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IL MONDO DEL LAVORO: NUOVE ORGANIZZAZIONI E RISVOLTI ASSICURATIVI

E. FERRO*, M.R. FIZZANO*, A. LOCATELLI*, D. MARZANO*, A. TERRACINA*

* Inail, Direzione generale, Contarp.

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1 Denominazioni tratte dal d.m. 12/12/2000.

GG Settore produttivo1

1 Lavorazioni agricole. Allevamenti di animali. Pesca. Alimenti 2 Chimica. Materie plastiche e gomma. Carta e poligrafia. Pelli e

cuoio

3 Costruzioni: edili, idrauliche, stradali, di linee di trasporto e di distribuzione, di condotte, impiantistica

4 Energia elettrica e comunicazioni. Gas e liquidi combustibili.

Acqua, freddo e calore. Energia nucleare 5 Legno e affini

6 Metallurgia. Lavori in metallo. Macchine. Mezzi di trasporto.

Strumenti e apparecchi

7 Mineraria. Lavorazione e trasformazione dei materiali non metalliferi e di rocce. Vetro

8 Industrie tessili e della confezione 9 Trasporti. Carico e scarico. Magazzinaggio 10 Attività varie svolta da imprese industriali

Installazione e manutenzione 7

Lavorazione del vetro e del marmo 2

Lavori del verde 2

Realizzazione di prodotti specifici 13

Realizzazione di specifiche fasi produttive 13

Restauro 1

Servizi di pulizia e sanificazione 2

Servizi sanitari, assistenziali e per bambini 8 Servizio di trasporto, carico/ scarico 3

Settore edile (allestimento palchi 6

Smaltimento e recupero di rifiuti 14

Commercio e Servizi vari 15

1

Tabella 1 - Grandi gruppi (GG) della Tariffa dei premi (d.m. 12/12/2000)

Tabella 2 - Segnalazioni ricevute suddivise per tematiche

Nella figura 1 è riportata la distribuzione delle segnalazioni rispetto ai grandi gruppi (GG) di Tariffa (tabella 1); nei casi in cui non è stato possibile individuare in modo univoco un GG, si è usata la dizione “vari”. Appare evidente come il GG 0, specifico per i settori del com-mercio e dei servizi, sia quello a cui afferiscono la maggior parte delle segnalazioni: ciò non sorprende se si pensa che molte aziende innovative si distinguono proprio per l’offerta di nuovi servizi ed in generale ad un ricorso sempre maggiore da parte del mondo produttivo all’esternalizzazione come vedremo più avanti.

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Figura 1 - Segnalazioni ricevute e GG di tariffa (tabella 1)

Figura 2 - Segnalazioni ricevute - GG di tariffa (tabella 1) e territorialità

Va inoltre evidenziato che le segnalazioni relative al GG 0 sono presenti per tutto il territo-rio nazionale, mentre quelle relative ai cicli di produzione (GG 1-9) sono a quasi esclusivo appannaggio del centro e del nord Italia (figura 2).

3. ESITI

Di seguito sono riportati i casi di maggior interesse, evidenziati dall’indagine.

Terziarizzazione di fasi produttive

Principale tematica che emerge è l’esternalizzazione di alcune funzioni produttive con azien-de che cedono a fornitori la proprietà o la gestione di parti azien-del processo operativo. Diverse ditte vendono vari prodotti a proprio marchio ma ne producono una minima parte; svolgono solo marginalmente la realizzazione dei prodotti, spesso al solo fine di realizzare dei proto-tipi mentre si occupano della loro progettazione, del controllo di qualità, del collaudo e della distribuzione. Il fenomeno, già noto e esplicitato in Tariffa nell’anno 2000 per il settore del tessile, ora viene anche segnalato per altri settori produttivi, che diventano progressivamen-te settori di servizi. Si tratta in genere di servizi di progettazione e realizzazione di oggetti personalizzati, come loghi, gadget, ecc. che spesso le aziende progettano, anche su richiesta dei clienti, e commercializzano esternalizzando le fasi centrali della produzione.

La Tariffa dei premi prevede l’esternalizzazione delle fasi produttive solo per il settore del tessile, pertanto in tutti gli altri casi è l’analisi tecnica del ciclo a guidare la classificazione.

Realizzazione di prodotti specifici

Come contraltare del fenomeno della terziarizzazione emerge un sistema ben strutturato di aziende specializzate nella fabbricazione di prodotti specifici. Talora si tratta di fornitori e sub fornitori “fidelizzati” che forniscono al committente il servizio di esecuzione del com-pito affidato, talora di aziende che acquistato i componenti come materia prima e li assem-blano per produrre un prodotto a proprio marchio.

Addolcitori di acqua potabile, macchinari destinati ai centri di servizi estetici, convertitori statici, salviettine umidificate sono alcune delle produzioni segnalate.

Sono molte le situazioni in cui aziende, specie delle gestioni terziario o artigianato, svolgo-no di fatto attività di assemblaggio di pezzi di materiali diversi con uso di semplici utensili meccanici o con utensili manuali per produrre parti di macchine o di impianto o per produr-re oggettistica varia.

Attualmente la Tariffa non prevede esplicitamente la lavorazione “assemblaggio”, tanto più se di prodotti realizzati con componenti in diversi materiali

La classificazione attuale può spaziare, a seconda dei casi, da voci del GG 6, ad esempio in caso di realizzazione di semplici apparecchi, a voci del GG 5, in caso di oggettistica in legno o sughero, a voci del GG 7 per pietre naturali, mentre l’assemblaggio di materie plastiche va al GG 2 e così via.

Impiantistica

Dall’indagine emerge anche un ampliamento delle attività nel settore dell’installazione impiantistica, specie di tipo elettrico: sempre più spesso aziende di dimensione medio-pic-cola, non hanno una singola specializzazione ma operano sia su impianti civili che indu-striali.

La distinzione tra le due voci previste dalla Tariffa diviene quindi non affatto agevole. Molto segnalati anche sono anche i casi di aziende specializzate nella progettazione e/o posa in opera di impianti fotovoltaici per uso industriale o civile, e di aziende che si occupano di pro-duzione di pannelli solari termici (altrimenti detti collettori solari) destinati al riscaldamen-to dell’acqua, setriscaldamen-tori che ha trovariscaldamen-to buone potenzialità di sviluppo anche in Italia. Ancora residuale ma in sicura ascesa sono i produttori di impianti per altre energie alternative tra cui spiccano gli impianti eolici.

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Rimozione, smaltimenti, bonifica di materiali contenenti amianto

Segnalata anche la diffusione delle ditte specializzate nella rimozione, e bonifica di materia-li contenenti amianto.

Le aziende che operano nel settore si occupano indifferentemente di edifici o di impianti civili e industriali. Molto spesso la decoibentazione a seguito di dismissione avviene lonta-no dal cantiere, in apposite camere di decoibentazione pur mantenendo l’azienda una univo-cità del ciclo produttivo caratterizzato soprattutto da una grande specializzazione.

Ciclo dei rifiuti

Interessante è anche la filiera dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale: le fasi di raccolta, trasporto, trattamento (smaltimento o riciclaggio) fino al riutilizzo dei materiali di scarto per produrre materie prime secondarie o energia elettrica, sono parti di un sistema ormai consolidato. L’organizzazione territoriale prevede un sistema organiz-zato, anche costituito da consorzi di filiera, che tratta il ritiro, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti.

La Tariffa dei premi, tuttavia, prevede in modo esplicito solo i servizi di nettezza urbana, la raccolta, preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani. Sono invece segnalate atti-vità relative al trasporto, allo stoccaggio, al trattamento di rifiuti speciali, pericolosi e non, che non sono esplicitamente previste. Similmente non sono previste dall’attuale Tariffa le attività svolte nelle piattaforme di recupero/riciclo di diverse tipologie di materiali, ad esem-pio i RAEE. Per tutte queste attività occorre riferirsi alle voci relative ai cicli tecnologici.

Servizi di pulizia e sanificazione

In un mercato sempre più esigente e competitivo sono molte le imprese che sono riuscite ad integrare e diversificare la gamma di servizi di pulizia offerti, spaziando dalla pulizia di studi, condomini, cliniche, a quella nei reparti produttivi o addirittura a bordo nave. La capa-cità di offrire una gamma completa di servizi e la capacapa-cità di rispondere in modo tempesti-vo alle esigenze dei clienti, sembra legata alla capacità di aggiornamento costante delle attrezzature e strumentazioni tecniche e di utilizzo dei macchinari più innovativi presenti sul mercato.

Tali attività, anche se svolte da una stessa ditta o cooperativa, vanno classificate alle varie voci di competenza: piccole pulizie - negli uffici - grandi pulizie, pulizie nei reparti produt-tivi, pulizie a bordo nave.

Servizi sanitari, assistenziali e per bambini

Il crescente invecchiamento della popolazione, accompagnato da una significativa presenza di patologie ad andamento cronico-degenerativo, hanno determinato una modifica del con-cetto di “assistenza” e l’integrazione di attività sanitarie e socio-sanitarie che ora vengono erogate all’interno di strutture accreditate, pubbliche o private, o a domicilio.

Attualmente l’assistenza residenziale comprende servizi medici, infermieristici, riabilitativi oltre che alberghieri; strutture semiresidenziali garantiscono, invece, prestazioni di tipo socio-assistenziale, sanitario, ricreativo e di socializzazione.

Ne risulta che la distinzione presente nel d.m. 12/12/2000 tra i servizi sanitari e assistenzia-li nella realtà non è più presente e gassistenzia-li enti erogatori vengono classificati ad entrambe le voci.

Inoltre sono ampiamente segnalati le attività rivolte ai bambini, ad esempio gli asili nido e le ludoteche, che non sono attualmente esplicitamente previste in Tariffa.

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4. CONCLUSIONI

Tutte le tematiche su descritte esplicitano in modo chiaro la necessità di attualizzazione del nomenclatore di cui al d.m. 12/12/2000; sono state pertanto prese in considerazione e trova-no riscontro nel progetto di revisione del trova-nomenclatore tariffario. Tuttavia ciò trova-non ha la pre-tesa di essere esaustivo rispetto al continuo evolversi dei processi produttivi e lavorativi che, invece, rendono necessaria una più frequente rivisitazione dello strumento tariffario.

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Gestione della sicurezza tra sistemi tradizionali