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La California grazie alla creazione della California Sustainable Wine- growing Alliance, organizzazione no profit nata dall’unione del Wine In- stitute of California e della California Association of Winegrape Growers nata nel 2003 con sede a San Francisco, è uno dei territori più all’avan- guardia per quanto riguarda la promozione di pratiche sostenibili per la viticoltura e la vinificazione. Già nel 2001 infatti le due associazioni sopra- citate fondano il Sustainable Winegrowing Program (SWP) con l’obiettivo di valutare tutti gli ambiti della sostenibilità, quindi lavorare sulla sensibilità verso l’ambiente, andare incontro agli interessi della società e conseguire la fattibilità economica; il fine ultimo della creazione dell’Alliance e del SPW è stato sicuramente l’ideazione di una certificazione di sostenibilità. Il Sustainable Winegrowing Program è dunque un programma educativo rivolto agli addetti del settore per l’adozione di pratiche sostenibili sia in cantina che in vigneto, registrando i dati raccolti e verificandone il mi- glioramento; l’ideologia del SWP si basa infatti sul “Cycle of continous improvement” tramite un iter che in primis permette di valutare le pratiche adottate, tramite corsi di formazione si viene a conoscenza di nuove tec- niche e grazie allo sviluppo di piano d’azione studiati ad hoc si attuano i cambiamenti necessari in prospettiva di un miglioramento globale. Per po- ter essere sempre aggiornati sulle innovazioni di settore si punta molto sulla formazione, organizzando quindi seminari ed eventi su svariati argomenti che spaziano dalla gestione del vigneto ai consumi in cantina. Oltre a que- sto l’Alliance si è posta anche altri obiettivi iniziali: sviluppare pratiche di viticoltura sostenibile volontarie in un’ottica di protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, puntare sulla qualità del vino e delle uve, mantenere una redditività alta dei vigneti, lavorare con la comunità incentivano il con- fronto con gli altri partecipanti al programma, creando posti di lavoro a li- vello locale e favorendo un benessere sociale ed economico dei lavoratori. La certificazione di sostenibilità (Certified California Sustainable Wine- growing – CCSW) è stata introdotta nel 2010 dalla California Sustainable

Figura 90: il logo della Ca- lifornia Sustainable Wine- growing Alliance

https://www.sustainablewine- growing.org/certified-sustai- nable-winegrowing.php, consultato il 10/11/2019

Winegrowing Alliance con il fine di attestare l’effettiva sostenibilità rag- giunta dalle aziende e vigneti. I costi di certificazione consistono in una quota annuale da pagare direttamente all’Alliance commisurata in base alla tipologia di azienda o vigneto da certificare e una quota da destinarsi al pagamento delle varie revisioni che vengono effettuate, pagata diret- tamente all’operatore e quindi non collegata alla CSWA. Alla base del programma vi è il “Code of Sustainable Winegrowing” che viene utilizzato per la definizione dei requisiti e delle linee guida, con relativa verifica in fase di certificazione. Il Codice è stato ideato da un comitato compren- dente 50 membri dell’Alliance a rappresentanza delle diverse tipologia di azienda e regione vinicola coinvolta. La prima versione è stata pubblicata nel 2002, la seconda nel 2006 e la terza, attualmente in vigore, nel 2013; quest’ultima si sviluppa in 15 capitoli con un totale di 191 criteri.

Le principali tematiche su cui ricadono i requisiti di certificazione sono: • Gestione ambientale; • Consumo e modalità d’uso dell’acqua; • Efficienza energetica; • Qualità del suolo; • Uso responsabile di pesticidi; • Protezione degli habitat naturali; • Gestione dei rifiuti; • Costruzione di relazione solide con lavoratori, vicinato, comunità locale; • Qualità dell’aria; • Qualità di uva e vino; • Aspetti economici.

È interessante sottolineare che tra i vari requisiti contenuti del Codice ve ne sono alcuni specifici per l’edificio e riguardano l’efficienza energetica necessaria per il raffrescamento, le lavorazioni in cantina, il controllo della temperatura e umidità, illuminazione e il quantitativo di energia ottenuta con fonti rinnovabili.

Per quanto riguarda la valutazione il rispetto dei criteri viene è stabilito su una scala metrica che va da 1 (condizione peggiore) a 4 (condizione migliore) più una categoria in cui rientrano i casi in cui il criterio non è ap-

plicabile; ogni punteggio è accompagnato da una descrizione per capire il quale collocarsi. Affinché i requisiti siano soddisfatti bisogna compiere una valutazione annuale in autonomia utilizzando il “Code of Sustainable Winegrowing”, ottenere un punteggio pari a 2 per almeno l’85% dei re- quisiti e rispettare le restrizioni circa l’utilizzo prodotti nocivi (sono state infatti redatte una lista rossa contenente l’elenco dei prodotti non ammessi e una lista gialla con i prodotti ammessi, ma con una chiara giustificazione del loro utilizzo). Oltre a ciò sono richiesti un miglioramento continuo e un monitoraggio da realizzarsi in autonomia dei consumi idrici, energetici e delle emissioni di gas serra, infatti proprio per calcolare autonomamente i dati la CSWA ha messo a disposizione sul proprio sito internet dal 2012 il “Performance Metric Tool” utile proprio per registrare tali dati.

La possibilità di apporre il logo che attesti la certificazione sulla bottiglia è un’opzione recente, infatti fino a pochi anni fa non era possibile presentar- lo sull’etichetta e sul collarino delle bottiglie. Ad oggi esistono tre diverse tipologie di logo per questa certificazione:

• Logo di partecipazione alla certificazione, utilizzabile da tutti gli ade- renti al programma in base alla certificazione che hanno ottenuto, che può essere Vineyard, Winery o Vineyard and Winery. Tale logo non è applicabile sulle bottiglie, ma è utilizzabile sui siti web delle aziende, materiale promozionale, packaging per imballaggi, targhette per can- tine e vigneti, ad ogni modo se soltanto una parte della cantina o del vigneto sono certificati bisognerà specificarlo.

• Logo di vino certificato, che può essere applicato direttamente sulle bottiglie, in etichetta e sul collarino, inoltre può apparire anche su con- fezioni e schede tecniche. Per ottenere questo logo l’azienda deve aver ottenuto la certificazione, le uve devono essere per il 100% california- ne e devono provenire almeno per l’85% da vitigni certificati (le certifi- cazioni accettate sono CCSW per il vigneto, SIP, Lodi Rules).

• Logo del programma, da gennaio 2017 utilizzabile sono dall’Alliance e non più dai partecipanti, per cui tutti coloro ne stanno ancora facen- do utilizzo per esempio sui materiali promozionali stanno provvedendo alla rimozione e sostituzione con il logo idoneo.

In conclusione vengono riportati alcuni dati circa l’aderenza al programma visionabili nel Report 201839 reso pubblico dalla CSWA: le cantine certifi-

39www.sustainablewine- g r o w i n g . o r g / a m a s s / l i - brary/22/docs/CSWA.An- nualReport2018.FINAL.pdf

cate sono 143, con un 13% rispetto all’anno precedente, mentre i vigneti con un incremento del 44% rispetto al 2017 sono 1398, raggiungendo il 25% certificato CCSW sul totale degli acri destinati a vigneto in California. Questi risultati sono molto importanti e manifestano l’avanzamento di tale programma, che si sta diffondendo sempre di più soprattutto a livello di vigneto. Il Report è molto chiaro e oltre a questi dati sintetici qui riportati ne sviluppa molti altri in dettaglio con riferimento a Vigneti, Comunità e Can- tine, ma soprattutto in Appendice sono riportate le percentuali relative alle varie categorie (1-4) per ogni criterio in modo da evidenziare le problema- tiche e i punti di forza che contraddistinguono il campione di applicazione del programma. Proprio per questo merita una nota di merito a parte la grande attenzione che viene destinata alla trasparenza e informazioni, che si possono reperire con facilità sul sito internet dell’Alliace40: l’intero

programma di sostenibilità è scaricabile, così come i dati numerici relative a cantine e vigneti, inoltre vi è un intera sezione dedicata ai moduli per aderire dove sono chiaramente spiegati gli step da effettuare per ottenere la certificazione.