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RISULTATI DELL’ANALISI: VALORI FORMANTIC

4.2 Parlato letto Campione femminile.

4.2.5 Variabili sociolinguistiche 1 Lavoratrici vs studentesse

4.2.6.1 Bisillabi vs trisillabi BISILLABI TRISILLAB

F1 DS F2 DS F2-F1 F1 DS F2 DS F2-F1 [a] 853 56 1497 119 644 855 55 1570 104 715 [ɛ] 757 74 1868 114 1111 734 66 1880 129 1146 [ɔ] 713 45 1324 177 611 728 48 1245 103 517 Tabella 67. Confronto tra i valori formantici medi di bisillabi e trisillabi per l’intero campione femminile.

In Tabella 67 sono inseriti i dati relativi al confronto tra le vocali toniche di bisillabi e trisillabi. Osservando i valori della prima formante notiamo che, per ciascuna delle tre vocali, non si registrano differenze tra le due tipologie di struttura sillabica in esame.

I valori di F2, al contrario, subiscono delle variazioni consistenti a seconda del contesto in cui si trovano: in particolare, la vocale [a] risulta posteriorizzata se inserita all‟interno di parole bisillabiche, il che è indicato dai bassi valori esibiti dal parametro F2 e dalla differenza tra F2-F1, anch‟essa inferiore nel caso del contesto bisillabico; la vocale [ɔ],

invece, appare più arretrata quando è contenuta nei trisillabi. Ciò indica che, mentre i valori della vocale [ɛ] rimangono stabili, nel caso di parole bisillabiche si assiste ad un reciproco avvicinamento delle vocali [a] e [ɔ] sull‟asse orizzontale72, tale che la distanza tra le aree da esse occupate si riduce in maniera consistente rispetto a quella registrata per le stesse in contesto trisillabico.

Bisillabi vs Trisillabi Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [a], [ɔ] [ɛ]

Tabella 68. Risultati del t test ‘bisillabi’ vs ‘trisillabi’ condotto sull’intero campione femminile.

I t test condotti in merito al confronto bisillabi/trisillabi mostrano che le differenze individuate sono dotate di significatività statistica.

Lavoratrici BISILLABI TRISILLABI F1 DS F2 DS F2-F1 F1 DS F2 DS F2-F1 [a] 845 60 1475 117 630 845 55 1551 83 706 [ɛ] 766 75 1800 78 1034 734 50 1811 100 1077 [ɔ] 726 43 1354 172 628 752 48 1274 95 522 Tabella 69. Confronto tra i valori formantici medi di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘lavoratrici’.

Limitando il raffronto tra bisillabi e trisillabi al sotto-gruppo lavoratrici, notiamo che i risultati indicano le stesse differenze riscontrate per l‟intero campione femminile; in questo caso, però, la significatività statistica è limitata alla sola vocale [a], la quale quindi appare nuovamente contrassegnata da una maggiore posteriorizzazione in contesto bisillabico.

Bisillabi vs Trisillabi Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [a] [ɛ], [ɔ]

Tabella 70. Risultati del t test ‘bisillabi’ vs ‘trisillabi’ condotto sul sotto-gruppo ‘lavoratrici’.

72

L‟eccessiva anteriorizzazione della vocale [ɔ] in questo contesto, lo ricordiamo, è dovuta alla presenza della parola storia tra i bisillabi con sillaba tonica aperta ed in particolare all‟azione esercitata dalla semiconsonante sulla vocale tonica precedente.

Studentesse UniPi BISILLABI TRISILLABI F1 DS F2 DS F2-F1 F1 DS F2 DS F2-F1 [a] 853 61 1500 107 647 879 46 1562 97 683 [ɛ] 731 69 1941 106 1210 699 47 1951 120 1252 [ɔ] 690 34 1239 149 549 703 27 1185 93 482 Tabella 71. Confronto tra i valori formantici medi di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘studentesse UniPi’.

Il sotto-gruppo studentesse UniPi presenta valori piuttosto omogenei tra i due insiemi considerati. La differenza più consistente è quella registrata in merito alla vocale [ɔ], i cui valori di F2 sono inferiori in contesto trisillabico, dove si riscontra anche un minore scarto tra F2 ed F1 che sta ad indicare un maggiore grado di posteriorizzazione. Tale parametro si presenta, invece, più stabile per le altre due vocali: per quanto riguarda la vocale [ɛ], tra l‟altro, la differenza F2-F1 risulta più elevata rispetto a quella individuata per gli altri sotto-gruppi considerati, anche per via dei più alti valori esibiti da questa vocale all‟interno del campione studentesse UniPi, il che la colloca in una posizione meno arretrata ma più vicina ai valori di riferimento riportati per la varietà pisana in Tabella 44.

I risultati del t test non evidenziano in questo caso alcuna sinificatività statistica per le differenze individuate.

Bisillabi vs Trisillabi Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 - [a], [ɛ], [ɔ]

Studentesse UniFi BISILLABI TRISILLABI F1 DS F2 DS F2-F1 F1 DS F2 DS F2-F1 [a] 866 57 1526 136 696 852 65 1611 132 759 [ɛ] 772 75 1886 109 1114 771 82 1897 132 1126 [ɔ] 718 49 1369 186 651 721 51 1266 101 545 Tabella 73. Confronto tra i valori formantici medi di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘studentesse UniFi’.

Per quanto riguarda i valori della prima formante, essi risultano decisamente stabili all‟interno di questo sotto-gruppo. Nuovamente, le differenze più consistenti tra bisillabi e trisillabi si registrano per i valori di F2, limitatamente alle due vocali [a] e [ɔ] che, ancora una volta, mostrano un comportamento speculare: la prima appare più arretrata in contesto bisillabico, mentre la seconda in contesto trisillabico. La vocale che risulta più stabile è invece [ɛ], i cui valori non subiscono praticamente variazioni a seconda che essa si trovi all‟interno di parole costituite da due o tre sillabe.

Come mostrano i risultati del t test, l‟unica differenza significativa è considerata quella relativa ai valori di F2 della vocale [ɔ].

Bisillabi vs Trisillabi Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [ɔ] [a], [ɛ]

Tabella 74. Risultati del t test ‘bisillabi’ vs ‘trisillabi’ condotto sul sotto-gruppo ‘studentesse UniFi’.

Valutazione complessiva

Riassumendo quanto visto fino ad ora, possiamo certamente affermare che il risultato più interessante è costituito dalla riduzione dello spazio occupato dalle vocali [a] e [ɔ] che si verifica all‟interno di parole bisillabiche per via dei rispettivi valori di F2. Questo fenomeno non coinvolge invece la vocale [ɛ], la quale, pur esibendo un discreto grado di volubilità in rapporto alle variabili sociolinguistiche considerate, appare decisamente stabile per quanto riguarda la variabile strutturale rappresentata dall‟alternanza tra parole bisillabiche e trisillabiche.

Da notare che l‟arretramento che colpisce la vocale [a] all‟interno dei bisillabi era già stato rilevato per il campione maschile ed è stato attribuito agli effetti coarticolatori

determinati dal contesto consonantico in cui si trova inserita la vocale (vedi paragrafo 4.1.6.2)

4.2.6.2 Sillaba aperta vs sillaba chiusa

Proseguiamo adesso la nostra analisi esaminando i dati relativi all‟alternanza tra sillaba aperta e sillaba chiusa, cercando di individuare eventuali differenze timbriche dovute alla presenza o meno di una coda successiva alla vocale tonica.

Cominciamo dall‟intero campione femminile, per poi includere le variabili sociolinguistiche. Vocale [a] F1 DS(F1) F2 DS(F2) F2-F1 BIS_AP 840 62 1493 90 653 BIS_CH 866 54 1500 144 634 TRIS_AP 848 55 1588 112 740 TRIS_CH 862 56 1553 94 691

Tabella 75. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per l’intero campione femminile. Vocale [a].

Per quanto riguarda la vocale [a], la tabella ci mostra che in contesto bisillabico non si registrano variazioni particolari tra i valori formantici della vocale inserita in sillaba aperta o chiusa. In merito al contesto trisillabico, invece, notiamo che, in sillaba aperta, la differenza F2-F1 è maggiore che in tutti gli altri casi considerati, il che indica un minor grado di posteriorità. Tale scarto non è però indicato come significativo dai risultati del t test effettuato.

[a] Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

Bisillabi - F1, F2

Trisillabi - F1, F2

Tabella 76. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sull’intero campione femminile. Vocale [a].

Vocale [ɛ]

F1 DS(F1) F2 DS(F2) F2-F1

BIS_AP 768 77 1886 113 1118

TRIS_AP 745 76 1928 122 1183

TRIS_CH 724 53 1830 118 1106

Tabella 77. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per l’intero campione femminile. Vocale [ɛ].

I valori formantici esibiti dalla vocale [ɛ] nei bisillabi non presentano particolari variazioni in relazione alla tipologia sillabica, per entrambe i parametri formatici. Nel caso dei trisillabi, invece, si registra una differenza tra i valori di F2, i quali sono più elevati in sillaba aperta indicando un grado minore di velarizzazione rispetto alla stessa vocale in sillaba chiusa. Tale differenza è risultata statisticamente significativa e, come abbiamo visto nel caso del campione maschile, può essere attribuita a fisiologici fattori di coarticolazione.

[ɛ] Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

Bisillabi - F1, F2

Trisillabi F2 F1

Tabella 78. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sull’intero campione femminile. Vocale [ɛ]. Vocale [ɔ] F1 DS(F1) F2 DS(F2) F2-F1 BIS_AP 706 44 1408 199 702 BIS_CH 720 45 1239 99 520 TRIS_AP 724 49 1252 89 528 TRIS_CH 721 48 1299 158 578

Tabella 79. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per l’intero campione femminile. Vocale [ɔ].

Anche nel caso della vocale [ɔ] non si riscontrano differenze in merito alla prima formante, che appare decisamente stabile e con una bassissima deviazione standard; per quanto riguarda la seconda formante individuiamo una differenza significativa tra i valori registrati per i bisillabi, che risultano più elevati in sillaba aperta. Nuovamente, si ripetono gli stessi risultati individuati per il campione maschile perciò rimandiamo al paragrafo 4.1.6.2 per una spiegazione più dettagliata.

[ɔ] Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

Trisillabi - F1, F2

Tabella 80. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sull’intero campione femminile. Vocale [ɔ]. Lavoratrici [a] [ɛ] [ɔ] F1 F2 F1 F2 F1 F2 BIS_AP 831 70 1470 92 779 75 1831 87 706 39 1442 199 BIS_CH 860 47 1479 142 754 76 1770 55 746 40 1267 76 TRIS_AP 833 47 1559 88 741 50 1867 86 753 44 1277 111 TRIS_CH 857 61 1543 80 727 51 1750 76 751 53 1271 80

Tabella 81. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘lavoratrici’.

Per quanto riguarda i bisillabi, possiamo osservare che la vocale [a] presenta, tra le tre, i valori più omogenei per entrambe i parametri formantici; nel caso della vocale [ɛ] questo è vero per la prima formante, mentre per F2 si registra uno scarto più consistente tra i valori in sillaba aperta (1831 Hz) e in sillaba chiusa (1770 Hz). La vocale [ɔ] presenta uno scarto ancora maggiore tra il valore di F2 in sillaba aperta (1442 Hz) e in sillaba chiusa (1267 Hz) e una differenza nel grado di apertura, per cui in sillaba chiusa il valore di F1 è più elevato. Per quanto riguarda, invece, i trisillabi si osserva che i valori della prima formante si mantengono uniformi nei due contesti considerati e simili a quelli ottenuti per i bisillabi; F2 appare altrettanto stabile nelle vocali [a] ed [ɔ], mentre nel caso di [ɛ] si registra – come per i bisillabi – un‟articolazione più arretrata in sillaba chiusa.

Sillaba aperta vs sillaba chiusa Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

bisillabi F1 [ɔ] [a], [ɛ]

F2 [ɔ] [a], [ɛ]

trisillabi F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [ɛ] [a], [ɔ]

Tabella 82. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sul sotto-gruppo ‘lavoratrici’.

Il t test condotto sul sotto-gruppo lavoratrici in merito alle eventuali differenze timbriche tra sillaba aperta e sillaba chiusa ci indica come significative dal punto di vista

statistico quella tra i valori di F1 ed F2 della vocale [ɔ] contenuta nei bisillabi e quella tra i valori di F2 della vocale [ɛ] nei trisillabi.

Studentesse UniPi [a] [ɛ] [ɔ] F1 F2 F1 F2 F1 F2 BIS_AP 844 57 1511 54 746 74 1957 113 695 39 1310 162 BIS_CH 861 67 1488 145 717 65 1925 103 685 30 1167 97 TRIS_AP 882 62 1580 86 707 48 1977 142 700 30 1173 105 TRIS_CH 876 25 1544 108 691 47 1924 96 706 26 1196 85

Tabella 83. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘studentesse UniPi’.

Il sotto-gruppo studentesse UniPi mostra una situazione completamente diversa rispetto a quella appena descritta. In ogni caso considerato, infatti, si registrano valori omogenei non solo per quanto riguarda il raffronto tra le due tipologie sillabiche – sillaba aperta e sillaba chiusa – , ma anche confrontando i dati relativi alla variante costituita dal numero di sillabe (precedentemente analizzata) – bisillabi e trisillabi. L‟unica eccezione è costituita dal valore di F2 della vocale [ɔ] nei bisillabi, nettamente maggiore in sillaba aperta: questa differenza risulta statisticamente significativa alla luce del t test effettuato su questa porzione di campione.

Sillaba aperta vs sillaba chiusa Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

bisillabi F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [ɔ] [a], [ɛ]

trisillabi F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 - [a], [ɛ], [ɔ]

Tabella 84. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sul sotto-gruppo ‘studentesse UniPi’.

Studentesse UniFi [a] [ɛ] [ɔ] F1 F2 F1 F2 F1 F2 BIS_AP 847 60 1506 121 776 87 1889 113 717 57 1461 216 BIS_CH 885 50 1546 154 767 66 1884 113 719 44 1278 89 TRIS_AP 840 50 1644 154 789 106 1959 119 736 53 1251 117 TRIS_CH 864 79 1577 104 752 46 1834 117 705 47 1281 86

Tabella 85. Confronto tra i valori formantici medi in sillaba aperta e chiusa di bisillabi e trisillabi per il sotto-gruppo ‘studentesse UniFi’.

Anche per il sotto-gruppo studentesse UniFi si individua per la prima formante una discreta omogeneità tra le variabili considerate, mentre il comportamento di F2 si conferma più instabile. Si registra una prima differenza significativa nei bisillabi tra i valori della vocale [ɔ] in sillaba aperta (1461 Hz) e chiusa (1278 Hz); la seconda differenza dotata di signifcatività statistica riguarda invece la vocale [ɛ] contenuta nei trisillabi, la quale presenta anch‟essa valori più elevati in sillaba aperta.

Sillaba aperta vs sillaba chiusa Differenze significative (p ≤ 0.05)

Differenze non significative

bisillabi F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [ɔ] [a], [ɛ]

trisillabi F1 - [a], [ɛ], [ɔ]

F2 [ɛ] [a], [ɔ]

Tabella 85. Risultati del t test ‘sillaba aperta’ vs ‘sillaba chiusa’ condotto sul sotto-gruppo ‘studentesse UniFi’.

Valutazione complessiva

Riassumendo quanto visto finora, dall‟analisi dei dati in relazione alla variabile sillaba aperta vs sillaba chiusa risulta innanzitutto che i valori di F1 si mantengono stabili sia per l‟intero campione femminile che per i sotto-gruppi che lo compongono.

I valori di F2, al contrario, si mostrano decisamente variabili e, come nel caso del campione maschile, indicano che le vocali in sillaba chiusa risultano più arretrate di quelle in sillaba aperta. Ciò è vero in particolar modo per le due medio-basse, dato che la vocale [a] rimane stabile in tutti i contesti considerati. Il maggiore arretramento delle vocali in sillaba chiusa non è sistematico, in quanto non coinvolge tutte le vocali in tutti i contesti,

ma nei casi in cui la differenza con i valori formantici in sillaba aperta è risultata statistica, quest‟ultima ha sempre fatto registrare valori più elevati.