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di T SPOON*

* T SPOON, Nina Artioli, Alessandra Glorialanza, Eliana Saracino

SOGGETTI E RETI DI SOGGETTI ECONOMICI E SOCIALI PER IL RICICLO URBANO E FORME DI GOVERNANCE INNOVATIVE

nativa di sviluppo urbano. L’obiettivo è quello di semplificare le connessioni e gli scambi fra pro- prietari e cittadini attivi, rendendo possibile in modo semplice la realizzazione di progetti crea- tivi con un’iniziativa bottom-up.

CITY-HOUND si configura come una piattafor- ma aperta e adattabile che intercetta due chiavi di attivazione principali. Da un lato la motiva- zione della cittadinanza attiva, desiderosa di riappropriarsi di uno spazio pubblico che ad oggi non è più in grado di rappresentare la società attuale; dall’altro lato la grande quantità di spazi residuali ed edifici dismessi, costantemente generati dalla logica riproduttiva della città. Que- sti ben si prestano a rifunzionalizzazioni leggere, economiche (in termini realizzativi, ambientali e gestionali) e temporanee (nel senso di rispon- denti ad un momento specifico del ciclo di vita dell’organismo-città). La cittadinanza attiva e gli spazi sottoutilizzati sono lo spazio della possibili- tà in cui agisce CITY-HOUND.

Mettendo in relazione i diversi attori coinvolti nel processo di trasformazione spaziale, ognuno con le sue capacità e disponibilità (pratiche, finanziarie o spaziali) e sfruttando l’istantaneità e la capillarità di diffusione delle informazioni e dei contenuti offerta dalle reti tecnologiche, sarà possibile moltiplicare le opportunità in una città costituita da nodi locali in una rete globale e permettere una semplificazione delle pratiche di uso temporaneo e di riappropriazione degli spazi urbani sottoutilizzati.

Nel campo specifico della riattivazione tempo- ranea degli spazi residuali, uno dei principali pro- blemi rilevati nella pratica quotidiana, è la diffi- coltà di mettere a sistema le risorse disponibili, intese in termini di spazi liberi, di utenti disposti ad usarli, di strumenti di supporto offerti dalla pubblica amministrazione, di risorse finanziarie, di buone pratiche e così via. Molto spesso è anche difficile avere ben chiaro l’obiettivo che si vuole ottenere e quali passi è necessario percor- rere per raggiungerlo. E magari questo obiettivo non si è i soli a volerlo. CITY-HOUND serve pro- prio a questo: è lo spazio virtuale in cui combina- re gli elementi più importanti della trasforma- zione spaziale, un catalizzatore di energie e disponibilità capace di attivare un corto circuito finalizzato alla riappropriazione dello spazio e alla costruzione dell’identità. CITY-HOUND è uno strumento per scambiare informazioni sui nostri territori, sugli eventi e sulle azioni che su

essi vengono sviluppate, per condividere cono- scenze e modalità pratiche, ma anche per con- servare una memoria storica delle storie, delle azioni, delle persone. CITY-HOUND risponde in maniera pratica a necessità reali, mettendo a fuoco problemi esistenti e incentrando gli inter- venti su questioni calde, migliora l’ambiente urba- no, sfruttando le risorse e disponibilità esistenti, favorisce la collaborazione fra i cittadini per la produzione del bene comune, contribuisce alla produzione di una cultura civica più critica e sostenibile, incoraggia l'elaborazione di un nuovo immaginario per l'ambiente urbano.

La costruzione di questa sinergia può portare a dei risultati importanti, finalizzati da un lato ad una più facile condivisione delle disponibilità così da stimolare un’iniziativa più ampia, dall’altro alla produzione di spazi, fisici e virtuali, in grado di favorire l'interazione sociale e di migliorare la qua- lità urbana mettendo le basi per la costruzione di

un’identità condivisa. Anche se i due obiettivi sono indipendenti l’uno dall’altro, la loro realizzazione congiunta può decisamente amplificare i vantaggi. Attraverso la realizzazione di una comunità ibri- da, che agisce virtualmente su un social network tramite lo scambio immediato di informazioni, di immagini, di contenuti multimediali, si può pro- cedere alla costruzione di un terreno di confronto comune attraverso il quale stimolare una riappro- priazione fisica dello spazio, in cui rappresentare un’identità, temporanea e parziale. Dunque, que- sta nuova spazialità ibrida deve fornire la cornice idonea per amplificare i collegamenti tra lo spazio fisico, le connessioni fra i membri e le attività onli- ne, con l’obiettivo di tradurre la vita sociale dello spazio virtuale in conseguenze materiali per l’ambiente urbano.

1. IL PON RES NOVAE

Finanziato dal MIUR, nell'ambito del PON “Smart Cities and Communities”, il progetto Res Novae ha come obiettivo la ricerca e la sperimentazione di un nuovo sistema di gestione dei flussi energetici. Res Novae, ha come campi di sperimentazione le città di Bari e Cosenza, sviluppando differenti atti- vità di ricerca:

- La SUN (Smart User Network) è un innovati- vo schema di rete che consente ai cittadini di integrare diverse tipologie di utenze energeti- che.

- Il Catasto Energetico individua i punti d'intervento prioritari per la riduzione e l'ottimizzazione dei consumi di energia, a parti- re dall'analisi e monitoraggio del comporta- mento del patrimonio edilizio esistente. - La Smart Street Cosenza coincide con il princi-

pale asse commerciale della città, dove senso- ri/attuatori miniaturizzati, gestiti da una piatta- forma software/hardware (denominata “Rain- bow”) consentono di trasformare gli oggetti fisici (semafori, panchine, statue, lampioni, vetrine, ecc.) in smart object capaci di coopera- re per monitorare lo spazio fisico e ottimizzare i servizi offerti.

- Il City Model è un modello digitale della città, utilizzabile per analizzare e rappresentare i diversi layer di informazioni acquisite da sistemi

di sensori e dai database informativi disponi- bili.

2. L'URBAN LAB “CREACOSENZA”

Il valore aggiunto del Progetto Res Novae, rispetto ai numerosi progetti smart fortemente sbilanciati sugli aspetti smart grids e ICT, risiede nell'Urban Lab “CreaCosenza” che crea il neces- sario legame tra il progetto e la città.