• Non ci sono risultati.

Classis Ravenna: Museo della Città e del Territorio

II. Archeologia in contesti industriali: una selezione di esempi significat

2.6 Classis Ravenna: Museo della Città e del Territorio

Il museo nasce all'interno di un ex-zuccherificio e ha lo scopo di raccontare la storia di Ravenna, del suo territorio e della antica città di Classe106 dall'antichità fino ai

nostri giorni, attraverso tutte le principali tappe storiche che l'hanno vista protagonista (Fig. 2.23).

2.6.1 La storia dell'edificio

Lo zuccherificio, poco distante dalla Basilica di Sant'Apollinare, nasce nei primi decenni del Novecento; qui seicento operai trasformavano tonnellate di barbabietole

101 Tiboni, Tusa, 2016.

102 Con un costo complessivo pari a circa sette milioni e trecentomila euro, finanziato da fondi comunitari.

103 https://www.trapanioggi.it/e-ufficiale-la-nave-romana-di-marausa-va-al-museo-archeologico-

lilibeo/

104 Notizia riferita dall'architetto Biondo, direttore del museo.

105 https://www.lastampa.it/2011/10/13/italia/cronache/la-nave-romana-emergedagli-abissi-del-

passato-NysnmuJ4sOkEVrEOhXPNKO/pagina.html

106 È un toponimo derivante dal latino “classis” (flotta) dato che, dove ora è presente il centro abitato, in epoca romana si trovava il porto ospitante la flotta dell'impero, nonché principale istallazione portuale – in Occidente – di Costantinopoli in era bizantina.

in zucchero che veniva esportato in Italia e in Europa via terra e via mare107. Nel

1979 la crisi finanziaria degli zuccherifici determinò il commissariamento della struttura, che nel corso degli anni cominciò ad andare in declino, per poi chiudere definitivamente il 10 giugno 1982 per mano del Prefetto di Ravenna, finendo in uno stato di forte degrado108. Così negli anni Novanta nasce l'idea di riutilizzare la

struttura a fini museali, in modo da ridar vita ad un edificio di primario valore e dare un'ulteriore spinta turistica e una potenziale preziosa risorsa per il futuro di Ravenna, e tale idea è stata alla fine concretizzata dalla Fondazione RavennAntica, precedentemente nota con il nome di Fondazione Parco Archeologico di Classe, con un investimento economico che ha superato ampiamente i ventuno milioni di euro.

Fig. 2.23: Classis Ravenna – Esterno. Foto dell'Autore.

107 https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cosa%20fare/classis-museo-1.4323082

108 https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2018/11/classis-a-ravenna-

nuovo-museo-archeologico-allinterno-di-una-ex-fabbrica/?

2.6.2 Il recupero

L'idea di trasformare il vecchio impianto in un centro museale è dettata dall'importanza che lo stabilimento ha avuto nello sviluppo urbano, ricollegandosi in tal modo a ciò che il museo vuole raccontare: la storia e l'evoluzione di un centro tra i più importanti del panorama mediterraneo. Infatti, con l'apertura del museo di Classe è giunto a compimento un progetto strategico della città, la quale si è così arricchita ulteriormente di un'area di grande prestigio che concentra elementi di evidente attrattiva culturale, portando ad una seconda potenziale destinazione per i turisti, oltre la città d'arte, che già ricopre un importante valore culturale.

Alle 10:30 del mattino del 1o dicembre 2018, il sindaco di Ravenna Michele de

Pascale ha ufficialmente inaugurato il museo, realizzato secondo un progetto espositivo affidato all'architetto Andrea Mandara e curato da una commissione presieduta dal Professor Carandini, con già oltre 3600 persone all'inaugurazione con la prima mostra (“Ravenna e il mare”)109.

Il proposito del museo non è solo quella di rivalorizzare l'edificio, ma anche di creare un grande parco tematico inglobante l'antico porto di Classe e la vicina basilica di Sant'Apollinare110.

2.6.3 L'allestimento museale

L'allestimento è composto da un'area espositiva di 2.800 metri quadrati circondata da un ettaro e mezzo di parco sempre aperto al pubblico. La visita inizia attraversando un portale d'ingresso principale (oltre ad un secondo ingresso dotato di ascensore per i disabili), subito dopo esser passati su una rampa di ingresso – aperta sulla grande area verde adibita a prato – sulla quale è presente un fascia a mosaico azzurro, che riproduce un'onda e sta a simboleggiare l'importanza del mare per la città. Da questa rampa, che ha sostituito i precedenti bacini per la lavorazione della barbabietola da zucchero, si giunge alla sala d'accoglienza, dove è presente una riproduzione musiva di una barca (Fig. 2.24), composta da un grande telo retroilluminato sospeso al soffitto insieme a immagini all'ingresso che rimandano al contenuto del complesso. Il percorso allestitivo invita i visitatori ad entrare e a “vivere” il racconto proposto dal

109 https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/museo-classis-1.4327826 110 https://classisravenna.it/rai-news-il-video-del-museo-classis-ravenna/

museo, con espositori lungo tutto il percorso museale inseriti all'interno di vetrine ognuna dedicata ad ogni periodo storico. L'allestimento procede lungo gli ampi spazi della fabbrica, con basamenti e piani espositivi a isola, che invitano i visitatori ad approfondire gli argomenti trattati.

Fig. 2.24: Classis Ravenna – Figura di imbarcazione all'ingresso. Foto dell'Autore.

L'allestimento si adatta ed interpreta lo spazio dello stabile, il quale risulta ancora perfettamente visibile, con l'uso del ferro e di vernici trasparenti per gli espositori in modo da dare un senso di continuità con l'architettura industriale nella quale si collocano, e si snoda attraverso un percorso ad anello lungo tutto l'edificio, con approfondimenti tematici legati allo sviluppo e alla crescita della città, alla sua stratificazione, alla sua flotta, alle consuetudini funerarie e religiose e alla sua produzione artistica, il tutto mediante reperti archeologici, disposti lungo la visita in ordine cronologico, corredati di pannelli descrittivi minimali in modo da non stancare i visitatori, e pannelli multimediali con diversi filmati d'approfondimento,

inseriti in apposite vetrine coperte con un tetto a spiovente. All'interno del percorso museale sono anche presenti delle “vasche” poste sul pavimento e composte da teli luminosi che trattano di alcuni dei momenti salienti della storia di Ravenna e del porto di Classe, che facilitano la comprensione degli eventi storici (Fig. 2.25-26). È presente anche una sezione a parte legata alla storia del vecchio zuccherificio, realizzata per tenere viva una parte importante della storia del nostro patrimonio industriale. In essa sono presenti documenti informativi e quattro pannelli multimediali, posti al centro della sala, dove compaiono in un video le figure di alcuni degli operai intenti a narrare la vita in questa fabbrica.

L'allestimento, al momento in cui si scrive, non è stato del tutto completato: sono stati già pianificate delle mostre tematiche da allestire nel piano terra (“Pregare a Ravenna” e “Abitare a Ravenna”), previste per il prossimo futuro. Il piano superiore, nel quale sono ancora visibili parte delle attrezzature della vecchia fabbrica, sarà dedicato invece a mostre temporanee di vario genere (Fig. 2.27).

Fig. 2.26: Classis Ravenna – “Vasca” luminosa all'interno del percorso museale. Foto dell'Autore.