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Il censimento del 2011

Nel documento I censimenti nell’Italia unita (pagine 58-61)

CENSUARIA NEGLI ULTIMI 150 ANNI

5. Il censimento del 2011

Alla vigilia del censimento del 2011, la panoramica sui censimenti passati ri-sulterebbe incompleta se non si rivolgesse l’attenzione anche sul prossimo censi-mento della popolazione. Sebbene la rilevazione censuaria del 2011 debba ancora essere effettuata, è possibile tuttavia tracciarne il profilo, attingendo ai lavori pre-paratori e di progettazione finora realizzati dall’Istat.

L’Istituto, nel definire la strategia della tornata censuaria del 2011, ha focaliz-zato l’attenzione soprattutto sugli aspetti relativi alle operazioni preliminari e alla raccolta dei dati, lasciando inalterato l’impianto organizzativo della rete di rileva-zione, ad eccezione del numero dei rilevatori che è stato notevolmente ridotto ri-spetto al passato, grazie ad un impiego mirato degli stessi sul campo. L’analisi del-la documentazione dei censimenti del 1991 e del 2001 ha consentito di definire, in primo luogo, l’iter procedurale (fasi e tempi di preparazione) per la predisposizione e l’approvazione delle norme di indizione del censimento e la quantificazione del finanziamento statale.118 Questa attività è culminata nella promulgazione dell’articolo 50 del decreto legislativo n. 78 del 2010 – convertito in legge n. 122 del 30 luglio 2010 – il quale, oltre allo stanziamento dei fondi, ha affidato all’Istat il ruolo di organizzatore delle operazioni censuarie mediante la redazione del Piano Generale di Censimento, di apposite circolari e di specifiche intese con gli enti lo-cali. L’adozione di un Piano di Censimento generale consentirà di semplificare e velocizzare le operazioni censuarie del 2011, eludendo l’emanazione di un regola-mento di esecuzione, come avveniva invece in passato. L’impianto normativo del prossimo censimento tiene conto del regolamento (CE) n. 763 del 9 luglio 2008 del Parlamento europeo e del Consiglio119 e delle Raccomandazioni internazionali del-la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (Unece), predisposte in cooperazione con l’Ufficio Statistico della Comunità Europea (Eurostat).120

116 Le indagini pilota furono svolte una nel 1998 e l’altra nel 2000.

117 Essa coinvolse 98 comuni e circa 725 sezioni di censimento con un numero di famiglia pari a circa 67 mila.

118 Sugli aspetti del finanziamento del quindicesimo censimento, l’Istituto ha anche effettuato un’indagine presso un campione di 290 comuni con almeno 10 mila abitanti per stimare i costi diretti sostenuti dagli enti comunali nel corso del censimento del 2001.

119 Esso detta le regole fondamentali cui i paesi membri devono attenersi nell’effettuare le prossime rilevazioni censuarie.

120 Si fa riferimento alle Recommendations for the 2010 Censuses of Population and Housing che rappresentano una raccolta di indicazioni e consigli per la progettazione dei censimenti demografici per garantire la compara-bilità dei dati prodotti nei diversi paesi e definire gli argomenti e le variabili da rilevare (core topics), nonché le relative classificazioni da effettuare.

La progettazione delle modalità di raccolta dei dati per il censimento 2011 è stata effettuata sia sulla base dell’ultima esperienza censuaria nel nostro paese, sia analizzando le innovazioni adottate di recente, o in corso di adozione, da parte di diversi paesi esteri. Queste valutazioni hanno consentito all’Istat di sviluppare ipo-tesi alternative in ordine alle soluzioni tecniche e metodologiche, nel rispetto tutta-via degli obiettivi tradizionalmente perseguiti e mantenendo inalterate le principali caratteristiche della rilevazione, ovvero l’esaustività e la simultaneità sull’interno territorio nazionale. In questa prospettiva, la difficoltà nella reperibilità dei rispon-denti sul territorio, l’esigenza di diminuire il fastidio statistico sugli stessi, l’onere di gestire il reclutamento di un consistente numero di addetti alla rilevazione – uni-tamente ai vincoli imposti dalla normativa europea in relazione ai tempi di fornitu-ra dei risultati a Eurostat – hanno fornitu-rappresentato i maggiori fattori di spinta nello sforzo di rinnovamento della strategia censuaria.

L’Istat ha quindi progettato diverse soluzioni che hanno consentito di imposta-re un impianto censuario che superasse o, quantomeno, contenesse le criticità ap-pena menzionate. La nuova strategia censuaria sarà caratterizzata da innovazioni soprattutto nella raccolta dei dati e, per la prima volta, si avvarrà dell’impiego di fonti amministrative. Infatti, la distribuzione dei questionari verrà effettuata tramite spedizione diretta alle famiglie (mail out), affidata a fornitori esterni, quindi non più mediante rilevatori, e le informazioni desunte dalle anagrafi comunali, oppor-tunamente standardizzate e geocodificate alle sezioni di censimento, costituiranno le liste di partenza per la distribuzione dei questionari alle famiglie. Ciò comporta, pertanto, un alleggerimento nella fase di consegna dei questionari alle famiglie fa-cendo ricorso all’outsourcing. Inoltre, la restituzione dei questionari compilati av-verrà mediante una pluralità di canali, secondo le preferenze dei rispondenti. In particolare, l’acquisizione dei questionari compilati sarà effettuata attraverso Centri comunali di raccolta dislocati sul territorio e, per la prima volta nella storia dei cen-simenti italiani, mediante la compilazione on line del questionario elettronico. L’impiego dei rilevatori comunali è previsto per il recupero delle mancate risposte e per la rilevazione delle persone dimoranti abitualmente sul territorio comunale ma non iscritte nelle anagrafi comunali. Queste ultime informazioni saranno fornite dall’Istat ai Comuni attraverso opportune elaborazioni effettuate su altre fonti am-ministrative centrali, quali l’Anagrafe tributaria dell’Agenzia delle entrate e, per i cittadini stranieri non comunitari, l’Archivio nazionale dei permessi di soggiorno, gestito dal Ministero dell’interno.121 Esse rappresentano per gli Uffici comunali di censimento informazioni ausiliarie e integrative dei registri di popolazione e con-sentiranno di contattare, mediante l’intervento mirato dei rilevatori, le persone non iscritte nelle liste anagrafiche comunali ma eleggibili ad essere censite come abi-tualmente dimoranti sul territorio comunale.

Tutte le informazioni circa l’andamento delle operazioni alimenteranno il

Siste-ma di Gestione della Rilevazione, che si configura come una infrastruttura di

121 L’impiego di fonti ausiliarie e integrative delle liste anagrafiche comunali è stato previsto a seguito di speri-mentazioni di record linkage effettuate tra le fonti anagrafiche e gli archivi centrali sopra citati di numerosi comuni di grande dimensione demografica, tra i quali Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Napoli, Roma, Pa-dova, Palermo, Prato e Salerno.

nicazione del processo di raccolta dei dati per tutti gli attori coinvolti. Gli organi cen-suari potranno così gestire e monitorare in tempo reale tutte le fasi del processo.

Inoltre, per il 2011 è prevista una strategia diversificata per i comuni di mag-giore dimensione demografica (quelli con almeno 20 mila abitanti), nei quali si ef-fettuerà, in anticipo rispetto alla data di riferimento del censimento, la rilevazione degli edifici e dei numeri civici con la successiva georeferenziazione delle unità ri-levate. Negli stessi Comuni è previsto l’utilizzo di due versioni di questionario: uno completo, destinato a un campione pari a circa il 33 per cento delle famiglie, e l’altro ridotto, destinato ai restanti due terzi.

Un ulteriore elemento di innovazione è rappresentato dalla compilazione da parte dei Comuni di bilanci ad hoc relativi agli esiti del confronto contestuale tra censimento e anagrafe. Il censimento assistito da lista anagrafica comunale consen-te di rafforzare la conconsen-testualità tra l’effettuazione della rilevazione e le operazioni di confronto tra censimento e anagrafe, con l’obiettivo di garantire una maggiore coerenza tra dati anagrafici e dati censuari. Pertanto, a conclusione della rilevazio-ne censuaria ed entro una data prestabilita dal calendario gerilevazio-nerale di censimento, gli Uffici comunali di censimento (Ucc) dovranno fornire all’Istat un bilancio quantitativo che sintetizzi i risultati del confronto censimento-anagrafe in modo certificato dal responsabile dell’Ucc. I report comunali relativi agli esiti del con-fronto tra censimento e anagrafe saranno successivamente validati dall’Istat conte-stualmente al processo di validazione della popolazione legale di ciascun Comune. Nell’ambito dei lavori preparatori per il censimento della popolazione del 2011, particolare importanza ha assunto il coinvolgimento degli Enti e delle Asso-ciazioni maggiormente interessate alla realizzazione della rilevazione, in un’ottica di condivisione delle proposte e delle decisioni via via assunte. A questo riguardo, è stato costituito il “Comitato consultivo per la preparazione a livello comunale del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni”; è stata organizzata la conferenza “Censimenti generali 2010-2011: criticità e innovazioni” e una serie di incontri a carattere scientifico; infine, è stato realizzato il progetto “In-fo&For/Cens”122 che ha rappresentato per i Comuni un momento informativo e formativo per la condivisione della nuova strategia censuaria.

Le innovazioni di metodi e tecniche del censimento del 2011 possono rappre-sentare, pertanto, uno spartiacque rispetto alla tradizione. In particolare, l’impiego delle fonti amministrative centralizzate può assumere particolare rilevanza non solo per quanto attiene l’individuazione delle unità di rilevazione, le modalità di distri-buzione e di recupero dei questionari e il confronto tra censimento e anagrafe, ma anche per quanto riguarda le attività statistiche post censuarie, connesse alla revi-sione dei registri anagrafici. In questa prospettiva, la prossima tornata censuaria, dunque, potrebbe rappresentare un momento di transizione verso i censimenti su fon-ti amministrafon-tive, come già accade per diversi paesi a stafon-tisfon-tiche avanzate, con van-taggi dal punto di vista dei costi e della tempestività nella diffusione dei risultati.

122Confronta: Istat. 2010. La progettazione dei censimenti generali 2010-2011: informazione e formazione ai comuni

sulle innovazioni di metodi e tecniche per il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Roma:

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