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I COSTI DELLA NON SICUREZZA IN ITALIA: RISULTATI DELL'UTILIZZO DEL SOFTWARE CO&SI IN UN GRUPPO

DI AZIENDE

S. AMATUCCI*, M.I. BARRA**, G. MORINELLI*, A. TERRACINA**

* Inail, Direzione generale, Csa.

** Inail, Direzione generale, Contarp.

2. IL MODELLO

I costi stimati dal modello sono elaborati attraverso tre algoritmi: il primo, di immediata comprensione anche per il management dell’azienda, riguarda i costi assicurativi ovvero i premi versati dal datore di lavoro per la copertura del rischio infortunistico all’Inail o a strut-ture private, il secondo e il terzo più difficilmente valutabili, riguardano invece i costi degli investimenti in prevenzione e i costi collegati al verificarsi dell’evento lesivo.

Il primo passo per lo sviluppo del modello è stato quello di individuare e mettere in relazio-ne tra loro i principali parametri che costituiscono gli elementi base dei tre algoritmi, suc-cessivamente è stato associato alle variabili, laddove necessario, un peso.

Tali indicatori, oltre ad avere rilevanza in termini di ripercussione economica, rispondono alla caratteristica di essere facilmente individuabili a livello aziendale, agevolando la rac-colta dei dati e quindi effettuando una stima il più accurata possibile dei costi associati.

I principali di essi sono di seguito riportati: assenza per lesioni, assenza dal lavoro per malat-tia, costo per la sostituzione di un lavoratore infortunato o malato, tempo impiegato dal per-sonale per indagini sull’infortunio, tempo per la pianificazione e la gestione delle operazio-ni, mancata produzione, sanzioni e penali a carico dell’azienda, costi legali, indennità per i lavoratori e assistenza, costi assicurativi, fermata degli impianti, addestramento dei nuovi dipendenti, perdita della produttività, perdita di immagine aziendale, acquisto di nuove appa-recchiature e altri investimenti in sicurezza.

Il modello Co&Si, oltre a far luce sui costi totali legati alla salute e sicurezza che l’azienda sostiene, raggiunge un ulteriore ambizioso obiettivo ossia quello di stimare il possibile risparmio economico che l’azienda potrebbe ottenere con una buona gestione della politica della salute e sicurezza. Questa stima è stata effettuata prendendo in considerazione la ridu-zione degli infortuni e delle malattie professionali nelle aziende che hanno investito in sicu-rezza andando oltre i meri adempimenti normativi, ed applicando tale fattore di riduzione ai parametri aziendali. Tale dato vuole fornire una indicazione di massima delle somme a dis-posizione per il miglioramento delle condizioni di lavoro, affinché sia da stimolo a raggiun-gere i bassi livelli infortunistici delle aziende (del medesimo settore e dimensione) che hanno deciso di integrare la politica della sicurezza sul lavoro nella loro politica aziendale.

3. RISULTATI

Le aziende che hanno utilizzato Co&Si in questo biennio sono state 300, di queste il 32%

sono già in possesso di un sistema di gestione della salute e sicurezza certificato.

Le aziende sono distribuite su tutto il territorio nazionale con una prevalenza nelle regioni del nord (figura 1), seguendo una distribuzione regionale che rispetta in linea di massima la dislocazione delle aziende sul territorio nazionale.

Seminario di aggiornamento dei professionisti Contarp, Csa, Cit

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La grande maggioranza di aziende, il 63%, sono di piccolissime dimensioni, con un numero di lavoratori compreso tra 1 e 10, anche se compare una percentuale significativa anche di aziende di grandi dimensioni, con un numero di lavoratori superiore ai 250 (figura 2).

Sfide e cambiamenti per la salute e la sicurezza sul lavoro nell’era digitale

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L

Figura 1 - Confronto delle distribuzioni percentuali per regione delle aziende che hanno utilizzato Co&Si e il tota-le deltota-le aziende italiane

Figura 2 - Distribuzione percentuale per dimensione aziendale delle aziende che hanno utilizzato CO&SI

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Figura 3 - Distribuzione percentuale per settore di attività delle aziende che hanno utilizzato Co&Si

Per quel che concerne invece il settore di attività, una percentuale elevata pari al 41% del totale riguarda il settore delle costruzioni (figura 3) e quindi un settore ad alto rischio.

Oltre alla individuazione della tipologia delle aziende che hanno usato il modello, estrema-mente interessanti sono i parametri che le aziende hanno inserito nell’applicativo per effet-tuare le stime dei costi.

Emerge infatti che molte aziende fanno ricorso ad assicurazione private per la copertura dei costi legati alla salute e sicurezza con una spesa media pari a 12.000 €.

Le aziende effettuano investimenti in misura fortemente variabile a seconda della tipologia e della dimensione aziendale, con un valore che in media risulta pari a 75.000 € annui.

Consistenti risultano anche gli investimenti nella formazione del personale con una media di 750 ore di formazione per un totale di 8.500 € annui spesi per retribuire i formatori esterni.

I costi legati al primo soccorso sono in misura minore pari a 750 € annui, mentre il tempo dedicato dal servizio prevenzione protezione ad ogni infortunio è pari in media ad 8 ore.

Infine andando ad analizzare le stime di costo fornite dal modello, estremamente interessan-te risulta il dato relativo alla possibile riduzione dei costi aziendali, questa stima calcolata per le 300 aziende analizzate è pari in media al 18% dei costi totali sostenuti dall’azienda per la salute e sicurezza. Questo dato risulta un importante stimolo nel promuovere gli investi-menti in prevenzione, che è poi l’obiettivo principe che ha spinto l’Inail a sviluppare e pro-muovere l’applicativo Co&Si.

4. CONCLUSIONI

Il modello Co&Si oltre ad essere stato di ausilio per il calcolo dei costi aziendali della non

sicurezza, ha permesso all’Istituto di avere numerosi dati relativi ai fattori di costo legati alla salute e sicurezza. Questi dati possono essere di ausilio per orientare correttamente le politi-che prevenzionali dell’Istituto e possono altresì essere di stimolo per spingere le aziende a migliorare le proprie condizioni di salute e sicurezza. Un risparmio medio del 18% dei costi totali legati alla sicurezza dovrebbe aiutare l’imprenditore a percepire una politica di pre-venzione come un investimento e un passo verso una maggiore competitività dell’impresa.

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