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Il commercio estero delle province

Nel documento Volume Rapporto 2001 (.pdf 1.5mb) (pagine 135-140)

5. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

5.4. Il commercio estero delle province

Nei primi tre trimestri del 2001, come inevitabile conseguenza delle di-verse specializzazioni territoriali, il commercio agroalimentare delle singole province dell’Emilia-Romagna ha mostrato andamenti fortemente differen-ziati (tab. 5.5). Come già accennato, il saldo commerciale a livello regionale è stato negativo sia per il settore primario (-70 milioni di euro) che per l’industria alimentare (-382 milioni di euro) ma con una dinamica comple-tamente opposta: mentre il saldo normalizzato è migliorato di ben 11 punti nel primo caso, nel secondo è peggiorato di quasi 5 punti.

Tab. 5.5 - Scambi di prodotti agro-alimentari nelle province dell'Emilia Romagna nel 1999-2001 (milioni di euro a prezzi correnti)

1999 2000 2001 1°-3° trim. Var.% 2001/00 1°-3° trim.

Import Export Saldo Import Export Saldo Import Export Saldo Import Export S.N.

Settore primario

Bologna 163 85 -78 170 77 -94 137 60 -76 9,5 6,6 -1,1

Ferrara 46 103 57 52 99 47 67 86 19 68,9 20,6 -16,1

Forlì 89 247 157 87 214 127 62 186 124 0,1 11,4 4,1

Modena 87 56 -31 90 50 -40 63 32 -31 -3,9 -2,5 0,7

Parma 92 20 -72 130 21 -108 73 19 -54 -26,8 7,7 11,4

Piacenza 27 4 -23 30 3 -27 23 3 -20 36,7 11,2 -4,5

Ravenna 289 108 -181 247 116 -131 107 113 6 -44,3 11,5 33,6

Reggio Emilia 56 10 -46 55 10 -45 32 6 -27 -17,0 -12,8 1,2

Rimini 30 7 -23 23 6 -17 16 6 -10 6,1 35,7 8,9

Emilia-Romagna 880 639 -241 883 596 -288 580 510 -70 -11,4 11,0 11,1

Industria alimentare

Bologna 238 193 -46 245 199 -47 174 139 -35 9,6 -6,3 -7,8

Ferrara 27 78 50 48 88 39 58 72 14 67,8 18,9 -16,5

Forlì 193 112 -82 232 130 -102 192 94 -98 10,6 -3,6 -6,2

Modena 567 331 -236 655 431 -224 567 298 -269 23,5 -3,6 -11,6

Parma 323 566 243 344 581 237 280 488 208 13,5 17,1 1,5

Piacenza 135 121 -14 154 109 -45 128 90 -38 10,8 12,3 0,6

Ravenna 296 191 -105 271 183 -88 206 119 -87 -0,7 -10,7 -5,0

Reggio Emilia 270 251 -20 281 277 -5 226 203 -22 6,1 -3,5 -4,7

Rimini 101 42 -59 109 46 -63 94 39 -55 23,4 13,8 -3,4

Emilia-Romagna 2.151 1.884 -267 2.340 2.043 -297 1.925 1.543 -382 14,3 3,5 -4,9

Totale agro-alimentare

Bologna 401 277 -123 416 275 -140 310 199 -112 9,5 -2,7 -5,7

Ferrara 73 181 108 100 186 86 125 158 34 68,4 19,8 -16,3

Forlì 283 358 76 319 344 25 254 280 26 7,8 5,9 -0,9

Modena 654 387 -267 745 481 -264 630 330 -300 20,1 -3,5 -10,2

Parma 415 586 171 474 603 129 353 507 154 1,9 16,7 6,6

Piacenza 163 125 -38 184 112 -71 151 93 -58 14,1 12,3 -0,8

Ravenna 586 300 -286 518 298 -220 313 231 -81 -21,6 -1,1 11,1

Reggio Emilia 326 260 -66 336 286 -50 258 209 -49 2,5 -3,8 -3,1

Rimini 131 49 -82 132 52 -79 110 45 -65 20,6 16,1 -1,6

Emilia-Romagna 3.031 2.523 -508 3.224 2.639 -585 2.504 2.053 -452 7,1 5,2 -0,9

Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat.

Con riferimento al totale dei prodotti agroalimentari, le province di Mo-dena e di Bologna presentano deficit molto rilevanti pari, rispettivamente, a 300 e a 112 milioni di euro. La provincia di Ravenna, invece, si è avvantag-giata significativamente del miglioramento degli scambi per i prodotti agri-coli ed ha potuto migliorare di ben 11 punti il suo saldo normalizzato fer-mando il suo deficit al livello di 81 milioni di euro. Altre 3 province presen-tano una situazione di deficit commerciale per l’intero aggregato dei prodotti agroalimentari: Rimini (-65 milioni di euro), Piacenza (58milioni di euro), e Reggio Emilia (49 milioni di euro).

Parma, invece, si conferma come la provincia con la migliore performan-ce commerciale a livello regionale: il saldo è stato positivo per 154 milioni di euro, sempre con riferimento ai primi tre trimestri del 2001, in migliora-mento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (il saldo normalizza-to è miglioranormalizza-to di quasi 7 punti). Le altre due province, Ferrara e Forlì, han-no un saldo pure positivo anche se di dimensioni inferiori, pari rispettiva-mente 34 e 26 milioni di euro, in entrambi i casi in peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2000.

Scendendo ad un livello di dettaglio leggermente superiore, si può me-glio valutare come questi dati siano il frutto di una diversa importanza delle produzioni del settore primario e di quelle dell’industria alimentare nelle di-verse province, nonché le didi-verse dinamiche dei dati relativi al 2001 rispetto a quelli dell’anno precedente.

La provincia di Bologna evidenzia un saldo negativo strutturale sia per i prodotti del settore primario che per quelli dell’industria alimentare, con va-lori che segnalano un ulteriore leggero peggioramento in entrambi i casi. Le importazioni di prodotti del settore primario sono aumentate, infatti, del 9,5% rispetto ai primi 3 trimestri del 2000, a fronte di un incremento delle esportazioni pari solo al 6,6%; ciò ha condotto ad un peggioramento del sal-do commerciale per questi prosal-dotti che ha raggiunto i 76 milioni di euro.

Con riferimento ai prodotti dell’industria alimentare, poi, gli scambi hanno mostrato andamenti ancora più negativi: le importazioni, infatti, sono au-mentate del 9,6% mentre le esportazioni sono addirittura diminuite del 6,3%, con un sostanziale effetto negativo sul deficit che è salito a 35 milioni di eu-ro.

Anche la provincia di Ferrara, pur presentando saldi commerciali positi-vi per entrambe le componenti dell’agroalimentare, ha epositi-videnziato nel 2001 rispetto all’anno prima, una dinamica degli scambi negativa. Per i prodotti agricoli, infatti, mentre le importazioni sono aumentate del 69%, le esporta-zioni hanno messo a segno solo una crescita del 21%, dando così luogo a una discesa del saldo che continua ad essere positivo a soli 19 milioni di

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ro. Per i prodotti dell’industria alimentare, invece, le esportazioni sono au-mentate del 19%, ma le importazioni hanno subito un vero e proprio boom crescendo, in termini percentuali, del 68% e limitando il saldo, pur sempre positivo, a soli 14 milioni di euro.

La provincia di Forlì mostra risultati differenti per le due componenti dell’agroalimentare considerate: nel complesso la situazione migliora per i prodotti del settore primario mentre peggiora per i prodotti dell’industria a-limentare; il saldo è stato pari a +124 milioni di euro nel primo caso, e a -98 milioni di euro nel secondo. Le importazioni di prodotti del settore primario, infatti, sono rimaste sostanzialmente stabili, mentre le esportazioni, già rile-vanti, sono aumentate dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno pre-cedente portandosi a 186 milioni di euro. Al contrario, le importazioni di prodotti dell’industria alimentare sono cresciute del 10,6%, mentre le espor-tazioni sono diminuite del 3,6%.

La provincia di Modena, presenta scambi relativamente limitati per i pro-dotti agricoli con un saldo negativo ma contenuto a -31 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, grazie ad una dinamica leggermente meno sfavorevole per le esportazioni (-2,5%) rispetto alle im-portazioni (-3,9%). Per i prodotti dell’industria alimentare il saldo presenta un forte peggioramento: le importazioni, infatti, sono aumentate del 23,5%, mentre le esportazioni si sono ridotte del 3,6%; ciò ha fatto scendere il saldo a -269 milioni di euro.

Per la provincia di Parma la situazione risulta piuttosto diversa: gli scambi con l’estero migliorano sia per i prodotti del settore primario che per quelli dell’industria alimentare. Infatti, mentre le importazioni di prodotti a-gricoli nei primi tre trimestri del 2001 sono diminuite di circa il 26,8%, le esportazioni, anche se limitate in termini assoluti, sono aumentate del 7,7%, determinando un miglioramento del saldo normalizzato di oltre 11 punti, e fermando il saldo in valore, sempre negativo, al livello di 54 milioni di euro.

Nel caso dei prodotti dell’industria alimentare, invece, sono aumentate sia le importazioni che le esportazioni anche se queste ultimi hanno segnato un in-cremento percentuale maggiore: +17,1% contro +13,5%; come conseguenza il saldo è risultato positivo per ben 208 milioni di euro.

La provincia di Piacenza evidenzia scambi con l’estero assai modesti per quanto riguarda i prodotti del settore primario e per di più in peggioramento:

nei primi 9 mesi del 2001 le importazioni sono cresciute del 36,7%, mentre le esportazioni, peraltro limitatissime, sono aumentate dell’11,2% raggiun-gendo il valore di soli 3 milioni di euro. In termini di saldo normalizzato, quindi, la situazione degli scambi provinciali di prodotti del settore primario è ulteriormente peggiorata (-4,5 punti). Per i prodotti dell’industria

alimenta-re i flussi sono più importanti e in questo caso, nel periodo in oggetto, si so-no registrati segnali di miglioramento: a fronte di un aumento delle importa-zioni del 10,8%, si è avuto un incremento delle esportaimporta-zioni del 12,3%; il saldo, che continua ad essere negativo, si è quindi fermato sui 38 milioni di euro, con un leggero miglioramento (+0,6 punti) in termini di saldo norma-lizzato.

Nel corso dei primi tre trimestri del 2001, la provincia di Ravenna ha mi-gliorato in misura non trascurabile gli scambi con l’estero di prodotti del set-tore primario: infatti, mentre le importazioni sono diminuite di ben il 44,3%

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le esportazioni sono au-mentate dell’11,5%; ciò ha determinato il formarsi di un saldo commerciale positivo per 6 milioni di euro, in miglioramento sostanziale rispetto al deficit di oltre 90 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Sono invece peggiorati gli scambi di prodotti dell’industria alimentare: in questo caso il saldo è risultato negativo per 87 milioni di euro, a seguito di una so-stanziale stabilità delle importazioni (-0,7%) e di una forte riduzione delle esportazioni (-10,7%). Nel complesso, tuttavia, la posizione della provincia di Ravenna risulta migliorata rispetto al 2000.

Anche la provincia di Reggio Emilia presenta scambi di prodotti dell’industria alimentare assai più importanti rispetto a quelli dei prodotti a-gricoli. Con riferimento ai prodotti del settore primario il saldo è stato nega-tivo per 10 milioni di euro, a seguito di una forte diminuzione delle importa-zioni (-17,0%) e di una contrazione più limitata delle esportaimporta-zioni (-12,8%).

Per i prodotti dell’industria alimentare, invece, le importazioni sono aumen-tate del 6,1% raggiungendo i 226 milioni di euro di valore nei primi 9 mesi del 2001, mentre le esportazioni sono scese a 203 milioni (-3,5%). Nel com-plesso, come già ricordato, il saldo per i prodotti agroalimentari è peggiorato sia in termini assoluti che in termini normalizzati.

Per la provincia di Rimini, infine, i modesti scambi di prodotti agricoli hanno comunque segnato un ulteriore miglioramento anche nel corso del 2001 grazie ad un aumento delle importazioni (+6,1%) assai meno marcato di quello delle esportazioni (+35,7%); il saldo per questi prodotti è stato ne-gativo per 10 milioni di euro. Sono invece aumentate in misura sensibile sia le importazioni (+23,4%) che le esportazioni (+13,8%) di prodotti dell’industria alimentare con un risultato che comunque si caratterizza per un saldo negativo per 55 milioni di euro. Anche in questo caso l’evoluzione complessiva dell’agroalimentare è stata leggermente negativa rispetto ai primi nove mesi del 2000.

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5.5. La destagionalizzazione degli scambi con l’estero di

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