4.3 Le fasi della candidatura
4.3.4 L’analisi delle 5 finaliste
4.3.4.1 Cagliari
Obiettivi e stakeholder della candidatura
Lo slogan di Cagliari-Sardegna 2019 era “Weaving Possibile Worlds” (Ricucire Mondi Possibili), fortemente legato all’idea di fondo della candidatura: riscrivere le geografie culturali non legandole a volontà calate dall’alto ma attraverso un percorso condiviso ed ad un lavoro continuo dell’intera comunità.
L’obiettivo era fare di Cagliari un centro di innovazione che divenisse punto di riferimento per l’Italia e per l’Europa, attraverso la costruzione di nove EuCHo (European Cultural Home), degli spazi che permettano lo sviluppo di una scena creativa dove “(…) modelli, idee, linguaggi e forme sperimentali di arte vedano la luce”.
Per identificare gli stakeholder è opportuno trovare la risposta che viene fornita nel dossier: all’interno del capitolo I, principi fondamentali, il punto 5 chiede alla città di Cagliari “ se possiede il sostegno delle autorità politiche locali e/o regionali”. La risposta permette di tracciare un quadro completo degli enti coinvolti nel processo di candidatura: la città sarda non si è candidata da sola ma “(…) è stato avviato un percorso di costituzione di sistemi integrati sul territorio attraverso accordi di rete ampi e operativi” (pag 13 dossier). Il programma prevede il coinvolgimento di un ampio territorio attraverso 5 paesaggi del Sud Sardegna (Ossidiana, Argento, Sale, Acqua, Venti), comprendente oltre 27 comuni: in caso di vittoria si sarebbe dato vita ad una Fondazione di Partecipazione (FdP) “(…) che possa garantire la più ampia rappresentatività di tutti i territori coinvolti e il coinvolgimento delle comunità” (pag 13). L’operato della FdP avrebbe cessato le sue funzioni automaticamente nel 2020, essendo “funzionale agli scopi dell’ECoC” (pag. 56). La Regione Sardegna ha aderito concretamente al progetto fin dalle prime battute, cosi come il MIBAC, attraverso la Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna ed il MIUR - Ufficio Scolastico Regionale e la Fondazione Banco di Sardegna. Altri soggetti coinvolti sono stati la Provincia di Cagliari, l’Autorità Portuale, la Diocesi di Cagliari, la Fondazione Teatro Lirico e le principali istituzioni ed organizzazioni territorio, come l’Università degli Studi di Cagliari, le principali sigle sindacali, la Camera di Commercio e diverse associazioni di settore.
56 Il dossier finale è scaricabile qui: http://www.cagliari2015.eu/sites/default/files/cagliari-‐2019/www.cagliari-‐
Budget e finanziamento
All’interno del presente paragrafo si terranno in considerazione non solo le previsioni del budget complessivo per l’anno da capitale, comprendente spese operative e spese in conto capitale, ma anche il valore percentuale dello stanziamento di speso destinato alla cultura nel comune candidato. Questo dato viene specificatamente richiesto in fase di compilazione del dossier nella sezione III, paragrafo 2.1: si considerano i 5 anni precedenti la candidatura, senza considerare le spese direttamente attribuibili a questo processo.
La situazione sarda era la seguente:
Anno % del bilancio annuale destinato alla cultura
2009 4% 2010 4% 2011 4,6% 2012 9% 2013 8% 2014 8,5%
Tabella 4.9: Valore annuale percentuale della spesa destinata alla cultura dalla città di Cagliari. Dal dossier di Cagliari 2019. Elaborazione personale
Per quanto riguarda il budget previsto complessivo, comprensivo di spese in conto capitale, esso ammontava a circa 490 milioni di euro, di cui circa 33 milioni dedicati alle spese operative (tabella 4.10) suddivise tra spese per il progetto, promozione e marketing, salari, spese generali, amministrazione ed altro (tabella 4.12).
Le spese in conto capitali avrebbero comportato “nuove infrastrutture a carattere culturale o miglioramento di strutture esistenti”, opere di “riqualificazione urbana” ed “infrastrutture” (pag. 64 dossier).
A copertura delle spese operative, oltre l’80% dell’entrate sarebbe dipeso da fonti pubbliche, il restante da sponsor privati (tabella 4.11) di queste entrate pubbliche, più del 50% erano già garantite dal Comune di Cagliari (8 milioni) e dalla Regione Sardegna (6 milioni) mentre era solo pianificata l’altra metà, proveniente da Unione Europea, Governo Nazionale ed altri enti.
Spese totali preventivate (in milioni di €) 490
di cui in conto capitale 457 (93%)
di cui operative 33 (7%)
Tabella 4.10: spesa complessiva preventivata, comprensiva di spese in conto capitale. Dati dal dossier di candidatura di Cagliari 2019. Elaborazione personale
Entrate totali (in milioni di €) 33
di cui dal settore pubblico 27 (82%)
di cui dal settore privato 6 (18%)
Tabella 4.11: totale entrate destinate a coprire i costi operativi di Cagliari 2019. Dati dal dossier di candidatura della città sarda. Elaborazione personale
Ripartizione delle spese operative
Spese per il progetto 24 (74%)
Promozione e Marketing 5 (15%)
Salari, spese generali, amministrazione 3 (10%)
Altro 0,5 (1%)
Tabella 4.12: ripartizione delle spese operative per Cagliari 2019, valori in milioni di €. Dati dal dossier di candidatura della città sarda. Elaborazione personale
Trasporti ed accessibilità
Il capitolo IV di ogni dossier è dedicato alle infrastrutture della città ed indaga sull’accessibilità, la capacità di assorbimento turistica ed i principali interventi previsti. L’insularità di Cagliari fa si che gli unici due punti di accesso siano dati dal Porto e dall’aeroporto: mentre il primo collega con quella parte della Sardegna con servizi di linea per Civitavecchia, Napoli, Palermo e Trapani ed altri principali scali passeggeri mediterranei, il secondo ha oltre 60 tratte per l’Italia ed il resto dell’Europa, portando nel capoluogo sardo, nel 2013, circa 3.600.000 passeggeri (vd. dossier).
La città è ben collegata con il resto della regione, dato anche l’alto numero di pendolari; altri aeroporti sono presenti nel resto della regione.
Il turismo risulta essere particolarmente stagionalizzato, con una permanenza media di circa 2 giorni, maggiormente da parte di visitatori italiani ma il turismo internazionale risultava in forte crescita rispetto gli anni precedenti alla stesura del dossier.
I posti letto disponibili a Cagliari erano 4.299 ma considerando le strutture ricettive della provincia il valore decuplica (40.475 posti letto): Cagliari ha attivato, a partire dai primi anni del 2000, incentrato gli sforzi per diventare la “porta d’ingresso della Sardegna”. Gli interventi tra il 2014 ed il 2019 avrebbero previsto un massiccio piano di riqualificazione urbana, al fine di migliorare la qualità della vita anche in quartieri non considerati “turistici”.
Valutazione finale
Nel giustificare la decisione finale, la Giuria si complimenta con Cagliari per la serietà dell’analisi riguardo lo sviluppo urbano connesso al raggiungimento del titolo di Capitale Europea della Cultura, per la relazione ben definita con la regione circostante, che fa di Cagliari un riferimento metropolitano per la regione. Positiva anche la comprensibilità del dossier e la messa in moto di molte delle strutture culturali previste.
Punto debole, secondo la Giuria, è stato il non equilibrio tra la dimensione locale e quella europea, non offrendo forti attrazioni per i visitatori che sarebbero venuti dal resto d’Europa ed una poco chiara legacy in termini culturali ed artistici. Anche la porzione di budget operativo destinato alla gestione dello staff era eccessivamente bassa, considerando la volontà della città sarda di affiancare all’organico della fondazione alcuni dipendenti già in forze al Comune.