• Non ci sono risultati.

Opere dell’ingegno realizzate da macchine dotate di IA »

Dopo aver fatto un breve excursus sulle principali tipologie di macchine dotate di intelligenza artificiale che esistono al momento, si ravvisa la necessità di prendere in considerazione le opere dell’ingegno realizzate da robot che costituiscono il punto focale di questa tesi.

72 LE, RANZATO, MONGA et al., Building high-level feautures using large scale

unsupervised learning, paper presentato al “Twenty-Ninth International

Conference on Machine Learning, Edinburgo, Giugno 2012,

Shimon, realizzato da Gil Weinberg, direttore del Georgia Tech’s Center for Music Technology ad Atlanta, è un robot a quattro braccia capace di scrivere e

di comporre brani musicali. Suona la marimba, uno strumento a percussione simile a uno xilofono. Tutto questo è stato reso possibile grazie al deep learning e ai progressi dell’intelligenza artificiale. Per far questo Shimon ha studiato molto in quanto ha dovuto ascoltare diversi generi musicali tra cui pop, rock, classica e jazz e oltre 5000 canzoni da Beethoven a Lady Gaga. Non solo, ad esse si devono aggiungere circa due milioni di motivi musicali che hanno aiutato il robot a distinguere le diverse note musicali. Mason Bretan, lo studente che ha lavorato per sette anni al progetto, ha dichiarato: “Una volta che Shimon impara

ciò che gli viene dato in ascolto, riesce a creare una propria sequenza di concetti e conseguentemente creare il proprio brano. I brani composti da Shimon rappresentano ciò che un robot può realizzare utilizzando reti neurali e deep learning”73. La parte più interessante è che Shimon non solo è in grado di

comporre, ma è un robot musicista in grado di creare accordi e musiche armoniche. Le sue prime composizioni durano circa 30 secondi e costituiscono un mix di musica classica e jazz. Sempre Bretan che ha accompagnato il robot nel suo processo riferisce che: «Un artista ha una visione d’insieme del

pezzo. Shimon sta raggiungendo una semantica musicale di alto livello. Piuttosto che pensare nota per nota, ha un’idea più grande di quello che vuole suonare nel suo complesso»74.

73 http://www.affaritaliani.it/blog/uomo-robot/quando-il-robot-si-dedica-arte-487479.html 74http://www.repubblica.it/tecnologia/2017/06/19/news/shimon_il_robot_che_compone_e_ suona_la_propria_musica-168527107/

Xiaoice, in inglese “Little Ice” è un chat bot sviluppato da Microsoft che ha

realizzato la prima raccolta di poesie scritta da una macchina dotata di intelligenza artificiale. Little Ice ha studiato molto per essere in grado di comporre: tutte le poesie di 519 poeti, pubblicate dal 1920 al 2016. Il libro, edito dalla casa editrice pechinese “Cheers Publishing”, si intitola “La luce del sole si dissolse sulla finestra di vetro”75. Li Di, creatore del programma di intelligenza

artificiale ha sottolineato che Little Ice è dotato di “stile unico e una sua propria

voce”, anche grazie al sistema sensoriale reattivo alle immagini e ai suoni. Pix18 & Creative Machines Lab è un robot che si è aggiudicato il primo

premio alla gara organizzata da Andrew Conru denominata “RobotArt” per aver realizzato dei quadri grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale76. Il robot ha

dimostrato notevoli capacità con il pennello, capacità che, unite a degli algoritmi di apprendimento, hanno prodotto dei paesaggi molto suggestivi a partire da schizzi e immagini. Anche HEARTalion della Halmstad University in Svezia, ha realizzato dipinti che esprimono diversi stati d’animo con poche pennellate e tocchi di colore, partendo dalle onde cerebrali di una persona77.

Busker è un automa-artista creato, a partire dal 2015, da Paolo Gallina,

professore di meccanica applicata e robotica all’Università di Trieste, che è in grado di realizzare opere d’arte per mezzo dell’utilizzo di acquarelli a gouache78.

75http://www.repubblica.it/tecnologia/2017/06/01/news/cina_in_libreria_il_primo_volume_ di_poesie_scritte_dall_intelligenza_artificiale-166968974/ 76 https://www.hodlipson.com/robotic-art.html 77http://www.repubblica.it/tecnologia/2017/05/22/news/la_gara_dei_pittori_robot_pittori_di pingono_ritratti_e_paesaggi-166131225/ 78http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2017/11/23/il-robot-pittore-lha-creato- un-italiano_f55591c5-f89c-4379-9082-575a1ad5d588.html

Benjamin, programma sviluppato dal regista Oscar Sharp e dal ricercatore di

intelligenza artificiale Ross Goodwin, ha interamente scritto il cortometraggio di

Surprising, della durata di 9 minuti, con Thomas Middleditch, reso famoso per

il suo ruolo nella serie della Silicon Valley.

Per scrivere la sceneggiatura, Benjamin ha studiato molti film di fantascienza, tra cui Odissea nello spazio, Il quinto elemento, X-Files, Star Trek. La rete di neuroni artificiali analizzava gli scenari e identificava i modelli: questo ha permesso alla macchina dotata di IA di scrivere la propria sceneggiatura. Il film è stato, poi, girato nell’ambito del British-Sci Fi London Festival, che ogni anno offre una sfida per realizzare un film di fantascienza in 48 ore79.

Si segnala, per concludere, “The comte de Balemy”, un ritratto creato da un’intelligenza artificiale senza che vi sia stato l’apporto umano. Il nome della macchina che ha provveduto alla realizzazione dell’opera non è noto, ma quello che preme sottolineare è la presenza del cosiddetto GAN: Generative

Adversarial Networks. Quest’ultimo può essere definito come un’architettura di

reti neurali che operano secondo il principio del miglioramento attraverso la sfida. I GAN sono stati sviluppati nel 2014 da Ian Goodfellow e da un gruppo di ingegneri dell’Università di Montreal.

Pierre Fautrel80 definisce il “Conte di Belamy” una sorta di pietra miliare

nella storia dell’arte: secondo Fautrel, con tale opera, si segna l’accettazione

79 TUAL, Une intelligence artificielle écrit le scénario d’un court-métrage, 10 giugno 2016, in www.lemonde.fr

80 BENOIT, À vendre: “Le Comte de Belamy”, portrait classique créé par une intelligence artificielle non-assistée par l’Homme, 7 febbraio 2018, in http://mashable.france24.com/tech- business/20180207-portrait-classique-ia-gad-comte-belamy

dell’intelligenza artificiale come “artista a pieno titolo”. “Il conte di Belamy”, dal 6 febbraio 2018, è in vendita su eBay e l’offerta iniziale è di 10.000 euro. Tale somma, tutt’altro che di modico valore, denota l’importanza che, ad oggi, viene conferita ad un dipinto che non è stato realizzato dall’essere umano, bensì da una macchina dotata di IA. Ci dobbiamo preparare al momento in cui l’intelligenza artificiale potrà essere considerata come la grande maestra del XXI secolo81.

Attualmente non è possibile riscontrare ulteriori “robot artisti” diversi da quelli sopra citati in quanto la capacità di una macchina di realizzare opere dell’ingegno in maniera autonoma, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, costituisce un fenomeno che si sta sviluppando da circa un anno a questa parte ragione per cui, per godere di altre opere d’arte realizzate da robot, è necessario attendere ancora un po’, ma sicuramente non troppo tempo poiché gli sviluppi tecnologici e sull’intelligenza artificiale sono, ormai, ordinari.