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Committenza di Lorenzo di Pierfrancesco

Lorenzo di Pierfrancesco, grazie all'erudita guida del cugino, diventa committente216 e fruitore di

opere d'arte: nel 1477 compra la tenuta di villa di Castello217, nel 1496 ordina al giovane

Michelangelo la statua di un san Giovannino e chiede a Sandro Botticelli di realizzare disegni ed illustrazioni per la Divina Commedia. A suo nome risulta anche la tenuta di Cafaggiolo dove, 213Pierfrancesco viene dato in affidamento a suo zio Cosimo il Vecchio nel 1440 all'età di soli dieci anni, allo stesso modo Lorenzo di Pierfrancesco viene posto sotto la custodia del cugino Lorenzo il Magnifico nel 1476; la storia si ripete: il ramo più giovane della famiglia viene dato in custodia a quello più vecchio.

214Una lettera del tempo di M Valori dice che il Magnifico ebbe per “Lorenzo de' Medici figliuolo di Pier Francesco dopo la morte del padre... cura come di figliuolo” le testimonianze del tempo erano tutte rivolte alla

celebrazione del Magnifico e celavano informazioni contrastanti, in Pieraccini.

215Ivan Tognarini, L'identità e l'oblio. Simonetta, Semiramide e Sandro Botticelli, Electa, Milano, 2002, nel volume si spiega che il matrimonio tra Semiramide e Lorenzo Minor non era stato programmato fin dall'inizio, dopo la morte di Giuliano si decise di unire le due famiglie (Medici e Appiani) attraverso il ramo cadetto della famiglia. Il matrimonio doveva svolgersi nel maggio 1482 ma vennero rimandate per la morte di Lucrezia Tornabuoni, madre del Magnifico; lo sposalizio venne celebrato a Firenze e assicurava un'ottima condizione economica fondata sulle ricche miniere di allume e sugli scambi via mare.

216Dagli inventari medicei si evince che solo Lorenzo si interessa all'arte, Giovanni non sembra entrare in questo tipo di ambiente culturale.

217Simone Ebert, capitolo 5 possedimenti terre del ramo minore sia la loro dimora in città che quelle di campagna fuori dalla città.

come avremo modo di spiegare in seguito, si sviluppava la contemporanea produzione della maiolica.

Lorenzo non è solo un committente di disegni, dipinti, sculture e monete, ma è anche un erudito in contatto con molti intellettuali e personaggio di rilievo del suo tempo, solo per citarne alcuni Marsilio Ficino, Michele Marullo Tracaniota218 e Amerigo Vespucci. La collezione di opere che

possiede comprende anche un ampio numero di manoscritti, basti pensare che dal 1498 all'inventario del 1507 i testi passano da sessantasette a centosessantanove; i volumi spaziano attraverso tutti i campi della conoscenza: l'arte della guerra, la filosofia, la geografia, la politica, la morale, tutta la letteratura classica ovviamente e i grandi poeti contemporanei (coerente interesse per le illustrazioni al testo di Dante).

Come già anticipato, alcune opere219 che possono essere indicate come committenza di Lorenzo

di Pierfrancesco de' Medici sono le seguenti e compaiono nell'inventario di casa Medici del 1498: il san giovannino di Michelangelo poi rifiutato, i disegni e le illustrazioni di Botticelli per la Divina Commedia, la complessa vicenda della incerta committenza della Primavera e della

Pallade e centauro di Botticelli, quest'ultimo era impegnato anche nella decorazione di villa di

Castello nel 1497 come testimoniano alcune lettere del tempo.

L'artista che ha più legami con Lorenzo di Pierfrancesco è Sandro di Mariano Filipepi, meglio conosciuto come Botticelli. Il pittore inizia la sua carriera artistica come orefice presso il fratello Antonio da cui prende il soprannome “botticello”, passando poi per importanti botteghe come quella di Filippo Lippi tra il 1459 ed il 1462 e presso il Verrocchio successivamente. Nel 1470 a Botticelli viene chiesa la Fortezza, una delle sette virtù inizialmente commissionate ai fratelli Pollaiolo per il Tribunale della Mercanzia; la tavola è il primo lavoro attestato del pittore, l'intervento viene richiesto dal magistrato Tommaso Soderini, sotto consiglio di Piero il Gottoso che già conosceva il talento dell'artista220. Da questo momento in poi Botticelli apre la prorpria

bottega e la sua carriera sboccia in un susseguirsi di importanti commissioni che lo conducono, ancora giovane, a Roma per decorare la Cappella Sistina nel 1481-82.

A partire dal 1475 i rapporti con i Medici si erano intensificati, basti pensare alla contemporanea

Adorazione dei Magi per Gaspare Zanobi del Lama, che accoglie al suo interno i ritratti dei

218Nato da Manilo Marullo e Eufrosiune Tracaniota a Costantinopoli, diventa soldato di ventura che arriva in italia dove attraversa molte città tra cui Ferrara, Roma e Firenze. Ovviamente conoscitore del greco svolge un ruolo fondamentale per alcune opere di traduzione del Rinascimento fiorentino.

219Simone Ebert, capitolo 6 committenza e opere realizzate per Lorenzo il Popolano in ordine cronologico. 220In queste date Botticelli è diventato il pittore della famiglia Medici, realizza opere per Piero il gottoso come

l'Adorazione dei magi, ma l'apice viene raggiunto con Lorenzo il Magnifico. Con il servizio presso di loro riesce ad aumentare la propria fama ed incrementa anche il numero di committenze richieste da famiglie legate alla cerchia Medici, esempio Vespucci.

componenti della famiglia più famosa di Firenze. Al ritorno del viaggio romano, si inseriscono le opere mitologiche di Sandro Botticelli: decora villa Lemmi, dipinge le storie di Nastagio degli

Onesti per i Pucci, conosce i Vespucci per i quali potrebbe dipingere Marte e Venere e poi

ovviamente ci sono le committenze medicee; non mancano neppure ritratti e le opere di arte sacra, ma queste non sono di nostra competenza. Diverse interpretazioni si alternano in merito ai dipinti mitologici, tutti sono realizzati in un periodo compreso tra il 1475 ed il 1485 da Botticelli:

Primavera, Pallade ed il centauro, Marte e Venere, questo quadro doveva essere stato dipinto in

occasione delle nozze Vespucci, amici comuni dei Medici di entrambi i rami e di Botticelli; e

Nascita di Venere. Le insidie offerte da queste pitture non riguardano solo la committenza ma

anche le fonti letterarie utilizzate e le iconografie che, in alcune occasioni, sono dei neologismi figurativi. Si tenga ovviamente in considerazione che questi complessi rimandi colti potevano essere suggeriti da personalità di spicco come Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Angelo Poliziano, Michele Marullo (genero di Bartolomeo Scala, amico di LPF), la figura dell'umanista creatore di programmi iconografici è in pieno sviluppo nel 1500.

Le committenze della Primavera e la Pallade con centauro221 vengono indirizzate verso Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici, tuttavia non è sicuro che la coppia di opere nascesse in occasione del matrimonio del Medici con Semiramide Appiani, collocabile tra il 1482 ed il 1483. Anche i disegni per la Divina Commedia e le decorazioni della villa di Cafaggiolo di cui parla Semiramide in alcune lettere indirizzate al figlio sono datate intorno alla metà degli anni Novanta, quelle dedicate alla villa di Castello risalgono al 1497.