• Non ci sono risultati.

Aziende impiegate nella costruzione di robot dotati di IA »

Proprio a conferma dell’importanza che il diritto della proprietà intellettuale riveste nell’ambito aziendale si citano, di seguito, alcune tra le più importanti imprese che sono impegnate nella realizzazione di androidi dotati di intelligenza artificiale.

Aldebaran Robotics è stata fondata nel 2005 in Francia da Bruno Maisonnier

che realizza, così, il suo sogno: dare vita a robot umanoidi, capaci di migliorare la vita quotidiana della specie umana. Aldebaran Robotics, per realizzare questo obiettivo, progetta e produce robot da compagnia, capaci di interagire con gli “amici” umani: come Pepper robot, Nao e Romeo robot. Dal 2013 è entrata a far parte del Gruppo Softbank, leader in Giappone nel settore delle telecomunicazioni e dei media. Dal 2016, dopo l’acquisizione da parte della società giapponese Softbank, ha cambiato il nome in Softbanks Robotics95.

Behaviour Labs è un’azienda di robotica che in Italia sviluppa software

per robot umanoidi e progetti per la realtà aumentata. Tra questi Robomate,

software per la cura dell’autismo nei bambini, nell’ambito di un approccio

terapeutico che prevede una terapia che utilizza la robotica umanoide96.

Blue Frog Robotics è una società francese fondata da Rodolphe Hasselvander, ex direttore del Centre de Robotique Intégrée d’Île-de-France.

Blue Frog Robotics produce Buddy, social robot destinato alle famiglie97.

95 www.ald.softbankrobotics.com/en 96 www.blabs.eu/

Boston Dynamics è tra le aziende di robotica più note, nata negli Stati Uniti

nel 1992, come spin off del Massachusetts Institute of Technology. Nel 2013 è stata acquistata da Google. Tra i robot progettati da Boston Dynamics ci sono

Big Dog, un animale robot realizzato con un finanziamento DARPA, Defense Advanced Research Projects Agency, e l’umanoide Atlas robot98.

Ciberdyne è tra le aziende di robotica che per prime hanno progettato e

realizzato esoscheletri nel mondo. Ha sede in Giappone e produce esoscheletri per una vasta gamma di utilizzi. Tra questi c’è anche l’esoscheletro per paraplegici.

Ekso Bionics è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di

esoscheletri per aumentare la forza e la resistenza umana o di esoscheletri per disabili, capaci di restituire, a chi l’ha persa, la capacità di camminare. Ekso Bionics è nata nel 2005 in California. Originariamente si chiamava Berkeley Bionics99.

Engineered Arts è un’azienda fondata nel 2004, nel Regno Unito, da Will Jackson. All’inizio produceva macchine e installazioni per l’intrattenimento e la

cultura. Più recentemente si è concentrata sulla realizzazione e vendita di robot umanoidi. Tra questi anche Robothespian, umanoide a metà tra animatronica e robotica100.

EZ-robot è un’azienda con sede in Canada, a Calgary, specializzata nella

realizzazione di piattaforme robotiche accessibili perché realizzate grazie a un

98 www.bostondynamics.com 99 https://eksobionics.com/

sistema “clip’n’play” chiamato EZ-Bits. Con questo sistema è stato realizzato, per esempio, anche Hexapod robot, un ragno robot che può essere utilizzato anche per la robotica educativa101.

Festo è un’azienda internazionale di robotica che studia la natura, gli animali

e li riproduce. Tra gli animali robot realizzati da questa società ci sono il serpente robotico, il pesce robotico (un barracuda robot), il gabbiano, il delfino, la razza, la farfalla, il canguro e la formica robot102.

Hanson Robotics è un’azienda di robotica statunitense che crea robot

umanoidi simili agli esseri umani capaci di un’ampia varietà di espressioni del viso. L’obiettivo, come rivelato sul sito internet di questa azienda di robotica, è dare vita a “un miglior futuro per l’umanità”, dotando di intelligenza artificiale e sentimenti umani queste macchine. Hanson Robotics ha sede negli Stati Uniti. Tra le sue realizzazioni ci sono Sophia robot, l’umanoide che somiglia a Audrey Hepburn e Einstein robot103.

Istituto Italiano di Tecnologia IIT: è un centro di ricerca d’eccellenza con sede a Genova, nato nel 2003, che ha all’attivo, tra l’altro, numerose iniziative nel settore della robotica. Tra queste c’è iCub, il robot bambino, una piattaforma robotica evoluta alla quale gli scienziati dell’IIT stanno lavorando per porre le basi per la realizzazione di robot umanoidi che nei prossimi anni “vivranno” e

101 https://www.ez-robot.com/ 102 https://www.festo.com/ 103 www.hansonrobotics.com

lavoreranno al nostro fianco. Il robot R1 è uno di questi androidi, derivato proprio da iCub robot104.

Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: è un centro di ricerca e uno dei più importanti “laboratori” di innovazione tecnologica italiani. La sua mission è la progettazione e la creazione di robot ispirati alla natura, per una robotica che sia “al servizio della società e del benessere collettivo”105.

Lego è la multinazionale danese nota in tutto il mondo per i suoi mattoncini

colorati assemblabili destinati ai bambini di ogni età. Lego produce anche Lego

Mindstorms, piattaforma basata su Robot Operating System, che consente di

costruire robot programmabili, Lego WeDo 2.0 e Lego Boost, il kit che permette di realizzare, tra l’altro, Vernie robot106.

Makeblock è una delle aziende di robotica cinesi e ha sede a Shenzhen.

Progetta e produce kit robot interamente open source. Tra i prodotti più noti di Makeblock c’è mBot, un kit per avvicinare i bambini alla robotica107.

Moley Robotics è un’azienda di robotica britannica che ha creato un robot

chef che cucina come un cuoco stellato. Si tratta di due braccia robotiche capaci di preparare una grande varietà di piatti108.

104 https://www.iit.it/it/home 105 https://www.santannapisa.it/it/istituto/biorobotica/biorobotics-institute 106 www.lego.com/it-it/mindstorms/ 107 www.makeblock.cc/ 108 www.moley.com/

Morpheos è una società italiana che produce Momo robot, un assistente

virtuale, un robot domestico per migliorare la nostra vita in casa109.

Pal Robotics è un’azienda di robotica con sede a Barcellona, in Spagna. Fa

parte del gruppo Royal, che ha il quartier generale negli Emirati Arabi e interessi in diversi settori. Pal produce robot di servizio e umanoidi, come Reem C

robot e Reem110.

Rewalk è un’azienda americana che produce esoscheletri per disabili,

dispositivi che possono essere utilizzati per la riabilitazione robotica e per consentire a chi ha perso l’uso delle gambe di poter tornare a camminare111.

Robokind è una delle aziende di robotica la cui mission è la progettazione di

social robot che interagiscono con le persone in maniera “naturale”. Tra i robot già realizzati da Robokind c’è Milo – noto anche come Zeno robot – un umanoide che può essere utilizzato nelle terapie per i bambini autistici112.

Robot Domestici è un’azienda di robotica italiana, che progetta kit robot per

principianti, sistemi di automazione, per la robotica e software per umanoidi113.

Savioke è un’azienda robotica, che ha sede in California e che progetta e

realizza robot autonomi per l’industria dei servizi, robot sofisticati che possono aiutare gli umani. Savioke ha realizzato Relay, il robot maggiordomo già

109 www.morpheos.eu 110 www.pal-robotics.com/ 111 www.rewalk.com 112 www.robokindrobots.com/ 113 www.robot-domestici.it/

utilizzato in alcuni alberghi per aiutare il personale a consegnare oggetti e cibo in camera ai clienti114.

Segway Robotics realizza un robot particolare: il robot segway, un personal

robot che consente di spostarsi dove si vuole, perché funziona esattamente come un segway, ma quando non viene utilizzato come mezzo di spostamento si trasforma in un social robot. Il primo robot segway di questa azienda di robotica cinese si chiama Loomo115.

Sony è stata tra i pionieri nella realizzazione di home robot. Aibo cane

robot è uno dei cani robot e degli animali robot più sofisticati mai prodotti per il mercato retail. Con Sony Global Education e con il kit Koov, Sony è protagonista anche nei settori dei robot e degli smart toys per il coding e la robotica per i bambini116.

TheCorpora è un’azienda di robotica spagnola che ha progettato e

sviluppato Q.bo, robot social in diverse versioni. Tra questi anche la versione

One, robot open source da costruire e programmare, anche con Scratch117.

Ubtech Robotics è un’azienda cinese, con sede a Shenzhen, che produce robot

umanoidi. Tra questi ci sono anche Alpha 2 e Lynx robot, social robot con i quali aspira a diventare leader nella produzione di robot da compagnia destinati alle famiglie. Tra gli automi di Ubtech ci sono anche Cruzr e Jimu robot che, in realtà, più che un androide è un kit per la robotica educativa118.

114 www.savioke.com/ 115 www.segwayrobotics.com 116 www.sonyged.com 117 www.thecorpora.com 118 www.ubtrobot.com/

WowWee è un’azienda con sede a Hong Kong specializzata nella

realizzazione di gadget e giocattoli robot ad alta tecnologia. Suoi sono, per esempio, Chip cane robot e Mip robot, che si muove su due ruote senza perdere mai l’equilibrio119.

Si è ritenuto doveroso elencare tali aziende per evidenziare l’importanza di una legislazione chiara e ben definita che regolamenti il settore della robotica.

Occorre, adesso, soffermarsi su una questione di non poca importanza: che cosa succede quando un robot, realizzato da scienziati che lavorano nell’ambito di un’azienda, diventa esso stesso autore di un’opera dell’ingegno? In questo caso la disciplina prevista dalla Legge 633/1941 (c.d. Legge sul diritto d’autore) non risulta, almeno apparentemente, applicabile in quanto non si tratta di un’opera realizzata da un essere umano, bensì da una macchina dotata di intelligenza artificiale. Quindi se si ritiene, com’è immaginabile, non utilizzabile la disciplina prevista dalla suddetta legge, si dovrebbe dedurre che tali invenzioni artistiche risultino prive di alcuna tutela. Questa conseguenza appare, però, tutt’altro che positiva, in ragione del fatto che sarebbero frustrati gli investimenti operati dalle aziende per la realizzazione di tali macchine, considerando che tutti potrebbero copiare, legittimamente, le opere artistiche da esse create senza alcuno sforzo d’ingegno. Per tale motivo, molto probabilmente, nessun’azienda impiegherebbe le proprie risorse per creare macchine dotate di intelligenza artificiale non potendo usufruire delle tutele previste dal diritto della proprietà

119 http://wowwee.com/

intellettuale, nel caso in cui le stesse realizzassero opere dell’ingegno, cosa che, come visto nel primo capitolo, si è già verificata e, con ogni probabilità, continuerà a verificarsi.