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LA “BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE”

BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE

4. LA “BANCA DATI ESPOSIZIONE SILICE”

Oltre ai dati caricati direttamente nell’applicativo CAS, ancora numericamente ridotti in considerazione del recente avvio del sistema, la Contarp ha raccolto tutte le misurazioni effettuate dall’Istituto, oltre 7000, per l’accertamento del rischio silicotigeno dal 2000 fino all’inizio dell’utilizzo dell’applicativo. Queste informazioni, estratte dagli archivi delle Direzioni regionali e della Contarp centrale, sono state trascritte su fogli di calcolo predi-sposti con gli stessi campi richiesti dall’applicativo CAS, acquisite nella base dati e condi-vise infine con la BDES. Alcuni dati personali (per es. la ragione sociale e l’indirizzo del-l’azienda) presenti in CAS non sono visibili nella BDES.

Nella prima schermata (Fig. 1), l’applicativo BDES fornisce un’informazione generale e complessiva sul numero di stabilimenti/cantieri oggetto delle misure, di campionamenti e di campioni prelevati e analizzati.

Le misure sono quindi elaborate in modo disgiunto per i campioni personali (prelevati con campionatori indossati direttamente dai lavoratori), ambientali (campionatori fissati su cavalletto statico) e massivi (materie prime, prodotti, rocce in scavo).

Entrando, per esempio, nella sezione “campioni personali”, sono forniti i dati generali per settore di attività lavorativa delle aziende secondo le classificazioni Contarp 2016 e Ateco 2007, il numero di aziende campionate e di campioni analizzati, i valori della media geome-trica delle concentrazioni di SLC e di polveri respirabili. Sono anche presenti grafici che rap-presentano i percentili di esposizione e che visualizzano, in base ai risultati delle misure con-tenute nella base dati, la probabilità che nel settore produttivo selezionato una determinata concentrazione sia superata. L’indagine può essere approfondita ottenendo le analoghe infor-mazioni suddivise per mansione (Fig. 2). Dati e grafici possono essere esportati in diversi formati e anche essere rielaborati con altri fogli di calcolo (Excel). Le informazioni possono essere circostanziate scegliendo l’analita, l’intervallo temporale, l’area territoriale di interes-se (fino al dettaglio della provincia), l’attività dell’azienda e la mansione di lavoro.

Sfide e cambiamenti per la salute e la sicurezza sul lavoro nell’era digitale

Seminario di aggiornamento dei professionisti Contarp, Csa, Cit

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Figura 1 - Schermata iniziale della B.I. “Banca dati esposizione silice”, con gli indicatori generali.

Una sezione è dedicata alla strumentazione, con i dati generali sull’utilizzo dei diversi modelli di selettori di polvere respirabile, di pompe e di substrati di raccolta della polvere campionata.

5. CONCLUSIONI

L’applicativo CAS è in grado di gestire telematicamente il processo Inail/Contarp di accer-tamento strumentale del rischio di esposizione a polveri di silice, con vantaggi in termini di velocizzazione e semplificazione e di agevolazione nel reperimento, anche a distanza di tempo e nel caso siano effettuati più accessi in una stessa azienda, di tutta la documentazio-ne a corredo dei monitoraggi ambientali.

Lo strumento BDES può essere utilizzato per lo studio dei profili di rischio di esposizione a polveri silicotigene nei diversi settori produttivi, anche in vista della possibilità che altri enti pubblici (ASL e ARPA) possano implementarlo con i propri dati di campionamento e anali-si, e anche a seguito del recepimento, nel d.lgs. 81/2008, della recente direttiva UE 2017/2398 che modifica la precedente (2004/37/CE) sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.

Sfide e cambiamenti per la salute e la sicurezza sul lavoro nell’era digitale

Figura 2 - Esempio di schermata con i singoli dati di concentrazione di quarzo (SLC) e di polveri respirabili rela-tivi a una mansione. Le linee verticali sul grafico della SLC rappresentano il TLV dell’ACGIH (0,025 mg/m3), il valore di riferimento assicurativo (0,05 mg/m3) e il valore limite occupazionale della Direttiva Europea 2017/2398 (0,1 mg/m3). Sull’asse delle ordinate si leggono i percentili di esposizione.

Inoltre, la nuova edizione del modulo Inail OT24 (oscillazione del tasso medio di tariffa) propone interventi di riduzione del rischio silicosi in conformità alle buone prassi del Network italiano silice (NIS) che potrebbero, in sede di controllo a campione, alimentare ulteriormente le informazioni in ingresso nell’applicativo, disponendo di dati forniti sia dalle aziende sia dalla verifica operata direttamente dalle Contarp.

La Banca dati rappresenta quindi una fonte di informazioni rara, non solo nel panorama nazionale, sia per quantità (al momento oltre 7000 campioni), che per storicità del dato (quasi ventennale). Essa mette a disposizione un bagaglio di conoscenza fondamentale non solo a supporto del lavoro specifico dell’Assicurazione contro gli infortuni e malattie pro-fessionali, ma anche dell’igiene industriale e della prevenzione. La sua valenza e utilità potrà inoltre avere un forte moltiplicatore se verrà aperta in futuro anche all’accesso di altri part-ner istituzionali del sistema paese.

RIASSUNTO

I bandi Isi consentono di raccogliere grandi quantità di informazioni sulle imprese che annualmente accedono ai contributi a scopo prevenzionale messi a disposizione da Inail, tut-tavia esiste una gran quantità di dati che non sono immediatamente evincibili da una lettura del dato standardizzata desumibile dalle procedure presenti online. Dalla documentazione presentata dalle imprese è infatti possibile strutturare una serie di informazioni estraendole da tutto il cosiddetto cartaceo che viene presentato ai colleghi del territorio dalle imprese interessate al finanziamento. Questo lavoro presenta un primo possibile accesso a tutte que-ste informazioni e dimostra che approcciando la tematica con applicativi adeguati è possibi-le arricchire il database preesistente con dati e informazioni preziose.

1. INTRODUZIONE

Gli avvisi pubblici Isi a favore delle imprese che investono in sicurezza costituiscono ormai da diversi anni una interessante opportunità per avviare azioni di prevenzione volte al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’esperienza maturata nel corso della gestione dei bandi Isi ha portato a modulare e specia-lizzare sempre di più i parametri di accesso ai finanziamenti, per consentire alle imprese di orientarsi verso interventi sempre più efficaci.

Il processo di progettazione dei bandi di finanziamento tende a coniugare le esigenze delle aziende con il fine prevenzionale dell’Istituto. A tal fine riveste particolare importanza lo stu-dio dei risultati ottenuti con i bandi precedenti.

L’Inail periodicamente analizza e monitora l’andamento dei bandi analizzando la distribu-zione territoriale dei fondi, la tipologia di aziende che hanno beneficiato del finanziamento sia in termini di dimensione aziendale che di settore produttivo con la rischiosità delle lavo-razioni ad esso connesse. L’analisi riguarda anche lo studio delle tipologie di progetto rea-lizzate con l’incentivo e il miglioramento apportato alle condizioni di rischio aziendali.

Particolare interesse riveste anche l’analisi delle problematiche che hanno portato al respin-gimento del progetto presentato.

Questa attività, fondamentale ai fini di un miglioramento continuo dei bandi, richiede un grande impegno in termini di risorse umane e di tempo.