritto o di terzi, nel caso in cui l'infrazione impatti sulle possibilità di sfruttamento commerciale del lavoro [18.77.6 (g)]. Secondo le informazioni fornite da Wikileaks, in fase di trattativa solo

15 Nel testo è stata utilizzata l'espressione "Pre-established damages", ma nella letteratura giuridica inglese

compare più spesso "Statutory damages".

16 Nel testo è stata utilizzata l'espressione "Additional damages".

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Giappone e Vietnam si sono mostrati contrari all'articolo.

• L'ultima disposizione di rilievo riguarda gli internet service provider - ISPs [18.81 e 18.82]. Si legge che ad essi saranno conferiti incentivi legali alla collaborazione con i titolari di diritti di copyright, così da impedire la circolazione digitale di materiale pirata; il sistema può attualizzarsi tramite segnalazioni da parte di terzi che informino su eventuali casi di violazione, e avvisi inviati dall'internet provider direttamente al trasgressore. Altre disposizioni previste nella sezione sugli ISPs vengono tralasciate poiché di natura estremamente tecnica.

Come è evidente dalle sezioni sul copyright e sull'applicazione delle norme, il capitolo ha il chiaro scopo di abbattere qualsiasi forma di infrazione dei diritti di proprietà intellettuale entro l'area pacifica, sia nel mondo digitale sia in quello reale, ponendo particolare attenzione al traffico delle merci; inoltre se il testo conferisce particolari poteri alle autorità competenti, la collaborazione è spesso estesa anche a terzi, cioè a soggetti non detentori del diritto di proprietà ed estranei agli organi di controllo addetti. Molte delle norme sono state avanzate e fortemente sostenute dagli USA, che difatti risultano essere il Paese più in conformità con i contenuti del capitolo. La quasi totalità dei Paesi ha invece bisogno di revisionare le proprie leggi nazionali, un processo per cui come è già stato visto, è previsto un periodo di tempo di circa due anni.

Il Giappone è sicuramente una di queste nazioni: quasi tutte le disposizioni riportate nel presente paragrafo alterano il sistema nazionale in maniera più o meno profonda. L'estraneità che le nuove norme del TPP rappresentano all'interno dell'"ecosistema giapponese" è ben percepibile confrontando il contenuto della prima versione del testo dell'ACTA, proposto proprio dal Giappone, con quello del TPP. Se nell'ACTA erano state inizialmente previste l'elaborazione di specifici sistemi per il calcolo dei risarcimenti, disposizioni circa l'attribuzione di poteri speciali alle autorità di frontiera e responsabilità parziale degli ISPs sui casi di violazione, norme quali quelle relative ai brevetti, alla durata del diritto di proprietà del copyright, al risarcimento per danni quantificati d'ufficio, ai provvedimenti attuabili senza necessità di querela e altro ancora, non erano assolutamente state né proposte né tantomeno contemplate.

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Se l'ACTA è stato definito in passato un accordo di ordine TRIPs Plus, secondo l'avvocato Fukui, il 18° capitolo del TPP è sicuramente descrivibile come frutto di un approccio di stampo "ACTA Plus",18 in grado di comportare considerevoli implicazioni sia sul sistema sanitario nazionale, sia sul mercato giapponese dei media contents.

4.2 Le implicazioni per il sistema sanitario nazionale